Forti oscillazioni nelle SERP italiane, soprattutto nelle pagine successive alla prima, e grande volatilità in TOP10 per le SERP UK: a distanza di una decina di giorni, il January 2020 Core Update di Google continua a far sentire il suo peso e, grazie all’Osservatorio SERP di SEOZoom e alle notizie raccolte da altre fonti, possiamo iniziare a tracciare un bilancio assolutamente provvisorio e in progress su questo nuovo aggiornamento dell’algoritmo del motore di ricerca.
Aggiornamento di Google di gennaio 2020
Ripercorriamo le tappe: il 13 gennaio 2020, intorno alle ore 9 del mattino in California (le 18 italiane), l’account ufficiale @searchliaison informa che è partito il January 2020 Core Update, nuovo aggiornamento di Google e ovviamente primo dell’anno. Già nei giorni precedenti, in verità, c’erano stati segnali di movimenti nelle SERP, che si sono poi intensificati dopo il rilascio dell’update.
La fotografia degli effetti con SEOZoom
Con SEOZoom abbiamo fotografato gli effetti di questo aggiornamento sulle pagine dei risultati di ricerca in Italia e in Regno Unito: per ora è solo una panoramica, appunto, che non approfondisce né quali sono i settori interessati né i siti che hanno visto le variazioni di ranking, ma può essere comunque una bussola interessante per capire la portata del broad core update.
Le oscillazioni su Google Italia
Apparentemente, in Italia le variazioni sono state di lieve entità nei giorni immediatamente successivi all’annuncio, per poi aumentare di intensità dal 20 gennaio, arrivando al picco del 21 quando il nostro Osservatorio ha registrato un’attività di grandi variazioni vicina al 30 per cento. Questo potrebbe significare che l’update di Google ha appena iniziato a “farsi sentire” nelle nostre SERP, confermando quindi la sensazione di un aggiornamento piuttosto “grande“.
Forti movimenti su Google UK
Settimana sulle montagne russe invece su Google UK: i dati di SEOZoom mostrano un livello piuttosto elevato di movimenti sia tra le oscillazioni in prima pagina che nelle grandi variazioni, anche in questo caso con un crescendo dell’attività. Se in Italia però – e per ora – la frenesia ha interessato soprattutto le pagine successive alla prima, in Regno Unito anche la prima pagina di Google è stata colpita dall’aggiornamento, con cambiamenti nel ranking in top10 di molto superiori alla norma.
Le analisi degli osservatori esteri
Anche le analisi di altri data provider, riportate da Search Engine Land, arrivano a conclusioni abbastanza simili alle nostre: il January 2020 core update di Google è stato intenso, ha avuto un impatto su un gran numero di siti Web e non ha ancora finito di produrre effetti sulle SERP.
L’update è stato globale e non ha riguardato un unico settore, ma alcuni osservatori hanno notato movimenti concentrati nella nicchia YMYL, che è sempre sotto l’occhio vigile di Google (e che erano state al centro dell’aggiornamento delle linee guida per i quality raters di settembre 2019): in particolare, sono segnalati movimenti massicci nelle posizioni TOP delle SERP per le aree di salute e finanza e sbalzi importanti per tantissimi altri topic.
Sito interessato dall’update di Google? Ecco cosa fare
Insomma, siamo alle solite dopo un aggiornamento di Google: alcuni siti schizzano in alto – magari recuperando il traffico perso in precedenza – altri notano cali, alcuni settori sembrano più colpiti eccetera. In queste fasi iniziali c’è poco da fare per chi si trova invischiato: oltre a seguire le classiche indicazioni di Big G per reagire agli aggiornamenti dell’algoritmo, è bene fare un “passo indietro” da tutti gli interventi, provare ad avere una visione più ampia del sito (senza concentrarsi solo su keyword e pagine in calo), studiare i competitor che sono stati premiati e capire quindi cosa possiamo fare in concreto per migliorare il sito in generale, quali sono le aree da ottimizzare e da quali aspetti iniziare.