Non basta analizzare il passato o ottimizzare il presente, guardare i dati storici e le pratiche attuali: per avere successo SEO è importante anche riuscire a “controllare” il futuro, o per meglio dire sviluppare previsioni accurate su ciò che ci riserverà il futuro, affinando la nostra capacità di intuire le direzioni che prenderà la ricerca online, per restare sempre un passo avanti ai competitor e alle esigenze degli utenti. È qui che entra in gioco il SEO forecasting, ovvero l’attività che consente di fare e utilizzare al meglio le previsioni basate su dati per la SEO, in modo da individuare rapidamente il margine di crescita del nostro sito e le aree che hanno il maggior potenziale.
Che cos’è il SEO forecast
Il SEO forecasting si basa sull’analisi approfondita dei dati storici, delle tendenze attuali e delle variabili di mercato al fine di prevedere il potenziale di crescita del traffico organico di un sito web. Questo processo si concentra sull’identificare le opportunità di miglioramento nel posizionamento sui motori di ricerca per parole chiave specifiche e sullo stimare l’impatto di tali miglioramenti sul traffico, sulle conversioni e sulle entrate del sito.
Ad accompagnarci alla scoperta del corretto approccio a un’analisi SEO Forecast è l’interessante webinar tenuto da Daniele Carnelli, Head of Performance Marketing di Instilla, che sottolinea l’importanza di avere una guida strategica basata sui dati per ottimizzare le attività SEO, stabilire obiettivi realistici, allocare risorse in modo efficace e prevedere il ritorno sull’investimento, contribuendo così al successo complessivo del lavoro di ottimizzazione per i motori di ricerca.
Perché è importante fare SEO forecast
Secondo l’esperto, all’inizio di una nuova attività SEO è importante avere una visione di come potrebbe crescere il progetto, stimando quali passi possono essere più strategici. Più in generale, ci sono almeno sei grandi motivi che spiegano perché fare un SEO forecast e quanto può essere rilevante per il successo delle nostre strategie poter fare affidamento su previsioni SEO data driven.
- Stabilire obiettivi realistici: Il forecast aiuta a definire obiettivi realistici per le attività SEO, basati su analisi approfondite dei dati storici e delle tendenze di mercato.
- Prioritizzare le attività SEO: Identificare le aree di maggiore opportunità e impatto consente di prioritizzare le attività SEO in modo efficace, concentrando le risorse sulle azioni che generano i migliori risultati.
- Allocare efficacemente risorse e budget: Il forecast fornisce una guida chiara su come allocare in modo ottimale risorse e budget per massimizzare il rendimento delle attività SEO.
- Prevedere il ROI delle iniziative SEO: Stimare l’impatto delle attività SEO sul traffico organico, sulle conversioni e sulle entrate consente di valutare il potenziale ROI e prendere decisioni informate sulle strategie da implementare.
- Identificare opportunità di mercato e parole chiave emergenti: Analizzando i trend di ricerca e di mercato, il forecast permette di identificare nuove opportunità di posizionamento e di individuare parole chiave emergenti su cui concentrare gli sforzi.
- Giustificare investimenti in SEO a stakeholder e clienti: Presentare previsioni accurate e basate sui dati ai decision maker e agli stakeholder aiuta a giustificare gli investimenti nella SEO, dimostrando il potenziale impatto positivo sul traffico e sulle performance del sito web.
Come si fa un SEO forecast, un’analisi previsionale data driven per la SEO
Un forecast SEO è un processo analitico con cui stabilire obiettivi realistici e con una priorità ben definita per poter allocare meglio risorse e budget; attraverso un approccio metodico e l’uso di dati affidabili possiamo utilizzare previsioni accurate per formulare strategie di ottimizzazione efficaci, migliorando così la visibilità online e il traffico del nostro progetto.
Il processo di SEO forecasting inizia con l’analisi dei dati storici relativi al traffico organico, al posizionamento delle parole chiave e alle performance complessive del sito web; questi dati forniscono una base solida per comprendere come il sito si è comportato in passato e identificare eventuali trend o pattern significativi.
Il secondo step riguarda la valutazione delle tendenze attuali del mercato e dell’industria: questo include cambiamenti negli algoritmi dei motori di ricerca, nuove tecnologie emergenti, comportamenti degli utenti e movimenti della concorrenza. Queste informazioni aiutano a prevedere come il sito potrebbe evolversi in futuro.
Ora che abbiamo il quadro dell’analisi dei dati storici e delle tendenze attuali possiamo lanciarci nell’identificazione delle opportunità di miglioramento di ranking organico, che possono includere l’ottimizzazione delle parole chiave, la creazione di contenuti di alta qualità, l’ottimizzazione tecnica del sito e altre strategie SEO.
Una volta identificate le opportunità di miglioramento, il nostro SEO forecast si concentra sulla stima dell’impatto che tali miglioramenti potrebbero avere sul traffico organico del sito e sulle conversioni. Questo aiuta a valutare il potenziale ROI delle attività SEO e a prendere decisioni informate sulle strategie da implementare.
Quali metriche e dati servono per le previsioni SEO
Daniele evidenzia anche quanto conti considerare CTR, analisi del volume di ricerca, benchmark competitivi e altri dati chiave nel processo di SEO forecast: questi elementi forniscono infatti informazioni cruciali per valutare il potenziale impatto delle attività SEO e per prendere decisioni strategiche mirate.
In particolare, conoscere il volume di ricerca delle parole chiave target è essenziale per valutare il potenziale di traffico organico che possono generare; monitorare il posizionamento attuale del sito web per le parole chiave target consente di valutare il potenziale di miglioramento e di stimare l’impatto sul traffico organico. Controllare i trend di ricerca e le variazioni nel comportamento degli utenti consente di adattare le strategie SEO in base alle evoluzioni del mercato, e utilizzare i dati storici relativi al traffico organico, al posizionamento e alle conversioni per identificare pattern e tendenze che possono guidare le previsioni future. Non ultimo, trovare un competitor che ha avuto una crescita partendo da una situazione simile alla nostra permette di farsi un’idea velocemente delle possibilità di crescita – quello che tecnicamente è il benchmark competitivo, una particolare tipologia di analisi dei competitor.
L’elemento più critico da valutare è forse il CTR medio. Come sappiamo, il CTR rappresenta la percentuale di utenti che clicca su un risultato di ricerca rispetto al numero di volte in cui viene visualizzato. Comprendere e considerare il CTR è importante per stimare il traffico effettivo che potrebbe essere generato dalle posizioni raggiunte sulle SERP, ma il dato è influenzato da tantissime variabili (posizione nella SERP, banalmente, ma anche complessità della SERP, presenza di Rich Snippet, ottimizzazione degli snippet, corrispondenza con l’intento di ricerca, riconoscibilità del Brand e stagionalità o trend attuali).
Strumenti e approcci ai dati per il SEO forecasting
Quello appena descritto è un approccio al SEO forecast che rappresenta una combinazione delle più comuni tecniche usate per ottenere stime più accurate e complete.
Di base, infatti, le stime previsionali si possono ottenere tramite l’utilizzo di:
- Benchmark, ovvero confronto con i concorrenti simili.
- Parole chiave, raccogliendo dati sul volume di ricerca e sul posizionamento per le parole chiave target e stimando il traffico raggiungibile in base al CTR medio e al volume di ricerca delle keyword, così da ricavare una stima del traffico mensile.
- Analisi storiche e statistiche, sfruttando i dati passati per stimare gli scenari di crescita futura. Si basa sulla stima di crescita fondata sul trend precedente, ma le stime possono essere imprecise in quanto non tengono conto dei margini effettivi legati alle keyword.
L’altro elemento di valutazione per fare un buon SEO forecast è la scelta dei dati, perché possiamo affidarci a dati proprietari o dati di terze parti, nella consapevolezza che molto dipende dall’approccio e dagli obiettivi specifici dell’analisi SEO, perché entrambi i tipi di dati possono essere utili per ottenere previsioni accurate e informate sulle performance e sul potenziale di crescita del sito web.
Più precisamente, definiamo dati proprietari quelli provenienti direttamente dal proprio sito web, come i clic dai risultati organici di Google, il tasso di conversione, il CTR, il valore medio dell’ordine, la stagionalità, e così via. Le fonti classiche di dati proprietari includono strumenti come Google Search Console e Google Analytics. Sono invece dati di terze parti tutte le informazioni e metriche raccolte da piattaforme esterne specializzate nell’analisi delle performance SEO, come il monitoraggio della posizione, i volumi di ricerca, il traffico stimato, il numero di backlink, e altro ancora.
Dal punto di vista tecnico, per approcci basati su analisi statistiche è preferibile utilizzare dati proprietari provenienti direttamente dal sito web. D’altra parte, per approcci focalizzati sulle parole chiave, come nel caso di strumenti come SEOZoom, è più indicato fare affidamento sui dati di terze parti per valutare il posizionamento, i volumi di ricerca e altre metriche chiave legate alle parole chiave.
Come stimare i progetti SEO: intervista a Daniele Carnelli
Nel corso del webinar abbiamo visto anche varie metodologie per creare delle stime di crescita del traffico affidabili in funzione del contesto del progetto, delle risorse a disposizione e dello stato competitivo del mercato. E poi, abbiamo imparato anche a valutare gli elementi che influenzano maggiormente le stime e quali strumenti utilizzare per analisi efficaci.
Per andare oltre ai consigli presentati nella lezione, abbiamo intervistato Daniele Carnelli – che, come detto, ricopre il ruolo di Head of Performance e Senior Consultant presso Instilla, società di consulenza nel mondo digital, e guido un team di specialisti divisi in quattro aree (Paid Advertising, SEO, Tracking e Marketing Automation) – che ha approfondito alcuni dei concetti chiave sul SEO forecasting.
- Come definisci un forecast SEO e perché è cruciale per la strategia di crescita di un sito web?
Un forecast SEO è un processo analitico che cerca di prevedere il potenziale di crescita del traffico organico di un sito web basandosi su dati storici, tendenze attuali e variabili di mercato.
Questo tipo di previsione generalmente si concentra sull’identificare le opportunità di miglioramento nel posizionamento sui motori di ricerca per parole chiave specifiche, stimando l’impatto di tali miglioramenti sul traffico e, in ultima analisi, sulle conversioni o sulle entrate.
- Quali sono i principali approcci al forecasting SEO e come scegli quello più adatto a un progetto specifico?
Possiamo identificare 3 macro tipologie di approcci alla pianificazione di crescita di un progetto
- Uso di benchmark: si basa sulla ricerca di un competitor che ha avuto una crescita simile alla nostra, ipotizzando di poterla eguagliare coprendo i gap di ottimizzazione rispetto allo stesso. Tale approccio risulta utile nel caso in cui possiamo identificare progetti molto simili al nostro.
- Stima a partire dalle parole chiave: si tratta del metodo più tradizionale e allo stesso tempo più esaustivo. Consiste nel stimare la crescita ipotizzando un miglioramento del posizionamento su determinate parole chiave specifiche e, di conseguenza, prevedere un aumento del traffico…
- Approccio statistico: sfrutta i dati passati per stimare gli scenari di crescita futura, in alcuni casi utilizzando degli script per automatizzare il processo. Può essere una soluzione rapida, ma anche piuttosto imprecisa.
La decisione dipende dalle esigenze specifiche: se è necessaria una valutazione ad alto livello e abbiamo poco tempo a disposizione, possiamo utilizzare l’approccio statistico o possiamo trovare dei benchmark. Se invece desideriamo qualcosa di più preciso, che ci aiuti anche a comprendere meglio su cosa lavorare, è preferibile affidarsi a stime più puntuali basate sulle keyword.
- Qual è il ruolo dei dati proprietari rispetto a quelli di terze parti nel processo stima?
Quando si tratta di previsioni SEO, i due principali tipi di dati cui tenere conto sono i dati proprietari e i dati di terze parti.
I dati proprietari sono quelli che provengono dal proprio sito web; ad esempio, le sessioni, le conversioni, gli eventi registrati. Rappresentano la realtà ma possono essere influenzati da situazioni tra cui: corretta implementazione e presenza di trend e satagionalità.
Le fonti classiche in questo caso sono Google Search Console e Google Analytics.
I dati di terze parti sono informazioni e metriche raccolte da piattaforme esterne (es. SEOZoom) specializzate nella valutazione delle performance SEO: rilevamento della posizione, volumi di ricerca, traffico stimato, numero di backlink ecc. In questo caso i dati saranno stimati ma avranno anche vantaggi quali possibilità di confronti con competitor.
In base alla tecnica scelta, dobbiamo selezionare il tipo di dati più adatto: per gli approcci statistici, generalmente faremo affidamento sui dati proprietari, mentre gli approcci basati sulle parole chiave o sui benchmark si baseranno su dati di terze parti.
- Come utilizzi i benchmark dei competitor nel tuo processo di forecasting e quali sono i vantaggi di questo approccio?
Questo approccio si basa sull’identificazione di un progetto coerente al nostro, che ha avuto una buona crescita nel tempo a partire da una situazione simile alla nostra. Se si ha la fortuna di trovare questa situazione, si può avere velocemente un’idea di quanto possiamo crescere provando a replicare le azioni che hanno permesso al nostro esempio di avere una buona visibilità.
- Quali fattori consideri essenziali nell’influenzare il CTR e come li incorpori nel tuo modello di forecast?
Ci sono numerosi fattori che influenzano il CTR e dipendono dalle caratteristiche delle SERP. Alcuni elementi sono:
- Posizione nella SERP: più siamo vicini ai primi posti e più averemo un elevato CTR (e di conseguenza traffico)
- Complessità della SERP: annunci a pagamento e Snippet vanno a diminuire il CTR sui risultati organici
- Title e Meta Description e Rich Snippet: lavorare su questi elementi per aumentare l’attrattiva del nostro risultato possono incrementare positivamenti il CTR
- Intento di ricerca: generalmente le chiavi informative hanno SERP con meno annunci e di conseguenza un CTR organico medio maggiore.
- Riconoscibilità del Brand: un brand riconosciuto può influenzare positivamente il CTR.
La consapevolezza dell’importanza di questi fattori assume rilevanza soprattutto per fare un forecast basato sui posizionamenti, dove la principale formula su cui si basa il modello è: traffico stimato = CTR * Volume di ricerca.
Per aiutarci a stimare il CTR può venirci in aiuto il sito: https://www.advancedwebranking.com/free-seo-tools/google-organic-ctr
- Una volta completato il forecast, quali strategie di ottimizzazione SEO priorizzi per massimizzare l’impatto sulla crescita del traffico?
L’analisi dettagliata delle singole parole chiave offre una comprensione preziosa delle performance individuali. Per ottenere una visione olistica che guidi decisioni strategiche efficaci, è essenziale però passare dalla valutazione isolata delle parole chiave all’aggregazione dei dati a livello di pagina. Questo passaggio ci aiuta a identificare le aree di maggiore opportunità e conseguentemente allocare risorse in modo più mirato per massimizzare l’impatto delle attività SEO.
- Come misuri il successo delle tue previsioni e quali sono i passaggi chiave per aggiustare la strategia SEO in base ai risultati ottenuti?
Le stime devono in primis aiutare a comprendere quale può essere effettivamente il margine di crescita del nostro progetto e permetterci successivamente di prioritizzare le attività. Il raggiungimento poi dei valori stimati non dipende solamente da noi ma ci sono tanti fattori che possono incidere.
Ad esempio, dobbiamo considerare che il mercato su cui si muove il nostro progetto e gli stessi motori di ricerca si evolvono nel tempo. Il costante monitoraggio della situazione e la ricerca di eventuali opportunità di posizionamento consentono di rivedere le previsioni e quindi adattare la strategia per rimanere efficaci anche se il contesto dovesse modificarsi.