Google Shopping si evolve: l’integrazione con Google Search

In Italia, l’e-commerce continua a crescere a ritmi sostenuti. Secondo i dati del 2024, il 44,9% degli utenti online in Italia dichiara di utilizzare Internet per cercare prodotti e brand, il 47,1% fa acquisti online con cadenza settimanale e la percentuale sale al 62% se consideriamo l’acquisto sia di beni che di servizi durante l’intero anno. Questa tendenza evidenzia l’importanza per le aziende di essere presenti nei momenti chiave del percorso d’acquisto dei consumatori e nelle fasi cruciali del funnel. In risposta, Google ha rafforzato l’integrazione di Google Shoppingnei risultati di ricerca organici, offrendo agli utenti un accesso più immediato alle informazioni sui prodotti. Approfondiamo l’argomento.

Google Shopping nei risultati di ricerca: cosa cambia nella SERP

Google ha ridefinito il modo in cui la SERP presenta i risultati di ricerca, e uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda l’integrazione sempre più stretta tra Google Shopping e Google Search. Questo cambiamento non solo modifica la disposizione dei risultati, ma impone una nuova visione strategica per gli eCommerce che desiderano migliorare la propria visibilità organica e aumentare il traffico qualificato.

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La funzionalità più significativa a riguardo, è rappresentata dall’introduzione di schede prodotto arricchite e interattive direttamente nella SERP, rendendo l’esperienza di ricerca più dinamica e accessibile. Gli utenti non devono più navigare nella sezione dedicata a “Shopping” per esplorare le offerte disponibili: ora le schede prodotto compaiono accanto ai risultati organici, ai video e alle immagini. Questo approccio ottimizza il percorso d’acquisto, semplificando l’accesso alle informazioni e rendendo la SERP una vetrina completa per i prodotti.

Siti di prodotto e caroselli di immagini prodotto

Dal 2021 Google inizia a integrare i siti di prodotto nei risultati di ricerca, introducendo funzionalità come il Top Products Carousel (TPC).

siti prodotto Google immagine

Questa innovazione ha permesso di mostrare direttamente nella SERP i prodotti più rilevanti in risposta alle intenzioni di ricerca degli utenti (search intent), arricchendo l’esperienza di ricerca con informazioni dettagliate sui prodotti senza la necessità di visitare ulteriori siti web.

L’obiettivo era facilitare il processo decisionale degli utenti, fornendo loro accesso immediato a dettagli come immagini, recensioni e prezzi direttamente nella pagina dei risultati di ricerca. Questa evoluzione ha reso la SERP una vetrina dinamica, dove gli utenti possono confrontare prodotti e prendere decisioni d’acquisto più informate, senza dover navigare attraverso diversi siti.

Per i commercianti, ciò ha significato l’importanza di ottimizzare i propri dati di prodotto e garantire una presenza accurata e aggiornata nel Google Merchant Center, oltre all’implementazione di dati strutturati sulle proprie pagine web, per massimizzare la visibilità e l’efficacia delle proprie offerte nella ricerca organica.

Google Top Products Carousel: cos’è e cosa contiene la schede TPC

Il Top Products Carousel (TPC), è un carosello che mostra i 3 migliori prodotti in risposta alla query dell’utente. Questo elemento compare sia quando si cerca uno specifico prodotto, sia quando si effettua una ricerca generica sul tipo di prodotto.

tpc-google-shopping

Ogni scheda del carosello include:

  • Nome del prodotto.
  • Immagine associata al prodotto.
  • Media delle recensioni, calcolata sulle principali fonti considerate.
  • Numero indicativo delle recensioni disponibili.
  • Caratteristiche del prodotto e termini correlati alla query.
  • Elenco orizzontale scorrevole con ulteriori informazioni e dati aggiuntivi.

Perché è rilevante? Il TPC evidenzia i contenuti ritenuti autorevoli da Google, portando l’utente direttamente al punto cardine dell’articolo o della scheda prodotto. È un’ulteriore evoluzione della SERP verso un’esperienza utente (customer experience) più ricca e personalizzata, che “premia” contenuti di qualità, utili e ottimizzati per rispondere all’intento di ricerca.

Google Shopping: le ultime novità

Di recente Google ha introdotto 9 funzionalità per rendere più intuitivi e rapidi gli acquisti attraverso la ricerca. Novità che che attendiamo con ansia anche in Italia, in quanto la maggior parte di esse sono attualmente disponibili solo negli USA e si applica principalmente alle aziende di abbigliamento.

  • Feed visivo per le query con “shop”: le ricerche che includono la parola “shop” mostrano un feed visivo con prodotti, articoli e disponibilità locale. Impostando correttamente i feed di prodotto nel Google Merchant Center potresti ottenere una maggiore visibilità.
  • Sezione “Acquista il look”: Google suggerisce combinazioni di prodotti per creare outfit completi. Fornire dati completi permette di partecipare a questa sezione, aumentando l’esposizione e ispirando nuove offerte come pacchetti “shop the look”.
  • Prodotti di tendenza: si tratta di una panoramica dei prodotti più popolari in una categoria basata su ricerche e recensioni. Un’ulteriore opportunità, quindi, per essere scoperti dagli utenti interessati.
  • Guida all’acquisto: trattasi di una sezione FAQ con informazioni sui prodotti (dimensioni, materiali, prezzi, ecc.). Una funzionalità importante in quanto consente agli utenti di prendere decisioni informate direttamente dai risultati di ricerca. Fondamentale, dunque, è fornire dati completi al Merchant Center.
  • Approfondimenti sulle pagine: gli utenti vedranno un riepilogo delle recensioni, con vantaggi e svantaggi di un prodotto.
  • Filtri avanzati: i risultati di ricerca integrano filtri per materiali, stili, vestibilità e altre caratteristiche.
  • Risultati personalizzati: Google memorizza i filtri usati dagli utenti e li applica nelle ricerche future.
  • Stili suggeriti nel feed Discover: una sezione di prodotti suggeriti basata sulle ricerche e sul comportamento degli utenti appare direttamente nell’app di Google.
  • Immagini 3D: Google creerà automaticamente rotazioni a 360° per alcune categorie di prodotti (ad esempio, scarpe da ginnastica).

Queste funzionalità non solo aumentano la visibilità dei prodotti, ma contribuiscono anche a incrementare il Customer Lifetime Value (CLV), ovvero il valore complessivo che un cliente apporta all’azienda durante l’intera relazione commerciale. Implementando strategie che sfruttano queste novità, le aziende possono fidelizzare maggiormente i clienti, incentivando acquisti ripetuti e costruendo relazioni durature e profittevoli.

Come Google Shopping influenza la SEO?

Appare evidente, a fronte di tutti questi cambiamenti e novità, come l’integrazione di Google Shopping all’interno dei risultati organici abbia cambiato e continua tuttora a stravolgere le regole del gioco per la SEO. Non è più sufficiente ottimizzare i contenuti del sito, ma è necessario lavorare sulla qualità dei dati di prodotto. Ecco alcune aree su cui focalizzarsi:

Dati strutturati

Google utilizza i dati strutturati per creare schede prodotto accattivanti nella SERP. Assicurati che le tue pagine siano ottimizzate con markup schema.org per elementi come prezzo, disponibilità e recensioni.

Feed di prodotto ottimizzati

Il feed di prodotto è il cuore di Google Shopping. Un feed accurato e completo migliora le possibilità che i tuoi prodotti compaiano nei risultati pertinenti. Ecco alcuni punti chiave: titoli chiari e descrizioni dettagliate; immagini di alta qualità, prezzi e disponibilità aggiornati regolarmente.

Integrazione con Google Merchant Center

Registrare il tuo sito su Google Merchant Center è un passaggio obbligatorio. Questo strumento ti consente di gestire i dati di prodotto e monitorare le performance delle tue schede. Non trascurare le metriche: CTR, impression e vendite possono guidarti verso miglioramenti mirati.

Se desideri approfondire tutti gli aggiornamenti del 2024 relativi ai dati di prodotto di Merchant Center, ti invitiamo a consultare la pagina dedicata.

Ottimizzazione delle pagine prodotto

Le pagine prodotto non sono semplici vetrine digitali, ma elementi fondamentali per la SEO e le conversioni. Per ottimizzare al meglio queste pagine e puntare a contenuti rilevanti e di qualità, sempre più premiati da Google, ti consigliamo di:

  • Focalizzarti sul contenuto: una descrizione accurata e dettagliata, arricchita con parole chiave pertinenti, migliora il ranking organico. Strumenti AI di SEOZoom per eCommerce come “Crea scheda prodotto” aiutano a generare schede prodotto partendo da informazioni di base, mentre “Headline pagina prodotto” permette di creare headline convincenti e persuasive, perfette per attirare l’attenzione degli utenti.
  • Potenziare le recensioni: gli utenti si fidano delle opinioni altrui. Integra le recensioni per aumentare la fiducia e migliorare il CTR.
  • Prestare attenzione alla velocità del sito: una pagina lenta non solo penalizza l’esperienza utente, ma può anche ridurre le possibilità di comparire nelle prime posizioni. Grazie ai nostri tool di analisi, puoi ottimizzare la velocità delle pagine monitorando i tempi di caricamento e risolvendo i problemi che potrebbero impattare negativamente sull’esperienza utente (il SEO Spider, innanzitutto). All’interno dell’area Progetti puoi trovare il test di Page Speed, uno strumento basato sui dati di Google che analizza le prestazioni tecniche del tuo sito. Il test utilizza i parametri principali monitorati da Google Lighthouse e presenta un’analisi aggiornata settimanalmente, fornendoti un quadro chiaro e dettagliato sul comportamento del sito.

Google Shopping: come distinguersi dai competitor?

Ogni giorno, nuovi inserzionisti si affacciano su questa piattaforma, rendendo l’ambiente sempre più competitivo. Tuttavia, questo non significa che non ci siano opportunità: al contrario, una strategia ben pianificata può trasformare la competizione in un vantaggio. Di seguito le principali best practice da mettere in pratica:

Remarketing su Google ADS

Utilizza le informazioni del tuo feed Shopping per creare campagne di remarketing personalizzate. Ad esempio, puoi mostrare nuovamente i prodotti visualizzati da un utente per incentivarlo all’acquisto.

Ti potrebbe interessate: Google ADS, cos’è e come funzionano le inserzioni a pagamento.

Content marketing mirato

Integra il tuo eCommerce con articoli di blog che rispondano alle domande frequenti degli utenti. Ad esempio, se vendi scarpe da corsa, crea contenuti sul miglior tipo di calzature per ogni tipo di corsa. Questo aumenterà la tua rilevanza agli occhi di Google. In questo caso ti consigliamo la funzione Questione Explorer di SEOZoom, grazie alla quale potrai scoprire quali parole chiave sono considerate pertinenti per soddisfare l’esigenza di ricerca dell’utente. Con questo strumento potrai scoprire esattamente cosa cercano i tuoi utenti quando devono risolvere un problema reale.

Local SEO

Se hai un negozio fisico, ottimizza i tuoi prodotti per le ricerche locali. Le schede Google Shopping ora evidenziano anche i negozi nelle vicinanze, rendendo essenziale l’ottimizzazione per il local intent.

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Con SEOZoom puoi monitorare e analizzare le keyword di tuo interesse: per le query esplicitamente localizzate, esempio “fioraio a Napoli” lo strumento ti offre dati strategici come il volume di ricerca, il livello di competizione e la probabilità di posizionamento, consentendo di pianificare strategie mirate e basate su informazioni concrete.

Per le query di prossimità, come quelle “near me”, l’analisi completa non è possibile poiché i volumi locali non sono disponibili. Tuttavia, puoi utilizzare SEOZoom per monitorare le variazioni di posizionamento con la funzione di rank tracking, così da individuare tendenze e opportunità utili per ottimizzare la tua strategia.

In sintesi: con l’integrazione di Google Shopping con Google Search non è più sufficiente essere presenti: bisogna essere strategici. Ottimizzare il feed di prodotto, migliorare la qualità delle pagine e sfruttare il potenziale di Google Shopping è essenziale, affinché la tua attività online possa continuare ad emergere in un contesto sempre più agguerrito e competitivo.

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