Esserci, essere consistenti, crederci: è questo il segreto di un branded podcast vincente che ci ha rivelato Ester Memeo, relatrice nei nostri webinar in SEOZoom Academy. Il podcast non è solo un trend passeggero del mondo digitale, ma un mezzo che sta trasformando in profondità la comunicazione aziendale e che si rivela fondamentale per i brand che vogliono costruire una connessione autentica con il proprio pubblico. Nel 2024 il podcasting ha registrato 15,2 milioni di ascoltatori in Italia, a riprova di un interesse solido verso formati di fruizione più intimi e coinvolgenti rispetto a quelli tradizionali. C’è quindi una grande opportunità per le aziende: inserire il podcast all’interno di una strategia integrata migliora il brand positioning, coltiva fiducia e cattura l’attenzione degli ascoltatori attraverso narrazioni coinvolgenti. Crederci davvero, cioè abbracciare il podcast come parte del progetto di comunicazione a lungo termine, garantisce di costruire un legame duraturo con un pubblico fedele. Riviviamo i punti chiave emersi dal webinar e scopriamo in che modo integrare questo strumento nella strategia di marketing per rivoluzionare la comunicazione del nostro brand.
Podcasting e branded podcast, un nuovo canale per dare voce al brand
Ripartiamo dalle basi e dalle definizioni, seguendo le indicazioni della nostra speaker Ester Memeo.
Un podcast è un contenuto audio inedito, che può essere ascoltato online e on demand. Questo significa che gli utenti possono accedere ai podcast in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, sfruttando piattaforme come Spotify, Apple Podcasts o altre app di streaming, senza la necessità di seguire un programma di trasmissione fisso. I podcast offrono una grande flessibilità, permettendo agli ascoltatori di scegliere quando e come fruire dei contenuti, e questo mezzo ha progressivamente guadagnato popolarità per la sua capacità di offrire intrattenimento, informazione e storie, il tutto adattato ai tempi dell’ascoltatore.
Un branded podcast è una tipologia specifica di podcast, sviluppata e prodotta da un’azienda, ideata per migliorare il brand positioning e rafforzare la brand identity. Non si limita a promuovere prodotti o servizi, ma racconta storie in linea con i valori del brand, creando un legame emotivo e autentico con il pubblico.
Bisogna quindi uscire da un malinteso: il podcasting non è una nicchia riservata a creatori indipendenti o appassionati di radio, ma appunto un canale strategico per brand e aziende, grazie alla sua capacità unica di creare un’esperienza di ascolto coinvolgente e personale. A differenza di altri format, il podcast permette di parlare direttamente all’ascoltatore, stabilendo una connessione intima senza le distrazioni visive tipiche di altre piattaforme. È questo legame personale a fare la differenza: l’ascoltatore non è solo un consumatore passivo, ma viene immerso attivamente nella narrazione, percependo il contenuto come parte di un dialogo continuo e autentico con il brand.
In questo contesto si inserisce il branded podcast, che coniuga l’efficacia del podcasting con la forza della narrazione del marchio. Si tratta di una produzione audio originale, ideata e finanziata da un’azienda, che permette di “raccontare” il brand attraverso un formato fruibile on demand. Il punto di forza del branded podcast è la capacità di veicolare storie, valori e idee senza il peso di un messaggio meramente promozionale. Non si tratta di una pubblicità, ma di un mezzo che permette di comunicare in maniera empatica e coinvolgente, promuovendo i valori aziendali e rafforzando il rapporto di fiducia con il pubblico target. È in questo equilibrio tra intrattenimento, informazione e storytelling che i branded podcast riescono non solo a catturare l’attenzione degli ascoltatori, ma a fidelizzarli nel lungo termine.
Un mercato in espansione: l’Italia protagonista del podcasting
La potenza del podcasting deriva dalla sua adattabilità alle abitudini di ascolto quotidiane: lo possiamo sentire facilmente mentre siamo in movimento, durante la spesa o nel tragitto verso il lavoro. Questo aspetto, unito all’autorità narrativa del marchio, rende il podcast uno strumento flessibile e versatile, capace di raggiungere le persone nei momenti più impensabili, con un tasso di engagement molto elevato.
I numeri confermano la crescente attenzione verso questo tema: il mercato del podcasting in Italia ha infatti conosciuto un incremento esponenziale negli ultimi anni, e solo nel 2024 ha superato i 15 milioni di ascoltatori, superando dell’11% il dato del 2023.
Si tratta quindi di una tendenza ormai radicata: sempre più persone scelgono il formato audio per arricchire i propri momenti quotidiani, attratti dalla flessibilità e dalla varietà dei contenuti disponibili, riposizionando il podcasting come una delle forme di comunicazione più efficaci per entrare in contatto con un pubblico attento e responsabile.
Inoltre, come dicevamo il pubblico italiano appare particolarmente propenso a usare questo tipo di media durante attività multitasking come la guida o l’attività fisica, seguendo un’evoluzione che in altri Paesi è già consolidata. Ciò diventa una leva per il podcasting aziendale, poiché consente ai brand di raggiungere un target qualificato, solitamente difficile da catturare con i mezzi tradizionali.
Inoltre, non si tratta più solo di attrarre i più giovani: il podcasting riesce a scalare anche altre fasce d’età, attirando professionisti, consumatori responsabili ed early adopters, cioè utenti già ricettivi all’introduzione di nuovi prodotti o esperienze innovative.
Il podcast al servizio del brand: perché è in diffusione nel marketing
Come emerge chiaramente dal nostro webinar, questa espansione rappresenta un’opportunità unica per le aziende italiane che vogliono potenziare la loro brand awareness o rafforzare il loro posizionamento.
A differenza di altri strumenti di marketing tradizionali, il branded podcast riesce a creare una connessione emotiva profonda, che può tradursi in fedeltà e affiliazione al brand. Attraverso il long-form content, il podcasting risponde anche alle esigenze di un pubblico in cerca di narrazioni complesse e contenuti di alto livello.
Superando il confine del semplice strumento di intrattenimento, il podcast si inserisce oggi come una parte cruciale nelle strategie di content marketing, contribuendo a migliorare la brand awareness, favorire l’engagement del pubblico e consolidare la reputazione aziendale. L’evoluzione del mercato del podcasting, in particolare in Italia, ha reso questo formato più accessibile e adatto a una vasta gamma di settori e obiettivi commerciali.
È quindi il momento favorevole per investire in branded podcast, in un mercato in accelerazione costante grazie a una serie di fattori da tenere in debita considerazione.
In primo luogo, la flessibilità del formato consente di attirare un pubblico eterogeneo, adattando la fruizione del contenuto ai ritmi e alle necessità quotidiane degli ascoltatori. Un podcast può essere ascoltato ovunque e in qualsiasi momento: durante il tragitto verso il lavoro, durante l’attività fisica o nelle pause di svago. Questo alto livello di accessibilità si sposa quindi con l’esigenza di un pubblico sempre più multitasking, che cerca contenuti di qualità senza rinunciare all’efficienza dei propri tempi.
Un secondo fattore chiave è legato al crescente bisogno dei brand di coltivare una comunicazione autentica e non invasiva. A differenza di altri strumenti pubblicitari, che spesso rischiano di risultare intrusivi, il branded podcast si presenta come una scelta a misura d’ascoltatore. Permette di parlare in modo empatico e coinvolgente, trasmettendo i valori del brand senza interrompere la fruizione. E non si tratta di una sensazione soggettiva: i dati confermano l’efficacia di questo strumento. Infatti, il 53% degli ascoltatori ricorda con favore i brand che producono podcast, e il 64% ricorda i branded podcast ascoltati, dimostrando così il potenziale del medium nel costruire una connessione duratura tra marchio e pubblico.
Infine, il podcasting ha l’enorme vantaggio di sapersi adattare a strategie multicanale. Un buon podcast non si limita a essere un contenuto audio fine a se stesso, ma può essere sfruttato in sinergia con altri strumenti digitali, come i social media, newsletter e blog aziendali, amplificando il messaggio del brand e rendendo più solida la presenza del marchio nei vari punti di contatto con il pubblico. In altre parole, il podcasting permette di integrare e potenziare l’efficacia del brand storytelling, regalando agli ascoltatori un’esperienza continua e coerente lungo tutto il loro percorso d’interazione con l’azienda.
Quali sono le tipologie di podcast per le aziende
In sintesi, un podcast è un formato audio versatile e accessibile, che può includere vari stili e approcci, come i video podcast e i contenuti rielaborati. La sua natura on demand lo rende particolarmente attraente per gli ascoltatori moderni, che cercano contenuti che possano adattarsi ai loro stili di vita e alle loro preferenze.
Per una scelta strategica, però, è importante conoscere le specifiche caratteristiche dei vari tipi di podcast, ognuno dei quali risponde a esigenze specifiche e offre diverse modalità di comunicazione con il pubblico.
- Branded Podcast. Si tratta di un contenuto editoriale originale creato, prodotto e finanziato interamente dal brand. Il branded podcast non promuove prodotti in modo diretto, ma costruisce una narrazione attorno ai valori e alla mission aziendale, con l’obiettivo di rafforzare la brand identity e creare un legame emotivo con il pubblico.
- Sponsored Podcast. Un podcast sponsorizzato permette al brand di affiancare il proprio nome a contenuti già creati da terze parti. Questo tipo di contenuto offre visibilità immediata e la possibilità di raggiungere un pubblico già coinvolto, che ha una familiarità con l’argomento trattato.
- Corporate Podcast. Questo format è dedicato alla comunicazione interna e viene utilizzato dalle aziende per dialogare con i dipendenti, i partner e gli stakeholder. Può includere aggiornamenti aziendali, interviste o approfondimenti su tematiche interne, migliorando il senso di comunità e la coerenza della cultura aziendale.
- Educational Podcast. Questo tipo di podcast permette ai brand di posizionarsi come esperti del settore, offrendo contenuti educativi che aiutano l’ascoltatore ad approfondire temi rilevanti per l’azienda o il settore specifico. È lo strumento ideale per costruire credibilità e attirare un’audience alla ricerca di informazioni e formazione.
- Video Podcast. I video podcast combinano elementi visivi con l’audio, ma mantengono l’audio come elemento centrale. Questo formato aggiunge un ulteriore livello di coinvolgimento, adatto per gli utenti che preferiscono seguire sia visivamente che acusticamente. Pur conservando la flessibilità d’ascolto tipica dei podcast audio, può essere più adatto per contenuti che beneficiano della presenza visiva, come interviste o presentazioni.
- Catch-Up Podcast. Questo tipo di podcast consiste nella rielaborazione in formato audio di contenuti che sono nati originariamente su altri canali, come articoli, video o presentazioni. Il vantaggio del catch-up è che permette di sfruttare contenuti già esistenti, raggiungendo un pubblico più ampio e rendendo quei contenuti fruibili in forma più leggera e accessibile tramite l’ascolto.
Scegliere il pubblico: quali dati considerare per creare il podcast giusto
Uno dei vantaggi del podcasting rispetto ad altri media è la capacità di raggiungere un target preciso e ben profilato, come visto, ma ciò diventa utile solo selezionando il giusto pubblico target per i nostri contenuti. Comprendere le abitudini di consumo, i dati demografici e le preferenze di chi ascolta podcast permette non solo di creare contenuti di valore, ma di instaurare un dialogo empatico e autorevole con un’audience naturalmente predisposta all’apprendimento e al cambiamento.
I dati sul consumo di podcast in Italia forniscono indicazioni chiare per segmentare l’audience e determinare il tipo di contenuto più adatto. Nel 2024, come visto, il pubblico dei podcast in Italia ha raggiunto i 15,2 milioni di ascoltatori e contiene diverse sfumature demografiche da tenere in considerazione.
Chi ascolta podcast? Spesso si tratta di early adopters e consumatori responsabili: persone che non solo sono aperte all’innovazione e disposte a provare nuovi prodotti, ma che dimostrano anche una spiccata sensibilità verso tematiche sociali, culturali ed etiche. Non sorprende, quindi, che il 74% degli ascoltatori di podcast apprezzi contenuti che li aiutino a imparare qualcosa di nuovo o ad approfondire conoscenze già acquisite.
Altro aspetto fondamentale da considerare è il multitasking. Gli ascoltatori di podcast tendono a essere multitasker, che fruiscono dei contenuti mentre svolgono altre attività quotidiane, come guidare, fare sport o sbrigare faccende domestiche. Questo significa che il formato audio è una scelta perfetta per chi desidera raggiungere un pubblico impegnato, che difficilmente avrebbe tempo per sedersi e fruire di contenuti visivi o scritti.
Va poi considerata la regolarità del consumo. Gli utenti abituali di podcast in Italia consumano circa 4,8 episodi al mese, con una media di 30-35 minuti per sessione d’ascolto. Questo ci dice che è fondamentale calibrare la durata degli episodi, tenendo conto di un tempo che si adatti ai momenti di fruizione più comuni degli ascoltatori. Che si tratti di produzioni brevi infarcite di aggiornamenti rapidi, oppure di episodi più lunghi con approfondimenti e interviste, occorre adeguarsi allo stile di vita dell’audience per massimizzare l’attenzione e il gradimento.
Esserci, essere consistenti, crederci: la chiave per un branded podcast di successo
Torniamo quindi alla frase di apertura dell’articolo – “Esserci, essere consistenti, crederci” – con cui Ester Memeo ha delineato la ricetta per creare un branded podcast capace di fare davvero la differenza. Non si tratta solo di pubblicare un episodio ogni tanto: la costanza è il motore che alimenta il successo. Essere consistenti significa mantenere continuità nel tempo, rispettando i ritmi di pubblicazione stabiliti e garantendo al pubblico un contenuto ricco e di valore episodio dopo episodio. Questa regolarità non solo aiuta a costruire una base di ascoltatori fedeli , ma rafforza anche il posizionamento del brand come una fonte affidabile e coerente.
Ma la consistenza da sola non basta. Un branded podcast funziona solo quando è inserito in una strategia complessiva, dove ogni episodio è pensato per essere parte di un dialogo più ampio e autentico. L’autenticità è infatti un altro pilastro cruciale: chi ascolta non cerca una pubblicità camuffata, ma vuole storie, valori e verità che lo toccano. Ecco perché è essenziale crederci davvero, impegnarsi con convinzione e passione nel progetto, trasmettendo quella carica positiva e quell’entusiasmo che il pubblico riesce a cogliere.
Infine, “esserci” significa dimostrare concretamente che il brand tiene ai propri ascoltatori e agli argomenti trattati, attraverso la presenza costante e la qualità impeccabile dei contenuti. In altre parole, non basta creare un podcast per la moda del momento. Deve essere un progetto nato da una visione chiara e strategica, allineato ai valori del brand, dove ogni passo è parte di un impegno continuo e genuino: solo così si può costruire una relazione di lungo termine con chi ascolta.
Branded podcast e content marketing: una sinergia ideale per il branding
Il content marketing è la chiave di lettura per comprendere appieno il potenziale di un branded podcast. Questo strumento audio si inserisce perfettamente in una strategia comunicativa che fa leva sulla narrazione e sulla creazione di contenuti utili e coinvolgenti, destinati a un pubblico ben definito. Raccontare storie diventa quindi il fulcro dell’intera attività di marketing, e il branded podcast offre una piattaforma ideale per farlo in modo naturale e senza interruzioni. A differenza di altre forme di pubblicità, spesso invasive, il podcast permette di entrare nel quotidiano degli ascoltatori in modo discreto, offrendo loro valore mentre compiono altre attività.
Ma la vera forza del branded podcast nel content marketing risiede nell’alto livello di engagement che riesce a generare. Gli ascoltatori sono più disposti a dedicare tempo a contenuti audio che li ispirano, li informano o li divertono, rendendo tutta l’esperienza fluida e piacevole. L’assenza di elementi visivi stimola una connessione intima e profonda tra chi racconta e chi ascolta, rafforzando un legame di fiducia e attaccamento emotivo al brand. Il risultato è un pubblico attento e coinvolto, che non solo ascolta l’intero episodio ma è anche più propenso a ricordare i messaggi chiave del brand.
Questa sinergia tra branded podcast e content marketing apre un universo di possibilità per le aziende: possono costruire narrazioni autentiche che rispecchiano i loro valori e mission, rafforzando il branding emozionale. Inoltre, i podcast sono particolarmente adatti a temi complessi o prodotti di nicchia che necessitano di un approfondimento che altri media non possono offrire. In altre parole, con un branded podcast, i brand hanno l’opportunità di educare, intrattenere e creare fidelizzazione duratura, parlando direttamente al cuore del loro pubblico più specifico.
Come fare un podcast efficace: cosa serve per realizzarlo al meglio
Un branded podcast di successo non nasce per caso, ma richiede una fase di pianificazione accurata e una qualità elevata su ogni fronte. Come ci insegna Ester Memeo, ci sono alcuni elementi chiave su cui i brand devono concentrarsi per realizzare un podcast efficace. Prima di tutto, l’audio deve essere impeccabile: un suono pulito e professionale è essenziale per garantire un’esperienza piacevole agli ascoltatori, soprattutto in un formato in cui l’udito è il veicolo principale dell’informazione. Investire in una buona strumentazione e in un editing accurato può davvero fare la differenza tra un contenuto amatoriale e un prodotto che ispira fiducia.
Un altro aspetto cruciale è la scelta di contenuti rilevanti per il pubblico target e coerenti con i valori del brand. Non si tratta solo di parlare: bisogna raccontare storie che risuonino con gli ascoltatori, toccando tematiche che siano di loro interesse ma allineate con l’immagine del brand. La narrazione gioca qui un ruolo determinante: deve essere autentica, coinvolgente e in grado di mantenere alta l’attenzione per tutta la durata dell’episodio, evitando la noia o la disconnessione del pubblico.
La costanza nella pubblicazione è un ulteriore fattore critico, come visto. Gli ascoltatori si affezionano e tornano regolarmente se sanno di potersi aspettare nuovi episodi a intervalli regolari. Questo richiama l’impegno a lungo termine da parte del brand, che deve essere pronto a supportare e sostenere il podcast nel tempo, creando appuntamenti fissi per gli utenti.
Branded podcast di successo rispettano quindi alcuni specifici requisiti: dalla scelta del giusto tono fino all’attenta cura di ogni dettaglio tecnico, l’obiettivo è offrire un’esperienza immersiva e coerente, che lasci il segno sugli ascoltatori e crei un legame tangibile con il brand. Quando tutti questi componenti si integrano, allora il podcast può diventare molto più di un semplice contenuto: diventa uno spazio in cui l’audience sceglie di tornare, trovando valore e fiducia.
L’importanza della promozione: integrare il podcast nella strategia di brand
Anche il migliore dei podcast ha però bisogno di visibilità per ottenere il riconoscimento adeguato, e qui entra in gioco la strategia di promozione. Per quanto sia fondamentale creare contenuti di qualità, senza una corretta promozione, il podcast rischia di non raggiungere il pubblico che merita. Ester Memeo ce lo ricorda con chiarezza: la promozione deve essere integrata all’interno del piano marketing complessivo del brand, sfruttando ogni canale a disposizione.
La distribuzione va oltre le piattaforme audio: l’uso sinergico dei social media, delle newsletter e delle collaborazioni con influencer aiuta a moltiplicare le opportunità di ascolto. Ad esempio, Twitter, LinkedIn o Instagram possono spingere traffico dedicato alle nuove puntate; ogni episodio può diventare un contenuto cross-platform promozionale, permettendo al brand di espandere il proprio reach. Inoltre, coinvolgere influencer di settore come ospiti nei singoli episodi può aumentare la visibilità e attirare un pubblico nuovo, già affezionato al tema o all’intervistato.
Un altro aspetto cruciale è lo sfruttamento dei canali aziendali già esistenti: il podcast deve essere parte integrante del sito web del brand, promosso in concomitanza con articoli correlati, video o altri contenuti, così da generare un unico ecosistema multicanale. Poi ci sono piattaforme che svolgono un ruolo chiave nell’analisi delle performance del podcast e nell’ottimizzazione delle strategie: grazie agli strumenti di monitoraggio, è possibile analizzare le metriche di coinvolgimento e affinare il targeting per massimizzare la portata e l’efficacia delle campagne promozionali.
L’aspetto più importante di questa fase di promozione è però creare delle sinergie strategiche. Il podcast non può essere un’entità isolata: deve essere perfettamente integrato in tutti i canali, colmando i gap e arricchendo ogni piattaforma con contenuti freschi e motivanti. Quanto più riusciremo a far vivere il branded podcast come parte di un progetto unificato, tanto più otterremo risultati duraturi e significativi.
Come e perché fare branded podcasting: l’intervista a Ester Memeo
Guardando all’evoluzione attuale del podcasting, è facile capire perché questo mezzo sia considerato uno strumento cruciale per le strategie di marketing moderne, soprattutto se declinato nella versione branded, che offre alle aziende non solo un’opportunità di visibilità, ma anche la possibilità di costruire narrazioni emozionali in grado di consolidare il posizionamento del brand e coinvolgere un pubblico più qualificato e fidelizzato.
Per approfondire questi temi abbiamo rivolto alcune domande a Ester Memeo, facendo leva sulla sua grande esperienza nel settore. Organizzatrice del Festival del Podcasting, Podcast Producer e Founder di Podstar, la podcast factory dedicata a business e temi ad alto impatto sociale e culturale, Memeo è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Podcasting, ma anche autrice dello show “Podcast per il Business” e co-autrice del libro “Come fare podcast in Biblioteca”, e ha anche istituito il premio “La Podstar”, il primo dedicato alle donne autrici di podcast di impatto culturale e sociale.
- Quali sono gli errori più comuni che i brand fanno quando iniziano a creare un branded podcast?
Ce ne sono almeno 4:
- Pensare al podcast come uno strumento pubblicitario in termini di comunicazione. Il podcast ha come finalità la divulgazione, l’approfondimento e l’intrattenimento. Ragion per cui non funziona per veicolare contenuti commerciali.
- Valutare il successo del podcast su metriche riconducibili ad altri media che seguono logiche differenti. Un esempio è pensare di ragionare in termini di numero di clic, impression, CTR, copertura o cpa. Il podcast non è un media di conversione, ma funziona molto bene per fare brand awareness, positioning e brand reputation.
- Non destinare un budget dedicato all’attività di promozione. Anche il podcast, come tutti i contenuti, ha bisogno di essere promosso per amplificare l’impatto sul pubblico. È bene valutarlo già in fase di progettazione.
- Commitment: deve esserci in quanto fondamentale per la riuscita del progetto in tutte le fasi di realizzazione.
- Come consigli di misurare il successo di un branded podcast, considerando che le metriche classiche (click, impression, etc.) non sono sufficienti?
Le piattaforme di distribuzione offrono degli analytics dettagliati da cui si possono conoscere i dati demografici degli utenti e il loro comportamento.
Il numero degli ascolti (o di download) è il primo indicatore, ma non il più importante. Anche perché questo dato dipende da più fattori combinati quali: notorietà del brand, notorietà e aurorevolezza del conduttore (talent/influencer, ecc.), dalla qualità del contenuto e dell’esperienza di ascolto, dai canali usati per promuoverlo e dal budget.
Altri indicatori importanti sono:
- numero di ascoltatori unici
- durata media di ascolto per episodio (retention): è un parametro importante per capire qual è la soglia di attenzione del pubblico.
- numero di iscritti al podcast
Come tutti i contenuti che impattano sulla brand awareness, il tema della misurazione va ricondotto a KPI di brand che possono essere diversi da azienda ad azienda.
- Puoi darci degli esempi di brand che hanno creato dei progetti di podcast convincenti e in linea con i valori aziendali?
Eroi Anonimi di Chiesi Italia (farmaceutica), segue la campagna omonima già portata avanti dall’azienda sulla sensibilizzazione rispetto alla donazione e al trapianto di organi.
Storie nel carrello di Bennet Spa (GDO), sui comportamenti di acquisto degli italiani, sostenibilità, eccellenze italiane nel food.
Job Buster di Adecco: il podcast che sfata i falsi miti del mondo del lavoro e ti aiuta ad “acchiappare” il tuo, di lavoro.
Finanza e fornelli di BPER Banca. Grazie alla partecipazione dello Chef stellato Giorgio Locatelli e dell’esperta di banking Barbara Alemanni, ogni puntata offre un assaggio di Wealth Management con un riferimento al mondo culinario, in un dialogo divertente e coinvolgente.
Bergamo in Chiaro del Comune di Bergamo, podcast realizzato all’interno di un progetto più ampio di comunicazione ai cittadini per raccontare in modo semplice e chiaro la città nella sua complessità.
- Ci sono caratteristiche specifiche che un branded podcast dovrebbe avere per catturare l’interesse della Generazione Z, che sembra essere particolarmente ricettiva ai contenuti audio?
La scelta dei temi in linea con i bisogni di un’audience giovane è la prima cosa. Poi il tipo di linguaggio, autentico e fresco (non troppo istituzionale se non necessario), di format ed eventualmente la scelta del conduttore che può essere popolare tra gli ascoltatori Gen Z.
- Quando un brand dovrebbe scegliere un branded podcast rispetto a uno sponsored podcast? Quali fattori considerare nella scelta?
Il branded podcast è un contenuto creato su misura del brand, per cui l’azienda sceglie contenuti, stile, format, conduttore. Tutto viene pensato per lavorare sui suoi obiettivi, dal concept alla scrittura, al sound. È un investimento per l’azienda che, a seconda del progetto può richiedere un budget più o meno consistente. Questo è un prodotto che porta il nome dell’azienda e ne detiene i diritti ed è a tutti gli effetti parte della sua comunicazione ufficiale. È un suo prodotto.
Lo sponsored podcast è un modo per rendere più sostenibile la creazione di podcast, sia per l’azienda che per i podcaster. A fronte di un budget più contenuto, il brand può beneficiare di una comunicazione di impatto sociale in linea con i suoi valori in quanto lega il suo nome a un prodotto professionale che tratta temi rilevanti per la comunità e la sua mission. Raggiunge un pubblico nuovo; ottiene una visibilità lifetime perché la sponsorship non è legata a una campagna limitata nel tempo ma a un prodotto che resta online sempre. Il brand non interviene sui contenuti che, in questo caso, sono realizzati dall’autore del podcast, spesso indipendente, ma viene comunque coinvolto a livello informativo nel progetto.