Le ultime da Google Search News: il recap di dicembre 23

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Probabilmente siamo ancora presi dal clima festivo dei giorni scorsi e quindi può essere utile iniziare l’anno del blog a ritmo “rallentato”, volgendo lo sguardo verso un passato davvero prossimo. In nostro supporto arriva l’ultimo episodio di Google Search News, che ci permette di scoprire gli ultimi aggiornamenti rilevanti apportati all’ecosistema della Ricerca nel 2023, offrendo come di consueto informazioni e spunti a sviluppatori di siti web, professionisti del search marketing e SEO specialist, utili anche per ridefinire le strategie per il 2024.

Google Search News di Dicembre 2023: il sommario dell’episodio

L’host della puntata è come di consueto John Mueller, ancora più ironico e festoso del solito (qui anche in versione “doppia”, diviso tra il classico John che trasmette dalle Alpi Svizzere e un fantomatico Jim che invece si staglia su uno sfondo tropicale e marino), che innanzitutto anticipa i temi trattati.

Il sommario prevede quindi notizie sui dati strutturati, sulla Google Search Console, sui cookies di terze parti e, ovviamente, sulle altre modifiche apportate a livello generale.

  • Le novità sui markup dei dati strutturati

Continua il lavoro di Google sui dati strutturati, che era stato descritto già nel precedente episodio di Google Search News di ottobre 2023. Da allora, il motore di ricerca ha annunciato nuovi tipi di markup per una varietà di argomenti diversi, e in particolare sono ora disponibili informazioni sui corsi, che aiutano gli utenti a trovare i contenuti dei siti in SERP con un rich results che mostra dettagli come prezzi, livello di istruzione, valutazioni e durata; elenchi di schede di veicoli specifici per concessionari di automobili; video di apprendimento specifici come strumento per studenti e insegnanti per scoprire i contenuti in tema; markup per le case vacanze con un risultato avanzato apposito che consentono ai viaggiatori di scoprire più facilmente le migliori opzioni di alloggio; un aggiornamento sul markup organizzazione (che ora estrae dati amministrativi aggiuntivi come nome, indirizzo, informazioni di contatto e vari identificatori di attività) e, infine, due markup specifici per i forum di discussione e per la pagina del profilo.

John Mueller versione invernale

Mueller ci ricorda che i dati strutturati sono principalmente utilizzati per presentare più contesto nella ricerca e non è garantito che le informazioni che inseriamo nelle nostre pagine siano poi effettivamente utilizzate.

  • Aggiornamenti della Search Console

Cambiamenti in atto anche per la Google Search Console, definita “uno strumento per aiutare il sito ad avere successo nelle ricerche”.

Prima di tutto, Search Console dispone già di report e test per i tipi di dati strutturati menzionati in precedenza, consentendo di monitorare i rendimenti (e il funzionamento) delle pagine cui abbiamo aggiunto i nuovi markup.

Inoltre, ora è stato anche semplificato il report Page Experience per fornire una panoramica dei Core Web Vitals e dell’elaborazione HTTPS, e Mueller ricorda rapidamente che i Segnali Web Essenziali (la traduzione scelta da Google per l’Italia) sono un modo per misurare velocità e interattività di una pagina web. Poi, è cambiato anche lo strumento di test per robots.txt, il file di testo per i robot che eseguono la scansione dei siti Web: questo tool è all’interno delle Impostazioni e dà una panoramica di tutti i sottodomini della proprietà.

A questo proposito, aggiunge il Search Advocate, Google sta rimuovendo lo strumento di limitazione della frequenza di scansione in Search Console perché non è più necessario: nel corso degli anni, i sistemi del motore di ricerca sono infatti migliorati nel determinare un tasso di scansione adeguato e sostenibile, che si riflette nel crawl budget messo a disposizione del sito. Come in precedenza, comunque, se scopriamo che Googlebot esegue una scansione eccessiva che stressa il nostro sito, possiamo utilizzare i codici di status HTTP standard 503 o 429 per rallentarlo.

  • Il punto sugli update algoritmici (e non solo)

Mueller fa poi il punto sulle ultime novità apportate agli algoritmi di Google, che in questi mesi hanno ricevuto dei core update, uno spam update e un reviews system update, come è possibile monitorare anche dalla sezione che abbiamo qui sul sito dedicata appunto agli aggiornamenti di Google.

A livello più ampio, Google ha aggiunto Google-Extended, un nuovo user agent per robots.txt, che gli editori web possono usare per gestire se i loro siti aiutano a migliorare l’IA generativa di Bard e Vertex API. Inoltre, ha lanciato Notes, un modo giusto per condividere la conoscenza sulla Ricerca: al momento è un esperimento con attivazione in Search Labs e inizialmente disponibile negli Stati Uniti e in India.

  • Le decisioni sui cookies

Google Chrome sta lentamente eliminando i cosiddetti cookies di terze parti: il cambiamento è in fase di implementazione per gli utenti a livello globale da diversi mesi e, nella pratica, ha già mostrato alcuni effetti sui checkout dell’e-commerce e sui sistemi di commento o di accesso, tra gli altri. È possibile che alcune tipologie di sito non ne siano influenzati, ma Google consiglia di testare per essere sicuri, facendo riferimento alla documentazione di Chrome per tutti i dettagli.

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