August 2024 Core Update di Google: winner e loser

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“Ops, Google did it again”, potremmo dire parafrasando Britney Spears. Anche quest’anno, come ormai “da tradizione”, il colosso della Ricerca ha lanciato un aggiornamento algoritmico in pieno agosto, che ha turbato o quanto meno minacciato il periodo di ferie di SEO e webmaster. In realtà, l’impatto di questo August 2024 Core Update non sembra esser stato così violento, né appaiono confermate le affermazioni di Google, che aveva parlato di un intervento lanciato (anche) per aiutare i siti che avevano perso ranking e traffico con i precedenti update. Grazie al nostro Osservatorio di SEOZoom abbiamo analizzato un bel po’ di dati e di siti: ecco quindi le nostre considerazioni sui winner e loser dell’August 2024 Core Update di Google.

August 2024 Core Update di Google: le informazioni generali

August 2024 Core Update di Google è stato avviato il 15 agosto 2024 e si è concluso ufficialmente il 3 settembre, completando un rollout della durata complessiva di 19 giorni.

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Inizialmente, l’annuncio di Google prospettava che l’intero processo potesse durare fino a un mese, ma in realtà è terminato con maggior celerità rispetto a quanto previsto, tanto che l’aggiornamento è stato portato a termine in meno di tre settimane.

Durante questo periodo, il motore di ricerca ha registrato le consuete oscillazioni nei ranking, con un impatto variabile e talvolta imprevedibile per diversi settori, confermando quanto complesso e articolato sia un core update di questa portata. Nonostante la tempistica più breve rispetto alle previsioni iniziali, l’update ha comunque lasciato il segno su vari siti, riconfigurando le dinamiche delle SERP.

Cosa ci ha detto Google sull’aggiornamento di agosto 2024

L’aggiornamento lanciato esattamente a Ferragosto è il secondo core update del 2024. Come nelle occasioni precedenti, le voci pubbliche di Google hanno condiviso alcune informazioni per chiarire le finalità dell’intervento e delineare cosa l’industria SEO dovrebbe aspettarsi.

Sin dal lancio John Mueller, Search Advocate di Google, ha fornito dettagli sul blog ufficiale e attraverso i canali social aziendali, spiegando cosa ha spinto Google a rilasciare questo aggiornamento. In particolare, ha sottolineato l’intenzione di Google di rendere i risultati di ricerca più utili per gli utenti ordinari. “Questo aggiornamento – ha affermato Mueller – è stato progettato per continuare il nostro lavoro volto a migliorare la qualità dei risultati di ricerca, mostrando più contenuti che le persone trovano realmente utili e meno contenuti che sembrano fatti solo per raggiungere buone prestazioni su Search”. Con questa frase, Mueller ha messo in evidenza una delle esigenze primarie ormai radicate nell’ecosistema di Google: bilanciare la qualità con l’accessibilità delle informazioni.

Fin qui nulla di particolarmente diverso o straordinario rispetto ai classici core update – che servono appunto a migliorare la qualità complessiva dei risultati di ricerca, mettendo a punto una sorta di “revisione generale” delle SERP. Ma quello di agosto 2024 non è stato un aggiornamento “normale”: Google stesso ha riconosciuto di aver preso in considerazione i feedback ricevuti dalla comunità SEO, in particolare dopo il criticato Helpful Content update di settembre 2023, che aveva avuto un impatto negativo su molti piccoli editori e siti indipendenti.

E quindi, proprio in risposta alle critiche di editori più piccoli e siti indipendenti, che negli ultimi mesi hanno visto cali di visibilità significativi, nonostante offrissero contenuti di buona qualità, August 2024 Core Update è stato progettato anche per “dare più spazio ai siti di piccole dimensioni, se creano contenuti utili e originali su ricerche pertinenti”, come dichiarato da Mueller.

Quali sono stati gli effetti del core update di agosto 2024?

Come ogni core update, anche quello di agosto 2024 ha lasciato il segno su diversi domini a livello globale, con impatti sia positivi che negativi. Stavolta, però, l’update prometteva di spingere su una tendenza particolare: assicurare un recupero di visibilità per quei piccoli e indipendenti publisher che negli anni precedenti erano rimasti in ombra, spesso superati da realtà più grandi o più specializzate in tecniche SEO aggressive.

Secondo le analisi degli esperti internazionali, a essere colpiti in maniera negativa dall’update sono state le pagine che si limitavano a sfruttare meccanismi SEO senza offrire effettivo valore agli utenti, che hanno visto un calo nelle loro posizioni, confermando la rinnovata attenzione di Google alla qualità dei contenuti. In particolare, i siti che fanno affidamento su contenuti generici, spesso tratti da fonti non originali o senza un reale expertise nel settore di riferimento, sono stati tra i più colpiti negativamente.

Come analizza Rebekah Edwards su X, “August 2024 Core Update sembra aver avuto un impatto notevole su quei siti che non offrivano un prodotto o servizio unico”: i principali perdenti sono stati i siti web che non presentavano prodotti propri o che non aggiungevano valore distintivo rispetto alla concorrenza.

Si tratta di un segnale importante per chi opera nel settore: semplicemente essere presenti non basta, è necessario offrire qualcosa in più.

D’altra parte, i grandi beneficiari dell’aggiornamento sono stati quei piccoli publisher che, pur con risorse limitate, hanno continuato a puntare sul valore dei contenuti, sulla loro utilità e originalità. In particolare, alcuni dei vincitori di questo update avevano precedentemente subito un calo significativo con l’Helpful Content Update del 2023. Questi siti hanno beneficiato del nuovo approccio di Google, che sembra voler dare una vera seconda chance a chi si è impegnato a migliorare l’offerta di contenuti, dimostrando dedizione e competenza.

Un altro aspetto interessante è la modalità graduale con cui questo update ha manifestato i suoi effetti. Durante i primi giorni, alcuni siti hanno registrato un incremento di visibilità, per poi subire una riduzione nella seconda fase. Questo andamento bipartito indica un processo di affinamento dell’algoritmo che ha differenziato ulteriormente i siti autenticamente validi da quelli più generici. In termini globali, però, il maggior impatto è stato osservato su siti che non avevano ottimizzato la loro presenza online in base alle recenti direttive di Google: un monito per chi ancora non è riuscito ad allinearsi al principio di creare valore reale, e non semplicemente a seguire regole prestabilite.

I settori più colpiti dall’update di agosto 2024

Allargando il quadro di analisi, questo aggiornamento sembra aver favorito quei siti che non solo seguono buone pratiche SEO, ma che hanno anche messo al centro la qualità, l’originalità e l’utilità dei loro contenuti.

Attraverso l’analisi delle reazioni provenienti da varie fonti nel settore, gli esperti stranieri hanno tracciato un quadro abbastanza chiaro di chi ha guadagnato e chi ha perso nella battaglia delle SERP.

Tra i grandi vincitori troviamo come detto numerosi piccoli e indipendenti publisher, molti dei quali erano stati messi in difficoltà dagli aggiornamenti precedenti. Siti specializzati in nicchie, con una forte competenza e dedizione verso gli argomenti trattati, hanno visto una ripresa significativa. È interessante notare come, in molte comunità SEO, sia stato riportato un crescente consenso sui benefici per i domini che hanno saputo mantenere un mix equilibrato tra contenuti progettati per la SEO e contenuti informativi o esperienziali orientati all’utente. Questo è particolarmente evidente nei settori dell’educazione, della salute e del benessere, dove piccoli portali con contenuti originali e redazionali di alta qualità hanno registrato un netto incremento di visibilità.

Un esempio emblematico viene da uno dei settori più colpiti: il commercio elettronico. Qui, portali che offrono anche contenuti di valore a supporto dei loro prodotti – per esempio, guide dettagliate all’acquisto o recensioni approfondite – hanno performato meglio rispetto a quelli che si limitano a catalogare prodotti senza aggiungere un reale contributo informativo. Questo suggerisce che Google intenda premiare quei siti che lavorano non solo per vendere, ma anche per educare e aiutare i consumatori nelle loro scelte.

Passando ai perdenti, i siti che si sono visti retrocedere nelle SERP sono stati spesso penalizzati per la loro apparente mancanza di unicità e valore. In particolare, portali dall’approccio impersonale o troppe volte focalizzati su keyword stuffing e altre tattiche SEO ormai superate, hanno subito cali importanti. Un caso comune tra i perdenti è stato quello di siti che non avevano saputo reinterpretare la propria strategia di contenuto dopo l’Helpful Content Update del 2023, continuando a puntare sulle vecchie logiche senza adattarsi ai nuovi standard qualitativi richiesti da Google.

Anche settori come il turismo e il travel blogging hanno visto notevoli oscillazioni, con siti privi di aggiornamenti recenti o che offrono esperienze non originali che hanno perso posizionamenti in favore di piattaforme più fresche e con contenuti più specifici e dettagliati.

L’analisi di SEOZoom: com’è stato August 2024 Core Update di Google in Italia

Ma approfondiamo l’analisi sugli effetti dell’aggiornamento di agosto 2024 su Google Italia, utilizzando i dati di SEOZoom.

Analisi delle variazioni in SERP dopo l'update

Come vediamo dalle schermate qui riportate, l’impatto è stato abbastanza forte sin dai primissimi giorni, in particolare per quanto riguarda la frequenza di variazioni sia per l’alternanza tra siti che escono e quelli che invece entrano in Top10 di Google (Usciti da TOP 10) che tra le variazioni interne alla prima pagina di Google, ovvero pagine che cambiano posizione pur restando sempre in Top10 (Oscillazioni 1a pagina).

Schermata delle oscillazioni prima pagina nell'ultimo mese

In entrambi i casi, infatti, abbiamo avuto dei picchi ben al di sopra dei valori medi storici delle SERP.

Schermata delle pagine uscite dalla top10 nell'ultimo mese

Abbastanza intense, almeno nella fase iniziale, anche le “Grandi variazioni in SERP”, vale a dire la percentuale di pagine web che hanno subito variazioni di grandi entità, in salita o in discesa.

Schermata delle grandi variaizoni nell'ultimo mese

La frequenza è stata invece più normale nelle “Piccole variazioni in SERP”, dove i valori non sono mai usciti dalla soglia media.

Schermata delle piccole oscillazioni nell'ultimo mese

La situazione si è via via normalizzata già alla fine di agosto, e le oscillazioni hanno decisamente rallentato il loro impeto.

I winner e loser dell’update di Google: i siti con le maggiori variazioni

Come in occasione del precedente core update di marzo 2024 (lanciato in contemporanea con uno spam update, vale la pena ricordarlo), abbiamo deciso di approfondire l’analisi delle SERP italiane per scoprire quali siti hanno beneficiato di questo update di ferragosto o quali invece hanno perso ranking, e soprattutto per verificare se è possibile individuare un pattern in questo movimento algoritmico – in particolare, rispetto alla promessa di “recupero” di cui abbiamo detto.

In realtà, ancora una volta ci siamo trovati di fronte all’impossibilità di individuare la logica dell’azione di Google (ma era scontato…): come dicevamo proprio in occasione dell’analisi degli effetti degli update di marzo 2024, non è possibile trovare un segnale di correlazione effettivo tra winner o loser, così come non è possibile fare una semplice verifica dei siti per settore per capire se i guadagni di un dominio corrispondono alle perdite di un altro, nonostante alcune sovrapposizioni di tematiche tra siti che vincono e quelli che perdono ranking.

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Piccola informazione di metodologia: abbiamo interrogato tutto il nostro database per individuare domini che hanno avuto variazioni di traffico nel periodo “a cavallo” degli update, escludendo però attività non correlate agli aggiornamenti – come ad esempio stagionalità, sbalzi “normali” per la tipologia di sito, effetti di migrazioni eccetera. Inoltre, un successivo check ci ha consentito di ridefinire ulteriormente la lista per concentrarci solo su siti con almeno 1000 keyword posizionate su Google, di modo che la variazione di traffico non dipendesse appunto solo da oscillazioni di poche parole chiave.

Quando parliamo di variazioni di Zoom Authority, inoltre, è importante ricordare che la nostra metrica è calcolata su una scala logaritmica: questo significa che ogni incremento di un punto non rappresenta una variazione lineare e costante, ma piuttosto un cambiamento esponenziale. Detto in termini più semplici: su una scala lineare, un incremento di 1 punto significa sempre lo stesso aumento assoluto, indipendentemente dal livello in cui ci si trova. Ad esempio, passare da 10 a 11 è lo stesso incremento in valore assoluto (1 unità) rispetto a passare da 50 a 51. Su scala logaritmica, ogni punto aggiuntivo implica un incremento di una grandezza maggiore rispetto al punto precedente: per passare dal valore 10 al 11, la crescita richiesta è molto meno impegnativa rispetto a quella necessaria per passare dal valore 90 al 91. Un singolo punto in una scala logaritmica copre una variazione di ordini di grandezza maggiori man mano che ci si sposta verso l’alto. E quindi, anche una variazione di un solo punto di ZA per un sito di valore 85 ha un impatto decisamente notevole!

Ad ogni modo, ecco cosa abbiamo scoperto.

  • August 2024 Core Update di Google, i siti che hanno guadagnato traffico e ranking

Tra i siti che hanno visto aumentare traffico e ranking troviamo innanzitutto La Stampa: la versione web del celeberrimo quotidiano torinese ha infatti aumentato del 36% il suo valore di traffico (che ora supera i 6 milioni) e di un punto la ZA.

Grafico della crescita de La Stampa

Guardando alle keyword che stanno trainando il progetto, notiamo forti incrementi per parole chiave di ampio respiro, come “estrazioni del lotto”, “italia” e “bancomat”.

le keyword in salita di La Stampa

Molto bene anche il sito di Sorrisi il cui grafico che, nonostante qualche oscillazione, fa segnare un bel rialzo. Oggi, la versione digitale del noto magazine sulla televisione raggiunge un valore di traffico stimato di 16,7 milioni (era inferiore ai 15 milioni agli inizi di agosto) e una ZA di 78.

Grafico della crescita di Sorrisi

Passando al mondo food, sempre molto presente nelle nostre indagini, ci sono almeno due siti che hanno beneficiato di un incremento di visibilità organica.

Grafico della crescita del sito casapappagallo

Il caso più eclatante è casapappagallo, progetto editoriale del noto chef televisivo Luca Pappagallo, che ha più che raddoppiato le sue visite (+123,91 in poche settimane), con balzo anche della ZA, ora a 65 (era 61 a luglio), grazie a ottimi posizionamenti per kw di rilievo per il settore.

Segno più anche per lacucinaitaliana, che era già tra i winner del precedente update di Google: il sito si conferma nella top 10 dei siti di cucina in Italia e ora vanta un volume di traffico di quasi 5 milioni, con ZA di 75.

Grafico della crescita del sito cucinaitaliana

Destino simile per humanitas: il portale di salute dell’ospedale policlinico privato ad alta specializzazione di Rozzano continua a guadagnare visibilità organica e autorevolezza. Oggi ha un volume di traffico stimato di 15.684.594, il 7.7% in più rispetto a quanto indicato appena un mese fa, prima dell’update.

Grafico della crescita del sito humanitas

  • August 2024 Core Update di Google, i siti che hanno perso traffico e ranking

E veniamo alle note dolenti, ai siti che hanno avuto i crolli più significativi.

Grafico del calo del sito repubblica

Fa sicuramente “rumore” la perdita di www.repubblica.it: -14,5% di traffico e un punto di ZA tra luglio e settembre per quello che resta comunque uno dei siti informativi più famosi e cliccati d’Italia.

Grafico del calo del sito leroymerlin

È sostenuto anche il calo di leroymerlin.it: qui ci troviamo di fronte alla perdita di un milione di traffico in valore numerico (-4,4%) e di un punto di ZA.

Grafico del calo del sito fattoincasadabenedetta

Dopo mesi di incrementi fa registrare un segno meno fattoincasadabenedetta, competitor diretto dei siti di cucina che abbiamo citato prima: il progetto web di Benedetta Rossi ha perso un milione di visite (-7,5%) e due posizioni nella classifica di settore, affossato dal downgrading di varie keyword di forte impatto.

le keyword in discesadi fattoincasadabenedetta

È interessante poi quanto accade al settore dei dizionari online: ci sono infatti almeno tre grandi siti che hanno perso ranking, ma senza un solo competitor che emerge distintamente come vincitore.

Grafico del calo del sito contextreverso

A calare sono i rendimenti di www.wordreference.com, dizionari.corriere.it (già penalizzato dall’update di marzo) e context.reverso.net (che invece a marzo aveva avuto un incremento).

Grafico del calo del sito dizionari corriere

  • August 2024 Core Update di Google, i siti che hanno recuperato dal precedente update

Tra i siti citati nell’analisi dell’update di marzo come i “loser”, solo tre hanno effettivamente invertito la rotta in questi mesi e ottenuto una spinta verso l’alto con l’aggiornamento agostano. Si tratta del sottodominio travel.thewom.it, che va in controtendenza rispetto al calo generale del dominio nella sua interezza, di deepl.com e di immobiliare.it.

Grafico della crescita del sito immobiliare

Analizzando il sito dell’agenzia immobiliare, notiamo che in realtà la ripresa di ranking è partita già a maggio, anche se è proprio dopo l’update che i valori sono saliti a livelli mai raggiunti nel biennio precedente.

Keyword in ripresa per il sito immobiliare

Ad oggi, il sito immobiliare.it vanta un traffico mensile stimato di 9.065.693, con oltre 872mila keyword posizionate e una ZA di 79, guadagnando un punto rispetto a marzo.

Grafico della crescita del sito deepl

A partire da ferragosto sembra che deepl.com sia tornato a godere dei favori di Google, dopo un lungo periodo di scarse prestazioni. In pochi giorni, il sito del noto traduttore automatizzato ha guadagnato circa 4 milioni di traffico stimato, con incremento di due punti di ZA, che ora arriva a 75.

Il terzo sito che ha dato segni di recupero è, come accennato, travel.thewom: siamo ancora lontanissimi dalle vette raggiunte a marzo – quando il valore di traffico era di 1,5 milioni e la ZA 69 – ma si intravedono comunque dei timidi rialzi. Ora, nello specifico, il traffico stimato è di 494mila e la ZA è risalita a 64.

Grafico della crescita del sito travel.thewom

Per quanto riguarda ricettedalmondo, invece, siamo di fronte a un recupero differente: il declino di questo sito è infatti iniziato ad aprile 2024 ed è stato costante, mentre con l’update agostano sembra essere partita la ripresa. In pochi giorni il sito ha raddoppiato il volume di traffico, anche se resta ancora sotto la soglia che raggiungeva a marzo 2024.

Grafico della crescita del sito ricettedalmondo

  • August 2024 Core Update di Google, i siti che hanno continuato a perdere

A proposito di tendenze interessanti, sembrano andare male le cose per alcuni siti di rilievo, che proprio non riescono a tornare nelle grazie degli algoritmi di Google.

Grafico del calo progressivo del sito thewom

È il caso di thewom, il “social magazine per le nuove generazioni di donne” del gruppo Mondadori, che aveva avuto una brutta batosta già a marzo: l’update agostano ha portato il traffico del sito principale al minimo storico degli ultimi anni – 1.131.297, meno della metà del valore di marzo, quando era 2.863.847, con contestuale perdita di 3 punti di ZA in pochi mesi.

Grafico del calo progressivo del sito mypersonaltrainer

Ancora più sorprendente il declino di www.my-personaltrainer.it, che pure resta il sito numero 18 a livello assoluto in Italia (e numero 1 per la salute): al calo di marzo ha fatto seguito un periodo di oscillazioni e un lieve recupero, che però è stato nuovamente arrestato dall’update di agosto, che anzi ha provocato un ulteriore crollo delle visite a 32.225.894. Per avere un riferimento, a febbraio 2024 (solo sei/sette mesi fa!) il dato era di 44.149.560, e parliamo quindi della perdita del 27% di traffico e di un punto di ZA.

keyword in calo per mypersonaltrainer

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