Quindici giorni esatti: è questo il lasso di tempo trascorso tra l’annuncio della partenza del May 2022 Core Update di Google e la comunicazione ufficiale del completamento del rollout del primo aggiornamento complessivo dell’algoritmo di Google, giunta il 9 giugno. Due settimane intense, in cui le SERP hanno ballato parecchio, come confermano le analisi con i nostri tool e le considerazioni dei SEO internazionali, con qualche tendenza generale che sembra emergere da queste valutazioni.
Com’è stato il May 2022 Core Update di Google
In base ai dati che abbiamo verificato, questo update è stato piuttosto intenso ed è stato implementato rapidamente per molte query tracciate, con vari “tremori” e cambiamenti nella volatilità che si sono susseguiti anche dopo il 9 giugno e l’annuncio della conclusione del rollout – un fenomeno, questo, piuttosto frequente vite le modalità di rilascio dell’update sui diversi server geolocalizzati di Google.
L’Osservatorio di SEOZoom per l’Italia, in particolare, ci permette di scoprire cosa ha provocato il May 2022 Core Update sulle SERP di Google nel nostro Paese e in italiano: dopo qualche primo segnale arrivato già il 22 e il 23 maggio, dal giorno 26 è stato un continuo fiammeggiare (per richiamare la nostra nuova legenda) di forti oscillazioni nella classificazione, con alcune tendenze interessanti.
Gli effetti dell’ultimo update di Google in Italia
A fronte di un’attività intensa nelle altre tre categorie, come vedremo, con il May 2022 Core Update non c’è stata infatti alcuna rivoluzione particolare nelle posizioni della canonica prima pagina di Google. Per dirla diversamente, i ribaltamenti apportati dalle modifiche algoritmiche migliorative introdotte da Mountain View hanno al massimo spostato i risultati già posizionati in top 10, ma non hanno spinto fuori dalla prima pagina i siti né hanno consentito ad altri di raggiungere l’agognata visibilità.
In effetti, da oltre 20 giorni l’osservazione dei cosiddetti “usciti da Top10” è all’insegna del sole, ovvero di un’attività moderata che non si discosta dalla media base di Google.
Ben diversi sono i casi delle altre categorie di movimenti che analizza SEOZoom, dove le fiamme non mancano. In particolare, le “piccole variazioni in SERP” hanno conosciuto grande intensità sia nei giorni immediatamente successivi al rilascio dell’update (dal 27 al 30 maggio) che nella coda finale dell’aggiornamento (dal 10 al 12 giugno).
Hanno invece proceduto in maniera parallela (e in contrasto rispetto a questa categoria) le attività di “oscillazioni prima pagina” e “grandi variazioni in SERP“, che si sono verificate soprattutto tra i giorni 1-8 giugno, con qualche breve pausa. Le oscillazioni prima pagina confermano la sensazione prima espressa, ovvero che con questo algoritmo ci sono stati movimenti interni alla top 10 dei risultati posizionati (piuttosto che stravolgimenti alla composizione dei siti in prima pagina), mentre le grandi variazioni ci segnalano che il grosso dell’attività di modifica dell’algoritmo ha interessato (anche o soprattutto) le pagine successive alla prima, con siti che hanno scalato le classifiche (anche senza però arrivare in top 10) o che si sono ritrovati nelle posizioni di retrovia.
Ad ogni modo, anche in Italia sembra essersi verificato un fenomeno frequente con gli update di Google, ovvero un effetto altalena tra pagine che vincono e perdono: in molti casi, le pagine ottengono una spinta in alto (o, al contrario, in basso) che però dopo qualche giorno si ferma, per ritornare alla posizione iniziale. Questo potrebbe essere il frutto di un’attività di testing di Google, che varia la visibilità di alcuni contenuti per scoprire se e come risuonano con le query degli utenti e con il loro search intent, per poi prendere una decisione definitiva sul “valore” di quella pagina entro la fine del rollout.
L’analisi delle tendenze degli osservatori esteri
Allargando l’analisi con le informazioni che arrivano dagli osservatori e dagli esperti internazionali, il May 2022 Core Update sembra confermarsi come un aggiornamento piuttosto intenso, con effetti sensibili sulle SERP (ma era prevedibile, essendo il primo core update del 2022 del motore di ricerca e arrivando a distanza di sei mesi dal precedente).
In particolare, la community SEO ha percepito l’aggiornamento di maggio 2022 come più significativo e sensibile del precedente November 2021 Core Update (che fu molto contestato perché rilasciato poco prima della stagione delle vacanze invernali in America, periodo di grande fermento di vendite online, generando anche una rassicurazione da parte di Google di “effetti poco intensi”). Il consueto articolo di Barry Schwartz riporta tanti commenti giunti (in larghissima parte) da SEO che hanno perso ranking e traffico dopo l’update, e tutti lamentano forti picchi di calo.
Si spinge oltre l’analisi di Matt Southern su Search Engine Journal che, pur premettendo che sia presto per trarre conclusioni, ha notato segnali che indicano che il May 2022 Core Update ha colpito siti Web con contenuti generati dall’intelligenza artificiale, citando come esempio di questa tesi le segnalazioni online di siti con contenuti scritto con un sistema AI con enorme calo del traffico.
Ovviamente, sappiamo che i broad core update di Google influiscono in una certa misura su tutti i risultati di ricerca, ma spesso i SEO puntano a cercare aree dove l’impatto possa essere più evidente rispetto ad altre: questa volta, sembra che Google si stia dedicando alle pagine con contenuti dell’IA, ma ciò comunque non ciò non significa che queste tipologie di contenuto siano intrinsecamente cattive.
Molto “curiosa” anche la scoperta di Lily Ray, che su Twitter ha postato alcuni screen per dimostrare come l’update abbia favorito le pagine del programma Google Scholar in inglese, che ora compaiono in posizioni di vertice per molte keyword YMYL.