Annunci di lavoro, Google aggiunge nuovi dati strutturati per la Ricerca
La ricerca di un lavoro può essere un processo che richiede tempo e l’esito della domanda può cambiare la vita: si apre così l’articolo sul blog con cui Google anticipa le ultime novità introdotte per migliorare i risultati di ricerca per gli annunci di lavoro, sulla scia di quanto già avviato negli anni passati con Google Jobs, con l’obiettivo di fornire alle persone in cerca di lavoro contenuti autentici, freschi e affidabili.
Le novità di Google per la ricerca di lavoro
Sono due gli interventi annunciati da Google nel post scritto da Gilad Orly, Product Manager di Google Search: una nuova proprietà dei dati strutturati specifici per gli annunci di lavoro e una nuova policy sui contenuti editoriali, che permetterà agli utenti di comprendere il contenuto di un annuncio di lavoro e di richiederlo facilmente direttamente o in altro modo.
Entrambi i cambiamenti sono giunti al termine di un processo di miglioramento degli strumenti: per comprendere meglio il punto di vista degli utenti, Google ha “chiesto a decine di migliaia di persone in cerca di lavoro in tutto il mondo di raccontarci di più sulla loro esperienza quando si candidano per lavori online”; sulla base di questi feedback, sono stati identificati temi comuni per contribuire a migliorare la qualità dei risultati del motore di ricerca.
Il nuovo markup di applicazione diretta per gli annunci di lavoro
La novità più rilevante è l’introduzione della proprietà directApply, un modo opzionale che consente a chi sottopone un annuncio di lavoro di segnalare se il sito offre un’esperienza di candidatura diretta.
Questo markup è adatto per annunci di lavoro che soddisfino un determinato insieme di azioni dell’utente necessarie per candidarsi per il lavoro, ovvero un processo breve e diretto. Nello specifico, un sito offre una “esperienza di candidatura diretta”, come definita da Google, se soddisfa una di queste condizioni:
- L’utente interessato completa il processo di candidatura direttamente sul sito.
- Una volta arrivato alla pagina da Google, l’utente deve fare clic su applica e fornire le informazioni personali non più di una volta per completare la procedura di candidatura.
In altre parole, se la proposta di lavoro richiede ai candidati di caricare un curriculum e quindi digitare nuovamente tutte le stesse informazioni in un form, non è idoneo per questo markup, come spiega Matt Southern.
I proprietari dei siti possono già iniziare a utilizzare questo markup, ma potrebbero non vedere alcun effetto immediato nei risultati di ricerca, poiché è ancora in corso il lavoro di Google per integrare queste informazioni nel suo indice.
La nuova policy sui contenuti editoriali
Entrerà in vigore il prossimo 1 ottobre 2021 la nuova politica sui contenuti editoriali per le offerte di lavoro su Ricerca Google, pensata per garantire che gli utenti possano comprendere i contenuti e possano candidarsi facilmente per il lavoro, ma anche per migliorare la qualità dei risultati e sviluppare nuove funzionalità all’interno del prodotto.
La policy segnala una serie di aspetti da rispettare per un annuncio a norma e include, in particolare, indicazioni su testo e immagini ostruttivi, annunci eccessivi e distraenti o contenuti che non aggiungono alcun valore all’offerta di lavoro. Inoltre, Google chiede che gli annunci di lavoro seguano anche regole grammaticali di base, come l’utilizzo di maiuscole corrette.
I consigli di Google sugli annunci di lavoro
Sulla base dei risultati delle indagini di Google, l’articolo segnala anche alcune best practices da seguire sul sito per risolvere alcuni dei problemi comuni riscontrati da chi cerca lavoro e migliorare la fiducia.
- Non pubblicare annunci truffa. Com’è facile intuire, Google inviata a verificare che sul sito non siano presenti annunci di lavoro fraudolenti o spam, o comunque annunci che non rappresentano una vera opportunità di lavoro, e di contrassegnare solo le pagine con un’unica e attuabile opportunità di lavoro.
- Garantire una buona esperienza utente. I siti con un’esperienza utente scadente sono, secondo i feedback degli utenti di Google, quelli che chiedono informazioni sull’utente quando non sono necessarie, hanno pagine di scarsa qualità (ad esempio, annunci eccessivi o ostruttivi) e/o hanno processi applicativi complessi (ad esempio, portano a molti reindirizzamenti). La scarsa esperienza utente riduce anche il tasso di completamento delle applicazioni.
- Rimuovere le offerte di lavoro scadute. Atterrare su un annuncio di lavoro scaduto, soprattutto dopo alcuni reindirizzamenti, è un’esperienza molto frustrante, così come fare domanda e non ricevere risposta dal datore di lavoro è una lamentela comune tra chi cerca lavoro: pertanto, non dobbiamo lasciare aperto un posto di lavoro se non accettiamo più nuove candidature. Dal punto di vista tecnico, Google suggerisce di rimuovere la proposta di lavoro chiusa o scaduta dal sito e, al tempo stesso, di rimuovere anche il markup o di aggiornare la proprietà validThrough; inoltre, è incoraggiato l’uso dell’API di indicizzazione per aggiornare il motore di ricerca sulla modifica.
- Inserire una data autenticadi pubblicazione del lavoro. Gli utenti usano la freschezza come segnale per valutare se una posizione accetta nuovi candidati, le possibilità di essere assunti, l’attrattiva della posizione e altro ancora. Pertanto, non è consigliato mascherare i vecchi lavori come nuovi né aggiornare la proprietà DatePosted se non sono state apportate modifiche effettive al posto di lavoro aperto.
- Non includere informazioni errate o fuorvianti nel post di lavoro o nel markup. Sempre nell’ottica di offrire agli utenti dettagli chiari e precisi, Google richiede di assicurarci che informazioni quali stipendio, posizione, orario di lavoro, tipo di impiego o altri dettagli specifici del lavoro siano corretti e verificati. In sintesi, l’annuncio di lavoro deve descrivere il lavoro correttamente e il markup deve essere una rappresentazione accurata dell’annuncio di lavoro.
