L’Epifania si è appena portata via tutte le feste, come ci ricorda il vecchio proverbio, ma siamo ancora in tempo per commentare un episodio speciale di Ask Google Webmasters, la serie su YouTube in cui John Mueller offre risposte alla comunità SEO. In occasione del periodo di fine anno, infatti, il Senior Webmaster Trend Analyst della compagnia americana ha realizzato un video “Holiday Special” per rispondere alle più comuni domande SEO che attanagliano chi opera online.
Mueller propone quindi un elenco veloce di domande e risposte, con definizioni molto sintetiche e dirette, chiarendo alcune questioni tecniche o generali sulla SEO e sul sistema di Ricerca di Google. Ecco quindi queste “pillole”, che sicuramente possono tornare utili anche nell’attività di tutti i giorni.
Qual è la differenza tra redirect 301 e 302?
Si tratta di due modalità per eseguire un reindirizzamento verso un’altra risorsa ed entrambi portano gli utenti avanti, con una differenza sottile ma importante: un redirect 301 è permanente, quindi “la destinazione è ciò che manteniamo”. Il 302 è un reindirizzamento temporaneo, quindi Google tornerà successivamente a verificare lo status dell’URL. Entrambi funzionano bene e la scelta dipende dalle esigenze e dai singoli casi.
Qual è la differenza tra un 404 e un 410?
Sempre in tema codici di stato HTTP, sia 404 che 410 segnalano che la pagina è “andata”. A livello teorico, il 410 può essere un po’ più veloce, ma nella pratica sono processati allo stesso modo su un sito web regolare.
Qual è la lunghezza giusta per meta description o title tag?
Non esiste una lunghezza predefinita per meta description e title tag, ma è importante che questi elementi siano unici, persuasivi e utili, ovvero che forniscano agli utenti le informazioni di cui sono alla ricerca. In questo modo, Google può mettere in evidenza le pagine del sito in SERP in modo ottimale.
Si possono usare simboli nel titolo?
Certo! Google cerca di non mostrare simboli fuorvianti e potrebbe essere bassa la quota di persone che li cercano, ma un sito può usare simboli nel titolo se lo preferisce.
L’uso di keyword negli URL ha un valore?
Le keyword inserite negli URL svolgono un ruolo “insignificante” per le pagine, ma “molti content management systems ne rendono facile l’uso: perciò, continuate a tenerle se avete agito così finora, ma non preoccupatevi se non lo fate”. Diverso il caso dei file immagine, dove Google usa le keyword per l’indicizzazione nella ricerca per immagini, perché il nome “cute-robot.gif è decisamente meglio di image-1138.gif”.
L’uso di estensione .php o .html per le pagine ha un’importanza diversa?
No, risponde John Mueller, perché entrambe le estensioni vanno bene; la raccomandazione è di non cambiare da un tipo all’altro, a meno che non siano già in corso grandi cambiamenti su tutto il sito.
Qual è il segreto per un ranking migliore?
In aggiunta a queste domande di SEO tecnica o sulla gestione di alcuni aspetti del contenuto, Mueller offre un contributo (con l’abituale dose di ironia) anche a topic più pesanti, come nel caso della domanda sul segreto per avere un posizionamento ottimale. Secondo il Googler non c’è nessun segreto: un buon modo di partire verso l’obiettivo è avere un sito con delle forti basi tecniche che fornisce contenuti eccezionali.
Qui John propone un paragone con “preparare i migliori biscotti: tu vorrai qualcosa fatto con buoni ingredienti da panettieri affidabili, che non sia simile a quello che trovi altrove”; fuori dalla metafora, il consiglio è di “distinguersi, usare buona tecnica e grande contenuto, impegnati a fare il massimo, a fare qualcosa di cui sei orgoglioso, pensato sul lungo periodo”.
Gli algoritmi di Google non contano le parole di una pagina per la classificazione, così come “tu non giudici un biscotto semplicemente dal suo peso”. Quindi, “se vuoi che le tue pagine siano raccomandate come qualcosa di eccezionale, allora fai qualcosa di eccezionale“.