Search News di dicembre 22: le ultime novità dal mondo Google
Una ricapitolazione del lavoro svolto negli ultimi mesi sul mondo di Ricerca e sugli altri prodotti dell’ecosistema, ma anche un modo per chiudere l’anno e salutare il 2022: Google ha pubblicato su YouTube il nuovo appuntamento con Search News, la serie video che racconta il lavoro dietro le quinte su algoritmi e sistemi, esaminando i più recenti aggiornamenti e annunci che riguardano Google Search.
Google Search News di dicembre 22: gli ultimi aggiornamenti
Search Essentials, nomi dei siti, sistemi di ranking e modifiche varie: il menu di questo appuntamento, che segue di circa tre mesi il precedente video, è piuttosto denso, ma la novità più evidente sta nella conduzione. Per una volta, infatti, John Mueller non è il solo host, ma è affiancato da Lizzi Sassman (Senior Technical Writer) nella presentazione delle ultime novità – e dopo svariati mesi, la registrazione torna in ufficio e non da casa, segno di una ripresa delle attività in maniera più regolare dopo la pandemia.
Il primo punto all’ordine del giorno sono le nuove linee guida di Google per la Ricerca, ora definite Search Essentials (in italiano Nozioni di base sulla Ricerca Google), di cui proprio Sassman ha curato la redazione tecnica.
Arrivano le Nozioni di base sulla Ricerca Google
Il rinnovamento delle vecchie Istruzioni per i webmaster era diventato necessario per adeguare le indicazioni alla nuova realtà della Ricerca e del Web: come sintetizza Lizzi Sassman, questi sono i punti davvero “essenziali” per chi sta creando siti che ambiscono a visibilità su Ricerca Google, e quindi sono cruciali per la SEO.
Si parte dai requisiti tecnici, con segnalazione del “minimo indispensabile necessario per rendere una pagina idonea alla presenza su Google”, e si prosegue con le politiche antispam, che coprono varie cose da evitare, come ad esempio funzionalità fuorvianti, truffe, rimozioni per frode e copyright e casi molestie. Queste nozioni di base, poi, includono anche un set limitato delle principali best practices per la Ricerca, vale a dire pratiche di base che però possono avere un elevato impatto sul ranking e sull’aspetto dei contenuti web nella Ricerca Google.
Più visibilità ai nomi dei siti
È John Mueller invece a raccontarci un’evoluzione di tipo visuale che, però, testimonia anche l’attenzione di Google al branding: da qualche settimana, infatti, per le ricerche da dispositivi mobili in uno specifico insieme di lingue (in questa fase solo inglese, francese, giapponese e tedesco) è partita la sperimentazione di un nuovo modo di mostrare i nomi dei siti nei risultati di ricerca, che dà maggiore impatto visivo a questo elemento in considerazione del fatto che i nomi dei siti facilitano l’identificazione del sito web.
Per la precisione, la modifica rende i nomi dei siti molto più visibili riservando maggior spazio nello snippet di anteprima delle SERP al title link della pagina, come si vede nell’immagine.
La determinazione del nome del sito su Google è automatica, e la Ricerca utilizza una serie di fonti ricavate dalla home page del sito stesso, come WebSite structured data, contenuto negli elementi <title>, elementi di intestazione (come gli elementi <h1>) e og:site_name.
Inoltre, con questa modifica, l’icona favicon del sito potrebbe essere più evidente.
Aggiornamenti alla documentazione sui sistemi di ranking e alla Searcj Console
La terza notizia riguarda poi la documentazione sui sistemi di ranking della Ricerca Google: per evitare confusione tra update sistematici e aggiornamenti periodici, Google ha introdotto una nuova terminologia per definire i suoi interventi, distinguendo tra sistema (un algoritmo di ranking che funziona sempre) e update (una modifica singola a un sistema di classificazione).
Ora quindi Google fornisce varie risorse per tener traccia degli interventi: la principale copre oltre 20 sistemi, tra cui alcuni che sono ormai in pensione o integrati in sistemi successivi, e rappresenta un “ottimo riferimento se scrivi sui sistemi Google”; molto utile è anche la pagina con gli aggiornamenti del ranking della Ricerca Google, elencati anche con date per l’implementazione e il completamento di ogni aggiornamento, che può servire a ricontrollare le modifiche da parte di Google in occasione di cambiamenti nelle prestazioni del sito. Infine, Google dedica una documentazione dettagliata sui sistemi più recenti, come per Helfpul Content e Product Reviews.
L’ultimo spunto interessante che arriva dal video (prima degli auguri di rito, con i due conduttori “addobbati per le feste”) riguarda un approfondimento pubblicato sul blog di Google per spiegare come usare filtri e limiti dei dati di Search Console: spesso avere una grande mole di dati (come quelli che si trovano nei vari rapporti) può infatti sopraffare, se non riusciamo a comprenderne il significato e la rilevanza per le nostre strategie.