Sì, hai letto bene! Google ha appena annunciato il rilascio del suo aggiornamento core di dicembre 2024, un evento che lascia sorpresi per la sua inusuale rapidità. Questo nuovo aggiornamento arriva infatti a soli sette giorni dal completamento dell’aggiornamento core di novembre 2024, una tempistica senza precedenti nella storia degli update di Google. Un’eccezione si era verificata solo nel 2021, con il rilascio del June update del 2021 che venne distribuito in due fasi, proseguendo anche a luglio: ma in quel caso, Google aveva chiaramente comunicato che si trattava di un processo unico e pianificato, mentre stavolta non c’erano state indicazioni in tal senso.
Google December 2024 Core: un rilascio lampo che sorprende
Il nuovo aggiornamento, ha precisato Google, richiederà circa due settimane per essere implementato completamente. Questo è il quarto aggiornamento core dell’anno, a conferma della continua e intensa attività dell’azienda nel perfezionare i propri algoritmi e sistemi di ricerca. Il ciclo degli aggiornamenti core di Google prevede modifiche significative, tanto che l’azienda è solita annunciarli per consentire ai creatori di contenuti e agli operatori del settore di comprenderne l’impatto.
Il precedente aggiornamento core, iniziato l’11 novembre 2024, si è concluso solo il 5 dicembre 2024, appena una settimana fa, come abbiamo raccontato con la nostra analisi dei siti winner e loser. Questo rende ancora più straordinario il rilascio immediato di un ulteriore update, un fatto che ha generato curiosità e discussioni tra gli esperti SEO e gli operatori del settore.
Google ha spiegato la decisione in una dichiarazione ufficiale: “L’aggiornamento core di dicembre 2024 è in fase di distribuzione e prevediamo che verrà completato in due settimane. Se vi state chiedendo perché questo mese c’è un aggiornamento core dopo quello del mese scorso, abbiamo diversi sistemi core che stiamo sempre migliorando.”
Un’eccezione che fa discutere. Sebbene Google avesse anticipato nelle scorse settimane che un aggiornamento core era in arrivo, non si era mai verificata una vicinanza così ravvicinata tra due rilasci di questa portata. Questo update segue inoltre un anno già ricco di cambiamenti, che includeva il massiccio aggiornamento core di marzo 2024, definito da Google come “il più grande aggiornamento core di sempre”. Quel rilascio, iniziato il 5 marzo, si era protratto per ben 45 giorni, concludendosi il 19 aprile.
Indicazioni per chi è stato colpito dall’update
Come sempre, Google ha fornito indicazioni su cosa fare nel caso in cui un sito web venga negativamente influenzato dall’aggiornamento:
- Nessuna azione specifica richiesta: un calo delle classifiche non implica necessariamente che ci siano problemi con le pagine del sito.
- Focus sui contenuti: Google raccomanda di concentrarsi sulla creazione di contenuti utili, affidabili e incentrati sugli utenti, non sui motori di ricerca.
- Recupero possibile tra gli aggiornamenti: anche se un leggero recupero può verificarsi tra un aggiornamento e l’altro, i cambiamenti più significativi si osservano di solito dopo un ulteriore aggiornamento core.
Google ha ribadito che non c’è nulla di nuovo da fare rispetto alle linee guida già fornite: “Non c’è nulla di nuovo o speciale che i creatori debbano fare per questo aggiornamento, fintanto che hanno creato contenuti soddisfacenti pensati per le persone. Per coloro che potrebbero non essere classificati altrettanto bene, incoraggiamo vivamente a leggere la nostra pagina di aiuto per creare contenuti utili, affidabili e incentrati sulle persone.”
Cronologia aggiornamenti core del 2024: facciamo un ripasso
Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso per chi si occupa di SEO, con tre core update di rilievo: marzo, agosto e, appunto, novembre.
Ognuno di questi aggiornamenti ha introdotto cambiamenti significativi nelle dinamiche di ranking, riaffermando il ruolo centrale dell’algoritmo di Google nella definizione delle SERP.
- March 2024 Core Update: considerato da Google il più grande core update di tutti i tempi, questo aggiornamento ha avuto un profondo impatto su larga scala. Concentrandosi sull’affidabilità e sull’autorità delle fonti, ha causato un significativo riallineamento per siti che avevano beneficiato in modo sproporzionato di contenuti ottimizzati ma privi di reale expertise. È durato 45 giorni, segnando un record di rollout prolungato.
- August 2024 Core Update: caratterizzato da un approccio più mirato, il core update di agosto si è focalizzato principalmente su siti che avevano subito cali precedenti, tentando di offrire una “seconda opportunità” a quei piccoli publisher che si erano dimostrati capaci di migliorare la qualità dei propri contenuti. Durato 19 giorni, ha avuto un impatto più contenuto ma non meno importante.
- November 2024 Core Update: rilasciato l’11 novembre, si è concluso il 5 dicembre, a distanza di 24 giorni. Questo aggiornamento si inserisce in un contesto di consolidamento: sembra combinare l’ampiezza del marzo 2024 con l’approccio selettivo di agosto, perfezionando ulteriormente il processo iniziato con il criticato Helpful Content Update (HCU) di settembre 2023. L’aggiornamento di novembre, pur non portando innovazioni rivoluzionarie, continua nella direzione di valorizzare contenuti con forte focus sull’utilità e la rilevanza per l’utente.
Per maggiori dettagli sugli aggiornamenti core e le linee guida, Google invita a consultare la documentazione ufficiale, un prezioso punto di riferimento per chi opera nel mondo della SEO e della creazione di contenuti.
Un 2024 di aggiornamenti rivoluzionari
Gli aggiornamenti core di Google, pur seminando panico tra webmaster e creatori di contenuti, rappresentano anche delle interessanti opportunità (almeno per chi sopravvive al ciclone). Speriamo che il rilascio di dicembre 2024 non rovini l’atmosfera delle feste, ma diventi invece un’occasione per vedere finalmente un miglioramento del traffico organico e un incremento delle conversioni. Come sempre, l’obiettivo resta lo stesso: creare contenuti di valore, autentici e pensati per gli utenti, cercando di decifrare, una volta per tutte, i gusti del misterioso “spirito dell’algoritmo”.