HTML Anchor: cosa sono le ancore in HTML e a cosa servono

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È il mezzo che consente di saltare da una parte all’altra di un vasto documento web con un solo clic, senza perdere tempo a scorrere infinite pagine per trovare l’informazione che ci serve, e così favorisce la connettività tra diverse pagine, ma anche l’esperienza utente e l’ottimizzazione SEO. Questo è esattamente il potere degli anchor HTML, le “ancore” che, invisibili agli occhi, guidano gli utenti attraverso il labirinto di contenuti, rendendo la navigazione efficiente e piacevole, influenzando anche il modo in cui i motori di ricerca indicizzano e classificano le pagine. Andiamo a esplorare cosa sono gli anchor HTML, come utilizzarli al meglio e perché sono diventati uno strumento indispensabile nel mondo del digital marketing.

Cosa sono le ancore in HTML?

Un anchor HTML rappresenta l’elemento costitutivo dei link ipertestuali. Noto anche come tag “a”, è uno degli strumenti fondamentali nel linguaggio HTML, perché consente di creare collegamenti ipertestuali tra i documenti web e di favorire la connettività tra diverse pagine.

Gli anchor sono essenziali per la navigazione efficiente, perché permettono agli utenti di “saltare” rapidamente tra le sezioni di una pagina e di trovare con facilità le informazioni di cui hanno bisogno.

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La sua sintassi prevede l’uso del tag <a>, come ad esempio: <a href=”https://www.example.com”>Visita il nostro sito</a>. Il parametro “href” è l’abbreviazione di “Hypertext REFerence” e specifica la destinazione del link. Senza questo parametro, l’anchor agisce come un semplice segnalibro o punto di riferimento all’interno della stessa pagina, e spesso infatti viene utilizzato per creare ancore interne che migliorano la navigazione di sezioni specifiche.

Cosa significa “anchor” e applicazioni in ambito web

Un anchor è un elemento parte del Document Object Model (DOM) di un documento HTML, il quale consente di definire il testo di un collegamento ipertestuale. Il termine deriva dal fatto che questo testo funge da “ancora” per il collegamento, fornendo una descrizione del contenuto a cui punta: in inglese, infatti, anchor significa proprio “ancora”, nel senso del classico dispositivo metallico con le punte uncinate che serve per bloccare (ancorare, appunto) le imbarcazioni al fondale.

Questo concetto ben esprime la funzione di un anchor HTML: un punto fisso di riferimento che, nel contesto del web, consente agli utenti di ancorarsi a specifiche sezioni di una pagina. Ciò è particolarmente utile in documenti lunghi e complessi, dove poter “saltare” rapidamente da una sezione all’altra migliora l’esperienza di navigazione. Ad esempio, utilizzando <a name=”section1″></a> per creare un’ancora all’inizio di una sezione e <a href=”#section1″>Vai alla sezione 1</a> per il collegamento, possiamo facilitare gli spostamenti all’interno della pagina stessa.

L’evoluzione tecnologica ha avuto un impatto significativo sull’uso degli anchor HTML: con l’avvento del mobile-first design e delle web application, l’uso degli anchor è diventato ancora più sofisticato. Gli sviluppatori devono ora considerare come i collegamenti influiscono sulla navigazione mobile, assicurandosi che i link siano facilmente cliccabili su schermi più piccoli e ottimizzati per la touch navigation. Anche le Single Page Application (SPA) hanno rivoluzionato l’uso degli anchor, utilizzando tecniche come l’hashing per consentire una navigazione intuitiva senza ricaricare l’intera pagina.

Quali sono gli anchor HTML

In generale, possiamo distinguere due tipologie di queste ancore.

Gli anchor HTML interni servono a creare collegamenti ipertestuali all’interno della stessa pagina web: permettono di “saltare” rapidamente tra diverse sezioni di un singolo documento, migliorando l’esperienza di navigazione degli utenti. Questo tipo di anchor è particolarmente utile per le pagine lunghe e densamente popolate di contenuti, come articoli tecnici, manuali, guide o FAQ. La sintassi di un anchor interno prevede l’utilizzo del simbolo di cancelletto (#) seguito dal nome dell’ancora come riferimento nel link. Ad esempio:

  • Creazione dell’ancora: <a name=”sezione1″></a> o <h2 id=”sezione1″>Titolo della Sezione</h2>
  • Collegamento all’ancora: <a href=”#sezione1″>Vai alla Sezione 1</a>

In questo modo, cliccando sul link si viene reindirizzati direttamente alla sezione specifica della stessa pagina.

Al contrario, gli anchor HTML esterni collegano una pagina web ad altre pagine di uno stesso sito o di domini differenti. Essi sono fondamentali per creare una rete di collegamenti ipertestuali tra diverse risorse online, facilitando l’accesso a informazioni correlate e migliorando la struttura complessiva del sito web. Un anchor esterno può puntare sia a una pagina all’interno dello stesso dominio (link interno), sia a una pagina su un altro dominio (link esterno). La sintassi di un anchor esterno prevede l’uso di un URL completo come valore dell’attributo href nel tag <a>. Ad esempio:

  • Collegamento interno al sito: <a href=”/pagina-interna.html”>Vai alla Pagina Interna</a>
  • Collegamento a un altro dominio: <a href=”https://www.esempio.com”>Visita il Sito Esterno</a>

Quali sono le differenze tra anchor HTML e anchor text

È cruciale distinguere tra anchor HTML e anchor text per utilizzare correttamente questi strumenti ed evitare confusioni.

L’anchor HTML si riferisce all’intero elemento <a>, che include il link, il testo dell’ancora e altri attributi come target e title. L’anchor text, invece, è la parte visibile e cliccabile del link, fondamentale per la SEO poiché fornisce un contesto sia agli utenti sia ai motori di ricerca. Per esempio, in <a href=”https://www.example.com”>Clicca qui</a>, “Clicca qui” è l’anchor text. La scelta dell’anchor text può influenzare significativamente il ranking nei motori di ricerca, rendendo essenziale utilizzare parole chiave rilevanti e descrittive.

A cosa servono gli anchor HTML

Gli anchor HTML sono fondamentali per creare collegamenti ipertestuali efficaci, che migliorano la navigazione all’interno di un sito web. Questi piccoli ma potenti tag HTML permettono di collegare diverse sezioni di una pagina o di creare ponti tra documenti differenti, favorendo un flusso di informazioni più fluido e intuitivo.

In particolare, gli anchor esterni sono essenziali per una strategia SEO efficace, in quanto migliorano la link equity, favoriscono la scoperta di nuove pagine da parte dei motori di ricerca e aumentano l’autorevolezza complessiva del sito.

Un uso ben calibrato degli anchor HTML aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio la struttura e il contenuto di un sito, e ciò può influire positivamente sul posizionamento nelle pagine dei risultati di ricerca.

Ma gli anchor sono anche preziosi negli indici di contenuto, che offrono ai visitatori un modo rapido per saltare direttamente alle sezioni desiderate di una pagina lunga, rendendo l’accesso alle informazioni più veloce e meno frustrante.

Quando e perché creare anchor

Per questi motivi, utilizzare gli anchor HTML è una pratica utile in vari contesti, specialmente quando si gestiscono pagine web lunghe o complesse.

È consigliabile inserire anchor quando si vuole offrire agli utenti un metodo rapido per accedere a informazioni specifiche senza dover scorrere manualmente tutto il contenuto. Ad esempio, in manuali, FAQ o articoli tecnici, gli anchor permettono di navigare direttamente alla sezione pertinente.

Creare anchor è anche vantaggioso per motivi SEO: collegare le diverse sezioni di una pagina con link interni favorisce una migliore scansione da parte dei motori di ricerca, incrementando la rilevanza e la qualità del sito, così come è buona prassi linkare esternamente a fonti autorevoli o offrire risorse aggiuntive pertinenti. Inoltre, gli anchor facilitano la navigazione mobile, dove lo scorrimento continuo può risultare più faticoso.

A cosa servono le ancore HTML: vantaggi e benefici

E quindi, un uso ben ponderato degli anchor HTML può migliorare significativamente l’esperienza utente: collegamenti chiari e mirati permettono agli utenti di navigare tra le sezioni di una pagina in modo più efficiente, trovando rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno.

Questo è particolarmente utile in documenti lunghi o complessi, come detto, dove la capacità di “saltare” direttamente alle sezioni rilevanti può ridurre il tempo di ricerca e migliorare la soddisfazione dell’utente. Inoltre, una struttura di link ben organizzata contribuisce a una navigazione intuitiva, aumentando il tempo di permanenza sul sito e riducendo la frequenza di rimbalzo.

L’accessibilità è un altro aspetto cruciale dell’uso degli anchor HTML: un sito web accessibile assicura che tutti gli utenti, incluse le persone con disabilità, possano navigarlo efficacemente. Gli anchor ben implementati possono migliorare significativamente l’accessibilità. Ad esempio, l’uso di testi descrittivi per i link aiuta gli utenti che utilizzano screen reader a comprendere meglio il contenuto e la destinazione dei collegamenti. Inoltre, l’inserimento di attributi ARIA (Accessible Rich Internet Applications) può ulteriormente migliorare l’accessibilità, rendendo i link più comprensibili e navigabili per tutti gli utenti.

Come creare un anchor HTML

Creare un anchor HTML è semplice e intuitivo, ma richiede attenzione per garantire una corretta implementazione.

La sintassi standard prevede l’uso del tag <a> con l’attributo href per definire il link, con piccole variazioni che dipendono dalla localizzazione della destinazione.

In particolare, per impostare un riferimento interno e collegare una sezione all’interno della stessa pagina, possiamo scrivere: <a href=”#section1″>Vai alla sezione 1</a> combinato con <a name=”section1″></a>.

È importante notare che il cancelletto (#) indica al browser di cercare un’ancora con il nome specificato all’interno della stessa pagina. Questo metodo è utile per creare indici interni, facilitando la navigazione in documenti complessi.

Per creare un anchor HTML che punti a una pagina diversa all’interno dello stesso sito, useremo il tag <a> con l’attributo href impostato su un percorso relativo o assoluto. Il percorso relativo specifica la posizione della pagina di destinazione rispetto alla pagina corrente nel sito: ad esempio, se vogliamo collegare una pagina chiamata pagina-interna.html situata nella stessa directory della pagina corrente, il codice sarà <a href=”pagina-interna.html”>Vai alla pagina interna</a>. Se la pagina di destinazione si trova in una directory differente, sarà necessario specificare il percorso relativo appropriato, come in <a href=”/directory/pagina-interna.html”>Vai alla pagina interna</a>. Ovviamente, possiamo anche scegliere di specificare il percorso completo, aggiungendo semplicemente anche il nome di dominio all’indirizzo, come in <a href=”https://www.esempio.com/pagina-interna.html”>Vai alla pagina interna</a>.

Per creare un anchor HTML che punti a una pagina di un sito diverso, si usa ancora una volta il tag <a>, ma questa volta necessariamente con l’attributo href impostato su un URL assoluto. Un URL assoluto include il protocollo (http o https), il nome del dominio e il percorso della pagina di destinazione. Ad esempio, se vogliamo collegare una pagina chiamata pagina-esterna.html situata su un dominio diverso, il codice sarà <a href=”https://www.esempio.com/pagina-esterna.html”>Visita il sito esterno</a>.

Best practices per l’ottimizzazione degli anchor HTML

Per ottimizzare gli anchor HTML è fondamentale seguire alcune best practices. Innanzitutto, il testo dell’ancora dovrebbe essere descrittivo e rilevante, includendo parole chiave mirate ma evitando l’uso eccessivo che potrebbe risultare penalizzante. È importante diversificare i testi delle ancore per evitare ripetizioni e garantire una distribuzione equilibrata della link juice. Inoltre, i link dovrebbero essere pertinenti e contestuali, inseriti in contenuti che abbiano una reale relazione con la pagina di destinazione. Infine, è cruciale evitare link rotti e mantenere una struttura di collegamenti aggiornata per assicurare una navigazione fluida e priva di interruzioni.

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Vi sono errori comuni nell’uso degli anchor HTML che possono compromettere l’efficacia della SEO. Uno degli sbagli più frequenti è l’uso eccessivo di anchor text generici come “clicca qui”, che non forniscono indicazioni utili ai motori di ricerca. Un altro errore è la concentrazione di link su poche pagine, che può distorcere la distribuzione della link juice. È anche fondamentale evitare link non pertinenti che possono fuorviare gli utenti e i motori di ricerca. Infine, i link rotti rappresentano un serio problema, poiché interrompono la navigazione e possono ridurre la credibilità del sito.

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