Un John Mueller ancora in versione casalinga dalla Svizzera (e insolitamente senza occhiali) ripercorre gli ultimi mesi di lavoro dell’ecosistema Google e le evoluzioni in atto nel mondo della Ricerca: anche se non ci sono stati molti lanci durante l’estate, il nuovo episodio di Google Search News di settembre è comunque molto ricco e ci racconta come stanno cambiando vari strumenti di Big G, come la Search Console, e quali novità hanno a disposizione webmaster, editori e specialisti SEO.
Arriva Search Console Insights
La prima notizia del TG di Google riguarda il lancio di una preview di Google Insights, il nuovo strumento che combina i dati di Google Analytics e di Google Search Console in un modo facile da comprendere per i creatori di contenuti.
L’obiettivo di Google Search Console Insights è aiutare i proprietari dei siti a migliorare i loro siti nella Ricerca e rendere più facile tracciare i loro progressi, fornendo nuovi approcci per condividere gli insights utili a potenziare la visibilità in Search.
Usare tutte le funzionalità di Google Analytics e GSC può essere impegnativo, anche per gli esperti, dice Mueller, e “Insights mira a rendere tutto questo molto più semplice, specialmente per i proprietari di siti meno esperti”.
Lo strumento è attualmente disponibile in anteprima a un numero limitato di utenti per le prove iniziali e al momento non è possibile aggiungere nuovi siti, ma Google “spera di espanderlo nel tempo”.
Piccoli aggiornamenti in Search Console
Anche per la GSC stessa ci sono alcuni rapidi aggiornamenti, a cominciare dal filtro per le notizie aggiunto nel Rapporto sul Rendimento, che fornisce informazioni sulle performance dei contenuti di tipo notizie all’interno della scheda News in Google Search.
Sul fronte dei dati strutturati, Google ha aggiunto il supporto per alcuni nuovi tipi nel test dei rich results, che ora include anche article, critic review ed employer rating.
Infine, già qualche tempo fa era stato aggiunto il supporto per le proprietà dei domini, che dà informazioni per tutte le varianti di un dominio e rende più facile vedere il quadro completo del sito web in Search.
Le novità per le immagini
Mueller passa poi a ricordare gli ultimi update relativi al complesso mondo delle immagini, risorse sempre più centrali anche per la SEO.
Nelle scorse settimane Google ha innanzitutto avviato il supporto licensable per le immagini, che permette ai fornitori di immagini di fornire maggiori informazioni sulle licenze delle immagini, che gli utenti possono leggere utenti direttamente nei risultati della ricerca di Google Immagini.
L’implementazione può essere fatta sia a livello di immagine, utilizzando Metadati IPTC, o sulla singola pagina usando i markup dei dati strutturati.
Abilitare le immagini grandi in Google Discover
Le immagini in Google Discover possono essere una importante fonte di clic, come dicevamo in altre occasioni, e ora è possibile cercare di emergere un po’ di più abilitando l’anteprima immagine di grandi dimensioni.
Il Search Relations Lead di Big G ricorda che Google Discover è un’esperienza semplice, simile a un feed, che mostra automaticamente agli utenti contenuti relativi ai loro interessi.
Per impostazione predefinita, è possibile che sia mostrata una miniatura standard dell’immagine, mentre le anteprime più grandi possono attualmente essere abilitate utilizzando le pagine AMP o l’attributo max-image-preview dei meta tag robots.
SEO e programmazione
John Mueller apre poi una parentesi su un tema differente dalle solite notizie e parla di un trend che sta emergendo in questi ultimi tempi: i SEO che cominciano – o tornano – a guardare alla programmazione con più attenzione.
Nei primi tempi, molti SEO provenivano dallo sviluppo dei siti, ma negli anni le cose sono un po’ cambiate; la novità è che “stiamo vedendo sempre più gente provare Python, un linguaggio di programmazione utilizzabile anche all’interno di un browser, che può essere utile per una varietà di task SEO e sul sito”.
Secondo Mueller, “non è necessario conoscere Python per essere un buon SEO, ma può essere utile” e, in generale, “capire qualsiasi linguaggio di programmazione rende più facile comprendere meglio come funzionano i motori di ricerca, i server web e internet, anche se non scrivi codice spesso”.
Sulla SEO in Python sono disponibili varie informazioni online, e nel video si citano espressamente Ruth Everett e Hamlet Batista, che pubblicano regolarmente articoli su ogni aspetto, da come iniziare alle tecniche più avanzate che utilizzare l’apprendimento automatico, con tanto di corso di formazione per chi vuole approcciare a questo sistema.
Le news sul mobile-first indexing e sulle sitemap
Nel recap di luglio si faceva menzione al mobile-first index, e Mueller conferma che Google ha deciso di spostare la data finale dello switch alla fine di marzo 2021, per dare “a quei siti rimanenti un po’ più di tempo per apportare le modifiche appropriate”.
In conclusione, c’è una importante novità anche per i siti che usano WordPress, perché ora le Sitemap sono parte del WordPress Core: ciò significa che qualsiasi sito web che utilizza WordPress sarà in grado di inviare un file sitemap per impostazione predefinita.
Le mappe del sito sono ampiamente supportate dai motori di ricerca e aiutano la ricerca e l’indicizzazione di contenuti nuovi e aggiornati sul sito web.