Pagine YMYL, per i testi Google consiglia di affidarsi a esperti

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Torniamo a parlare di EEAT e pagine YMYL, un tema sempre molto spinoso e problematico per la gestione di un sito: il nuovo spunto arriva da John Mueller, che nell’ultimo English Google Webmaster Central office-hours hangout su YouTube ha dedicato un passaggio all’importanza di affidarsi a esperti per la creazione di contenuti che riguardano la salute, la finanza e così via, che sono particolarmente attenzionati da Google, come dimostra la volatilità in SERP degli ultimi anni.

Affidare a esperti del settore la creazione di contenuti YMYL

Rispondendo a una domanda di Glenn Gabe (redattore di Search Engine Land), il Senior Webmaster Trends Analyst di Google ha parlato dei contenuti YMYL (your money your life, come sappiamo) e in particolare del campo della salute, invitando a fare riferimento a esperti del settore per scrivere o rivedere ciò che è stato prodotto per avere articoli “corretti e affidabili”.

Non avviare progetti su basi instabili su topic sensibili per Google

Secondo il Googler, se stai scrivendo un argomento sulla salute e non sei un esperto stai cominciando in modo pericoloso, perché poggi su una “base instabile” (shaky foundation). Ha poi aggiunto che il modo per capire che il contenuto ideale in questo ambito è quello che “ti fa sentire sicuro se i tuoi amici lo condividono con altri amici”.

I consigli per i siti che hanno contenuti sulla salute

Nell’approfondimento realizzato su seroundtable, Barry Schwartz ricostruisce lo scambio di cui è stato protagonista Mueller, riportando la trascrizione integrale tratta dal video su YouTube. La domanda iniziale è quella posta da Glenn Gabe, che chiede qual è la strada giusta per un sito che pubblica (o ha pubblicato in passato) contenuti su temi medici o di salute pur non essendo interamente focalizzato sulla nicchia.

Come gestire vecchi articoli in nicchie mediche non più trattate

Le tre opzioni ipotizzate da Gabe sono “nuke, improve, noindex“, ovvero eliminare del tutto quegli articoli, migliorarli o metterli in noindex. Secondo Mueller, che ha discusso di questi argomenti anche con i suoi colleghi di Google del reparto ranking e indicizzazione, in linea di massima la strategia migliore è sempre di migliorare i contenuti del sito.

Il consiglio di Google: lavorare sempre per migliorare i contenuti del sito

Se sai che alcune parti del tuo sito hanno contenuti che non sono fantastici, dice Mueller, la cosa migliore che puoi fare è ottimizzarli: questo è l’incoraggiamento che arriva dal ranking team di Google, che invita a lavorare sui contenuti di bassa qualità per renderli migliori e per non disperdere gli sforzi compiuti per produrre quelle pagine.

Le alternative: rimozione totale o noindex

In alternativa, si può scegliere di rimuovere tali contenuti in modo brutale, se non si vogliono compiere interventi di ottimizzazione e si preferisce eliminarli completamente dal sito (anche perché a volte un sito diventa così grande che è effettivamente impensabile riuscire a migliorare tutte le pagine di bassa qualità, dice il Googler), o infine trovare una sorta di compromesso con il tag noindex.

Quest’ultima soluzione consente di mantenere online i contenuti precedentemente realizzati nella nicchia YMYL, ma di renderli irrintracciabili per Googlebot, e andrebbe utilizzata quando c’è una ottima ragione per conservare gli articoli (il traffico generato o l’interazione degli utenti, ad esempio).

L’ottimizzazione on page fa emergere i contenuti di qualità migliore

In definitiva, John ci assicura su un aspetto: qualunque sia la scelta intrapresa, quando Google dovrà riprocessare il tuo sito vedrà che il contenuto di bassa qualità è stato eliminato (in un modo o nell’altro) e si potrà concentrare sui contenuti di miglior qualità presenti, valutando e posizionando il sito in base a questi.

Cosa fare se un sito non redattori esperti sui topic YMYL

La successiva domanda arriva da uno dei partecipanti all’hangouts virtuale e si collega proprio al topic dei contenuti YMYL: un utente chiede a Mueller come deve agire un sito che opera in settori legati alla salute, ma che non ha redattori specializzati in medicina né medici a produrre gli articoli, per evitare di essere in continua apprensione per possibili cali di ranking dopo i check di Google.

Google e le linee guida per i quality rater, la spiegazione di John Mueller

Prima di entrare nel merito della questione, Mueller fa una piccola digressione ricordando che Google non usa le quality rater guidelines in maniera pedissequa – controllando punto per punto se il sito risponde esattamente alle richieste – ma sono i quality rater umani che comparano e valutano i siti presenti nelle SERP che sono sottoposte loro da Google, segnalando qual è secondo loro il migliore risultato, qual è la direzione in cui l’algoritmo dovrebbe andare per rispondere meglio agli utenti e così via.

Coinvolgere dei veri esperti nel progetto per scrivere o revisionare i contenuti

Ad ogni modo, venendo alla risposta, il Senior Webmaster Trends Analyst dice che “se già in partenza i redattori del sito sanno molto sull’argomento, ma non sono davvero esperti, si costruisce su una base traballante”. In casi del genere, una soluzione potrebbe essere collaborare con esperti del settore per affidare loro la creazione di contenuti o per revisionare e migliorare quelli già realizzati, per far capire chiaramente ai lettori che le informazioni in pagina sono corrette e affidabili perché scritte da autori competenti e specializzati nella materia, che in qualche modo hanno dato la loro approvazione alle informazioni fornite.

Il Tweet di John Mueller

Il contenuto YMYL di qualità secondo Google

Essenzialmente, il contenuto YMYL ideale è qualcosa che “chiunque può leggere e inoltrare ai propri amici, consigliando loro di approfondire l’argomento perché quella pagina fornisce informazioni utili e interessanti”. Il discorso può essere allargato a ogni argomento, come dice ancora John Mueller:

Se stai scrivendo qualcosa su un qualsiasi argomento importante, con ogni probabilità vuoi esser certo che sia adeguato e preferibilmente scritto da qualcuno che conosce l’argomento e sa di cosa parla.

Il video integrale della chiacchierata su YouTube:

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