Parola d’ordine, niente panico. Almeno per il momento vale il motto della Guida Galattica per gli autostoppisti coniato da Douglas Adams, perché siamo ancora alle prime fasi del nuovo aggiornamento degli algoritmi di Google e gli effetti riscontrati finora sui vari siti e progetti sono ancora poco rilevanti (in termini di quantità e tempo) per poter trarre delle conclusioni, e non bisogna dimenticare l’influenza stagionale, con cali di traffico dovuti alle vacanze.
Nuovo aggiornamento Google
Ma procediamo con ordine e partiamo dalle cose note. Nel pomeriggio (6.22 ora americana) del 1 agosto, l’account twitter ufficiale di Google Search Liasion ha pubblicato una nota inattesa e abbastanza sorprendente, in cui comunicava che la compagnia di Mountain View aveva rilasciato un “broad core algorithm update“, ovvero un aggiornamento all’algoritmo principale del motore di ricerca, così come “facciamo varie volte all’anno”. In termini pratici, gli sviluppatori hanno aggiunto che le linee guida di questi aggiornamenti “restano le stesse di quelli rilasciati lo scorso Marzo”, di cui avevamo parlato anche noi in questo pezzo.
This week we released a broad core algorithm update, as we do several times per year. Our guidance about such updates remains the same as in March, as we covered here: https://t.co/uPlEdSLHoX
— Google SearchLiaison (@searchliaison) 1 agosto 2018
Le spiegazioni di Danny Sullivan
Sollecitato da molti utenti, e incalzato in particolare da Barry Schwartz, la “voce” ufficiale di Google Danny Sullivan ha fornito qualche ragguaglio ulteriore attraverso il suo account twitter ufficiale @dannysullivan, dicendo in particolare che con questo tipo di aggiornamenti “non c’è nulla di specifico da fare” per i proprietari e gestori di siti, perché “in genere le persone non cercano di aggiustare cose che non sono davvero rotte”. Parole poi ulteriormente chiarite con i tweet successivi, in cui Sullivan fa una sorta di ricapitolazione delle linee guida consigliate da Google per avere un sito performante, come migliorare la velocità del sito o badare alla sicurezza, specificando comunque che non è stato questo il “focus” dell’aggiornamento di agosto dell’algoritmo.
Google privilegia sempre contenuti di qualità
La parola utilizzata da Big G è “broad”, traducibile come ampio o generale: per Sullivan, dunque, non c’è nulla di specifico o particolare da fare o da “fixare”, perché per performare meglio anche con questo “broad change” bisogna seguire una sola strada: produrre contenuti di qualità. “Have great content. Yeah, the same boring answer”, ribadisce ancora lo sviluppatore americano, che invita a rileggere le raters guidelines di Google, qualcosa come 200 pagine di fattori da prendere in considerazione per il proprio sito.
Want to do better with a broad change? Have great content. Yeah, the same boring answer. But if you want a better idea of what we consider great content, read our raters guidelines. That’s like almost 200 pages of things to consider: https://t.co/pO3AHxFVrV
— Danny Sullivan (@dannysullivan) 1 agosto 2018
I primi effetti dell’update Google
Insomma, cosa sta effettivamente cambiando? Anche se siamo appena nelle prime ore da queste modifiche, qualcosa è già possibile verificare e affermare, sulla base delle segnalazioni viste online e di quanto analizzato tramite SEOZoom; come sintetizzato in una risposta sul gruppo Facebook, comunque, “i dati sono troppo pochi per pronunciare qualunque opinione”, e questo aggiornamento dell’algoritmo di Google appare “un classico quality update di cui si può solo fantasticare su ciò che ha impattato poiché spesso sono semplici allineamenti algoritmici”.
Per ora grandi picchi in su o in giù
Eppure, dicevamo, qualche reazione è già arrivata: per lo più scossoni notevoli, in positivo o in negativo, con variazioni di traffico organico e posizionamento di parole chiave che prendono picchi notevoli. Ad esempio, c’è chi ha notato un decremento del 20 o 30 per cento del traffico organico, altri hanno verificato un calo da 50 mila a 35 mila visite in meno di 24 ore, ma c’è anche chi invece ha incontrato i favori di Google e ha visto il grafico impennarsi in su. Prima di ogni valutazione, come dicevamo prima, prima di strapparsi i capelli o stappare lo champagne è bene sempre e comunque prestare attenzione a tutti i fattori, sia tecnici (sono state eseguite variazioni alla struttura del sito? C’è stato qualche cambiamento a prescindere dall’update di Google?) che contestuali (siamo ad agosto, un calo di traffico potrebbe essere “naturale”, per cui serve confrontare le performance anno su anno).
Le rilevazioni di SEOZoom
Grazie al “Monitoraggio SERP ultima settimana” in SEOZoom (lo strumento che verifica quotidianamente che non ci siano picchi nelle attività di testing di Google) possiamo analizzare almeno i primi effetti dell’update di Google sulle SERP: anche dal grafico salta subito agli occhi l’impennata delle grandi variazioni di posizioni rispetto l’attività media che si è verificata in questi primi tre giorni di agosto, con valori vicini al 37 per cento.
L’intensità di cambiamenti sembra aver riguardato soprattutto le oscillazioni in prima pagina, con più del 2 per cento di oscillazioni, segno che il motore di ricerca sta rivedendo le analisi delle performance delle pagine per adeguare le sue classifiche.