La consapevolezza è potere! Nel complesso lavoro di gestione e ottimizzazione di un sito, avere a disposizione dati aggiornati e affidabili, da saper leggere, interpretare e utilizzare nella maniera migliore, è una delle chiavi per riuscire a raggiungere gli obiettivi desiderati. E se in generale questa è una delle caratteristiche principali di SEOZoom, è nella sezione Osservatorio che ne abbiamo una rappresentazione eccellente. Tali funzioni, infatti, ci permettono di monitorare in tempo reale la volatilità delle pagine di Google su tutte le keyword e di seguire l’andamento dei valori di Zoom Authority su larga scala, in modo da non essere mai impreparati di fronte agli aggiornamenti dell’algoritmo di Google e di intercettare sul nascere tutte le possibili variazioni che potrebbero influenzare la visibilità del nostro sito.
Che cos’è l’Osservatorio di SEOZoom
L’Osservatorio è una sezione specifica del nostro software, che mette a disposizione tre diversi strumenti aggiornati praticamente in tempo reale: Classifiche Siti Web è una panoramica dei primi 100 domini siti più influenti in Italia, come percepiti da Google, suddivisi in tutti i settori tracciati da SEOZoom e classificati appunto secondo il livello di fiducia che godono agli occhi del motore di ricerca in ogni specifica nicchia di mercato.
Osservatorio SERP è un insieme di dati sulle pagine dei risultati di ricerca di Google e sui movimenti in atto, mentre invece Osservatorio ZA è un focus continuo sulla distribuzione di tutti i siti classificati in base alla Zoom Authority, la metrica originaria di SEOZoom che valuta oggettivamente la qualità di un dominio agli occhi di Google.
Come e quando usare l’Osservatorio SERP
L’Osservatorio SERP è lo strumento ideale per tenere il polso alle evoluzioni di Google e alle fluttuazioni dei posizionamenti in SERP.
Composto di una tabella riassuntiva e di quattro schermate specifiche, la funzione permette di tracciare in ogni momento la variabilità delle pagine di Google su tutte le keyword ed è ideale per controllare le oscillazioni tra i risultati causati, ad esempio, dai core update di Google (e, infatti, è lo strumento che utilizziamo per le nostre analisi sugli effetti degli aggiornamenti algoritmici del motore di ricerca).
Inoltre, può essere il tool dove comprendere se l’alta variabilità percepita sulle nostre pagine dipenda da fattori esterni – aggiornamenti, appunto, o altri movimenti complessivi – o se invece sia una questione legata al nostro progetto, e quindi ci permette di chiarire le cause dei cali di traffico per avere un quadro di informazioni per correre ai ripari e riprendere ad avere buoni risultati.
Possiamo quindi usare l’osservatorio come punto di riferimento per verificare movimenti insoliti tra i risultati posizionati del nostro sito, per avere un riscontro immediato su quanto sta accadendo a livello statistico su Google Italia e per anticipare eventuali movimenti del mercato, così da adattarti rapidamente e sfruttare al meglio ogni opportunità offerta dal dinamico mondo della ricerca online.
Come funziona l’Osservatorio SERP di SEOZoom
Dal punto di vista tecnico, l’osservatorio mostra a livello statistico tutte le oscillazioni che ci sono state nelle SERP su Google Italia e su tutte le altre versioni del motore di ricerca comprese nel database multilingua di SEOZoom. La comprensione dei dati è piuttosto semplice e intuitiva, grazie ai simboli e icone colorate che danno a colpo d’occhio un’informazione sul livello dei movimenti e rimandano al classico sistema del “meteo”.
Per la precisione, lo strumento prende come riferimento un andamento medio delle oscillazioni – ovvero, risultati che entrano ed escono dalla prima pagina di Google – e analizza giorno per giorno il livello di scostamento da questa media.
Pertanto, il simbolo del temporale (nuvola grigio scuro con fulmine) e il correlato pallino rosso nei grafici indicano che i dati rilevati da SEOZoom segnalano un’attività elevatissima, con modifiche rilevanti all’interno delle SERP. Il secondo grado di questa volatilità è rappresentato dal simbolo della pioggia (nuvola grigio chiaro con gocce di pioggia) e dal pallino di colore giallo, che indicano un’attività elevata, superiore alla media storica. La fascia media è invece rappresentata dal disegnino del sole e dai pallini blu, ci comunicano che l’attività di Google è regolare e i risultati non si discostano dalla media. Infine, l’icona della luna serena in tabella e il pallino azzurro chiaro nel grafico sono indici di un’attività moderata, più bassa rispetto alla percentuale standard di oscillazioni.
Per rendere ancora più chiara e rapida la lettura, nei grafici compaiono anche due fasce colorate che identificano visivamente la media standard di variazioni sulle SERP: quella di colore verde racchiude appunto il livello medio registrato di attività, mentre quello giallo abbraccia le variazioni verso movimenti più intensi. Inoltre, il simbolo “G” lungo l’asse delle ascisse indica i momenti in cui sono stati rilasciati degli aggiornamenti ufficiali di Google, che possono spiegare le successive fluttuazioni.
Nella versione tabellare, l’Osservatorio offre il monitoraggio delle SERP dell’ultima settimana oppure, selezionando dall’apposito menu, dell’ultimo anno solare e calcola i valori delle oscillazioni, come detto, rispetto all’attività media nelle pagine dei risultati di Google.
Lo strumento per seguire la volatilità dei risultati su Google
I dati dell’Osservatorio SERP sono suddivisi in 4 categorie:
- Usciti da TOP 10: la frequenza di variazioni nella prima pagina dei risultati di Google per ogni keyword, con l’alternanza tra siti che esconoe quelli che invece entrano in Top10.
- Oscillazioni 1a pagina: la frequenza tra le variazioni interne alla prima pagina di Google, con le pagine che cambiano posizione pur restando sempre in Top10.
- Piccole variazioni in SERP: analisi quotidiana della percentuale di pagine web che subiscono variazioni di posizioni di lieve entità, per identificare cambiamenti in corso nel comportamento dell’algoritmo di Google.
- Grandi variazioni in SERP: analisi della percentuale di pagine web che subiscono variazioni di grandi entità, che possono essere considerate è un continuo test di qualità sul rendimento delle pagine web da parte di Google.
Gli stessi dati si possono poi verificare anche nelle rappresentazioni grafiche, che permettono di visualizzare il monitoraggio su range specifici (1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno), per offrire un riferimento ancora più ampio e scoprire quindi visivamente tutte le continue variazioni di Google.
L’Osservatorio ZA, per scoprire la scala dei valori dei siti
L’altro strumento della sezione è l’Osservatorio delle Zoom Authority, che nasce per permettere a tutti di comprendere in maniera istantanea il livello in cui si classifica un sito in base alla nostra metrica.
Si tratta di un riferimento strategico sia per capire meglio il contesto in cui si muove il nostro sito, ma anche per determinare se la ZA di un dominio sia buona o meno, ad esempio in fase di valutazione per attività di link building o di semplice analisi dei competitor.
Come usare l’Osservatorio ZA
Anche in questo caso, abbiamo di fronte una tabella e un grafico.
La tabella elenca 10 classi di valori Zoom Authority (da 0-10 a 91-100) e indica immediatamente il numero di siti che ricadono nella fascia e la variazione quantitativa rispetto al precedente monitoraggio. Inoltre, se clicchiamo sul singolo range si apre la visualizzazione grafica, che entra maggiormente nel dettaglio della distribuzione dei domini in base al punteggio ZA, mostrandone la scala completa.
Ad esempio, nella fascia maggiore di ZA da 91-100 ci sono al momento solo 4 siti – dato stabile; la visualizzazione grafica ci indica che, per la precisione, in Italia c’è un sito che ha ZA pari a 98 (per la cronaca, è it.wikipedia.org), uno che raggiunge la ZA di 96 (YouTube) e infine 2 siti che raggiungono un punteggio di 94 (Facebook e Amazon).
Monitorare l’andamento dei siti: Winner Domains e Loser Domains
Nella parte inferiore dello strumento troviamo altre due tabelle che forniscono insight strategici molto utili e interessanti: Winner Domains e Loser Domains.
Com’è facile intuire, Winner Domains riporta l’elenco di tutti i siti che hanno visto crescere la loro Zoom Authority di almeno un punto rispetto alla rilevazione precedente. Di contro, Loser Domains mostra tutti i siti che invece hanno perso Zoom Authority e quindi visibilità organica. Oltre all’aspetto statistico, questa funzione si rivela preziosa per fare approfondimenti analitici sui domini oppure per seguire l’andamento delle variazioni e degli effetti provocati da un update di Google. Le rilevazioni della ZA avvengono orientativamente una volta al mese.
L’utilità della Zoom Authority
Come segnalato in altri approfondimenti, la ZA è una metrica che sta diffondendosi in maniera sempre maggiore per la valutazione di un sito, in quanto capace di offrire una fotografia abbastanza affidabile e utile del valore di ogni sito sito, prendendo in esame aspetti fondamentali come il traffico organico, il coinvolgimento e le opportunità di crescita.
Si tratta cioè di una misura più “oggettiva” e legata alle valutazioni stesse di Google (e non quindi a fattori esterni come numero di link o altre variabili più manipolabili), che ciò rende la ZA anche capace di adattarsi ed evolversi in tempo reale (non è un valore che “scade” o che può soffrire aggiornamenti algoritmici, perché fotografa sempre la situazione attuale).
In sintesi, dunque, la Zoom Authority misura quanto un sito piace a Google: più il suo valore è elevato, più un sito Web è posizionato e più posiziona meglio nuovi post. Pertanto, sapere il dato della Zoom Authority di un sito ci permette di fotografarne in maniera istantanea la sua qualità, ma è solo inserendolo nel giusto contesto – l’intero panorama Web – che possiamo determinare davvero le sue prestazioni.
A questo serve, in definitiva, l’osservatorio della Zoom Authority, con cui possiamo avere sempre sotto controllo la visione globale dei siti web presenti nel nostro database in riferimento al mercato italiano e analizzare l’autorevolezza dei siti web su (e secondo) Google Italia.