Non solo Google Search: come funziona la SEO per YouTube

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Non esiste solo Google Search, il classico motore di ricerca che è croce e delizia della nostra attività: negli ultimi tempi sta decollando sempre più anche la visualizzazione di risorse multimediali di ogni tipo, e il gruppo di Mountain View ci ha visto lungo acquisendo già nel 2006 YouTube, poi diventata la piattaforma più importante del settore. E come la Ricerca, anche questo sistema segue delle sue precise regole SEO che determinano il posizionamento e la visibilità dei video, come spiega una pagina ufficiale della compagnia.

Come funziona la ricerca di YouTube

All’interno del più ampio progetto di avvicinamento degli utenti, infatti, Google ha messo online How YouTube Works, un sito completamente nuovo che offre uno sguardo approfondito su tutte le componenti della piattaforma e rispondere alle domande più frequenti sui risultati di ricerca.

Come si legge nella descrizione della pagina, “ogni giorno milioni di persone vengono su YouTube per essere informate, ispirate o semplicemente divertirsi: nel corso del tempo, sono emerse domande su come funziona YouTube, quindi abbiamo creato questo sito per fornire alcune risposte e spiegare cosa stiamo facendo per promuovere una piattaforma responsabile su cui gli utenti, i creatori e gli artisti che compongono la nostra community possono fare affidamento”.

L’impegno per rendere sicura la piattaforma

Il primo punto su cui si focalizza l’attenzione c’è l’impegno a rendere YouTube più sicuro: l’approccio di Google si basa su quattro R – Remove, Reduce, Raise up, Reward – ovvero in italiano:

  • Rimozione dei contenuti che violano le nostre politiche.
  • Riduzione della diffusione di materiale disinformativo, dannoso e borderline.
  • Promozione di fonti autorevoli per notizie e informazioni.
  • Valorizzazione di creatori fidati e affidabili.

La Ricerca su YouTube

In aggiunta a questi fattori di base, c’è poi un’intera sezione dedicata al funzionamento del sistema di ricerca e di posizionamento della piattaforma video, che ci offre un’interessante panoramica su un sistema che può diventare un importante canale per ampliare la nostra strategia di marketing digitale.

Il sistema di classificazione delle ricerche di YouTube deve ordinare ogni minuto qualcosa come “oltre 500 ore di contenuti caricati” e trovare immediatamente i risultati più pertinenti per una query.

I criteri della classificazione

Per riuscire in questo compito così difficile e fornire i migliori risultati di ricerca, il sistema dà la priorità a tre elementi principali: pertinenza, coinvolgimento e qualità.

  1. Pertinenza. Senza essere troppo nel dettaglio, si legge che per stimare la pertinenza e la rilevanza YouTube esamina molti fattori, “ad esempio quanto il titolo, i tag, la descrizione e il contenuto del video corrispondono alla tua query di ricerca”.
  2. Engagement. L’algoritmo di ricerca di YouTube utilizza i segnali di coinvolgimento – engagement – per determinare la pertinenza, ritenendoli preziosi, e incorpora segnali aggregati degli utenti (come ad esempio il tempo di visione di uno specifico video per una specifica query) per riuscire a determinare se altri utenti considerano quel video pertinente alla query.
  3. Qualità. I sistemi di YouTube “sono progettati per identificare segnali che possono aiutare a determinare quali canali dimostrano competenza, autorevolezza e affidabilità su un determinato argomento”.

Rispetto a questo ultimo punto, possiamo notare il riferimento a “competenza, autorevolezza e affidabilità”, ovvero i tre principi del paradigma EAT che sono presi come riferimento anche per la valutazione dei classici risultati di ricerca di Google.

Gli altri fattori di ranking su YouTube

Oltre a questi tre fattori principali, ci sono poi altri elementi che sono presi in considerazione per il ranking dei video, e in particolare la personalizzazione dei risultati: YouTube si “impegna a rendere i risultati della ricerca pertinenti per ciascun utente e possiamo anche considerare la tua ricerca e la cronologia delle visualizzazioni”.

È per questo motivo che “i risultati della tua ricerca potrebbero differire dai risultati della ricerca di un altro utente per la stessa query”, ed esempio “se guardi molti video sportivi e cerchi cricket, potremmo raccomandare i video che presentano il cricket sportivo piuttosto che i video naturalistici con i grilli (cricket in inglese)”.

Ad ogni modo, gli utenti hanno a disposizione alcuni “strumenti per aiutarti a influenzare i fattori che prendiamo in considerazione per fornirti i migliori risultati di ricerca”: in particolare, è possibile mettere in pausa o cancellare in qualsiasi momento la ricerca e la cronologia visualizzazioni di YouTube, e in questo caso i risultati di ricerca non terranno conto di tali segnali.

Valutazioni su affidabilità e autorevolezza

Il peso dei fattori di ranking dipende anche dal topic del video, e a seconda dei casi YouTube dà priorità a un segnale anziché a un altro.

Ad esempio, in categorie di contenuti come notizie, politica e informazioni mediche o scientifiche sono fondamentali “la veridicità e la credibilità”, e quindi YouTube “lavora duramente per garantire che i nostri sistemi di ricerca privilegino la diffusione di contenuti autorevoli da fonti attendibili”, e quindi le chiavi della visibilità sono autorevolezza e affidabilità.

In altre aree più leggere, come la musica o l’intrattenimento, i criteri usati da YouTube “per aiutare i nostri sistemi a connetterti a contenuti di qualità che ti piaceranno” sono la pertinenza, la freschezza o la popolarità.

I video consigliati

I creatori di contenuti che vogliono essere scoperti su YouTube hanno un’altra opportunità, ovvero i “suggerimenti” (recommended videos), che aiutano gli utenti “a scoprire altri video che potrai amare, sia che si tratti di un’ottima nuova ricetta da provare o della tua prossima canzone preferita”.

I consigli sono condivisi sia nella home page della piattaforma che nella sezione “video successivo”, come suggerimento su cosa guardare dopo, e per perfezionare questi risultati YouTube “esegue test, apprende si adegua costantemente”.

Dal punto di vista tecnico, i video consigliati sono estrapolati prendendo in considerazione vari segnali, tra cui le abitudini di ricerca e visualizzazione (se la funzione di cronologia è abilitata), nonché i canali a cui l’utente è abbonato; inoltre, sono valutati anche il contesto dell’utente, come il Paese e l’ora del giorno. In questo modo, ad esempio, è possibile visualizzare notizie rilevanti a livello locale.

Un altro segnale considerato dai sistemi di raccomandazione di YouTube è il numero di utenti che ha fatto clic sullo stesso video e lo ha visualizzato fino al termine – indicazione sul fatto che il video è di qualità superiore o divertente – e il numero di utenti che invece ha abbandonato la visualizzazione.

Inoltre, le persone possono interagire con questo sistema attraverso feedback e sondaggi casuali che compaiono sulla home page e in altri posti della piattaforma, con cui YouTube chiede agli utenti di condividere la loro esperienza con i singoli video – ad esempio, selezionando il gradimento o meno del video suggerito – e utilizza queste informazioni dirette per mettere a punto e migliorare la feature per tutti gli utenti.

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