December 2024 Core Update di Google: analisi e siti winner e loser
Festeggiamenti o dolori? Se dicembre è da sempre il mese dei bilanci, quest’anno Google ha deciso di metterci il carico, scatenando il December 2024 Core Update proprio a ridosso delle festività e ad appena sette giorni dal completamento del November 2024 Core Update. Questo aggiornamento ha per giunta avuto un rollout rapidissimo (completato in meno di una settimana) e dall’impatto straordinario, che ha mosso le SERP con una potenza che non si vedeva da tempo, che non ha concesso molto margine per recuperare dal “terremoto” del precedente update. Insomma, il 2024 si è chiuso tra professionisti SEO e webmaster divisi tra chi brindava ai risultati raggiunti e chi ha visto svanire mesi di duro lavoro sotto il peso della volatilità. Ma perché due core update così vicini e un nuovo aggiornamento così turbolento? E soprattutto, quali lezioni possiamo trarre dai suoi effetti per prepararci al meglio? Analizziamo come di consueto il cuore dell’intervento algoritmico, con una panoramica su settori coinvolti e casi di siti winner e loser più emblematici.
December 2024 Core Update di Google, l’aggiornamento a sorpresa
Prima di addentrarci nei dati, facciamo una piccola ricapitolazione delle informazioni generali.
Il December 2024 Core Update è il quarto aggiornamento algoritmico principale rilasciato da Google quest’anno, annunciato il 12 dicembre 2024 e concluso ufficialmente appena sei giorni dopo, il 18 dicembre. Questo aggiornamento, come tutti i core update, rappresenta una revisione significativa dei sistemi centrali di Google che determinano il ranking delle pagine nei risultati di ricerca. L’obiettivo dichiarato è migliorare ulteriormente la qualità e la rilevanza delle SERP, mostrando contenuti più utili e riducendo la visibilità di quelli non adeguati agli standard di Google.
Ciò che ha distinto l’update, però, è stata la gestione dei tempi, e in particolare l’eccezionale rapidità del rollout e la sua vicinanza temporale al November 2024 Core Update, completato appena sette giorni prima. Una sequenza così ravvicinata è un evento raro e ha sollevato numerose domande nella community SEO, sia per l’intensità sia per l’urgenza apparente di queste modifiche algoritmiche.
Com’è stato l’update: una panoramica sintetica e i dati chiave
Il core update, per definizione, è un aggiornamento che agisce su larga scala, toccando tutte le tipologie di contenuto e influenzando molteplici settori.
Rispetto però ai casi più recenti, questo December 2024 Core Update si è distinto e caratterizzato per due elementi chiave:
- La velocità del rilascio. Con una durata di soli sei giorni, questo è uno degli aggiornamenti più rapidi mai documentati, in netto contrasto con il November Core Update, che aveva richiesto ben 24 giorni per essere pienamente distribuito.
- L’impatto immediato sulle SERP. Fin dai primi giorni, gli strumenti di monitoraggio, sia all’estero che in Italia, hanno evidenziato una volatilità sopra la media, con modifiche sostanziali ai ranking e una forte instabilità nelle prime posizioni.
Le dichiarazioni ufficiali di Google sottolineano che questa sequenza di aggiornamenti ravvicinati dipende dal progresso continuo sui diversi sistemi centrali dell’algoritmo. Tuttavia, il forte effetto registrato da dicembre – ancora superiore a quello registrato e analizzato a novembre – evidenzia come il focus del motore di ricerca si stia evolvendo, dando visibilità verso contenuti sempre più adeguati alle esigenze degli utenti e penalizzando strategie obsolete o inappropriate.
Con questi dati chiave, il December update si posiziona come un intervento di peso che ha chiuso il 2024 con un impatto imponente sulle SERP.
Perché il December Core Update è stato così rapido
Con una durata ufficiale di soli sei giorni, dal 12 al 18 dicembre 2024, il December Core Update si colloca come detto tra i rollout più rapidi mai documentati nella storia degli aggiornamenti centrali di Google. Per avere un termine di confronto, basti pensare che il November Core Update, pur avendo impatti diffusi, ha impiegato ben 24 giorni per concludersi, segnalando un approccio più tradizionale nella sequenza di rilascio.
Questa velocità eccezionale potrebbe indicare diverse possibilità tecniche:
- Google ha dichiarato che i suoi aggiornamenti mirano a migliorare in tempi brevi specifici sistemi core dell’algoritmo, e questa accelerazione potrebbe essere stata determinata dalla necessità di implementare correzioni o estendere test iniziati durante il November Update.
- La durata contenuta del rollout potrebbe implicare un focus più mirato su specifici tipi di contenuto o segnali algoritmici, riducendo la necessità di lunghe fasi di assestamento e verifica su scala globale.
- L’intervallo ristretto tra i due core update riflette probabilmente un aggiornamento preparato in anticipo, ma rilasciato quando pronto senza attendere ulteriori assestamenti sulle SERP derivanti dall’update precedente.
Se da un lato questa rapidità ha permesso di osservare gli effetti sulle SERP in modo quasi immediato, dall’altro ha anche amplificato il senso di incertezza tra i webmaster. Una distribuzione così veloce ha reso difficile analizzare o reagire tempestivamente ai cambiamenti in corso rispetto a quanto accade con rollout più lenti, dove c’è maggiore margine per monitorare le fluttuazioni e implementare strategie correttive.
Un confronto diretto con il precedente di novembre 2024
Se consideriamo i due core update consecutivi – quello di novembre e quello di dicembre – emerge chiaramente un cambio di passo nel modo in cui Google ha gestito i rilasci e le relative dinamiche delle SERP.
Il November 2024 Core Update aveva mostrato una traiettoria più graduale, con attività intensa ma distribuita e fluttuazioni che si sono mantenute sopra la media storica per oltre tre settimane. Questo andamento riflette un intervento su vasta scala e più articolato, con fasi di volatilità alternate a momenti di assestamento e stabilizzazione progressiva.
Con il December Core Update , invece, abbiamo assistito a un’immediata esplosione di volatilità: l’Osservatorio SERP di SEOZoom ha registrato un forte incremento delle Grandi variazioni, con picchi intensi già tra il 14 e il 15 dicembre. Questo comportamento dimostra un’impronta algoritmica più decisa e diretta, che ha portato a movimenti intensi e rapidi nelle prime 10 posizioni – con fluttuazioni significative nelle keyword di alta competizione e uscite e ingressi in Top 10 più frequenti rispetto a novembre – e minore “gradualità” del cambiamento – a differenza di novembre, le SERP si sono assestate rapidamente, mostrando variazioni concentrate e meno distribuite nel tempo.
Questa differenza non è solo una questione di tempistiche, ma anche di impatto. I dati di SEOZoom confermano che il December Core Update ha determinato uno “scossone” più immediato e netto per molte categorie di siti, spesso andando a ribaltare i trend di crescita o perdita innescati durante l’aggiornamento di novembre. Ad esempio, settori come e-Commerce e informazione hanno subito oscillazioni particolarmente marcate, con effetti che si sono percepiti già nei primi giorni di dicembre.
Nel complesso, la durata ridotta del rollout ha amplificato l’impatto sulle SERP, trasformando il December Update in un intervento più “radicale” nel breve termine rispetto a novembre, che aveva invece mostrato fluttuazioni diluite su un periodo più lungo e “gestibile”.
December 2024 Core Update: l’analisi delle SERP
E insomma, l’ultimo e più sorprendente update dell’anno ha portato un livello di volatilità significativo nelle SERP straniere e italiane, manifestandosi con cambiamenti profondi rilevabili già nei primi giorni del rollout.
I dati e le osservazioni raccolti dagli esperto di SERoundtable e Search Engine Land dipingono un quadro caratterizzato da volatilità estrema e movimenti sostanziali, soprattutto nelle posizioni alte. Inoltre, come accennato, le variazioni sono state significative sin da subito, già intorno al 15 dicembre 2024, pochi giorni dopo l’annuncio ufficiale del rollout, con picchi di instabilità superiori alla media per il mercato statunitense e britannico.
Domini di grande rilevanza come pinterest.com e bbc.com hanno evidenziato trend positivi durante e dopo l’update, registrando incrementi significativi negli indici di visibilità. Ad esempio, pinterest.com ha beneficiato di una maggiore copertura per keyword legate al lifestyle, mentre bbc.com ha registrato un miglioramento su query informative e di alto volume, rafforzando il proprio posizionamento come fonte autorevole per notizie globali.
Risultati interessanti anche per il settore dell’e-Commerce internazionale, con movimenti contrastanti: negli Stati Uniti, accanto a domini come steampowered.com, legati al gaming, che hanno registrato guadagni moderati ma costanti, altri portali meno strutturati hanno subito flessioni significative, suggerendo un affinamento da parte di Google nella valutazione della rilevanza e autorità dei contenuti transazionali.
Un’altra area evidenziata dalle fonti estere è quella dei siti governativi e accademici, con performance fortemente eterogenee. Core.ac.uk, per esempio, ha visto migliorare la propria visibilità grazie a una percezione algoritmica di affidabilità e utilità per l’utente finale, guadagnando visibilità nel Regno Unito. Al contrario, alcuni domini locali più specifici – come siti di amministrazioni municipali o regionali – hanno spesso registrato riduzioni, probabilmente a causa di un ricalcolo della rilevanza rispetto a ricerche generaliste.
Tuttavia, in alcuni mercati si è osservato quello che potrebbe essere definito un effetto di sopravvalutazione temporanea. Alcuni domini internazionali, come reddit.com, hanno registrato aumenti di visibilità significativi su keyword tradotte automaticamente verso mercati non anglofoni (es. Europa). Questo trend è stato successivamente compensato da un leggero calo della visibilità di quei contenuti percepiti come meno curati o specifici per l’utente locale. Anche altre piattaforme globali che fanno affidamento sull’intelligenza artificiale per la localizzazione dei contenuti – come quelle nel settore dell’e-learning – hanno registrato dinamiche simili.
La reazione della community SEO internazionale ha confermato l’entità dell’impatto. Forum e canali dedicati, come WebmasterWorld e il sito di Barry Schwartz, hanno raccolto numerosi commenti di webmaster che riportavano cali improvvisi di traffico o guadagni inaspettati. Tra i principali feedback, alcuni siti hanno sperimentato un vero e proprio ribaltamento dei risultati osservati a novembre, ribadendo come Google stia probabilmente affinando alcuni segnali algoritmici introdotti di recente. Molti altri lamentano invece una crescente difficoltà per i siti di nicchia nel mantenere posizioni stabili, laddove i grandi brand sembrano aver guadagnato ulteriore visibilità.
In sintesi, l’effetto del December Core Update sulle SERP straniere riflette un intervento globale che va oltre i confini geografici, premiando contenuti localmente pertinenti e penalizzando siti con strategie meno centrate sull’esperienza utente. In mercati saturi come Stati Uniti e Regno Unito, il trend più evidente è la polarizzazione: domini autorevoli e solidi, con contenuti robusti e utili, sono stati ulteriormente premiati, mentre piattaforme meno strutturate o adattate hanno subito contraccolpi considerevoli. Queste dinamiche mettono in evidenza l’importanza crescente della qualità e della contestualizzazione dei contenuti per competere a livello internazionale, anche alla luce di update così incisivi.
La situazione in Italia: impatto inteso e vario
Grazie ai dati raccolti con l’Osservatorio SERP di SEOZoom possiamo guardare il quadro completo dei movimenti avvenuti e delle categorie più influenzate da questa nuova revisione algoritmica su Google Italia.
I dati confermano che il December Update ha avuto un effetto sproporzionato sulle Grandi variazioni, che hanno superato i valori medi storici. Ad esempio:
- Il 19 dicembre 2024, ultimo giorno di rollout, le Grandi variazioni hanno registrato un aumento dell’+8,60% rispetto ai valori medi, uno dei picchi più alti degli ultimi mesi.
- Contrariamente al November Update, le Piccole variazioni hanno invece registrato un calo del -2,79% lo stesso giorno, suggerendo che questo aggiornamento abbia agito in modo meno incrementale e più mirato su cambiamenti significativi di ranking.
Scendendo maggiormente in dettagli, il dato relativo alle Grandi variazioni indica stravolgimenti significativi nelle posizioni occupate da alcune pagine web, spesso collegati a un riposizionamento rapido di ranking in risposta ai nuovi segnali algoritmici introdotti dall’update. Si tratta, quindi, di un elemento di forte instabilità che ha messo alla prova i settori più competitivi.
Parallelamente, il dato sulle Piccole variazioni ha mostrato un trend opposto rispetto a novembre, segnale che il December Core Update non si è concentrato su aggiustamenti di lieve entità ma ha agito in modo mirato e profondo su determinate porzioni delle SERP. Questo comportamento potrebbe indicare una strategia di Google orientata a implementare modifiche meno incrementali e più strategiche.
L’Osservatorio SERP ha anche messo in evidenza un incremento rilevante di movimenti sia per le uscite dalla Top 10, con un +1,53% il 19 dicembre, sia per le oscillazioni interne alla Top 10, che hanno raggiunto un +0,43% lo stesso giorno. Questi movimenti denotano una generale instabilità all’interno della prima pagina di Google, dove la competizione per rimanere visibili è maggiore. Per molte aziende e brand, la perdita di posizioni in Top 10 può tradursi in un calo considerevole del traffico organico, sottolineando la necessità di analizzare le cause di queste variazioni e identificare eventuali correttivi da implementare.
Nel complesso, i dati delle SERP italiane confermano che l’impatto del December Core Update è stato di natura incisiva, con effetti che si stanno ancora delineando per molte delle keyword più strategiche.
Un altro elemento chiave dell’analisi riguarda l’instabilità delle SERP durante le giornate centrali del rollout, in particolare tra il 13 e il 15 dicembre, quando i movimenti sono stati particolarmente intensi. Questi giorni si sono contraddistinti per un incremento accelerato delle fluttuazioni, portando molti siti a perdere o guadagnare posizioni in modo improvviso.
Pattern emergenti: settori colpiti e tipologie di siti
Anche se vale sempre la stessa premessa – è impossibile individuare la logica dell’azione di Google, così come è arduo trovare un segnale di correlazione effettivo tra winner o loser o ancora fare una semplice verifica dei siti per settore per capire se i guadagni di un dominio corrispondono alle perdite di un altro, nonostante alcune sovrapposizioni di tematiche tra siti che vincono e quelli che perdono ranking – possiamo comunque identificare alcune categorie particolarmente sollecitate durante il December Core Update.
I settori e-commerce e informazione si sono rivelati tra quelli più esposti. Negli e-commerce, ad esempio, sono stati registrati frequenti cambiamenti di posizionamento nei risultati transazionali, in cui le pagine vengono spesso valutate per la loro capacità di soddisfare intenti specifici legati agli acquisti. Anche i siti informativi hanno mostrato una forte instabilità, con dinamiche di ribaltamento che hanno favorito in molti casi i grandi player generalisti. Come rilevato da SEOZoom, l’impatto sugli editori di nicchia è stato meno uniforme, ma non privo di effetti significativi: alcuni siti hanno registrato cali repentini, mentre altri hanno beneficiato improvvisamente di maggior visibilità a seguito dell’assestamento algoritmico. Queste oscillazioni potrebbero indicare che Google ha affinato la sua valutazione della qualità dei contenuti, premiando con maggiore evidenza le pagine che meglio rispondono ai bisogni degli utenti.
Inoltre, il December Core Update ha infuso nuova linfa a piattaforme UGC come Reddit, che ha guadagnato il +30,54% di traffico e ha registrato un balzo simbolico nella Zoom Authority (+2). Questo fenomeno riflette la crescente preferenza di Google per i contenuti social, spesso valorizzando il contributo delle community.
E poi, se qualche settimana fa ci chiedevamo se il sito di Benedetta Rossi – fattoincasadabenedetta – stesse perdendo la fiducia di Google dopo due cali consecutivi post-update, ora invece abbiamo una (lieve) inversione di tendenza, con un beneaugurante +3,44. Segno più anche per trovaprezzi.it, che sale dell’8% circa e tocca quota traffico di 5 milioni, pur restando ancora molto lontano dai fasti di appena tre mesi fa: alla fine di ottobre, il sito comparatore aveva infatti un volume di traffico stimato di 7.110.457!
Winner e loser del December 2024 Core Update: chi ha vinto e chi ha perso nelle SERP italiane
Non possiamo certo dire che gli effetti del December 2024 Core Update siano passati inosservati neanche in Italia: i dati che abbiamo raccolto evidenziano variazioni significative per molti siti, con alcune realtà che hanno registrato guadagni importanti in termini di traffico e keyword, mentre altre hanno subito flessioni.
Vediamo nel dettaglio l’analisi dei winner – quei domini che hanno beneficiato dell’aggiornamento – e dei loser, ovvero chi ha visto un ridimensionamento del proprio traffico organico. È interessante notare le correlazioni tra i settori e il comportamento dell’algoritmo, che in molti casi sembra aver premiato contenuti utili e autorevoli, penalizzando invece strategie di ottimizzazione meno solide.
Winner del December 2024 Core Update
- Leroy Merlin: un colosso in ascesa nel settore delle “necessità domestiche”
Il sito di Leroy Merlin è uno degli indiscussi vincitori di questo aggiornamento, con un incremento di traffico stimato del +20,36% e un aumento significativo delle keyword posizionate (+12,7%).
L’espansione di grandi volumi di ricerca, unite a strategie di contenuto mirate, ha contribuito a consolidarne l’autorità nel settore delle “necessità per la casa, portando a un recupero netto anche rispetto al calo segnalato nell’analisi dell’update di agosto 2024.
L’ascesa nelle SERP è particolarmente evidente per keyword legate alla progettazione e alle esigenze domestiche, come carte da parati (posizione 3, 90.500 ricerche mensili) e libreria (posizione 1, volume di 135.000), indicando un’accresciuta fiducia dell’algoritmo nel valore informativo e commerciale dei contenuti.
- Aranzulla.it: il re dei tutorial continua a crescere
Salvatore Aranzulla conferma la sua posizione centrale nelle SERP italiane, con un balzo della Zoom Authority a 82 (+1) e un incremento di traffico stimato del +12,93%.
Questo risultato sottolinea come il sito continui a essere un riferimento nel settore della tecnologia e dei tutorial pratici. Keyword ad altissimo volume, come libero mail (pos. 7, 20.400.000 vol.) e virgilio mail (pos. 8, 5.000.000 vol.), evidenziano la solidità della strategia autorevole e user-centric, in grado di garantire continuità anche di fronte alle fluttuazioni provocate dall’algoritmo.
- Trustpilot: la “fiducia” che premia nei servizi
La piattaforma it.trustpilot.com ha registrato una crescita sorprendente, passando da 8,5 a 14,1 milioni di traffico stimato (+66,6%).
Questo incremento indica un guadagno sostanziale nella visibilità organica, e le notevoli variazioni nelle keyword (+13,5%) rafforzano la sua posizione come punto di riferimento nell’universo delle recensioni online. L’algoritmo sembra aver premiato il ruolo “di pubblico servizio” del sito, che continua a espandersi come risorsa centrale per consumatori e aziende, e potrebbe apparire anche con un segnale dell’importanza che riveste la “fiducia” per un brand, valutata anche in base alle opinioni degli utenti che il sito ospita.
- Mediaworld: il peso del brand e delle keyword strategiche
Mediaworld.it si posiziona tra i grandi vincitori del December Update, con un aumento del traffico stimato del +9,13% e un miglioramento della Zoom Authority (da 76 a 77).
Le SERP hanno premiato il presidio del brand nelle ricerche legate ai grandi volumi di traffico, come monopattini elettrici (pos. 1, 135.000 vol.) e playstation 5 (pos. 7, 201.000 vol.), ma anche per query branded come samsung (pos. 5, 550.000 vol.) o apple (pos. 6; 823.000).
Questo caso dimostra come l’update abbia valorizzato contenuti ottimizzati e una forte correlazione tra intenzione di ricerca e offerta.
- Reddit.com: continua l’ascesa globale del contenuto generato dagli utenti
Dopo una crescita evidente nei mesi precedenti, Reddit amplifica ulteriormente la sua posizione in Italia: il traffico stimato sale a +6.798.501 (+30,54%), con un balzo impressionante della Zoom Authority (da 80 a 82).
Solo un anno fa, a dicembre 2023, la piattaforma UGC aveva una ZA di 69: in 12 mesi ha dimostrato di essere percepita da Google come una risorsa autorevole per argomenti vari e discussioni specifiche, inserendosi anche per ricerche generiche di alta competizione, a riprova anche dell’apertura delle SERP a questo tipo di “fonte” di risultati.
- mercati.ilsole24ore.com: una crescita costante nel settore finanziario
Mercati.ilsole24ore.com, un dominio particolarmente solido nel settore degli investimenti, ha registrato una crescita del traffico stimato del +16,3% (da 5,4 milioni a 6,2 milioni), in controtendenza e recupero rispetto al calo subito in occasione del March 2024 Core Update, come evidenziato dalla nostra analisi all’epoca.
Le keyword in salita, tra cui dow jones (pos. 3, 368.000 vol.) e borsa (pos. 3, 165.000 vol.), evidenziano come l’update abbia favorito contenuti affidabili e verticali su argomenti economico-finanziari. La Zoom Authority è aumentata di 1 punto (da 72 a 73), segnale di un consolidamento dell’autorevolezza percepita da Google.
- Ansa.it: il peso dell’autorità nel settore delle news
Il portale Ansa.it, già una delle testate più visibili in Italia, è riuscito a rafforzare ulteriormente la sua rilevanza nelle SERP, con un traffico stimato che è aumentato del +20,3% (da 11,2 a 13,5 milioni), ripristinando la situazione “incrinata” dal recente November Update.
Le keyword importanti in salita – come notizie oggi (pos. 3, 823.000 vol.) e borse oggi (pos. 7, 246.000 vol.) – riflettono l’impegno nel posizionarsi su argomenti chiave dell’attualità.
L’aggiornamento sembra aver premiato i grandi portali di news capaci di coprire in modo sistematico le ricerche a più alto volume.
- ilfattoquotidiano.it: una ripresa dopo le oscillazioni precedenti
Dopo una fase di relativa stabilità, Il Fatto Quotidiano ha beneficiato ampiamente del December Update, con una crescita del traffico stimato del +46,5%.
Questo recupero è particolarmente significativo considerando la recente volatilità del settore editoriale. L’aumento della Zoom Authority a 75 (+2) indica una maggiore fiducia da parte dell’algoritmo, forse legata a un miglioramento nella qualità dei contenuti e nella diversificazione delle keyword posizionate.
- liberoquotidiano.it: un rilancio tra le testate editoriali
Anche Libero Quotidiano figura tra i vincitori, con un incremento del traffico stimato del +86,9% e un significativo miglioramento nella Zoom Authority (da 68 a 71).
Questa crescita si distingue in un panorama editoriale italiano che ha visto, per altri domini, perdite significative nell’ultimo periodo. Per un dominio storicamente solido, l’update potrebbe aver marcato una svolta nelle strategie di ottimizzazione interna.
- drcommodore.it: un caso particolare di picco “da verificare”
Il sito Dr Commodore, dedicato a contenuti pop e culturali, rappresenta uno dei casi più curiosi di questo update.
Il traffico stimato è esploso da 14.025 a oltre 907.000, con un corrispondente aumento vertiginoso della Zoom Authority (da 44 a 60).
Tuttavia, resta da verificare se questo picco sia effettivamente un segnale stabile di riconsiderazione da parte di Google o se si tratti di un fenomeno temporaneo, legato al posizionamento di keyword specifiche, come gojo vs sukuna (pos. 9, 1.600 vol.) e anime belli (pos. 9, 1.600 vol.).
- Lascimmiapensa.com: forte instabilità ma crescita evidente
Simile al caso di Dr Commodore, il sito Lascimmiapensa.com ha visto una significativa impennata dopo l’update, con la Zoom Authority che è salita da 52 a 63.
Il traffico stimato è fortemente aumentato, spinto probabilmente dal posizionamento su keyword quali animali notturni (pos. 8, 18.100 vol.), riley reid (7; 60.500) e personaggio dei simpson (9; 27.100), pur restando da osservare se si tratti di un effetto duraturo o passeggero.
Loser del December 2024 Core Update
- Unieuro.it: leggere perdite, ma su keyword importanti
Nel settore dell’elettronica di consumo, la vittoria di Mediaworld si accompagna al calo di Unieuro.it, che ha registrato una perdita localizzata di traffico stimato pari al -6,69%, scendendo da 5,2 milioni a 4,9 milioni.
Nonostante si tratti di un calo contenuto rispetto ad altri, la criticità emerge dall’impatto su alcune keyword strategiche, come monopattino elettrico (-11 posizioni, 201.000 ricerche mensili) e smartwatch (-1 posizione, 165.000 vol.), elementi rilevanti per il core business del brand.
Anche se il sito ha mantenuto un alto volume di keyword posizionate (+1,65% rispetto a novembre), il calo della visibilità su query chiave potrebbe indicare un problema nel soddisfacimento dell’intento di ricerca o una competizione sempre più intensa con altri player del settore.
- Open.online: un lieve ridimensionamento
La performance di Open.online , già osservata in precedenti aggiornamenti algoritmici, ha subito ulteriori contraccolpi con il December Core Update.
Il sito, posizionato nel settore delle notizie di intrattenimento e celebrità, ha visto una drastica riduzione nel traffico stimato, -39,7% (da 1,1 milioni a poco più di 673.000), e una flessione parallela della Zoom Authority , scesa da 65 a 64. Sebbene la consistenza del numero di keyword (+0,44%) sembri suggerire resistenza su alcune query meno competitive, il calo su ricerche ad alto volume e una perdita di rilievo rispetto a portali concorrenti, come Il Fatto Quotidiano e altre testate generaliste più grandi, potrebbe essere un’indicazione di una minore ottimizzazione dei contenuti offerti agli utenti finali.
- La Stampa: battuta d’arresto per il dominio editoriale
Il quotidiano La Stampa, storico nome del panorama editoriale italiano, rappresenta uno dei casi più interessanti tra i loser di questo update.
Se ad agosto era stato “premiato” da Google, ora il traffico stimato ha subito una riduzione contenuta (-2,63%), passando da 4,53 milioni a 4,41 milioni, e va evidenziato che La Stampa era già in discesa durante il November Core Update, segnalando probabilmente una difficoltà strutturale nel competere con altri colossi dell’informazione, come Corriere.it e Ansa.it. La Zoom Authority è scesa ulteriormente da 75 a 74, confermando una ridotta percezione di affidabilità e pertinenza da parte dell’algoritmo su alcune categorie di ricerche. Questo pattern riflette un trend consolidato negli aggiornamenti algoritmici: i grandi portali generalisti con focus meno verticale sembrano faticare a mantenere la loro centralità nelle SERP.
- Il Giornale: riduzione marcata nel settore opinionistico
Il Giornale ha subito un calo del traffico stimato di -18,9% , passando da 4,89 milioni a 3,97 milioni, nonostante un leggero incremento nelle keyword posizionate (+5,82%).
Questo dato riflette un ridimensionamento non dissimile da quello osservato su altri portali di informazione generalista, come La Stampa. Tra le cause dell’indebolimento possiamo ipotizzare una scarsa capacità di trattenere posizioni per keyword rilevanti, con una progressiva erosione del ranking su query ad alta competitività. Nel contesto di un settore editoriale già saturo, questa flessione evidenzia i limiti di modelli editoriali meno adattabili agli standard qualitativi richiesti dall’algoritmo di Google.
- Internazionale: il calo del giornalismo specializzato
Il sito internazionale.it ha registrato una significativa riduzione del traffico stimato (-33,1%), passando da 633.271 a 423.586. La Zoom Authority è calata a 63 (-1), segnalando un possibile downgrade della percezione qualitativa del dominio.
Il fenomeno può essere legato a un cambiamento algoritmico che ha dato priorità a testate generaliste più grandi, come evidenziato dal miglioramento di Ansa.it.
- Quora: una riduzione drastica della visibilità
Quora si conferma tra i domini più colpiti, con un calo netto del 60,4% nella visibilità stimata. Le SERP sembrano aver penalizzato il sito per alcune categorie di contenuti meno rilevanti o percepiti come meno specifici.
Questo episodio segue i trend globali già osservati: l’algoritmo sembra prediligere piattaforme più localizzate o in grado di offrire contenuto immediatamente fruibile, come Reddit.
- Facile.it: difficoltà per le keyword strategiche
Il traffico stimato di Facile.it è diminuito del -6%, con una contrazione trasversale sulle keyword strategiche come eni plenitude (-28 posizioni, 301.000 vol.), eni gas e luce (dalla seconda alla 30esima posizione per una keyword che vale 301.000), assicurazioni automezzi (-1; 246.000) e very mobile (-5 posizioni, 201.000 vol.).
Questo segnale potrebbe riflettere una concorrenza crescente e una rivalutazione dell’algoritmo rispetto alla rilevanza percepita di determinati contenuti.
- HDblog: perdita nel settore tech
Nel settore dell’elettronica di consumo, l’aggiornamento sembra aver penalizzato HDblog.it, con un calo considerevole di traffico (-31%) e posizioni perse su keyword rilevanti come iphone 12 (-3), samsung (-8) o youtube (-17).
Questo potrebbe suggerire che Google abbia ricalibrato il trattamento delle news, premiando progetti editoriali più ampi o diversificati, o che abbia modificato il search intent sotteso alla query, privilegiando ad esempio dei risultati più transazionali o commerciali.
- Corrieredellosport.it: flessioni nel settore sportivo
Il sito Corrieredellosport.it ha registrato un calo di traffico (-33,6%) e una perdita nella Zoom Authority (-1).
Tra le keyword più colpite troviamo quelle legate alla Serie A, il cui presidio è diminuito. Questo fenomeno rientra in un trend osservato anche in altri siti sportivi, segnalando una possibile competizione interna con i grandi portali aggregatori.
- Sport.sky.it e Tg24.sky.it: analogie di dominio sito associato
Anche il sito Sport.sky.it, un riferimento autorevole per gli eventi sportivi, ha registrato un calo significativo di traffico (-12,3%) e di Zoom Authority (da 75 a 74). Tra le keyword in discesa, serie a (-5 posizioni, 30.400.000 vol.) e juventus (-23 posizioni, 6.120.000 vol.) segnalano una distribuzione del ranking verso competitor più capaci di coprire contenuti dinamici e aggiornati.
A proposito di Sky, lo stesso gruppo editoriale ha visto un calo anche sul portale informativo generalista Tg24.sky.it, con una perdita del -13,9% sul traffico e un impatto negativo su keyword strategiche come superenalotto (-17 posizioni, 3.350.000 vol.). Questo andamento conferma una perdita di centralità del portale nelle SERP, forse dovuta a una rivalutazione strutturale da parte dell’algoritmo.