È da tempo che Google si sta impegnando per supportare le piccole e medie imprese che vogliono sfruttare i canali digitali: le schede Google My Business sono probabilmente il primo esempio che ci viene in mente, ma in questi mesi il colosso tecnologico ha anche lavorato a un manuale di marketing online per chi ha dovuto ricostruire l’attività dopo la pandemia, e ancora reso gratuito Google Shopping per ampliare la visibilità dei rivenditori e anticipato lo sviluppo di apposite funzionalità AI come lo Shopping Graph e la partnership con Shopify. Al termine della sua International Small Business Week, Big G ha annunciato altri interventi per questo specifico e delicato settore, con innovazioni che in particolare riguardano la gestione di GMB e la possibilità di caricare il proprio inventario online.
Più semplice gestire e modificare le informazioni di profilo in GMB
La prima novità riguarda proprio Google My Business, e porta avanti l’opera di semplificazione della gestione delle informazioni di profilo avviata lo scorso anno: ora, le aziende hanno più modi per modificare i dati che vengono visualizzati dagli utenti, senza mai uscire dalla Ricerca o da Maps.
In particolare, ora è possibile aggiungere o modificare ulteriori dettagli come le informazioni di contatto e gli orari di apertura, ma anche creare offerte di servizi locali e programmare Google Posts per condividere gli aggiornamenti direttamente da Search.
Va più in dettaglio l’articolo di David Rohan, Product Manager della compagnia, che spiega che ora è possibile “aggiungere dettagli, come informazioni di contatto e orari di apertura, e creare post per condividere aggiornamenti, come offerte speciali o nuove offerte, direttamente da Ricerca Google”, e inoltre “creare post sugli eventi imminenti, inclusi quando e dove si svolgeranno, sia che tu stia organizzando una festa di riapertura o ospitando una degustazione online”.
Come funzionano i nuovi servizi Google My Business
Per utilizzare questa funzionalità e aggiungere questi aggiornamenti al profilo della propria attività, bisogna accedere prima di tutto all’account Google associato; da qui, basta digitare il nome dell’attività o “la mia attività” in Ricerca Google, o toccare l’immagine del profilo seguita da “Profilo della tua attività” su Google Maps.
Se l’attività offre servizi locali – come lavori edili, riparazioni auto o acconciature – ora è possibile utilizzare il menu “Modifica profilo” su Search per aggiornare facilmente i servizi offerti e, se applicabile, le aree locali servite. Per le attività di bellezza e cura della persona, c’è la possibilità di segnalare “le specialità come estensioni delle ciglia, trecce a scatola, capelli ricci, balayage, dreadlocks o rifiniture per barba”.
Chi invece ha un’attività di ristorazione o di servizi e lavora con uno dei servizi partner di Prenota con Google, ora può abilitare le prenotazioni online tramite il profilo dell’attività, direttamente da Ricerca Google, e visualizzare anche quante prenotazioni hanno effettuato i clienti direttamente su Google.
Nuove opportunità per attività di ristorazione
Per chi opera nel settore food ci sono altre funzioni specifiche molto interessanti: ad esempio, Order with Google consente alle attività alimentari di accettare ordini per il servizio di asporto e consegna direttamente tramite il profilo dell’attività su Ricerca Google e Maps, rendendo più semplice aiutare a gestire la domanda, raggiungere nuovi clienti e trasformare le ricerche su Google in ordini – ancor più importante se pensiamo che “le ordinazioni di cibo su Google sono aumentate di oltre il 230% rispetto allo scorso anno grazie all’aumento della domanda e ai nuovi partner di ristorazione”, come svela Rohan.
Inoltre, Google ha aggiunto modi più semplici per condividere il menu e permette a un ristorante di distinguersi dai competitor: ora è possibile aggiungere voci di menu al profilo dell’attività su Ricerca e Maps, intervenendo semplicemente sull’intero menu o sui piatti in primo piano tramite il menu “Modifica profilo” su Cerca. Questi nuovi punti di ingresso aiutano le aziende alimentari ad aggiornare le proprie informazioni e interagire con i clienti direttamente dalle app che già utilizzano, come Ricerca e Maps.
Il supporto ai retailer
Diverse anche le feature pensate per agevolare le imprese attive nel commercio al dettaglio, ambito sempre più dinamico sui canali digitali.
Secondo Google, gli acquirenti cercano sempre più prodotti online prima di recarsi in negozio e le ricerche su Google per “chi ha” + “in magazzino” sono cresciute di oltre l’8.000% anno su anno; inoltre, da marzo 2020 le ricerche legate allo shopping online e a come acquistare online sono raddoppiate in tutto il mondo, anche in Italia, dove l’interesse di ricerca relativo a “shopping online” è cresciuto del 50% (fonte Google Trends).
Ora più che mai, quindi, “le aziende devono farsi scoprire in più luoghi, non solo nelle strade principali della città”, come scrive il team di Google Italia, presentando gli strumenti pensati per accompagnare questo processo. Ad esempio, Google ha lavorato a integrazioni semplificate con Shopify e WooCommerce, “aiutando i rivenditori a pubblicare rapidamente il loro inventario di prodotti su Google, assicurando che più clienti sappiano cosa vendono e dove trovarli”.
Sempre nell’ottica di aiutare le persone a cogliere le opportunità del digitale per le proprie attività va “La Mia Impresa Online”, la nuova Action sull’Assistente Google pensata per portare online un’attività in modo facile, immediato e senza costi. Grazie a questo strumento, per valorizzare la propria attività online non sarà necessario possedere delle competenze digitali specifiche, ma basterà usare la voce per far trovare il proprio business sulla Ricerca Google e su Google Maps.
Opportunità Locali e Pointy, nuovi strumenti Google per le imprese
Ci sono poi due strumenti specifici pensati per supportare i rivenditori.
In Italia ha debuttato “Opportunità Locali”, tool gratuito che aiuta le diverse attività con consigli su misura: è sufficiente inserire semplicemente inserire il nome dell’attività retail all’interno della piattaforma per ricevere dei consigli personalizzati su come migliorare la propria presenza sulla Ricerca Google e su Maps; ad esempio, si possono ottenere suggerimenti su come rispondere alle recensioni o per il caricamento delle foto, o ancora offrire ai clienti modalità semplici di contatto, mostrare i prodotti e i servizi offerti, fissare appuntamenti e molto altro ancora, tutto in meno di cinque minuti.
Questa risorsa è disponibile anche in Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, ed è previsto un lancio in più mercati europei, Medio Oriente e Africa nei prossimi mesi.
Applicare queste indicazioni può dare un impatto enorme: secondo dati di Google, in Italia “i profili completi dell’attività su Google ricevono in media chiamate di oltre 3 volte superiori rispetto a un profilo incompleto”.
È invece destinato (per ora) solo ai rivenditori idonei negli Stati Uniti la piattaforma Pointy di Google, che permette ottenere l’aggiunta automatica di tutto l’inventario dei prodotti in negozio al profilo dell’attività
Pointy evita il lavoro di inserimento manuale dei dettagli del prodotto, che può essere particolarmente difficile per le attività che hanno molti prodotti in inventario: nel corso della scansione degli articoli in vendita nel negozio, i prodotti vengono aggiunti automaticamente al profilo dell’attività, in modo che i potenziali clienti possano vedere cosa è attualmente disponibile praticamente in tempo reale.
I rivenditori idonei possono ottenere Pointy gratuitamente fino al 30 settembre, informa l’articolo.
Google ha acquisito Pointy nel gennaio 2020: la startup irlandese aveva sviluppato un apposito dispositivo hardware che si collega a uno scanner di codici a barre del punto vendita per estrarre il titolo, l’immagine e la descrizione del prodotto, che vengono aggiunti direttamente su Google.
I vantaggi di queste iniziative
Avere l’opportunità di aggiornare un profilo GMB dalla Ricerca o da Maps può rendere più immediata l’operazione per i proprietari di attività, che quindi sono facilitati nel mantenere aggiornato il loro pubblico su come funziona e su ciò che offre l’attività.
Inoltre, Pointy può essere una soluzione utile per le PMI che desiderano presentare il proprio inventario online, fattore che sta diventando determinante per gli affari perché sempre più consumatori si aspettano e utilizzano l’opzione di “acquistare online, ritirare in negozio“.
Più in generale, tutti gli strumenti che possono supportare la digitalizzazione delle imprese e aiutare le PMI a costruire la propria presenza online sono ora più che mai decisivi (e possono portare concreti risultati positivi anche per l’esperienza offline): oltre ai dati di crescita del commercio online in Italia, è interessante notare che secondo uno studio di Euromonitor, per il 2024 si prevede che per la maggior parte degli acquisti, il 78%, continuerà ad avvenire offline; allo stesso tempo, però, il 54% delle entrate generate dal retail sarà conquistato da quegli esercizi che avranno integrato il digitale nei loro business model.