Sono passate alcune settimane da quando Google ha ammesso di aver avuto qualche problema al suo Indice: un eufemismo, visto che migliaia di siti sono stati “cacciati fuori” dai risultati di Ricerca e che la situazione è andata avanti per alcuni giorni, come abbiamo raccontato con i nostri aggiornamenti.
I problemi di Google
Le criticità non si sono poi fermate solo all’indicizzazione della Search, perché nei giorni successivi sono stati riscontrati altri tipi di issues, per usare la terminologia di Mountain View, anche ad alcune funzioni della Search Console e all’indice di Google News, rientrati per fortuna con tempistiche ridotte e più velocemente. Ma qual è stato l’impatto di questi problemi e cosa hanno significato per Google e per i siti coinvolti?
Il problema di indicizzazione di Google
Ripercorriamo innanzitutto quello che è successo: nella prima settimana di aprile, alcuni webmaster notano con preoccupazione che il loro sito è sparito dai risultati di ricerca di Google. Inizialmente si pensa a un nuovo aggiornamento dopo il broad core update (erroneamente) battezzato Florida 2.0, ma non sembrano esserci particolari scossoni in SERP: solo siti che misteriosamente non appaiono più in Google Search, che non si trovano più neppure con il comando site: né in Search Console.
Una settimana di interventi per risolvere il difetto
Sollecitati via social, i Googler cominciano a rispondere agli utenti, fino a quando l’account ufficiale @searchliaison interviene per la prima volta ammettendo che Google ha affrontato una serie di “indexing issues“, problemi di indicizzazione che dovrebbero essere risolti entro le successive ore, senza ulteriori preoccupazioni per webmaster ed editor. Era la mattina della domenica 7 aprile e la situazione sembrava destinata a rientrare nel giro di qualche ora, ma in realtà i problemi, le segnalazioni e gli interventi di correzione di Google sono durati quasi una settimana.
Problema risolto l’11 aprile
Solo nella giornata di giovedì 11 aprile, infatti, è arrivato il tweet conclusivo che annunciava la risoluzione definitiva dell’indexing issue (questa volta al singolare), con cui Google dichiara che le operazioni sono tornate alla normalità. Anche in questo caso, però, le cose sono andate in modo leggermente differente.
Altri issues anche alla Search Console
Quello che Barry Schwartz su Seroundtable non ha esitato a definire “bug” si è infatti esteso nel frattempo anche ad altri elementi del macrocosmo di Big G quasi fosse un virus e, in particolare, ha infettato la Google Search Console e strumenti come il Coverage Report (Rapporto sullo stato della copertura dell’indice) e l’URL Inspection Tool (strumento controllo URL).
Il problema contagia anche gli altri strumenti di Google
In dettaglio, un tweet di Google Webmasters confessava che il Coverage Report riportava immensi cali anche dopo l’intervento risolutivo dell’issue (quindi non durante le fasi di correzione del problema, ma dopo che il caso era stato dichiarato chiuso); inoltre, tanti siti segnalavano criticità nell’usare lo strumento di controllo dell’URL, che non mostrava lo stato live del rapporto, sempre a causa del problema di indicizzazione di Google.
Google ammette le difficoltà
Il giorno 15 aprile (e quindi, altri 4 giorni dopo l’annuncio della risoluzione dell’indexing issue!) il thread su Twitter proseguiva a spiegare le altre difficoltà, sulle quali stavano intervenendo comunque i Googler; per i siti, comunque, questo significava sospendere temporaneamente l’utilizzo dei due strumenti incriminati e usare il vecchio metodo del comando site: per verificare la corretta indicizzazione in Google; in caso in cui tale sito non risultasse indicizzato, però, si negava un’ulteriore presenza del bug di indicizzazione e si chiamavano in causa non meglio specificati “site-specific issue” (problemi specifici al sito), da segnalare al forum di Google per assistenza.
Un bug anche in Google News
Anche il problema con gli strumenti della Search Console è andato avanti per qualche tempo, come dimostrato ancora da Barry Schwartz, ma non è stato l’ultimo grattacapo che ha affrontato Google in queste settimane. Il 16 aprile arriva un nuovo tweet, di nuovo da @searchliaison, in cui si parla di alcuni “indexing issues” riscontrati nei contenuti di Google News, che apparentemente sembrano comunque limitati a un numero ristretto di publisher.
Risoluzione più veloce
L’aggiunta successiva sembra la classica excusatio non petita, perché i Googler tengono a specificare che il problema a Google News non è correlato all’indexing issue precedente, che resta risolto. In questo caso, comunque, l’intervento di correzione è stato più rapido e tempestivo, perché già nella mattinata successiva del 17 aprile è arrivato il messaggio con cui si dichiarava fixato anche il problema con News, specificando che la maggior parte dei contenuti persi per tale ragione sono stati reindicizzati, e che i rimanenti lo sarebbero stati entro le ore successive.
Ancora un problema: URL canonici e breadcrumb
E non finisce qui! Il 26 aprile c’è stato ancora un tweet per segnalare un nuovo technical issue registrato dagli analisti di Google, che ha interessato gli URL canonical e i breadcrumb. Per la precisione, i Googlers hanno ammesso che il sistema potrebbe aver selezionato URL canonici non correlati per alcune pagine e che i breadcrumb sui dispositivi mobili potrebbero mostrare gli URL non correlati.
Ancora una volta, non dovrebbero esserci relazioni con gli altri bug precedenti, ma aprile si è rivelato davvero un mese terribile per Google (e, di riflesso, per chi ha subito gli effetti di questi problemi).
Rimosso il 4 per cento di Google Index?
Ma qual è stato l’impatto di questo bug all’Indice di Google? Una prima stima approssimativa è stata fornita ancora da Barry Schwartz, che si è azzardato a dire, dopo aver raccolto dati e informati, che circa il 4 per cento di Google index è stato rimosso, causando problemi a tantissimi produttori di contenuti, che hanno perso traffico, conversioni e guadagni.
Gli effetti dell’indexing issue di Google sui siti italiani
Anche nel nostro piccolo possiamo fornire qualche dato sugli effetti del problema di indicizzazione di Google, grazie alle segnalazioni arrivate sulla pagine del gruppo pubblico di SEOZoom. A livello italiano, i nostri utenti raccontano situazioni piuttosto critiche: c’è chi lamenta cali di 15 mila visite complessive e 1.500 visite giornaliere in meno, anche dopo l’annuncio di risoluzione del problema. Un altro utente ha continuato a vedere ampie oscillazioni per le keyword ad alto traffico del proprio sito, un altro ancora ha confessato di esser passato da circa tremila visite al giorno a 2.200 e, infine, il caso peggiore è quello di un sito passato da circa 6/7 mila visite al giorno a circa 4/5 mila.
GM