Dicembre con SEOZoom Academy: 6 idee dai nostri webinar
Eccoci arrivati a dicembre, un mese in cui abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione sull’advertising. Se a novembre ci siamo dedicati a soluzioni operative e strumenti pratici per dare più slancio alle strategie marketing, questo mese ci siamo spinti un passo oltre. L’obiettivo è stato capire come rendere più incisive le campagne pubblicitarie, individuando i canali più efficaci e sfruttando al massimo le potenzialità delle piattaforme online. Anche se i grandi player sembrano dettare le regole, i piccoli business e le PMI possono comunque emergere con approcci mirati e test rapidi, senza l’onere di complessi passaggi interni. Per questo, nelle lezioni delle scorse settimane ci siamo concentrati sulla pratica dell’advertising: dai formati ai budget, dai target ai posizionamenti, con tanti esempi e tool utili da sperimentare. Nelle prossime righe passerò in rassegna i principali spunti raccolti, con l’augurio che possano ispirare nuove idee e iniziative. Mettiamoci subito al lavoro!
Performance Marketing? Solo se fondato su obiettivi e dati
Abbiamo imparato da Giannicola Montesano come il Performance Marketing garantisca un ROI misurabile, eliminando gli sprechi e focalizzando gli investimenti solo dove contano davvero.
Ecco i punti chiave:
- Puntare ai risultati, non agli sprechi. Il Performance Marketing funziona con un approccio pay-per-action: si paga soltanto in base alle azioni rilevanti (clic, lead, vendite). Così ogni euro investito ha un impatto concreto. I dati devono essere al centro: l’ottimizzazione continua passa da KPI specifici come il CPA (Costo per Acquisizione) e il CR (Conversion Rate). Grazie a un monitoraggio costante puoi modificare le campagne in tempo reale, perfezionando target e messaggi.
- Campagne mirate e test continui. Individua i punti deboli del tuo pubblico, sperimenta diversi approcci creativi e sfrutta strumenti avanzati come heatmap e tool di gestione ads. L’obiettivo è trovare il giusto “angolo” comunicativo e migliorare costantemente i risultati. Parti con piccoli test per capire cosa funziona, adatta i messaggi a un pubblico specifico e non dimenticare il retargeting e i programmi referral per consolidare la fidelizzazione. UGC, design coerente e un contesto narrativo solido aiutano a costruire fiducia. Come ci ha ricordato Giannicola “Il contenuto è il re, ma il contesto è la regina”.
Crescere su Meta Ads: da obiettivi immediati a evoluzioni strategiche
Ecco alcuni spunti principali dal webinar di Enrico Marchetto su Meta Ads. L’obiettivo non è solo capire come impostare campagne efficaci, ma integrare la visione imprenditoriale con le dinamiche dell’algoritmo: chi dirige il business punta alle vendite, ma l’algoritmo ha bisogno di tempo e dati per imparare a individuare il giusto pubblico.
Inoltre, come nelle “evoluzioni a step” tipiche dei Pokémon, nel corso degli anni l’approccio dell’advertiser si è evoluto, passando da una forma base di campagne semplici fino a soluzioni più complesse e creative, adattate ai contesti quotidiani e ai pain point delle persone a cui ci si rivolge.
- Differenziare obiettivi umani e obiettivi algoritmici. Se l’imprenditore vuole conversioni immediate e ritorno sull’investimento, l’algoritmo ha bisogno di comprendere il pubblico e le sue interazioni prima di ottimizzare le campagne. È dunque necessario separare gli obiettivi a breve termine (vendite dirette) da quelli a medio-lungo termine (apprendimento algoritmico), definendo KPI coerenti e monitorando i dati per creare un circolo virtuoso di test, analisi e ottimizzazione.
- Evoluzioni a step per strategie più solide. Proprio come in un videogioco, l’advertiser ha mosso i primi passi nel 2018 con una “forma base”: campagne semplici, spesso focalizzate sul traffico o su azioni generiche. Con l’esperienza e i dati raccolti, è passato alla “prima evoluzione”: l’introduzione di obiettivi più specifici come la generazione di lead. Infine, nella “seconda evoluzione”, quella necessaria al giorno d’oggi, il focus si sposta su creatività analitiche, retargeting e una maggiore personalizzazione del messaggio in base alle abitudini, ai contesti quotidiani e ai reali bisogni del pubblico.
Live Shopping: il coinvolgimento interattivo che porta risultati concreti
Con il contributo di Antonio Meraglia abbiamo scoperto come il live shopping possa trasformare il modo in cui i brand si connettono con il pubblico. Lontano dall’essere una televendita o un’asta, questo mezzo crea un’esperienza interattiva e coinvolgente, dove la trasparenza e il dialogo sono centrali.
- Un’esperienza umana e trasparente. Durante una sessione di live shopping, il pubblico non si limita a guardare: partecipa. Domande in tempo reale, risposte dirette e l’energia di un presentatore carismatico creano un’atmosfera coinvolgente. È l’occasione perfetta per raccontare il brand e costruire una connessione emotiva, trasformando spettatori in clienti fedeli.
- Vendite interattive senza pressioni. Offerte esclusive, prodotti in edizione limitata e il senso di urgenza stimolano l’acquisto, ma sempre con un approccio dialogico e non aggressivo. È questo che aiuta a migliorare le conversioni e a ridurre il tasso di abbandono, mantenendo un rapporto genuino con il pubblico.
Quante nuove idee, eh?
Ma questi spunti sono solo l’inizio di un viaggio pensato per rendere i vostri progetti digitali più forti e competitivi. Vi invitiamo a rimanere aggiornati su academy.seozoom.it, dove potrete accedere alle registrazioni dei webinar e scoprire nuovi contenuti ricchi di idee e strategie.
Con la fine dell’anno ormai alle porte, è tempo di fare un brindisi e prepararci alle tante sorprese che il prossimo calendario di eventi ha in serbo per noi.
Non vedo l’ora di rivedervi nel 2025, pieni di energia e voglia di innovare!
