Google Search News luglio 24: cosa succede su Google?

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L’ultimo episodio risaliva addirittura allo scorso dicembre e sembrava quasi che la serie fosse finita nel dimenticatoio. E invece, un po’ a sorpresa, John Mueller è tornato a raccontarci le più recenti novità dell’ecosistema Google con la nuova puntata di Google Search News. Tra aggiornamenti su Search Console, dati strutturati e documentazione SEO, c’è spazio per approfondire anche i nuovi Riepiloghi dell’AI e le loro applicazioni in Google Search, così come sul supporto del formato EPUB per i contenuti di ricerca. Piccolo spoiler: non c’è nessun accenno alle polemiche che hanno investito Google negli ultimi mesi, né tantomeno riferimenti – diretti o impliciti – al clamoroso Google leak di qualche settimana fa; ma questo ci sorprende molto meno!

I temi di Google Search News di luglio 2024

Gli ultimi aggiornamenti sui dati strutturati per i siti di e-commerce, la ricerca di informazioni in modo più rapido e semplice con le panoramiche AI ​​in Google Search, nonché modifiche alla documentazione ufficiale, alla Search Console e al sistema generale della Ricerca: coprendo un arco temporale piuttosto lungo – come detto, il precedente episodio era stato pubblicato sul finire del 2023! – era inevitabile che la puntata di Google Search News su YouTube fosse piuttosto densa di contenuti.

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Come al solito, il nostro host è John Mueller, search advocate di Google localizzato in Svizzera, che ci accompagna con la solita ironia alla scoperta delle tante notizie dal mondo di Big G.

Il sommario della puntata

L’introduzione di AI Overviews

La notizia più rilevante è l’introduzione di AI Overviews – in italiano tradotte al momento come Riepiloghi dell’AI o anche letteralmente come Panoramiche AI – all’interno della classica SERP del motore di ricerca a partire dal mese di maggio – al momento ancora solo per gli utenti di Stati Uniti e nel Regno Unito, anche se si prevede l’estensione a più Paesi e lingue, con l’obiettivo di raggiungere un miliardo di utenti entro la fine dell’anno.

Si tratta in realtà dell’evoluzione di Search Generative Experience, o SGE in breve, la funzione sperimentale di Search Labs annunciata a Google I/O 2023 che, in sostanza, ” portano il mondo dell’AI generativa in Google Search quando appropriato”, come dice Mueller.

Che cosa sono i Riepiloghi AI (AI Overviews)

I Riepiloghi AI (AI Overviews) di Google sono box di risposte generate dall’intelligenza artificiale che forniscono un’anteprima di un argomento o una query di ricerca basata su una varietà di fonti, incluse quelle web. Queste istantanee, create automaticamente dal modello avanzato di Gemini, riuniscono contenuti rilevanti estrapolati dalle pagine già indicizzate da Google, offrendo informazioni chiave e link per esplorare ulteriormente l’argomento.

Questa tecnologia è progettata per aiutare gli utenti a trovare risposte rapide senza dover esaminare tutte le informazioni disponibili.

I Riepiloghi AI sono soprattutto utili per rispondere a domande complesse dove possono aggiungere valore ai normali risultati di ricerca, e in pratica somigliano a dei super featured snippet – anche se è stato chiarito che i featured snippet non spariranno. Google ha testato questa funzione servendo miliardi di query e ha rilevato che gli utenti fanno clic su una maggiore varietà di siti web grazie alle panoramiche AI. Questi riepiloghi non richiedono azioni specifiche da parte dei creatori di contenuti per essere presi in considerazione e sono riservati a query in cui Google ritiene che possano aggiungere valore significativo.

Stando alle prime osservazioni, Google tende a mostrare panoramiche AI ​​per query informative, in particolare per gli ambiti YMYL (your money, your life); inoltre, la comparsa del box non fa sparire gli annunci, che continueranno ad apparire in spazi dedicati in tutta la pagina, con etichette chiare per distinguere tra risultati organici e sponsorizzati.

Riepiloghi e AI e SEO: quale sarà l’impatto?

I Riepiloghi AI stanno già mostrando un impatto significativo sulla SEO poiché, secondo Google, le schede di collegamento all’interno dei Riepiloghi generano una percentuale di clic più elevata rispetto ai tradizionali risultati di ricerca web, simile a quanto osservato con i featured snippet.

Questo significa che le pagine incluse nei Riepiloghi possono ottenere una maggiore visibilità e traffico – ovviamente, dall’altro lato della barricata ci sono gli editori dei siti e i creatori di contenuti, che invece temono un calo ulteriore dei clic, perché l’utente vedrà soddisfatto il suo intento già nella schermata introduttiva della SERP, senza necessità di proseguire la sua ricerca (salvo rari casi di approfondimento).

Google sottolinea comunque che continuerà a impegnarsi per inviare traffico di valore ai publisher e ai creatori anche attraverso queste nuove funzionalità.

Dal punto di vista tecnico, non ci sono particolari strategie di ottimizzazione per apparire nei Riepiloghi AI oltre a creare contenuti di alta qualità e utili. Ovvero, “non è necessaria alcuna azione da parte dei publisher per essere idonei alle AI Ovierviews”, dice Mueller. Come per altre funzioni di Search, i proprietari dei siti possono utilizzare i controlli tradizionali dei frammenti su una pagina o a livello di sezione se desiderano limitare le informazioni mostrate in Search. Pertanto, non è possibile disattivare la visualizzazione del proprio sito solo nei Riepiloghi AI, ma bisogna usare i controlli standard come robots.txt e meta tag che bloccano la pagina nella sua completezza.

Altre modifiche minori per la Ricerca

Ma non c’è solo l’AI nel presente della Ricerca Google, che in questi mesi ha subito (relativamente piccole) modifiche.

Differenza tra SERP attuale e SERP con filtro web attivo

Per prima cosa, è stato introdotto un filtro web per risultati semplificati: in pratica, si tratta di un filtro che consente di limitare le informazioni ai soli e classici link, rimuovendo gli altri formati e feature che ingombrano le SERP.

Menzione rapida poi ai broad core update e agli spam update lanciati in questi mesi – in realtà, finora abbiamo avuto solo il March 2024 Core Update lanciato insieme al March 2024 Spam Update, più un altro recente aggiornamento al meccanismo antispam. Mueller ci rivela che questi aggiornamenti raccolgono “feedback dai proprietari dei siti, che abbiamo esaminato con i team di qualità e ranking della ricerca e che sono stati molto utili nelle valutazioni e nelle discussioni”. Intanto, la community è in attesa del prossimo core update: anche quest’anno ci sarà il tradizionale appuntamento con l’aggiornamento ad agosto?

Le novità su Search Console e dati strutturati

Il tg di Google passa poi a trattare le novità che interessano Search Console e dati strutturati, ambiti in cui non mancano mai modifiche e cambiamenti!

In particolare, nella Search Console c’è stata un’aggiunta specifica per i siti di e-commerce, che ora possono visualizzare le inserzioni commerciali che appaiono in Google Immagini nei report delle prestazioni di ricerca. In questo modo diventa più facile controllare la visibilità dei prodotti in Search.

i nuovi dati strutturati per e-commerce

Per quanto riguarda i dati strutturati, invece, Google ha appena aggiunto il supporto per le informazioni di politica di reso a livello di organizzazione. Come chiarisce nettamente Mueller, “i consumatori apprezzano conoscere queste politiche”, che diventano un metodo per scegliere dove acquistare i prodotti. Il nuovo markup rende facile specificare le politiche a livello di organizzazione. Inoltre, sempre per i siti e-commerce è stato da poco lanciato di altro markup speciale per le varianti di prodotto, che rende più facile collegare tutte le varianti di prodotto e pagina per evitare di confondere i crawler.

Gli aggiornamenti della documentazione

Un altro punto su cui si sofferma Mueller sono le modifiche alla documentazione ufficiale di Google, utile supporto per chi gestisce i siti e anche per chi si occupa di digital marketing, ovviamente.

Innanzitutto, il Search Advocate ci ricorda che all’inizio dell’anno è stata creata una “SEO Starter Guide”, una sorta di guida SEO per principianti, breve e concisa, che ha riscosso parecchi consensi tra i proprietari di siti.

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Poi, Google ha annunciato l’ultima fase del mobile indexing, ovvero dell’attività di scansione e indicizzazione del web con un crawler per smartphone. Mueller comunica che ora sono state rimosse le ultime eccezioni ed è effettivamente in corso la scansione di tutti i siti in questo modo per Search. Detto ciò – e contrariamente al primo messaggio piuttosto “minatorio” del team del motore di ricerca! – ciò non significa abbandonare le altre varianti, perché “molte persone usano anche laptop e desktop, quindi non trascurate nemmeno questi!”, chiarisce Mueller.

Ancora, c’è stata una rinfrescata anche alla documentazione dei dati strutturati dei prodotti, in particolare per le informazioni relative ai siti e-Commerce, che ora sono state suddivise in pagine separate per renderle più digeribili.

Googlebot e gli epub

Infine, l’ultima notizia è perfetta “per chi cerca curiosità interessanti”: di recente, infatti, Google Search supporta il formato di e-book EPUB e, come scherza Mueller in chiusura del video, “Googlebot ha appena scoperto la Metamorfosi di Kafka su Project Gutenberg. Cosa succederà ora?”.

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