Google lancia il March 2023 Core Update
Sei mesi o, per la precisione, 184 giorni: è la distanza che intercorre tra il September 2022 Core Update e nuovissimo aggiornamento algoritmico appena rilasciato da Google, chiamato semplicemente March 2023 Core Update. In questo semestre ci sono state tantissime novità sul fronte Search, e quindi sarà davvero importante tenere traccia dei cambiamenti in arrivo: intanto, diamo un’occhiata alle informazioni su cui possiamo contare al momento!
Parte il March 2023 Core Update
“Oggi abbiamo rilasciato il March 2023 Core Update, che necessiterà di circa 2 settimane per il lancio completo”: è questa la stringata comunicazione ufficiale arrivata da Google, pubblicata sia sulla pagina degli aggiornamenti rilevanti che sui canali social.
Come d’abitudine, i SEO interpretano queste parole come il segnale di “allacciare le cinture di sicurezza”, perché le SERP e i ranking stanno per cambiare, sulla scia delle modifiche algoritmiche che Google ha deciso di implementare.
Cosa significano gli aggiornamenti principali di Google
I broad core update o aggiornamenti principali, lo sappiamo, sono infatti gli interventi che pensati per portare avanti la missione di Google, sintetizzabile nell’espressione “offrire risultati utili e affidabili agli utenti che eseguono ricerche”. Al termine di un lavoro di analisi, test e valutazione feedback sulla qualità dei risultati (che si basa anche sul lavoro dei quality raters, per quanto non influisca direttamente sul ranking), Google apporta modifiche al modo in cui i suoi sistemi valutano i contenuti nel complesso. Come conseguenza di questi cambiamenti, alcune pagine che in precedenza non erano state valutate positivamente come meritavano nei risultati di ricerca possono ricevere una spinta in alto, mentre pagine in precedenza ben posizionate possono perdere visibilità.
Non si tratta di una penalità per chi viene retrocesso, perché tendenzialmente non c’è nulla di sbagliato nel lavoro eseguito e nel contenuto pubblicato: semplicemente, ci sono delle pagine che, alla luce delle nuove valutazioni introdotte dall’update, offrono contenuti migliori, ritenuti di maggior qualità e più utili per gli utenti.
È anche per questo motivo che è importante sapere quando Google aggiorna i suoi algoritmi di ranking della ricerca, così da avere un riferimento temporale nell’analisi dei rendimenti del nostro sito e verificare se le pagine hanno avuto variazioni positive o negative in termini di ranking – tenendo anche d’occhio il nostro strumento Osservatorio SERP per monitorare l’impatto dell’update in termini quantitativi.
I precedenti update e le ultime novità di Google
Come accennato in apertura, il March 2023 Core Update arriva a distanza di ben 6 mesi dal precedente aggiornamento principale, il September 2022 Core Update (per la cronaca, non è record di distanza tra due broad core update, che appartiene ancora alla coppia May 2020 e December 2020 con 213 giorni, seppur in piena pandemia), ma di certo l’attività di modifica e testing sulle SERP non è rimasta ferma, in questo periodo.
Solo come rapida citazione, infatti, negli ultimi sei mesi abbiamo affrontato il rilascio del Product Reviews System a livello internazionale (Italia inclusa), e poi vari interventi minori contro lo spam; soprattutto, però, c’è stato il lancio di Helpful Content System in tutto il mondo e l’aggiornamento delle Search Quality Raters Guidelines. Proprio questi due ultimi interventi sono stati particolarmente interessanti per chi opera nel search marketing, perché hanno introdotto il concetto di “contenuto utile” (definizione che si aggiunge alla ormai icastica formula “contenuto di qualità” nell’identificare le caratteristiche determinanti per Google) e aggiunto la E di esperienza al paradigma EEAT, un riferimento sempre più cruciale per la SEO.
E poi, non dobbiamo dimenticare l’altra enorme novità piombata anche nel mondo della ricerca, ovvero la diffusione dei sistemi di Intelligenza Artificiale applicati alla creazione di contenuti, che ha indotto Google a chiarire ufficialmente la sua posizione rispetto alla valutazione algoritmica di tali testi scritti da AI.
Tanta carne a cuocere, quindi, che l’aggiornamento di marzo potrebbe/dovrebbe trasformare in variazioni di ranking alla luce dei nuovi requisiti, facendo una semplice ipotesi di tipo correlazionale.
Il caso curioso della sparizione di Youtube da Google: un anticipo di update?
A proposito di coincidenze, poi, annotiamo un altro evento curioso.quality
Nella giornata del 14 marzo – il giorno prima dell’ufficializzazione del lancio dell’update – Barry Schwartz aveva segnalato la “scomparsa” della home page di YouTube dai risultati di ricerca di Google USA (mentre in italiano non c’erano variazioni apparenti): in pratica, la query [ youtube ] in Ricerca non conduceva come al solito alla home page di YouTube, ma la SERP restituiva risultati di Wikipedia, l’app Android di YouTube su Google Play, l’app iOS su Apple.com, il blog di YouTube e altri, ma non youtube.com.
Al contrario, la query [ home page di youtube ] portava alla home page desiderata, e quindi il “problema” riguardava la classificazione e non l’indicizzazione.
Uno dei commenti all’articolo diceva che questa situazione “è ricorrente in occasione del rilascio di core update, che sarà annunciato quando l’impatto sarà un po’ più ampio, nel giro di uno o due giorni”. Cosa che effettivamente è avvenuta, perché l’annuncio è arrivato a distanza nemmeno di 24 ore da questa sparizione (che, poi, è rientrata alla normalità rapidamente, come possiamo vedere anche dallo screen odierno).