È un concetto fondamentale per la SEO perché fa riferimento al valore ideale che una pagina web trasmette a un’altra attraverso un collegamento ipertestuale. Sappiamo che i backlink sono utilizzati da Google come segnale di ranking, e secondo alcune teorie restano ancora tra i più rilevanti fattori per il posizionamento sul motore di ricerca: comprendere che cos’è la link juice o link equity è quindi cruciale, tanto quando imparare a sfruttare nel modo migliore il valore che i link trasmettono lungo tutto il sito. Così come le piante assorbono acqua e nutrienti dal terreno circostante, un sito si alimenta e rafforza grazie alla link juice che riceve dai link – e non solo da quelli esterni, come vedremo!
Cos’è la link juice
La link juice rappresenta il valore che una pagina web trasmette a un’altra attraverso un collegamento ipertestuale. Più precisamente, l’espressione link juice e il suo sinonimo link equity definiscono il valore e l’autorità che i link trasmettono da una pagina o un sito a un’altra pagina o sito.
Come sappiamo, i motori di ricerca interpretano i link come un “voto” tra i siti, e quindi – semplificando -determinano che la presenza di backlink verso una pagina è segnale di contenuto di qualità, valido e da premiare con un buon ranking.
Significato di link juice e link equity
Diffusosi in seguito all’algoritmo PageRank di Google, il termine “link juice” evoca l’immagine di un fluido vitale che scorre da una pagina all’altra, trasferendo forza e credibilità.
Questa metafora di “succo” (traduzione letterale di juice) evidenzia l’idea di un valore nutriente che passa attraverso i link, alimentando il sito di destinazione. In modo simile, link equity sottolinea il concetto di “equità” o “valore” che viene condiviso e redistribuito attraverso i collegamenti.
Il termine link juice viene utilizzato quindi per descrivere in modo visivo e facilmente comprensibile il flusso di valore che viaggia attraverso i link, e in particolare la parola “juice” evoca l’immagine di un fluido vitale che scorre da una fonte all’altra, distribuendo energia e nutrimenti.
Sempre restando nel campo metaforico, possiamo immaginare la link juice come un flusso di energia che scorre attraverso la rete dei collegamenti internet, passando da una pagina web all’altra. Quando una pagina autorevole linka al nostro sito, trasferisce parte del suo valore o autorità, che contribuisce a rafforzare la percezione che i motori di ricerca hanno del sito stesso e, potenzialmente, il suo ranking organico.
Cambiando scenario, possiamo descrivere il concetto di link juice anche attraverso un’analogia con la meccanica fisica dei liquidi: immaginiamo il sito web nel suo intero come un acquedotto che si compone di vari serbatoi – le pagine – collegate tramite tubature – i link. Quando si versa un liquido in un serbatoio, il succo passa attraverso tutti i serbatoio collegati, ovviamente in modo proporzionale: nel campo SEO, i link verso una pagina distribuiscono alle pagine collegate autorità, valore ed equity – in una parola, page rank, e difatti il processo si chiama anche pagerank sculpting.
Questa dinamica non è solo una parte fondamentale dell’algoritmo di Google, ma anche di altri motori di ricerca, ed è stata riconosciuta come uno dei fattori chiave per ottenere un buon posizionamento organico.
Origini e sviluppo del concetto di link juice
Come detto, le espressioni link juice e link equity hanno fatto la propria comparsa con l’avanzamento dei motori di ricerca, in particolare grazie a Google – e infatti nei primi tempi si parlava di Google juice!
Originariamente, Google ha rivoluzionato la Ricerca utilizzando i link come un segno di fiducia e rilevanza tra le pagine web: il suo PageRank, uno degli algoritmi pionieristici, si basava proprio su questa logica – più link di qualità riceveva una pagina, maggiore era la sua importanza e, di conseguenza, il suo ranking sulle SERP. Nel tempo, il concetto si è evoluto e ha assunto una maggiore complessità, includendo variabili come l’autorità del dominio, la rilevanza del contenuto e la diversità delle fonti di backlink. Oggi, la link juice rimane un indicatore vitale di successo nel SEO, influenzando come le pagine vengono scoperte, indicizzate e posizionate.
Oltre alla sua origine tecnica, il concetto ha guadagnato attenzione anche nel campo del marketing digitale e soprattutto della SEO: esperti e aziende hanno iniziato a comprendere l’importanza di costruire una solida rete di backlink di qualità per sfruttare al massimo il potenziale della link juice. Questo ha portato a un’evoluzione delle strategie di link building, passando da un approccio quantitativo, che privilegiava un numero elevato di link, a uno qualitativo, orientato verso link altamente rilevanti da fonti rispettabili. Questo cambiamento di paradigma ha reso la comprensione della link juice ancora più cruciale per chiunque voglia avere successo online.
Link juice o link equity? Facciamo chiarezza
Li abbiamo usati come sinonimi, e in effetti “link juice” e “link equity” si riferiscono essenzialmente allo stesso concetto di base: il trasferimento di valore o autorità da una pagina web a un’altra attraverso un link.
Possiamo quindi usare indistintamente le due espressioni, anche se alcuni professionisti preferiscono link equity o “equità dei link” perché sottolinea l’aspetto “di valore” di questo scambio, piuttosto che il semplice trasferimento di una “sostanza” immaginaria. Tuttavia, indipendentemente dal termine che si usa, il principio rimane invariato: i link sono strumenti potenti che aiutano a determinare l’importanza e la rilevanza delle pagine web agli occhi dei motori di ricerca.
In pratica, sia la link juice che la link equity pongono l’accento sulla qualità e la rilevanza dei link entranti. Un link da una pagina ad alta autorità e con contenuti strettamente correlati al tuo sito avrà un impatto significativo nel trasferimento di autorità. Questo è il motivo per cui una valutazione accurata dei possibili backlink è essenziale. Ad esempio, ottenere un link da una testata giornalistica autorevole avrà un impatto molto maggiore rispetto a numerosi link provenienti da blog o forum di scarsa qualità. Pertanto, è fondamentale curare non solo il numero ma soprattutto l’origine e la qualità dei link che si ricevono per influenzare positivamente l’autorità del proprio sito.
Link juice SEO: come sfruttare la link equity nelle strategie
In linea teorica, è bene ricordare, la link juice o link equity e il conseguente passaggio di page rank e link popularity funzionano sia per i link interni che per i backlink esterni, perché la logica con cui Google interpreta i collegamenti non cambia.
Per questo, abbiamo sottolineato varie volte l’importanza di dedicare molta cura alla gestione di questo aspetto e ad evitare errori nella linking interna tra le pagine del nostro sito, così come ovviamente è fondamentale lavorare strategicamente alla link building esterna.
La link juice e la link building
Conoscere il funzionamento della link juice è utile proprio per la strategia di acquisizione backlink e per non commettere errori di link building: come detto, un link in ingresso distribuisce il suo peso a cascata verso tutte le pagine collegate a quella di destinazione, ed è per questo motivo che spesso si suggerisce di puntare a ottenere link verso la home o le categorie del sito, che sono i pilastri su cui si basa il progetto online, da cui dipendono poi le altre pagine che possono beneficiare del flow, del flusso di questo juice.
L’effetto diretto di questo lavoro dovrebbe essere l’incremento dell’autorità del dominio – e quindi, per usare il nostro linguaggio, anche di Zoom Authority, anche se la nostra metrica non considera solo i link ma un insieme più ampio di fattori.
Questo lavoro richiede una strategia ben pianificata: è importante puntare a ottenere link da domini con alta autorità, che non significa necessariamente mirare ai siti con il PageRank più alto, ma piuttosto ottenere link da siti rilevanti e autorevoli nel proprio settore – valutando quindi la Topical Zoom Authority, ad esempio. La costruzione di queste relazioni può essere effettuata attraverso collaborazioni, condivisione di contenuti di alta qualità e networking attivo nel settore. Inoltre, diversificare le fonti di link è altrettanto cruciale: ottenere link da una vasta gamma di domini unici può avere un impatto più positivo rispetto a ottenere molti link dallo stesso dominio. Questa diversificazione non solo aumenta l’autorità del dominio, ma crea anche una rete di backlink più robusta e resiliente, capace di sostenere eventuali cambiamenti negli algoritmi dei motori di ricerca.
Link equity SEO: esempi comuni del flusso di link juice
C’è un esempio classico che viene fornito per spiegare il meccanismo della link juice, supponendo di avere due siti competitor, A e B. A parità di altri fattori di ranking e di autorità, il sito A riceve backlink mentre il sito B non ne ha: classicamente, questa situazione determina un posizionamento migliore su Google per il primo sito a scapito dell’altro, beneficiando del trust fornito dai siti linkante.
Ma cosa succede se anche B riceve link in ingresso? Le conseguenze dipendono dalla quantità e dalla qualità del succo trasmesso dai collegamenti: nell’immagine tratta da woorank, A riceve collegamenti da quattro siti e B da due, e a loro volta i siti linkanti beneficiano di altro juice derivante da altri domini.
SEO equity e SEO juice: come funziona il passaggio di trust attraverso i link
Il numero maggiore di link di A potrebbe determinare un suo miglior posizionamento nei risultati di ricerca. Ma se consideriamo invece che i siti che linkano ad A hanno anche altri collegamenti in uscita (e quindi disperdono il loro succo), mentre quelli che linkano a B non ne hanno, allora il secondo sito può sfruttare un maggior carico di link juice e quindi avere più probabilità di classificarsi più in alto su Google rispetto al competitor.
Vale la pena ribadire che questi concetti sono teorici e non confermati da Google, basati sulle teorie SEO maturate nel corso degli anni; in base a queste valutazioni, comunque, una pagina che fa partire molti link riduce la portata del flusso e trasmette meno equity alle pagine di destinazione.
Le tecniche per favorire il flusso: fink interni, nofollow e link sculpting
In passato, per evitare di disperdere il juice dei link si usava una tecnica manipolativa nota come link sculpting, ovvero l’utilizzo dell’attributo nofollow per i collegamenti tra le pagine dello stesso sito o backlink esterni, per dare più forza ai link ritenuti prioritari (che restavano in follow).
In pratica, il succo del link nofollow veniva redistribuito agli altri collegamenti impostati in dofollow.
I successivi aggiornamenti di Google hanno reso obsoleta questa strategia: secondo le ultime interpretazioni la link juice si calcola considerando tutti i link (sia follow che nofollow). In caso di tag nofollow per un link non cambia più la quota percentuale di equity trasmessa alle pagine dagli altri collegamenti, ma si azzera soltanto la parte relativa a questo specifico link.
Perché curare la link juice: i benefici per il sito
Torniamo alle questioni pratiche e cerchiamo di capire in che modo sfruttare il concetto di link juice, che non funziona solo in astratto ma può determinare una serie di benefici tangibili per il nostro sito.
In primo luogo, aiuta ad aumentare il ranking delle pagine nei motori di ricerca, perché il flusso di link juice proveniente da fonti autorevoli contribuisce a migliorare la visibilità nei risultati di ricerca. Questo incremento della visibilità, a sua volta, genera traffico organico verso il sito, un elemento cruciale per il successo online sostenibile, che può tradursi in maggiori occasioni di guadagno.
Oltre a migliorare il ranking e la visibilità, la link juice è anche fondamentale per la scoperta e l’indicizzazione delle nuove pagine del sito: più link di qualità entrano dal dominio, più facile sarà per i crawler dei motori di ricerca individuare e indicizzare nuovi contenuti, mantenendo il sito sempre aggiornato e rilevante.
Un altro vantaggio significativo è la maggiore autorità percepita del sito, sia diretta (attraverso il flusso di link juice) che percepita (attraverso il riconoscimento da parte di altre entità rispettabili nel nostro settore). Lo abbiamo detto, ricevere link da fonti affidabili e di alta qualità permette al sito di guadagnare in termini di credibilità e fiducia. Non usiamo questi termini a caso: autorevolezza e fiducia sono due elementi del paradigma EEAT di Google, che sappiamo essere il quadro di valutazione utilizzato dai quality raters di Google per misurare la qualità dei contenuti online, che in qualche modo fornisce anche una base per comprendere in che modo gli algoritmi valutino le pagine.
L’autorevolezza non solo contribuisce al miglioramento del ranking nei risultati di ricerca, ma rafforza anche la reputazione complessiva del nostro sito, rendendolo una fonte più affidabile e rispettata per gli utenti: le persone tendono a fidarsi maggiormente di siti che ottengono molto link juice da altre fonti rispettabili, e ciò può innescare un ulteriore processo positivo che incrementa le opportunità di conversione e fidelizzazione.
Incremento del traffico organico
Può essere utile ribadire un concetto diluito nei paragrafi precedenti: la link juice fa riferimento essenzialmente a un meccanismo semplice per cui più link riceviamo da fonti autorevoli, più l’algoritmo del motore di ricerca considererà il sito come affidabile e pertinente.
Questo miglioramento nel posizionamento si traduce in maggiore traffico organico, ovvero visitatori che arrivano sul sito attraverso i risultati di ricerca non a pagamento. Il traffico organico è particolarmente prezioso perché tende a essere di alta qualità, soprattutto se proponiamo contenuti ottimizzati e pertinenti con il search intent: gli utenti che arrivano tramite ricerca sono spesso alla ricerca di informazioni specifiche che il sito può fornire, aumentando così le probabilità di conversione—che si tratti di vendite, iscrizioni a newsletter o altre azioni desiderate.
Investire nel miglioramento della link juice non è quindi solo una questione di SEO, ma una strategia complessiva per aumentare l’engagement e la redditività del sito.
Un aspetto spesso sottovalutato dell’incremento del traffico organico è l’effetto cumulativo: anche se ottenere link di qualità può richiedere tempo, una volta che iniziamo a vedere i risultati, questi tendono a crescere esponenzialmente. Più visibilità porta a un aumento del traffico, che a sua volta aumenta le possibilità di ottenere ulteriori link da nuove fonti. Questo ciclo virtuoso non solo rafforza la performance SEO del sito, ma crea anche opportunità per diversificare le fonti di traffico, riducendo la dipendenza da una singola piattaforma o canale. Inoltre, un traffico organico elevato è anche un segnale positivo per le future collaborazioni e partnership: siti e aziende sono più inclini a lavorare con domini che dimostrano una forte presenza nel panorama digitale.
Un incremento del traffico organico migliora anche i tassi di conversione. Gli utenti che arrivano tramite la ricerca organica sono spesso più qualificati e interessati al contenuto che offriamo, come detto, e quindi questo può tradursi in maggiori vendite, miglioramento della fidelizzazione e, in generale, un’ottima base per la crescita sostenibile del business online.
Domande frequenti sulla link juice
La complessità della link juice può sollevare molte domande e dubbi comuni, a cui possiamo provare a dare una risposta chiarificatrice e utile per comprendere appieno come utilizzare questo concetto a favore del nostro sito.
- Che cos’è la link juice? Che cos’è la link equity?
In sostanza, la link juice è il valore trasferito da una pagina all’altra quando una di esse inserisce un link verso l’altra. Questo valore contribuisce alla nostra valutazione per i motori di ricerca, simile a una raccomandazione che rafforza la credibilità e l’importanza delle pagine. Link equity è un concetto affine, che evidenzia in modo più forte la “equità” o “valore” che viene condiviso e redistribuito attraverso i collegamenti.
- I link interni passano la link juice?
Sì, i link interni passano la link juice. Questo è un dettaglio spesso trascurato ma di grande importanza. I link interni non sono solo utili per migliorare la navigabilità del sito, ma aiutano anche a distribuire il valore SEO tra le diverse pagine. Collegando frequentemente il contenuto nuovo o meno visitato a pagine già autorevoli all’interno del dominio, ad esempio, possiamo aiutare a trasferire parte del loro valore.
In concreto, pertanto, se abbiamo una pagina nuova che desideriamo promuovere, collegarla a pagine già autorevoli può aiutare a trasferire parte del loro valore.
Un’approfondita pianificazione della struttura interna dei link può quindi fare una grande differenza nell’ottimizzazione complessiva del sito. Questa pratica è una delle fondamenta dell’architettura del sito, che contribuisce in modo significativo a mantenere un equilibrio nel trasferimento del valore e migliorando l’esperienza utente complessiva.
- Quali link non passano la link juice?
Non tutti i link sono creati allo stesso modo, e non tutti i link passano la link juice. Capire quali link non trasmettono valore è essenziale per costruire una strategia di linking veramente efficace e mirata.
In particolare, i link con l’attributo “nofollow” non trasferiscono link juice. Questo attributo viene spesso utilizzato per evitare di conferire valore a link pagati o non fidati. Inoltre, i link provenienti da pagine non indicizzate dai motori di ricerca, come quelle con l’istruzione “noindex“, non passano link juice. Anche i link situati in aree meno rilevanti di una pagina — come footer o sidebar — hanno un minore impatto rispetto a quelli posizionati nei contenuti principali.
Ecco uno specchietto riepilogativo.
La link juice proviene da:
- Pagine che contengono contenuti rilevanti per il nostro sito.
- Pagine che hanno un alto PageRank.
- Pagine che hanno relativamente pochi link in uscita.
- Pagine che contengono contenuti di qualità.
- Pagine che appaiono in alto nei risultati delle SERP.
- Pagine che hanno contenuti generati dagli utenti.
- Pagine che sono popolari tra il pubblico dei social media, ovvero che vengono menzionate spesso sui social media.
La link juice non proviene da:
- Pagine che hanno impostato il link al nostro sito come nofollow.
- Pagine con contenuto non rilevante.
- Pagine che hanno molti link; per esempio, link pubblicitari o link in tutto il sito.
- Pagine che non sono indicizzate nei motori di ricerca.
- Link a pagamento.
- Link ottenuti tramite uno schema di scambio link (ovvero, quando inseriamo un link al sito di qualcuno in cambio di un link al nostro sito, il che essenzialmente annulla l’impatto.)
- Link provenienti da siti non classificati e senza contenuto.
- Come ottenere link juice?
Ottenere link juice richiede una combinazione di strategie. Creare contenuti di alta qualità e utili è la via principale. Se il contenuto offre valore, è informativo, unico e ben scritto, ha maggiori probabilità di essere linkato da altri siti. Collaborazioni e guest posting su siti autorevoli possono essere ulteriori metodi per acquisire link di qualità. Partecipare attivamente a community di settore e forum pertinenti, offrendo contributi utili e non semplicemente promozionali, può anche generare link naturali. Infine, mantenere relazioni con altri webmaster e influencer del settore può portare a backlink che trasferiscono un link juice significativo al sito.
Un altro modo per ottenere link juice è sfruttare risorse e strumenti specializzati. Gli strumenti di analisi SEO come SEOZoom possono aiutarci a individuare le migliori opportunità per acquisire link di qualità, offrendo funzionalità avanzate per monitorare il profilo dei link e analizzare la concorrenza, così da identificare rapidamente siti e pagine da cui sarebbe vantaggioso ottenere un link. Inoltre, l’uso di strumenti di outreach può semplificare il processo di contatto e negoziazione con i proprietari dei siti, aumentando le possibilità di successo. Infine, investire nel marketing di contenuti virali e condivisibili può attirare naturalmente i link: infografiche, video, guide dettagliate e studi di caso sono tipi di contenuti che tendono a ricevere più link da parte di altri siti, amplificando così il flusso di link juice verso il dominio.
- Come monitorare la link juice
Monitorare il flusso di link juice verso il sito è cruciale per un’ottimizzazione SEO continua, anche se ovviamente non c’è un metodo certo e preciso per “misurare” la link equity.
Ciò che possiamo fare è usare strumenti come SEOZoom per analizzare i backlink, permettendo di identificare quali link stanno effettivamente trasferendo valore e quali no. Possiamo così anche scoprire opportunità per ottenere nuovi link, analizzare la competitività del settore e mantenere una strategia di linking equilibrata. Utilizzare tali strumenti non è solo una questione di monitoraggio ma anche di pianificazione strategica, perché consentono di prendere decisioni informate che influenzeranno positivamente il successo del sito.
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