November 2024 Core Update di Google: winner e loser

Per un po’ sembrava addirittura che Google se ne fosse dimenticato! Abbiamo infatti dovuto aspettare ben 24 giorni per avere conferma del completamento del rilascio del November 2024 Core Update, il terzo grande aggiornamento algoritmico dell’anno, che è ufficialmente terminato il 5 dicembre e ha avuto i classici impatti variabili, da moderati a significativi, in diversi settori. Come già dicevamo in fase di presentazione, quest’ultimo update segue la scia dei precedenti interventi del 2024, ampliando il lavoro su qualità e affidabilità, già al centro delle modifiche introdotte dagli update di marzo e agosto. Proprio per questo, è interessante capire chi abbia guadagnato terreno e chi, invece, abbia registrato perdite in classifica, e grazie ai dati raccolti con SEOZoom possiamo analizzare gli effetti dell’update in Italia e fornisce qualche spunto di approfondimento per le strategie future.

Cosa sappiamo del November 2024 Core Update

Il November 2024 Core Update di Google è iniziato l’11 novembre 2024 e si è concluso ufficialmente il 5 dicembre 2024, come comunicato dalla nota apparsa sulla Google Search Status Dashboard.

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Questo significa che si è esteso per quasi 24 giorni, configurandosi come uno degli aggiornamenti algoritmici più lunghi di sempre, peraltro capitato anche a cavallo di date centrali nel calendario statunitense (e ormai internazionale) come Thanksgiving Day e Black Friday – e quindi proprio nella fase calda della peak season.

In generale, come notato da vari osservatori internazionali, l’update ha seguito un processo di rollout progressivo, durante il quale sono state osservate fluttuazioni significative nelle SERP globali.

Google ha comunicato il rilascio attraverso i propri canali ufficiali, segnalando come ormai di routine che l’obiettivo principale era “mostrare contenuti che le persone trovano davvero utili e ridurre la presenza di quelli progettati principalmente per performare su Search”. Questa direttiva conferma l’orientamento ormai consolidato: premiare i contenuti utili che soddisfano intenti informazionali reali, orientati a risolvere bisogni concreti degli utenti, e penalizzare invece strategie concentrate esclusivamente sull’ottimizzazione per motori di ricerca senza un valore aggiunto tangibile.

Nonostante si tratti di un core update “tipico”, come definito da Google, alcuni elementi lo rendono degno di attenzione: in primo luogo, il prolungamento della durata rispetto al precedente aggiornamento di agosto (durato 19 giorni); in secondo luogo, una volatilità che si è manifestata con un andamento atipico. Benché gli impatti iniziali siano stati moderati nei primi giorni, a partire dal 16 novembre è stato registrato un picco nelle oscillazioni delle SERP, con nuovi rialzi osservati intorno al 25-26 novembre, verso il tail-end dell’aggiornamento. Questo andamento riflette un modello di “assestamento progressivo”, già visto in passato, ma con un ritardo nella fase di stabilizzazione finale che ha sorpreso molti operatori del settore.

Cronologia degli update recenti: un confronto con i core update del 2024

Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso per chi si occupa di SEO, con tre core update di rilievo: marzo, agosto e, appunto, novembre. Ognuno di questi aggiornamenti ha introdotto cambiamenti significativi nelle dinamiche di ranking, riaffermando il ruolo centrale dell’algoritmo di Google nella definizione delle SERP.

  • March 2024 Core Update: considerato da Google il più grande core update mai rilasciato, questo aggiornamento ha avuto un impatto profondo su larga scala. Concentrandosi sull’affidabilità e sull’autorità delle fonti, ha provocato un significativo riallineamento per siti che avevano beneficiato in modo sproporzionato di contenuti ottimizzati ma privi di reale expertise. È durato 45 giorni, segnando un record di rollout prolungato.
  • August 2024 Core Update: caratterizzato da un approccio più mirato, il core update di agosto si è focalizzato principalmente su siti che avevano subito cali precedenti, tentando di offrire una “seconda opportunità” a quei piccoli publisher che si erano dimostrati capaci di migliorare la qualità dei propri contenuti. Durato 19 giorni, ha avuto un impatto più contenuto ma non meno importante.

Il November Core Update si inserisce quindi in un contesto di consolidamento: sembra combinare l’ampiezza del marzo 2024 con l’approccio selettivo di agosto, perfezionando ulteriormente il processo iniziato con il criticato Helpful Content Update (HCU) di settembre 2023. Non va dimenticato che l’HCU aveva sollevato polemiche per aver colpito duramente piccoli siti, spingendo Google verso successivi aggiustamenti. Quest’ultimo aggiornamento, pur non portando innovazioni rivoluzionarie, continua nella direzione di valorizzare contenuti con forte focus sull’utilità e la rilevanza per l’utente.

L’approccio continuativo di Google verso contenuti di qualità

Ciascun core update di Google ha l’obiettivo dichiarato di migliorare l’esperienza dell’utente, ma gli effetti su chi opera nel campo della SEO vanno ben oltre. Il November 2024 Core Update non si limita a ridefinire i criteri di ranking: si colloca in un quadro più ampio di trasformazioni continue che richiedono adattamenti costanti da parte dei professionisti del settore.

Di cosa stiamo parlando, esattamente? Da un lato, ogni aggiornamento rappresenta un’occasione per rafforzare la visibilità di siti in linea con le priorità dell’algoritmo; dall’altro, penalizza chi persiste nell’utilizzare approcci obsoleti o chi non riesce a soddisfare le aspettative degli utenti in termini di valore e originalità. Questo spinge proprietari e gestori di siti a una doppia direzione strategica: focalizzarsi sugli aspetti tecnici – come la velocità di caricamento e l’usabilità – e, al contempo, investirsi nella creazione di contenuti autentici e rilevanti.

Peraltro, il November Core Update rafforza l’idea che Google premia approcci di lungo termine: non basta rincorrere trend o correggere errori solo in occasione di un update. Chi vorrà mantenere (o migliorare) il proprio posizionamento dovrà abbracciare un approccio continuativo, basato su analisi rigorose e ottimizzazioni proattive. Proprio qui strumenti come SEOZoom possono fare la differenza, non solo per monitorare gli effetti di un’oscillazione algoritmica ma anche per anticipare trend e allinearsi alle linee guida di Google, sempre in evoluzione.

L’analisi della volatilità del November 2024 Core Update con SEOZoom

Per comprendere a pieno gli effetti del November 2024 Core Update sulle SERP italiane abbiamo analizzato i dati raccolti con l’Osservatorio SERP di SEOZoom, la funzione che permette di monitorare in tempo reale la volatilità delle pagine di Google e di individuare i cambiamenti nei comportamenti algoritmici.

Come evidenziato dai dati, questo update ha avuto un andamento piuttosto particolare: sebbene non siano stati registrati sconvolgimenti significativi, le variazioni sono state più marcate nella fase iniziale, con fenomeni che si sono poi stabilizzati nelle ultime settimane del rollout.

Gli effetti dell'update in Italia

I risultati delle diverse categorie analizzate – usciti da TOP 10, oscillazioni interne alla prima pagina, piccole variazioni e grandi variazioni – offrono uno sguardo dettagliato su come Google abbia gestito questo aggiornamento e suggeriscono linee strategiche per chi vuole adattarsi agli impatti dell’algoritmo.

  • Piccole variazioni in SERP: attività sopra la media per tutto il rollout

Uno degli aspetti più evidenti emersi dai dati riguarda le piccole variazioni in SERP, ovvero i cambiamenti di lieve entità nelle posizioni dei risultati di ricerca. Questa categoria ha registrato un’attività regolarmente sopra la media storica per quasi l’intero periodo dell’update, con picchi rilevanti nei primi giorni (ad esempio +2,98% rispetto alla media l’11 novembre) e una persistenza dell’intensità superiore alla norma anche nelle fasi finali del rollout.

analisi delle piccole variazioni

Le piccole variazioni spesso riflettono l’attività dell’algoritmo in corso di affinamento: Google testa in modo incrementale i posizionamenti di alcune pagine, modificando il ranking per osservare le reazioni degli utenti e verificare quali contenuti offrano il miglior valore in termini di qualità, rilevanza e utilità . Il November Core Update , in questo senso, ha continuato a svolgere esperimenti puntuali sulle SERP italiane, suggerendo che l’algoritmo stesse perfezionando la propria comprensione dei segnali forniti dai siti.

Nonostante il calo progressivo riscontrato nella seconda parte del rollout (ad esempio -0,64% il 2 dicembre), la situazione non sembra ancora del tutto rientrata come mostrano i dati dell’ultima giornata analizzata (+3,96% il 5 dicembre) rispetto alla media storica. Questo potrebbe indicare che l’assestamento degli effetti è ancora in corso.

  • Grandi variazioni concentrate nei primi giorni: attività iniziale intensa, poi stabilizzazione

In netto contrasto, le grandi variazioni nelle SERP – cioè spostamenti sostanziali di posizione – sono state osservate principalmente durante la prima settimana del rollout. I dati mostrano picchi evidenti il 12 e il 13 novembre (+2,60% e +1,49% rispetto alla media), segno di un’intensa attività iniziale dell’algoritmo. Questa concentrazione di movimenti nella fase iniziale è tipica dei core update, quando Google effettua le prime modifiche su larga scala per settori e pagine che necessitano di un ribilanciamento immediato in base ai nuovi criteri di ranking.

analisi delle grandi variazioni

Tuttavia, già dalla seconda settimana, la frequenza delle grandi variazioni è drasticamente diminuita, con oscillazioni che si sono mosse di poco al di sotto della media (-0,90% il 4 dicembre, -4,44% il 5 dicembre). Questo andamento segnala che l’algoritmo ha progressivamente concluso i suoi test su cambiamenti più macroscopici, consolidando una situazione di maggiore stabilità nella distribuzione del ranking.

  • Usciti da TOP 10: un fenomeno limitato alla fase iniziale

Passiamo ora agli effetti sulla prima pagina delle SERP, un elemento spesso critico per valutare l’impatto di un core update. I dati relativi agli usciti da TOP 10 – la frequenza con cui i siti guadagnano o perdono accesso alla prima pagina dei risultati – indicano come questo fenomeno sia stato rilevante solo nei primissimi giorni del rollout. Dal grafico emerge che l’attività era elevata rispetto alla media l’11 e il 12 novembre (+0,68% e +0,88%), per poi diminuire gradualmente nei giorni successivi fino a stabilizzarsi sotto la media storica già dal 18 novembre.

Analisi di usciti da top 10

Interessante sottolineare che le SERP italiane avevano già mostrato segni di fermento prima del rilascio ufficiale dell’update, come osservabile dalla fase precedente all’11 novembre: ciò suggerisce che alcune modifiche potrebbero essere state anticipate come parte di un aggiornamento non annunciato o di test pre-rollout.

Questo andamento limitato ai primissimi giorni dell’update denota che i rientri e le uscite dalla TOP 10 hanno avuto un ruolo meno centrale rispetto ad altre categorie analizzate, con Google che ha preferito concentrarsi su piccole ottimizzazioni piuttosto che su radicali cambiamenti gerarchici tra i principali risultati.

  • Oscillazioni interne alla prima pagina: le fluttuazioni più dinamiche

A essere particolarmente movimentate sono state le oscillazioni interne alla TOP 10, ossia i cambiamenti di posizione tra i risultati già presenti nella prima pagina. Questa categoria rappresenta un terreno altamente competitivo: le fluttuazioni rispecchiano gli sforzi di Google nel riposizionare i risultati in base a standard di qualità aggiornati.

analisi delle oscillazioni prima pagina

I dati dell’Osservatorio mostrano una modesta attività di oscillazione nei primi giorni dell’update (+0,15% l’11 novembre, +0,21% il 12 novembre), ma il fenomeno si mantiene su livelli relativamente stabili per tutto il periodo, senza mai superare valori significativi. Questa dinamica suggerisce che, più che effettuare cambiamenti drastici nei ranking, l’algoritmo ha preferito ottimizzare i posizionamenti interni su base graduale, adattando le posizioni dei risultati già visibili in base a parametri più precisi.

Cosa ci dicono i dati dell’Osservatorio SERP

Dal monitoraggio dell’Osservatorio SERP di SEOZoom possiamo concludere che il November 2024 Core Update non ha avuto un impatto dirompente, ma si è contraddistinto per interventi puntuali e progressivi. Le piccole variazioni, in particolare, hanno giocato un ruolo centrale nel processo, mentre la stabilità relativamente rapida delle grandi variazioni segnala un intento di affinamento dell’algoritmo.

Questi dati sottolineano l’importanza di strumenti come SEOZoom per interpretare le fluttuazioni algoritmiche e agire di conseguenza. La capacità di distinguere tra movimenti esterni e criticità interne al proprio sito permette di intervenire tempestivamente, affinando le strategie e mantenendo la competitività anche in un panorama costantemente in evoluzione.

Winner e loser dell’update Google di novembre 2024

Dopo aver analizzato le fluttuazioni delle SERP passiamo a osservare con maggiore dettaglio gli effetti concreti che il November 2024 Core Update ha avuto sui principali domini italiani.

Iniziamo a dire che tra i vincitori troviamo domini che visto consolidare posizioni già forti, ma anche casi di recupero inaspettati dopo precedenti update meno favorevoli. Al contrario, i loser includono sia siti che sembrano non aver soddisfatto i nuovi standard qualitativi imposti da Google, sia segmenti di mercato che continuano a soffrire per le trasformazioni strutturali delle SERP.

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Entriamo nel dettaglio per scoprire chi ha guadagnato terreno e chi, invece, ha registrato le perdite più consistenti. Anche per questa analisi vale la nota metodologica delle altre occasioni: con SEOZoom abbiamo interrogato tutto il nostro database per individuare domini che hanno avuto variazioni di traffico nel periodo “a cavallo” degli update, escludendo però attività non correlate agli aggiornamenti – come ad esempio stagionalità, sbalzi “normali” per la tipologia di sito, effetti di migrazioni eccetera. Inoltre, un successivo check ci ha consentito di ridefinire ulteriormente la lista per concentrarci solo su siti con almeno 1000 keyword posizionate su Google, di modo che la variazione di traffico del sito non dipendesse appunto solo da oscillazioni di poche parole chiave.

November 2024 Core Update: l’analisi dei winner

Ecco il quadro dei siti più “interessanti” che hanno visto una crescita nell’ultimo mese, probabilmente spinta dal November 2024 Core Update di Google.

  • Mypersonaltrainer: recupero dopo un anno difficile

Il caso di mypersonaltrainer.it merita particolare attenzione, perché rappresenta un netto cambio di rotta rispetto agli update precedenti del 2024. Fino ad agosto, il sito registrava un declino preoccupante: da 44.149.560 visite stimate a febbraio 2024 si era scesi a 32.225.894, con una perdita pari al 27% del traffico in soli sei mesi, complice il colpo subito con il core update di marzo e un nuovo calo aggravato da quello di agosto.

La crescita di mypersonaltrainer

Con il November Update, mypersonaltrainer ha finalmente invertito la tendenza negativa: il traffico stima stabile pari a 31.103.976, ma con un incremento significativo nella Zoom Authority, passata da 85 a 86. Anche se non si è tornati ai livelli di inizio anno, questo risultato potrebbe indicare un graduale recupero della fiducia da parte di Google. L’aumento di ZA è particolarmente importante, dato che riflette la qualità migliorata del dominio dal punto di vista dell’autorevolezza e della competenza – dobbiamo sempre ricordare che la ZA segue una scala logaritmica, per cui ogni incremento rappresenta un notevole miglioramento soprattutto a livelli così elevati.

Grafico ZA con la crescita di mypersonaltrainer

Questi dati sottolineano che il progetto resta solido, confermandolo come il sito numero uno in Italia nel settore salute e al momento 13esimo assoluto nella classifica dell’autorevolezza nel nostro Paese, capace di resistere, adattarsi e riaffermarsi dopo svariati mesi di vulnerabilità algoritmica.

  • corriere.it: nuova spinta per il gigante dell’informazione

Il Corriere della Sera si conferma ancora una volta uno dei colossi editoriali italiani, con una crescita del traffico stimato da 15.574.182 a 16.935.538, pari a un incremento del 9% in poche settimane. L’aumento delle keyword posizionate, che passano da 1.262.119 a 1.270.778, sottolinea un miglioramento costante della capacità di copertura su argomenti di interesse.

analisi del grafico di corriere

Dal punto di vista della Zoom Authority il dominio segna un punto di crescita (da 80 a 81) che lo porta alla posizione numero 4 nel settore “giornali” in Italia. La tendenza alla crescita, già osservata negli update precedenti, è qui consolidata dall’attenzione posta sulla diversificazione dei contenuti e sull’ottimizzazione per tematiche ad alto volume di ricerca, dimostrando una capacità di adattamento continua al modello di qualità imposto da Google.

  • blog.giallozafferano.it: continuità verso l’alto

Si riconferma anche blog.giallozafferano.it, parte del vasto ecosistema editoriale di Giallo Zafferano. Il dominio ha registrato un lieve, ma importante miglioramento nel traffico stimato, che è passato da 14.283.076 a 14.510.161 visite (+2%). Analogamente, il numero di keyword posizionate è cresciuto da 618.576 a 626.742 .

analisi crescita di blog.giallozafferano

Questo miglioramento, sebbene contenuto, consolida la già stabile posizione del sito nel settore food. L’incremento di traffico e keyword, affiancato da un aumento della Zoom Authority da 80 a 81, è la prova dell’efficacia della strategia del brand (e della fiducia accordata da Google), che continua a essere una delle realtà meglio posizionate nelle SERP italiane sui temi della cucina e del lifestyle.

  • Reddit: la consacrazione del contenuto generato dagli utenti

Tra i vincitori del November 2024 Core Update c’è sicuramente Reddit, che segna una delle crescite più significative degli ultimi anni. L’update ha portato il traffico stimato a crescere da 3.379.011 a 5.208.265, con un +54% , mentre le keyword posizionate sono aumentate da 4.673.048 a 5.071.053.

grafico crescita di Reddit

L’analisi delle keyword che hanno guadagnato traffico e posizioni ci rivela che i contenuti della piattaforma ottengono forte visibilità anche per ricerche generiche, come quelle per twitch o autoscout24, proponendosi quasi come ulteriore motore di ricerca.

le parole chiave in salita di reddit

Sul fronte della Zoom Authority Reddit è passato da 78 a 79, ma il dato più impressionante è la trasformazione rispetto al dicembre 2023, quando la ZA era appena 69.

la crescita esponenziale della ZA di Reddit

Questo trend riflette la crescente preferenza di Google per i contenuti UGC (User-Generated Content) e social: quasi il 40% delle ricerche oggi include in SERP risultati da piattaforme come Reddit, YouTube o Instagram. Reddit è emerso come un punto di riferimento per argomenti di nicchia e discussioni approfondite, valorizzando il contributo degli utenti nel soddisfare intenti informativi specifici.

 

  • iltirreno.it: una crescita inaspettata

Uno dei casi più interessanti tra i siti vincenti è rappresentato da iltirreno.it, che ha visto un aumento notevole del traffico stimato, passato da 652.135 visite a 1.806.202 (+177%).

il picco del tirreno

Anche se le keyword posizionate sono cresciute marginalmente (da 96.606 a 98.045), il balzo nella Zoom Authority, da 64 a 68, segnala una revisione positiva del posizionamento da parte di Google.

analisi della za del tirreno

Tuttavia, questo risultato potrebbe anche non essere il frutto di un “colpo di coda” dell’update, quanto piuttosto un picco temporaneo legato al posizionamento di keyword ad alto volume durante i primi giorni di dicembre.

l'analisi delle keyword in salita de il tirreno

Sarà fondamentale continuare a monitorare il dominio nei prossimi mesi per comprendere se questa crescita rappresenti un effetto duraturo del November Update o soltanto una dinamica provvisoria destinata a cambiare nuovamente.

  • healthy.thewom e Thewom: ecco la risalita

Chiudiamo la citazione dei winner con healthy.thewom.it, che torna nelle “grazie” di Google dopo le pesanti perdite subite con gli update precedenti, in particolare con quello di marzo. Il traffico stimato è cresciuto da 978.778 visite a 1.703.273 (+73%), mentre le keyword posizionate sono salite del 13%, passando da 390.056 a 441.433. Parallelamente, la Zoom Authority è aumentata da 69 a 71, segno che il dominio ha recuperato autorevolezza agli occhi di Google dopo un lungo periodo di “ombra algoritmica”.

la ripresa di healthy the wom

Ne abbiamo conferma guardando le “keyword importanti in salita”, che mostrano la ricomparsa in top10 del sito per tante parole chiave rilevanti e impattanti.

le keyword di healthy thewom

Un destino simile è stato riservato al dominio principale, thewom.it, che ha visto crescere il traffico da 982.291 a 1.248.721 visite (+27%). Anche in questo caso, il rafforzamento delle keyword e il recupero della ZA (da 68 a 69) indicano una strategia di contenuto e ottimizzazione che ha tenuto conto delle indicazioni ricevute con i precedenti update, aiutando il gruppo a riposizionarsi nel settore lifestyle.

November 2024 Core Update: i siti che perdono traffico e posizioni

Andiamo a guardare l’altro lato della medaglia, e quindi i siti che hanno visto calare ranking, traffico e visibilità che avevano conquistato.

  • fattoincasadabenedetta.it: segnali di sfiducia di Google?

Tra i siti che hanno registrato una perdita significativa troviamo fattoincasadabenedetta.it, punto di riferimento per le ricette e il DIY in cucina, che dopo mesi di incremento costante registra un segno meno al termine del November Update. Il traffico stimato è sceso da 9.657.542 visite a 9.009.168 (-7%), mentre le keyword posizionate sono calate da 439.235 a 420.154.

analisi del calo di fattoincasadabenedetta

Analizzando le parole chiave, troviamo in discesa delle keyword dall’alto volume di traffico come crema pasticcera, cheesecake o piadina, che comunque restano in prima pagina di Google, ma in posizioni di minore visibilità e prestigio.

le keyword in discesa di fattoincasadabenedetta

Questo calo acquista ulteriore rilevanza se messo in relazione con quanto osservato dopo il core update di agosto 2024: allora, il sito aveva perso un milione di visite (-7,5%) e due posizioni nella classifica del settore food, in buona parte a causa del downgrade di keyword strategiche legate a ricerche di rilievo per il settore. Il November Update sembra aver confermato questa tendenza negativa, con una diminuzione ulteriore che lascia ipotizzare un progressivo indebolimento della presenza e rilevanza del dominio nelle SERP per quello che avevamo identificato come uno dei colossi del settore e quasi sempre ai primi posti su Google per le ricerche di ricette e affini.

  • La Stampa: un percorso altalenante senza risultati duraturi

Lastampa.it, uno dei principali portali editoriali italiani, ha vissuto un andamento particolarmente instabile durante il November Update. Dopo una fiammata iniziale che il 15 novembre aveva portato il traffico stimato a 5.026.593 visite e le keyword posizionate a quota 648.256, il sito ha subito un successivo e deciso ridimensionamento. I numeri finali parlano infatti di un calo del traffico a 4.338.651 visite (-5%), con le keyword scese a 630.951 (-3%).

analisi del calo de la stampa

Questo andamento sembra quasi suggerire che Google abbia provato a ridare centralità e fiducia al dominio nelle fasi iniziali dell’update, per poi penalizzare nuovamente il sito a causa di criticità strutturali o contenutistiche. Il risultato riflette una dinamica già osservata con update precedenti come quello di marzo e agosto 2024, dove lastampa.it aveva mostrato segnali di difficoltà nel competere con altri colossi editoriali come il Corriere della Sera.

  • Ansa: un colosso dell’informazione che deve fare i conti con Google

Anche un altro dei pilastri del panorama informativo italiano, ansa.it, ha accusato il colpo con il November Update.

Grafico del calo di Ansa

 

Il traffico stimato è sceso da 12.758.309 visite a 11.248.550 (-12%), mentre le keyword posizionate sono passate da 799.434 a 727.857, segnalando una riduzione della presenza globale del sito sulle SERP.

le keyword in discesa di ansa

A proposito di parole chiave, nell’elenco delle “keyword importanti in discesa” troviamo termini come news, notizie oggi e news oggi che in qualche modo rappresentano il core business dell’agenzia, che però è stata superata da altri competitor agli occhi di Google.

  • dizionari.larepubblica.it: un declino ormai strutturale?

Il sito dizionari.larepubblica.it conferma un trend negativo ormai evidente: il traffico stimato è sceso ulteriormente da 3.623.053 visite a 3.289.197 (-9%), e questo calo si colloca in un contesto di progressivo declino iniziato almeno dal marzo 2024, quando il dominio vantava ancora oltre 7 milioni di visite.

Analisi del calo di dizionari.larepubblica

È interessante notare come anche la Zoom Authority abbia subito un’ulteriore compressione, passando da un valore di 76 di marzo al 73 di dicembre.

Analisi del calo di ZA del sito dizionari.larepubblica

  • trovaprezzi.it: il crollo del comparatore online

Tra i domini più colpiti dal November 2024 Core Update troviamo trovaprezzi.it, che ha registrato un calo significativo del traffico stimato, passato da 6.567.182 a 4.790.587 visite (-27%). Anche il numero di keyword posizionate ha subito una riduzione, scendendo da 2.809.689 a 2.497.179 (-11%). Non meno rilevante è la diminuzione della Zoom Authority, che a ottobre 2024 era fissata a 80 ed è scesa a 78 dopo l’update, segnalando un indebolimento dell’autorevolezza percepita del dominio.

Analisi grafica del calo di trovaprezzi

A diminuire sono molte keyword secche legate a grandi brand – ad esempio, leroy merlin, farmae, victoria secret, conforama – che però restano comunque in top10 su Google.

trovaprezzi: keyword importanti in discesa

Questa perdita di visibilità si verifica in un settore, quello dei comparatori di prezzi, caratterizzato da un’alta volatilità delle ricerche organiche: nel caso di trovaprezzi.it, il crollo nel traffico potrebbe essere legato al posizionamento di keyword molto volatili, legate a ricerche stagionali o specifiche, che Google potrebbe aver ribilanciato a favore di competitor.

il calo di agendadigitale

Non possiamo escludere inoltre che parte della perdita possa essere attribuita a un affinamento dell’algoritmo, che potrebbe aver ricalibrato il ranking dei risultati per favorire contenuti più diversificati o direttamente pertinenti alle intenzioni di ricerca degli utenti.

  • agendadigitale.it: instabilità prolungata

L’analisi di agendadigitale.it offre un esempio di saliscendi costante: nell’ultimo mese, il sito ha visto un calo del traffico stimato da 1.170.445 a 995.831 visite (-15%) e una riduzione limitata nelle keyword posizionate (da 110.434 a 107.944), e non sembra recuperare dallo stato di oscillazione registrato già durante i precedenti update del 2024.

il calo di agendadigitale

  • donnamoderna.com: un declino ormai strutturale

Il sito donnamoderna.com continua a registrare segnali di declino progressivo, con il traffico stimato che scende da 782.910 a 748.823 visite (-4%) nell’ultimo mese.

analisi del calo di donnamoderna

Il dato appare ancora più preoccupante se confrontato con le cifre di dicembre 2023, quando il traffico stimato superava 1.959.432 visite, segnando un calo complessivo del 62% in meno di un anno. Il numero delle keyword posizionate è rimasto pressoché invariato (anzi, è aumentato di un punto percentuale tra novembre e dicembre 2024), suggerendo che il problema potrebbe risiedere nella qualità percepita dei contenuti, ormai non più in linea con gli standard richiesti per emergere tra i competitor di nicchia.

  • Quora: un declino netto a fronte dell’ascesa di Reddit

Mentre Reddit scala le classifiche grazie al valore riconosciuto ai contenuti generati dagli utenti, il suo diretto concorrente Quora sembra soffrire di un posizionamento sempre più debole.

analisi del traffico di quora

Il traffico stimato è sceso da 1.665.142 visite a 1.395.523 (-16%), con il numero di keyword posizionate che, pur mostrando una debole leggera crescita, rimane lontano dalle cifre raggiunte in agosto 2024, quando la piattaforma contava 988.462 keyword contro le attuali 796.428.

  • fondazioneveronesi.it: un impatto contenuto ma significativo

Nel settore salute, anche fondazioneveronesi.it ha subito una perdita post-update, con il traffico stimato calato da 1.773.222 visite a 1.541.215 (-13%) e il numero di keyword posizionate sceso da 270.149 a 259.509. Sebbene meno marcato rispetto ad altri casi, l’impatto è comunque degno di nota per un sito che gode di un’alta autorevolezza percepita.

il calo di fondazioneveronesi

La flessione potrebbe essere attribuita a un ribilanciamento delle SERP nel settore medico, dove colossi come MyPersonalTrainer hanno ripreso a consolidare il loro dominio, guadagnando maggiore visibilità e intercettando una quota crescente di keyword.

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