Crediti Google Ads: massimizzarli con i consigli degli esperti

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Dallo scorso 27 maggio sono partite le prime erogazioni del programma di Google che destina 340 milioni di dollari in crediti ADS per le piccole e medie imprese in difficoltà a causa della pandemia e della contrazione degli affari. I fondi, già ribattezzati “crediti Coronavirus” o “crediti Covis-19”, possono servire a dare nuova visibilità a chi ha subito perdite nei mesi passati e conquistare nuovi clienti, e gli esperti consigliano alcune strategie per sfruttarli al massimo.

Partita l’erogazione dei crediti Coronavirus per Google Ads

I primi a ricevere i crediti sono stati gli inserzionisti qualificati in Nuova Zelanda, che dal 27 maggio appunto hanno trovato la notifica dell’accredito ricevuto da parte di Google, da reinvestire in nuove pubblicità nel sistema di Ads with Google entro la fine dell’anno.

Come già specificato nella definizione dei requisiti del programma, l’importo del credito varierà in base all’inserzionista e allo storico della sua spesa in ADS, fino a un massimo di 1.000 dollari americani o l’equivalente nella valuta dell’account.

Il supporto di Google alle PMI

Il programma di crediti ADS è progettato per dare un sostegno pratico alle PMI colpite gravemente dalla crisi causata dal Covid-19 a livello globale e possono servire a coinvolgere nuovamente i clienti nei prossimi mesi e rinforzare la propria customer base.

Come usare i crediti ADS: i consigli degli esperti

Ginny Marvin su Search Engine Land ha intervistato alcuni esperti – Julie Friedman Bacchini di Neptune Moon LLC, Robert Brady di Righteous Marketing e Navah Hopkins di Hennessey Digital – per chiedere il loro parere e fornire indicazioni alle aziende su come spendere bene e massimizzare il credito COVID-19 su Google Ads. Ecco i punti emersi.

  1. Efficienza e innovazione negli annunci

La prima a rispondere è Julie Friedman Bacchini, che invita a soffermarsi sull’efficienza degli annunci account e a non trascurare l’innovazione e i cambiamenti. Secondo Friedman Bacchini. “ora è il momento di pensare davvero all’efficienza degli account, soprattutto per le piccole imprese”, cercando di concentrare le “risorse dove hai maggiori possibilità di ottenere conversioni, ma, allo stesso tempo, non aver paura di fare qualcosa di diverso da quello che hai fatto storicamente”.

Se il contesto e le condizioni dell’attività sono cambiate in modo significativo, sostiene l’esperta, allora “anche la tua pubblicità PPC potrebbe richiedere un grande cambiamento!”.

Ci sono alcune domande che possono orientare la nuova spesa verso l’efficienza:

  • In quale area geografica gli annunci hanno performato meglio (in particolare negli ultimi 2 mesi)?
  • Come concentrare le campagne sulle aree in cui hai avuto successo in passato?
  • Vuoi rafforzare il tuo focus su ciò che stai pubblicizzando in base a cosa o come sei in grado di fornire prodotti o servizi della tua azienda?
  • Il copy del tuo annuncio ad è pertinente, aggiornato e adeguato al clima attuale?
  1. Rafforzare le campagne con meno budget e risultati incoraggianti

Tocca poi a Robert Brady di Righteous Marketing esprimere il proprio parere sul miglior modo di sfruttare il nuovo budget per Google ADS. L’esperto parte da una considerazione generale – la maggior parte delle PMI hanno budget limitati per la promozione, in base a ciò che tocca con mano nella sua attività – e quindi elabora tre domande che possono aiutare a orientare la nuova spesa.

  • Ci sono campagne attive con metriche di conversione interessanti (elevato ROAS – return on ad spend, ovvero il ritorno sulla spesa pubblicitaria – rapporto basso tra costo e conversione, eccetera) che hanno un budget limitato? Queste sono i candidati principali per usare i nuovi crediti con il massimo rendimento.
  • L’attività ha aggiunto di recente nuovi servizi (come ad esempio ritiro in sede, consegna a domicilio, shopping online / e-commerce) che non stiamo ancora promuovendo? Assegna parte di questi dollari per supportare queste nuove offerte.
  • Il remarketing fa parte del mix attuale di pubblicità? In caso contrario, utilizza i crediti extra per impostare e testare il remarketing per le persone che visitano il sito e NON convertono immediatamente.
  1. Valutare altri canali dell’ecosistema Google

L’ultimo contributo – che è anche il più articolato – è offerto da Navah Hopkins, director of paid media presso Hennessey Digital, che innanzitutto incoraggia tutti a lasciarsi guidare dai dati, che possono aiutare le piccole e medie imprese (e non solo) a trovare la strada giusta per ottimizzare gli investimenti.

Secondo l’esperta, “potrebbe essere necessario rivisitare le tattiche che avevano funzionato qualche mese fa (e va bene), ma finché le metriche aziendali saranno al centro di tutte le decisioni di marketing digitale, supererai questo periodo difficile”.

Anche in questo caso, ci sono tre domande che possono aiutare a massimizzare il nuovo budget.

  • Con quali parti dell’attività realizzi i margini migliori?

Può essere allettante utilizzare il marketing digitale per tutte le parti dell’azienda, ma ciò può significare un disastro, soprattutto per le PMI a budget ridotto: Hopkins consiglia a tutte le aziende di valutare dove guadagnano di più, all’interno delle regioni servite o dei prodotti forniti. Allocare la quota extra di crediti ADS al giorno a campagne incentrate su prodotti o servizi ad alto profitto garantisce che i fondi siano in grado di portare buoni risultati.

Inoltre, come suggerimento pratico, qualsiasi importo del credito ottenuto “dovrebbe essere diviso per 30,4” per sapere quale quota aggiungere al budget giornaliero delle campagne. Se intendiamo lanciare una nuova campagna con questi crediti, aggiunge ancora, “tieni presente che la Ricerca NON è probabilmente la migliore casa, a causa del prezzo delle aste e dei tempi di accelerazione”, ma converrebbe puntare su “una campagna Display o YouTube”.

  • Quali sono le aree con maggior capacità di lead / vendite?

Oltre ai margini di profitto, dobbiamo anche pensare pragmaticamente ai nostri lead, spiega Hopkins: “se arrivano, sarò in grado di servirli entro un ragionevole lasso di tempo o diventeranno una spesa sprecata perché non riesco ad arrivare in tempo?”.

Dobbiamo quindi concentrare il budget sulle prospettive dove abbiamo un minore e più facile tempo di servizio può garantire che i preziosi dollari extra di marketing raggiungano il ROI più elevato. Ciò potrebbe significare cambiare la pianificazione degli annunci, in modo che venga pubblicata solo durante l’orario di lavoro (adattandosi al fuso orario dei potenziali clienti), o aumentare il budget in una campagna basata su località e servizi specifici.

Come nota aggiuntiva, l’esperta ricorda che se stiamo facendo offerte automatiche (“cosa che non ti consiglio in questo momento, a meno che tu non abbia mantenuto attive le tue campagne durante la pandemia COVID, perché a causa della crisi ho visto le offerte automatiche andare al ribasso come mai prima), dobbiamo dare a qualsiasi modifica del budget un timing di cinque giorni; se le offerte sono manuali, possiamo aumentare gradualmente settimana dopo settimana.

Se tutte le parti dell’azienda stanno morendo di fame, fattorizza in margini per rompere i legami, sintetizza Hopkins.

  • Google Search è la casa migliore per questa donazione?

Spesso cadiamo nella trappola predefinita di pensare a Google solo come a Search”, ovvero solo nel prodotto della Ricerca. Questo significa lasciar fuori YouTube e Display, canali incredibilmente utili e sempre più redditizi. “Dato che il massimo che vedrai da questa sovvenzione è di mille dollari, i fondi potrebbero arrivare più lontano se alimentano una campagna di engagement della comunità tramite Display o se mostrano il tuo fantastico team e ricordano alla gente che sei aperto tramite YouTube”, consiglia l’esperta, secondo cui “questi canali forniscono potenziale carburante per l’audience per le future campagne su Search”.

Se la prospettiva di creare uno spot Display o YouTube sembra scoraggiante, non disperare, conclude Hopkins: “gli annunci display responsive consentono l’uso di foto d’archivio e la scansione del tuo sito”, mentre “su YouTube Google ha lanciato YouTube Video Builder, che è un modo gratuito per realizzare video di 6 e 15 secondi” senza competenze troppo professionali.

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