Dall’acquisto di uno smartphone alla prenotazione di un ristorante o alla scelta di un film da guardare la sera, le recensioni sono lo strumento più immediato per ottenere informazioni su cosa aspettarci. Possiamo dirlo senza dubbio: le recensioni online hanno profondamente cambiato il modo in cui consumatori e utenti si approcciano alle decisioni di acquisto e di utilizzo di prodotti o servizi, ed è quasi impossibile considerare un acquisto o una “mossa” senza prima leggere qualcosa online. Oggi le recensioni non sono più semplici opinioni personali, ma contenuti fondamentali che influenzano decisioni di acquisto e costruiscono fidelizzazione e credibilità per prodotti e brand. Da un punto di vista commerciale, avere recensioni positive e accurate aumenta in modo esponenziale la fiducia nei confronti del brand o del prodotto, dimostrando sia all’utente sia ai motori di ricerca che quel contenuto è rilevante, autorevole e utile. Anche per questo, Google ha studiato uno specifico algoritmo, il Reviews System, che premia i siti che pubblicano recensioni originali, ben scritte e che dimostrano competenza e autenticità. Diventa quindi necessario imparare a scrivere recensioni che diano valore per il lettore e soddisfino i criteri SEO, in modo da emergere nelle SERP e raggiungere un pubblico più esteso. Andiamo allora a scoprire come scrivere recensioni di qualità per prodotti, servizi o esperienze, che diventino strumento efficace di posizionamento e visibilità.
Che cos’è una recensione
Una recensione è un tipo di contenuto che si propone di esprimere un’opinione, un giudizio o un’analisi di qualcosa: può trattarsi di un prodotto, un servizio, un’esperienza o un’opera mediatica. A differenza di una mera descrizione oggettiva, una recensione incorpora anche elementi soggettivi, ossia le impressioni e l’esperienza diretta di chi la scrive. Questi elementi restano comunque bilanciati da un’analisi critica che ha il compito di informare e guidare il lettore.
Ciò che distingue una recensione da altri contenuti è la sua capacità di valutare, giustificare e soprattutto interpretare le caratteristiche dell’oggetto in questione, consentendo a chi legge di farsi un’idea precisa basata non solo sui dati tecnici, ma anche su come quei dati si traducono in un’esperienza pratica e reale. Le recensioni possono essere molto variegate nello stile e nella forma, partendo da articoli di blog, recensioni su Google o piattaforme di e-commerce, fino a contenuti più formali come recensioni accademiche o editoriali. Quello che resta centrale, in tutte le forme, è l’obiettivo di informare e valutare in modo motivato.
A cosa servono le recensioni?
Le recensioni servono principalmente a guidare il lettore, offrendogli il supporto necessario per prendere una decisione più consapevole. Grazie alle recensioni, l’utente può comprendere non solo le caratteristiche di un prodotto o servizio, ma anche i suoi punti di forza e le debolezze, spesso invisibili a una prima lettura delle schede tecniche o delle descrizioni ufficiali. Una buona recensione mette a fuoco i reali vantaggi e i possibili svantaggi, contestualizzando l’oggetto recensito rispetto ai bisogni o alle attese del lettore.
Il valore di una recensione risiede soprattutto nell’essere utile. Ogni recensione che offre informazioni concrete, approfondite e basate su un’esperienza diretta, fornisce al lettore strumenti per valutare cosa sia meglio per lui rispetto alle proprie esigenze. Un altro valore importante è il contributo che le recensioni danno alla costruzione di fiducia: sia tra il consumatore e il brand o il prodotto, sia tra l’autore della recensione e chi la legge. Le recensioni infatti non sono solo elementi di conversione (pensiamo a un acquisto) ma anche di fidelizzazione, aiutando chi le legge a scegliere con sicurezza e creando un rapporto di fiducia tra le parti.
Dal punto di vista delle aziende, le recensioni sono una fonte preziosissima per comprendere il feedback reale degli utenti – positivo o negativo – e migliorare il proprio prodotto o servizio di conseguenza. Inoltre, una serie continua di recensioni visibili e positive può significativamente migliorare la loro reputazione, attirando nuovi clienti e mantenendo una presenza solida nel mercato.
Dove si trovano le recensioni?
Le recensioni possono essere trovate in molteplici contesti e su diverse piattaforme. Tra le più comuni emergono sicuramente i portali di e-Commerce, dove gli utenti condividono le proprie opinioni sui prodotti acquistati. Amazon rappresenta un esempio classico, dove le recensioni degli utenti sono visibili in coda a ogni scheda prodotto; ma anche su piattaforme come TripAdvisor o Booking, legate a ristoranti, locali, e strutture alberghiere, le recensioni giocano un ruolo centrale nel guidare le scelte degli utenti.
Un ruolo particolare è assunto dalle recensioni integrate nei risultati di ricerca di Google, ovvero le cosiddette Google Reviews, inserite direttamente dagli utenti sulla pagina Profilo dell’Attività di un’azienda o di un’attività commerciale. Questo tipo di recensione, accessibile a chiunque tramite i risultati di ricerca o mappe, ha acquisito particolare rilevanza negli ultimi anni grazie all’enorme visibilità offerta dal motore di ricerca di Mountain View. Le Google Reviews influenzano infatti pesantemente non solo l’immagine di un’attività, ma anche il suo ranking locale e il trust score.
Oltre a queste grandi piattaforme, troviamo le recensioni su blog personali o siti aziendali, spesso utilizzati per condividere opinioni tecniche e più dettagliate su determinati prodotti o servizi. Questi ambienti sono in genere gestiti da professionisti o appassionati di un settore specifico, che offrono analisi approfondite e mirate per un pubblico molto attento a dettagli e prestazioni.
Sebbene la struttura e il tono delle recensioni possano variare a seconda della piattaforma su cui vengono ospitate, il loro obiettivo rimane costante: guidare lettori e potenziali clienti verso una decisione ben informata e ponderata.
Le varie tipologie di recensioni e il loro scopo
Le recensioni possono essere categorizzate in diverse tipologie in base al contesto specifico e al materiale trattato. Tra i principali tipi di recensioni troviamo quelle relative a:
- Sono orientate principalmente all’analisi delle caratteristiche tecniche e pratiche di un oggetto, che si tratti di dispositivi elettronici, abbigliamento, automobili o altro. Lo scopo qui è fornire un confronto chiaro tra quanto promesso dal produttore e l’esperienza reale di utilizzo.
- Qui il focus si sposta sulla qualità del servizio offerto, il rapporto con il cliente e l’aderenza alle promesse. Le recensioni sui servizi toccano settori su larga scala: dalla ristorazione, alle tecniche di assistenza tecnica, dall’esperienza di trasporto ai servizi digitali come piattaforme online.
- Queste recensioni raccontano esperienze vissute, come la visita a un ristorante, una vacanza, o l’alloggio in un hotel. Il feedback qui è profondamente legato all’aspetto emozionale e pratico dell’esperienza, dalla qualità del cibo alla cortesia del personale, alla pulizia degli ambienti, alle attrazioni visitate.
- Recensioni che riguardano film, serie TV, libri, videogiochi e altre opere d’intrattenimento o culturali. Lo scopo di queste recensioni è fornire un’interpretazione critica dello stile, della narrazione, della regia e altro, offrendo un’idea attendibile di ciò che il pubblico può aspettarsi.
In tutti i casi, a livello ideale lo scopo chiave di ogni recensione è permettere al lettore di prendere una decisione consapevole, bilanciando informazioni oggettive con opinioni personali: il prodotto funziona davvero come dichiarato? Vale il prezzo? L’esperienza è all’altezza delle aspettative? Quali alternative plausibili possono essere considerate?
Una buona recensione risponde a queste domande, andando in profondità e fornendo risposte utili, trasparenti e complete.
Pubblicare recensioni sul proprio sito: come, perché, quando farlo
Inserire recensioni sul proprio sito rappresenta una strategia chiave per offrire contenuti di valore ai visitatori, costruire fiducia e migliorare la visibilità SEO del brand.
Pubblicare recensioni consente infatti di arricchire la propria piattaforma con contenuti ricercati, che rispondono alle esigenze pratiche del pubblico, trasmettendo competenza e autorevolezza. Ma non solo: per molti siti, le recensioni rappresentano anche un’importante strategia di monetizzazione, soprattutto attraverso l’uso di programmi di affiliazione. I siti che guadagnano commissioni per ogni acquisto legato a un prodotto recensito grazie a link affiliati devono però essere particolarmente attenti a come strutturano le recensioni, per non incorrere nelle penalizzazioni di Google.
Le recensioni fruttano SEO e affiliazioni solo se vengono trattate con professionalità e non appaiono come strumenti puramente promozionali. Questo significa che è importante determinare come pubblicare le recensioni per ottenere credibilità e visibilità, e quando conviene rinnovarle per mantenerle attuali. Una gestione di contenuti basata su recensioni efficaci costruisce inoltre una fonte di traffico stabile, soprattutto se i contenuti restano utili e rilevanti per lungo tempo.
Quali siti pubblicano recensioni?
Le recensioni trovano spazio in numerosi contesti editoriali, che variano per obiettivi e modalità di pubblicazione. Molti blog personali pubblicano recensioni per offrire opinioni indipendenti su prodotti di consumo, viaggi o servizi che gli autori hanno testato; in particolare, i blog di nicchia – come quelli dedicati alla tecnologia, al benessere o al food – attirano pubblico grazie alla combinazione di passione e competenza dei loro autori.
Anche i giornali digitali e altri portali di informazione pubblicano recensioni, orientate più spesso verso prodotti specifici o esperienze particolari, come cinema, teatro o viaggi, e con un taglio editoriale più formale. Infine, esistono siti specializzati che pubblicano recensioni approfondite su una certa classe di prodotti o servizi, come la tecnologia, l’automotive o la moda, presentando guide d’acquisto e raccomandazioni. Questi siti cercano di posizionarsi come leader nel proprio settore, puntando a fornire recensioni tecniche e professionali, mirate a un pubblico molto esigente e attento ai dettagli.
La differenza tra recensioni proprietarie e di terze parti
Quando parliamo di recensioni pubblicate sul proprio sito, dobbiamo fare una distinzione tra recensioni proprietarie e recensioni di terze parti.
Le recensioni proprietarie sono quelle scritte direttamente da chi gestisce il sito o dai collaboratori del portale, che offrono analisi approfondite e prove dirette basate sull’uso del prodotto o servizio, e sono costruite per offrire un’esperienza critica e personale. Questi contenuti sono studiati per arricchire il valore del sito, diventando essi stessi veicoli di traffico SEO e strumenti per migliorare l’autorevolezza della piattaforma.
Al contrario, le recensioni di terze parti sono quelle contribuite direttamente dagli utenti, per esempio nelle sezioni di feedback di e-Commerce o su piattaforme aggregate come Google Reviews o Amazon. Questi contributi possono essere utili per costruire una community interattiva e generare engagement, ma non sempre sono studiati per garantire uno standard editoriale elevato, come avviene per le recensioni proprietarie .
Perché è utile pubblicare recensioni su un sito?
Le recensioni giocano un ruolo centrale per migliorare la SEO , attrarre traffico organico e monetizzare attraverso affiliazioni.
Ma come fare a pubblicare recensioni efficaci? Quando è opportuno pubblicarle, e soprattutto, quali sono i vantaggi reali? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che è necessario porsi prima di lanciarsi nella creazione di contenuti di recensione, che per risultare realmente utili devono soddisfare i requisiti di qualità, inclusi quelli richiesti da Google in termini di originalità e pertinenza.
Pubblicare recensioni di qualità vuol dire creare un pontile stabile tra la richiesta del lettore di informazioni trasparenti e originali e la tua autorità come creatore di contenuti. Ogni recensione, partendo dalle componenti fondamentali come descrizioni, prove dirette, immagini originali e confronti basati sull’esperienza, può diventare un contenuto importante per attirare traffico organico e costruire una reputazione duratura.
Quando ben realizzate, possono quindi portare molteplici benefici al sito sia nell’immediato sia nel lungo termine. Per chi cerca di migliorare la visibilità attraverso i motori di ricerca, le recensioni ottimizzate aventi un equilibrio tra parole chiave, contenuti mirati e prove autentiche permettono di emergere nelle SERP più competitive.
Inoltre, per quei siti che fanno affidamento sulle affiliazioni, le recensioni devono saper bilanciare capacità informativa e spinta alla conversione. Ad esempio, i lettori apprezzano molto di più le recensioni che argomentano seriamente pro e contro piuttosto che spingere forzatamente verso l’acquisto. Google stesso tende a penalizzare quei contenuti troppo promozionali o che puntano a un singolo venditore, mentre apprezza maggiormente recensioni che offrono varietà e obiettività. Includere più opzioni di acquisto, inserendo link a più venditori, è un buon modo per aumentare fiducia sia nei confronti del pubblico sia degli algoritmi .
Se realizzare recensioni di qualità è essenziale per attrarre traffico, la successiva monetizzazione attraverso i link di affiliazione richiede un approccio attento e professionale: non basta semplicemente inserire link a caso verso un prodotto o un servizio, perché serve attribuire la giusta importanza al valore dell’informazione fornita, per non sembrare troppo orientati alla conversione.
Inoltre, un contenuto ben fatto porta vantaggi anche nel lungo termine: pubblicare recensioni che crescono nel tempo e che vengono aggiornate permette di generare un traffico costante, costruendo attorno al proprio sito una reputazione consolidata. Periodici aggiornamenti migliorano la freschezza del contenuto, mantenendo fedele il pubblico e rispondendo ai criteri dei motori di ricerca, che indicizzano meglio pagine dinamiche e sempre al passo con le novità.
Infine, una recensione ben visibile e ottimizzata per i motori di ricerca non ha solo un valore SEO: aiuta a migliorarne l’identità di riferimento per quella specifica categoria trattata, attirando anche nuove partnership di affiliazione con venditori interessati al traffico di qualità che il sito riesce a generare. Con il giusto equilibrio tra ottimizzazione e affiliazione, le recensioni possono produrre benefici a lungo termine, sia in termini di autorità percepita sia come flusso costante di entrate derivanti dalle commissioni generate dagli acquisti degli utenti stimolati dai link presenti nelle recensioni stesse.
Come scrivere una recensione efficace
Ma proviamo a entrare maggiormente nei dettagli pratici, iniziando dall’approccio necessario a questo tema.
Scrivere una recensione efficace non è soltanto un esercizio di opinione personale: è un processo ben strutturato, che richiede un approccio strategico, ricerche accurate e un’attenzione particolare all’esperienza diretta. Una recensione ben fatta deve offrire un valore aggiunto a chi la legge e, al contempo, rispondere alle esigenze dei motori di ricerca, per ottenere visibilità nelle SERP e raggiungere un pubblico più ampio.
La sfida principale è riuscire a creare una narrazione coerente, strutturata su più livelli: dalla descrizione dell’oggetto recensito fino alla formulazione di osservazioni soggettive, il tutto supportato da prove tangibili come dati tecnici, immagini originali o contenuti multimediali.
Dalla ricerca allo sviluppo dell’idea: come impostare una buona struttura
Ogni recensione parte da una struttura di base che non deve essere troppo rigida, ma che permette di organizzare al meglio le informazioni. La ricerca è la fase preliminare: se stiamo recensendo un prodotto, è essenziale conoscere a fondo tutte le caratteristiche tecniche e avere un’idea non superficiale delle alternative disponibili, o delle versioni precedenti se si tratta di un’evoluzione dello stesso modello. Se invece stiamo affrontando una recensione di servizi o esperienze, come nel caso dei ristoranti o delle esperienze di viaggio, è importante contestualizzare la nostra opinione all’interno di uno scenario più ampio che tenga conto anche dei pareri degli altri.
Una volta raccolte queste informazioni preliminari, è ora di passare alla strutturazione della recensione. Ogni recensione efficace deve avere una chiara introduzione che presenti in maniera sintetica e diretta l’oggetto della valutazione. L’introduzione serve non solo a dare un’anteprima di ciò di cui parleremo, ma anche ad attirare da subito l’attenzione del lettore.
Segue poi la parte della descrizione dettagliata. Qui dobbiamo raccontare al lettore caratteristiche essenziali del prodotto o del servizio, senza limitarci a riportare dati tecnici (che possiamo facilmente trovare nella scheda del produttore). Una buona descrizione include riferimenti specifici e mostra come quel prodotto o servizio funziona realmente, basandosi su prove dirette e argomentazioni personali. È qui che la recensione inizia a prendere forma, trasformandosi in un contenuto in grado di guidare efficacemente il lettore.
Terminata questa fase, si passa alla parte più personale, ovvero la valutazione soggettiva. Qui non dobbiamo limitare le nostre opinioni a semplici affermazioni, ma sostenere il giudizio con un’analisi critica: in che modo ci ha impressionato il prodotto? Quali sono i suoi punti forti e deboli? Queste considerazioni, se presentate con argomentazioni valide (come confronti rispetto ad altri prodotti o feedback basati sull’esperienza d’uso), aiutano a creare una narrativa fluida e ben costruita, che eviterà che il testo finisca per risultare una mera riscrittura delle specifiche tecniche fornite dal produttore.
L’importanza dei dettagli e delle osservazioni critiche
Una recensione non può limitarsi a fornire informazioni generali, ma deve entrare nel merito dei dettagli specifici, che rappresentano il cuore del contenuto. Ogni prodotto, servizio o esperienza presenta delle particolarità che lo rendono unico, e sono proprio queste sfumature a fare la differenza tra una recensione utile e una poco efficace.
Ad esempio, se stiamo recensendo un prodotto elettronico, come uno smartphone, è fondamentale parlare di caratteristiche come la durata della batteria, la risoluzione dello schermo, le funzioni della fotocamera o la qualità dei materiali. Questi elementi aiutano il lettore a comprendere cosa quel dispositivo può effettivamente offrire e se soddisfa davvero le promesse del produttore. Diverso è il caso di un ristorante o di un albergo, dove sono i dettagli sull’atmosfera, la qualità del servizio o la pulizia a giocare un ruolo cruciale, oltre chiaramente ai giudizi su piatti ed esperienza complessiva.
Essere specifici non vuol dire solo elencare dati. È opportuno fare osservazioni critiche che siano ben vagliate: ogni recensione di qualità fornisce una valutazione onesta, evidenziando sia i pregi che i difetti, perché è ciò che il lettore si aspetta. Chi legge una recensione vuole una guida sincera, non un testo che sembri scritto solo per promuovere il prodotto. La trasparenza è vitale e non bisogna mai avere paura di evidenziare eventuali limiti o punti deboli dell’oggetto recensito. La forza di una recensione sta anche nella sua imparzialità e capacità di bilanciare ciò che funziona con ciò che non funziona.
I dettagli critici, uniti a una chiara esposizione dei vantaggi, sono ciò che permette al lettore di prendere una decisione informata, ed è per questo che vanno sempre esplicitati coerentemente senza cercare di “ammorbidire” eventuali opinioni negative, che potrebbero invece rafforzare la credibilità del testo.
Aggiungere prove concrete: immagini, contenuti multimediali, dati
Nel contesto attuale, le recensioni non possono limitarsi a essere testuali. Le prove concrete sono ciò che rendono una recensione più tangibile e persuasiva, e molti lettori si aspettano oggi di vedere immagini, video o dati che dimostrino quanto descritto a parole. Questo aspetto è particolarmente rilevante nel contesto delle recensioni di prodotti tecnologici o beni materiali, dove nitide immagini del prodotto, unboxing video, screenshot o filmati che mostrano il prodotto in funzione riescono a dare al lettore una prova visiva della qualità, delle dimensioni e delle prestazioni.
Questi contenuti multimediali aggiungono valore e aiutano anche a incrementare il tasso di interazione: un video introduttivo, un test comparativo o la registrazione della propria esperienza d’uso sono tutti elementi che catturano l’attenzione del pubblico, specialmente quando si tratta di contenuti condivisi tramite canali visuali come YouTube , Instagram o Pinterest.
Ma non si tratta soltanto di elementi visivi. La dimostrazione di prove quantitative (misurazioni tecniche come benchmark, durata della batteria, velocità di connessione e così via), accompagnata da una chiara interpretazione qualitativa (per esempio, le nostre impressioni personali su come ci siamo trovati nell’utilizzare il prodotto), conferisce credibilità all’intero contenuto della recensione.
Per chi scrive recensioni di servizi o esperienze (come un ristorante o una destinazione turistica), gli elementi multimediali possono includere anche audio o immagini immersive, per permettere al lettore di immergersi nelle sensazioni trasmesse dal locale, dalla vista o dal paesaggio. Negare importanza a questi aspetti significa escludere dalla recensione una parte della realtà che potrebbe risultare strategica per il lettore. In aggiunta, i motori di ricerca premiano sempre più contenuti che offrono esperienze complete per l’utente, non solo sotto forma di testo ma anche attraverso immagini e video.
Scrivere recensioni: gli errori comuni da evitare
Scrivere recensioni può sembrare un compito semplice, ma è pieno di insidie. Un errore comune è cadere nella trappola promozionale, trasformando la recensione in un testo di vendita diretta. Evitare toni troppo entusiasmanti o eccessivamente positivi è fondamentale se vogliamo mantenere la nostra recensione credibile. I lettori non cercano una brochure aziendale; vogliono un’opinione sincera che contenga feedback realistici sull’esperienza di utilizzo o fruizione.
Un altro errore diffuso è quello della superficialità, soprattutto nelle descrizioni tecniche o funzionali. Riassumere le specifiche tecniche prese dalla scheda del prodotto senza aggiungere valore personale alla discussione è esattamente ciò che Google scoraggia. L’algoritmo cerca contenuti originali e autentici, che vadano oltre la semplice ripetizione di informazioni già presenti. In pratica, descrivere il prodotto non significa riportare i dati del produttore, ma contestualizzarli secondo il proprio uso e la propria esperienza.
Altrettanto grave è l’assenza di prove concrete. L’errore di scrivere una recensione a partire solo da materiale di terzi o da fonti esterne – senza aver mai testato il prodotto – risulta evidente per chi legge e può minare gravemente la reputazione del sito o dell’autore. Google favorisce, e lo stesso vale per i lettori, recensioni originali, ricche di feedback autentici e prove dirette.
Scrivere recensioni senza convinzione o approfondimento non è solo inefficace, ma può anche avere un effetto negativo: un lettore deluso da una recensione approssimativa difficilmente tornerà su quel sito, e il suo giudizio potrebbe incidere sulla reputazione complessiva della piattaforma.
Ottimizzazione SEO per le recensioni: le azioni consigliate
Per ottenere traffico, però, non basta seguire le regole per scrivere una buona recensione, se non badiamo anche alle best practice di ottimizzazione SEO, che mettono il nostro contenuto nelle migliori opportunità di emergere sui motori di ricerca. Una recensione SEO-friendly, infatti, permette di scalare le SERP, rendendosi più facilmente trovabile per gli utenti e potenzialmente superando altre recensioni nell’ottenere maggiore visibilità.
Ma dobbiamo uscire dai vecchi preconcetti e da metodi di ottimizzazione ormai obsoleti: nell’odierna SEO, scrivere una recensione strategica non significa più limitarsi a un mero esercizio di inserimento di keyword o di sistemazione tecnica di elementi come tag e title. Queste azioni, pur se da non trascurare del tutto, non sono più sufficienti in un panorama in cui i motori di ricerca, supportati dalla crescente presenza di modelli basati sull’AI, sono ora in grado di comprendere contesti e intenti con precisione semantica mai vista prima.
Ottimizzare una recensione significa plasmare un contenuto in grado di rispondere perfettamente alle necessità informative dell’utente, anticipando i suoi dubbi, i suoi bisogni e perfino le possibili domande correlate che potrebbero emergere durante il percorso di ricerca. Questo nuovo approccio non si limita a richiamare freddamente parole chiave singole o frasi meccaniche, ma si concentra sul riconoscere il vero scopo dell’utente, sul creare contesti utili e sull’utilizzare strategicamente le nuove tecnologie AI-driven che stanno cambiando la natura stessa della Ricerca.
Superare il concetto di keyword: partiamo dal contesto e dal search intent
Uno degli errori più persistenti nella SEO tradizionale per le recensioni era quello di limitarsi a individuare delle parole chiave rilevanti per un prodotto o servizio e costruire sui termini un contenuto che puntava principalmente al posizionamento diretto. Ma oggi, la keyword come entità isolata non esiste più: strumenti e algoritmi come Google BERT o RankBrain e le evoluzioni AI come SearchGPT ci dimostrano che ciò che i motori di ricerca cercano non è più una parole chiave casuale, bensì la comprensione totale del contesto dietro la ricerca effettuata dall’utente.
In questo scenario, concentrare articoli e recensioni sulla singola parola chiave non ha più senso, perché non risolve la complessità delle richieste moderne. Ogni utente che arriva su Google ha una query che porta con sé più livelli di intenti: dalle domande pratiche su come funziona un prodotto, alle valutazioni comparative tra modelli, fino ai desideri più profondi di conferma o analisi critica. Scrivere una recensione efficace oggi significa intercettare questi livelli, costruendo un contenuto che affronti le reali necessità del lettore con precisione e profondità.
SEOZoom ci aiuta in questo processo offrendoci strumenti avanzati come il Question Explorer, che ci permette di individuare tutte le domande che gli utenti pongono online su un determinato prodotto o servizio. Queste domande non sono solo query casuali, ma rappresentano il cuore dell’intento di ricerca e ci aiutano a trasformare il nostro contenuto in un’esperienza completa per chi lo legge.
Scrivere per rispondere alle domande: l’importanza della ricerca per domande
Le domande non sono più semplici elementi secondari su cui costruire delle FAQ o paragrafi aggiuntivi: sono diventate il vero centro delle SERP moderne e, con l’avvento delle AI come ChatGPT o il nuovo Google Gemini, si proiettano sempre più come l’unità principale del discorso informativo sul web.
Ottimizzare una recensione significa quindi sfruttare la logica della ricerca per domande, progettando contenuti che siano strutturalmente in grado di rispondere alle query espresse e, ancora di più, a quelle implicite che accompagnano una ricerca. Pensiamo, ad esempio, a un utente che cerca “qual è il miglior laptop per il 2024?”. Dietro questa richiesta ci sono almeno tre intenti: identificare il miglior prodotto, capire i parametri di scelta (potenza, durata della batteria, prezzo) e confrontare più modelli. Scrivere una recensione che non affronti ciascuno di questi aspetti significa non soddisfare completamente il bisogno dell’utente e, di conseguenza, sottrarre valore al contenuto.
Gli strumenti di SEOZoom ci supportano grazie alla capacità di mappare non solo le keyword principali, ma anche tutto il cluster semantico e il sistema di domande/richieste correlate. Ad esempio, attraverso il citato Question Explorer possiamo scoprire quali sono le keyword che attivano il box People Also Ask (Le persone chiedono anche) mostrato nelle SERP di Google: le domande emergenti in questi spazi ci forniscono segnali preziosi e possono guidarci nella costruzione di recensioni esaustive e perfettamente ottimizzate.
Come strutturare una recensione basata sulle domande
Una recensione ben ottimizzata per la SEO moderna, allora, deve essere scritta NON pensando alla “keyword principale“, ma immaginando il maggior numero possibile di domande correlate e pertinenti che gli utenti potrebbero fare. Esempi di domande da mappare:
- Quali sono i principali vantaggi di questo prodotto?
- Come si comporta rispetto alle alternative?
- Quali sono i limiti maggiori che dovrei considerare prima dell’acquisto?
- È adatto a un uso specifico (es: lavoro, gaming, streaming)?
Ogni domanda funge da traino per un paragrafo completo e dettagliato che ci aiuta a coprire meglio il search intent e aumentare le possibilità di essere scelti dai sistemi di intelligenza artificiale come la fonte migliore per rispondere al bisogno informativo.
Un approccio innovativo è quello di trattare ogni domanda come una mini-query secondaria, organizzando la recensione attorno a questi micro-intenti e risultando così non solo più leggibili ma anche molto più compatibili con i sistemi di grounding delle AI come Google Gemini.
Costruire contenuti semanticamente ricchi: cluster tematici e contesto
Per emergere nelle SERP e garantirsi un traffico di qualità non possiamo più scrivere recensioni basate su singole ottimizzazioni. I modelli di machine learning ora analizzano un contenuto intero per estrarne i cluster semantici, ovvero l’insieme di argomenti collegati presenti nella pagina che aiutano il motore di ricerca a comprendere il contesto generale della recensione.
Questo significa che dobbiamo:
- Scrivere in maniera semanticamente ricca e variegata, utilizzando sinonimi e terminologie correlate al tema dell’articolo.
- Mantenere il contenuto “allineato” agli argomenti principali, evitando derive che potrebbero portare la pagina fuori tema.
- Fornire risposte solide ai principali intenti di ricerca, approfondendo i sotto-temi rilevanti con dettagli e dati.
SEOZoom ci aiuta a scoprire quali sono i temi e le keyword correlate che ci consentono di ottimizzare il contenuto in modo completo e di individuare nuove parole e frasi che appartengono alla rete semantica dell’argomento, rendendo il nostro contenuto più utile agli occhi tanto degli utenti quanto delle AI.
Mettere l’utente al centro: progettare con il reader-first mindset
Infine, un contenuto ben ottimizzato non nasce mai da un approccio puramente SEO-tradizionale. Non possiamo scrivere pensando solo al posizionamento, ma dobbiamo avere come obiettivo quello di mettere l’utente al centro dell’esperienza. Tecnicismi, trucchi SEO o keyword density non contano nulla senza un contenuto che parli direttamente alle persone e soddisfi il loro bisogno di conoscenza.
Domandiamoci sempre: perché un utente dovrebbe scegliere questa recensione anziché altre? Questa domanda cruciale deve guidare ogni scelta stilistica, tecnica e contenutistica che affrontiamo quando ci approcciamo alla scrittura di un contenuto ottimizzato per la SEO moderna.
Monitorare le performance delle recensioni
Una volta pubblicata, la recensione non può essere abbandonata a se stessa. Anche se il contenuto è ben scritto e ottimizzato, monitorarne le performance è essenziale per capire se la strategia adottata sta funzionando o se è necessario apportare modifiche, aggiornamenti o miglioramenti. Ogni contenuto sul web deve essere flessibile e in continua evoluzione, e lo stesso vale per le recensioni.
Il monitoraggio delle recensioni non è diverso dal controllo delle performance di qualsiasi altra pagina web, poiché rientra nel più ampio discorso dell’ottimizzazione continua. Non basta concentrarsi esclusivamente sulla qualità del contenuto al momento della pubblicazione. È essenziale tenere d’occhio metriche chiave come:
- Traffico ricevuto, per verificare quante persone visitano effettivamente la pagina e da dove provengono;
- Tempo di navigazione, che indica quanto il lettore è rimasto sulla recensione, segno di un reale interesse verso il contenuto;
- CTR (Click-Through Rate), che mostra la percentuale di click rispetto al numero di impressioni sui motori di ricerca.
Queste metriche formano un quadro complessivo di come la recensione stia performando sul web. Se il traffico è basso o il tempo di permanenza risulta molto breve, potrebbe essere un segnale che la recensione richiede modifiche o approfondimenti per risultare più interessante e coinvolgente. Potrebbe mancare qualche keyword rilevante o alcune sezioni potrebbero non essere abbastanza complete da rispondere alle aspettative degli utenti.
Il monitoraggio può anche guidare una strategia di ottimizzazione continua: aggiornare regolarmente la recensione con nuovi dettagli, aggiornamenti rispetto alle evoluzioni di prodotto o confronti più recenti con modelli diversi può mantenere alto l’interesse, sia da parte degli utenti che da parte dei motori di ricerca. Pagine aggiornate con contenuti freschi tendono a mantenere il loro valore nel tempo, migliorando prestazioni SEO e visibilità.
L’importanza dell’esperienza continua e della prova concreta nelle recensioni
Oggi più che mai, le recensioni online devono sapersi distinguere non solo per la qualità stessa del contenuto, ma anche per l’esperienza diretta e concreta dimostrata da chi le scrive. Gli utenti richiedono sempre maggiore trasparenza e autenticità nelle recensioni, cercando indicatori di credibilità e autorità. Anche i motori di ricerca come Google favoriscono questo tipo di contenuti: recensioni che offrono prove tangibili, basate su esperimenti reali, sono premiate nei risultati di ricerca rispetto a contenuti generici e superficiali, anche nell’ottica di quanto richiesto dai parametri EEAT.
L’importanza dell’esperienza si manifesta su due livelli: da un lato, è fondamentale che chi scrive dimostri di aver avuto un contatto pratico con il prodotto o servizio recensito, fornendo feedback basati su dati concreti e osservazioni personali. Dall’altro, la recensione deve essere in grado di costruire fiducia con il pubblico, facendo leva sulla competenza dell’autore e sulla sua capacità di comunicare in modo critico e professionale, senza sembrare influenzato da intenti promozionali.
Come l’esperienza diretta fa la differenza
Una recensione di qualità non si limita a una semplice reinterpretazione delle schede prodotto o a una compilazione di opinioni raccolte da altre fonti. La chiave per una recensione efficace, sia essa di un prodotto, di un servizio o di un’esperienza, risiede nella diretta esperienza dell’autore. I lettori e Google stesso sono molto abili nel percepire la differenza tra un testo che riporta informazioni generiche e uno che, oltre a parlare del prodotto, entra nel vivo dell’esperienza, offrendo una prospettiva unica e personale.
Google, in particolare, attraverso il Google Reviews System, premia le recensioni che dimostrano un’esperienza pratica. L’algoritmo è programmato per riconoscere contenuti autentici, in cui l’autore non si limita a descrivere quanto già noto. Le recensioni basate su esperienze verificate offrono dati e confronti che permettono di comprendere meglio le funzionalità, le applicazioni e le eventuali lacune del prodotto in questione.
Ma cosa significa, nella pratica, fornire una recensione basata su un’esperienza diretta? Il recensore deve mostrare concretamente come ha interagito con il prodotto o servizio, offrendo risposte a dubbi comuni e confrontando come le informazioni tecniche si traducono nell’uso quotidiano. Per esempio, nella recensione di un dispositivo elettronico, si potrebbe discutere delle prestazioni effettive della batteria, verificare la resistenza dei materiali, o dimostrare se la velocità dichiarata è tangibile nell’utilizzo reale.
Le recensioni comparative offrono un ulteriore livello di approfondimento, consentendo all’autore di mettere in relazione un prodotto con i suoi concorrenti o con versioni precedenti. Questo tipo di recensione aggiunge valore extra per il lettore, che non solo ottiene informazioni su un prodotto specifico, ma anche su come questo si posiziona rispetto ad alternative simili presenti sul mercato. Ogni confronto amplifica la capacità del lettore di contestualizzare le informazioni ricevute, offrendo una visione comparativa utile per prendere una decisione. Questi confronti arricchiscono il contenuto della recensione e sono molto apprezzati dai lettori, soprattutto in settori pratici come la tecnologia, l’automotive, o la ristorazione.
L’esperienza diretta, quindi, non apporta solo autenticità, ma rende la recensione molto più interessante rispetto a contenuti che si limitano a superficiali schemi di descrizione. Migliora anche l’autorevolezza della pagina agli occhi del pubblico e, di conseguenza, dei motori di ricerca.
La voce dell’autore e l’autorevolezza: costruire fiducia
Un altro aspetto fondamentale per costruire credibilità con le recensioni è la presenza chiara e trasparente dell’autore. Le persone scelgono di fidarsi di recensioni scritte da figure che percepiscono come esperte o appassionate. Non è più sufficiente pubblicare una recensione senza attribuzione chiara o senza indicare chi stia dietro quel giudizio: l’identità dell’autore gioca un ruolo strategico per garantire autorevolezza e affidabilità.
Presentare esplicitamente chi è l’autore della recensione, esponendo con chiarezza la sua specializzazione o esperienza nel settore affrontato, è un elemento critico per cementare la fiducia nel lettore. Pagine che mostrano l’autore insieme a una biografia dettagliata permettono all’utente di valutare da chi proviene il giudizio e su quali basi può considerarlo credibile. Se l’autore è un esperto di tecnologia, con anni di esperienza in recensire smartphone, questo dettaglio va evidenziato. Se invece il focus è sulle recensioni di servizi come la ristorazione o il turismo, il lettore apprezzerà conoscere i precedenti dell’autore in quel campo.
Inoltre, una voce imparziale che bilancia in modo adeguato sia pregi che difetti del prodotto o servizio recensito appare molto più onesta e autentica. Il consiglio è di evitare toni troppo entusiastici o, al contrario, eccessivamente critici, soprattutto se non supportati da fatti tangibili. Questo equilibrio permette di comunicare con professionalità e onestà , assicurando che la recensione sia percepita come affidabile sia dai lettori nuovi che da quelli che tornano.
Infine, Google considera la figura dell’autore come un fattore di valutazione determinante. In ambiti YMYL (Your Money or Your Life), quali la salute, la finanza o l’educazione, i motori di ricerca danno maggiore attenzione all’autorevolezza della fonte, premiando contenuti scritti da esperti nel settore. Presentare quindi una biografia approfondita dell’autore – dove siano indicate le sue credenziali, esperienze pregresse e contributi al settore – aumenta l’autorevolezza della singola recensione, ma anche del sito nel suo complesso.
L’esperienza e la competenza di chi firma la recensione diventano quindi elementi di valore non solo per i lettori, ma anche per i motori di ricerca, consolidando la trustworthiness (affidabilità) del sito e dei suoi contenuti.
Google Reviews System: l’algoritmo per valutare le recensioni
L’abbiamo citato in più punti ed è arrivato il momento di approfondire in maniera precisa che cos’è il Reviews System di Google e cosa implica per i contenuti di recensione che pubblichiamo sui nostri siti.
Il Reviews System, in italiano sistema delle recensioni, è uno dei sistemi di ranking automatici che Google utilizza in vari ambiti: nello specifico, si concentra su una tipologia molto particolare di query e contenuti perché serve a garantire che gli utenti interessati a ricerche di tipo commerciale o informativo trovino tra i risultati forniti dal motore di ricerca solo (o prevalentemente) contenuti con recensioni che includano ricerche personali, originali e approfondite, anziché testi scarni che semplicemente riassumono considerazioni altrui. È quindi un algoritmo che cerca di valutare e premiare i migliori contenuti incentrati appunto sulle recensioni di varie cose, come prodotti, servizi, destinazioni, giochi, film o altri argomenti, e ci sono specifiche indicazioni per adattare sito e pagine a questo aggiornamento e per scrivere recensioni prodotto di qualità secondo Google.
Come leggiamo nella pagina ufficiale di Google Search Central che descrive le caratteristiche e il funzionamento di questo algoritmo, rilasciato il 12 aprile 2023, è quindi un sistema algoritmico che mira a premiare meglio le recensioni di alta qualità, ovvero contenuti che forniscono analisi approfondite e ricerche originali e che siano scritio da esperti o appassionati che conoscono bene l’argomento.
Il reviews system serve a garantire che le persone vedano recensioni che condividono ricerche approfondite, piuttosto che thin content che riassumano semplicemente una serie di prodotti, servizi o altre cose. Dal punto di vista tecnico, è progettato per valutare articoli, post di blog, pagine o simili contenuti autonomi di prima parte scritti con lo scopo di fornire una raccomandazione, un’opinione o un’analisi, e non valuta le recensioni di terze parti, come quelle pubblicate dagli utenti nella sezione delle recensioni di una pagina di prodotti o servizi.
Per determinare meglio la portata della “recensione”, Google chiarisce che possono riguardare qualsiasi argomento e essere incentrate su una singola cosa, sul confronto diretto tra elementi simili o su elenchi di consigli classificati con un ordinamento gerarchico, e “possono esserci recensioni di prodotti come laptop o giacche invernali, di contenuti media come film o videogiochi o di servizi e attività come ristoranti o marchi di moda”.
La storia dell’algoritmo sulle recensioni: in origine era Google Product Reviews system
In realtà, come i più attenti ricorderanno, il Google Reviews System non è il primo intervento di Google incentrato sui contenuti con recensioni, e in effetti questo sistema rappresenta solo l’estensione a più ambiti del Google Product Reviews system, originariamente partito nel 2021 solo per le ricerche in inglese negli Stati Uniti (e con almeno quattro grandi aggiornamenti in corso d’opera, come raccontato qui) e poi allargato anche alle altre lingue (tra cui l’italiano) nel febbraio 2023.
Negli intenti iniziali, il Product Reviews system era un algoritmo che cercava di far emergere nelle SERP di Google i migliori contenuti incentrati sulle sole “recensioni di prodotto“, quelli cioè che appaiono quando cerchiamo su Google informazioni su un prodotto digitando il suo nome con l’aggiunta del termine recensioni (ad esempio, iphone 14 recensioni.
Nei due anni di applicazione negli USA, questo sistema è stato molto attenzionato dai SEO, per cui riteniamo utile proporre qui le considerazioni più interessanti e utili, che possono essere parimenti applicate anche alla nuova versione dell’algoritmo (che, in pratica, aumenta solo le tipologie di contenuto investigate e analizzate).
Quali sono gli obiettivi dell’update di Google sulle recensioni
Per essere chiari, il Reviews System non è uno dei periodici aggiornamenti dell’algoritmo di base o broad core update che influisce su tutti i risultati della ricerca, ma un intervento che si rivolge specificamente alle recensioni, le reviews di prodotti, servizi o altre cose di vario tipo.
Eppure, nonostante sia separato dai regolari core update, i consigli per la produzione di contenuti di qualità “sono rilevanti anche qui”, dice la documentazione ufficiale.
Come obiettivo generale, Google intende “mostrare agli utenti contenuti che forniscano analisi approfondite e ricerche originali, e che siano scritti da esperti o appassionati che conoscono bene l’argomento”. Nell’ottica del motore di ricerca, la pubblicazione di recensioni di alta qualità può aiutare le persone a saperne di più sulle cose che stanno prendendo in considerazione, come prodotti, servizi, destinazioni, giochi, film o altri argomenti, e in generale le recensioni possono essere un’ottima risorsa per aiutare le persone quando prendono decisioni.
Per questo motivo, il sistema sulle recensioni funziona per garantire che le persone vedano tra i risultati di ricerca di Google principalmente link a recensioni che condividono ricerche approfondite, piuttosto che contenuti sottili che riassumano o semplicemente una serie di prodotti o servizi o che, peggio ancora, pubblicano recensioni fasulle (magari con informazioni desunte o direttamente copiate dalle schede tecniche fornite dai produttori, di cui rappresentano soltanto versioni riscritte delle specifiche del prodotto).
Nella pratica, ciò significa che Google mira a promuovere nelle classifiche dei risultati di ricerca i contenuti delle recensioni che siano unici e si distinguano da quelli di siti competitor, andando oltre la maggior parte delle informazioni basate su modelli che vediamo sul Web. L’intervento è quindi pensato per “aiutare ulteriormente coloro che producono contenuti di qualità nell’area delle recensioni”, andando a retrocedere (nelle intenzioni, almeno) le pagine che invece adottano le pratiche sconsigliate.
Con particolare riguardo ai prodotti, che è stato come detto il primo settore di intervento di Google, le recensioni con brevi riassunti dei prodotti si trovano generalmente sui siti affiliati, più interessati a fare commissioni rapide che a fornire valore effettivo agli utenti, spiegava la documentazione. Al contrario, con il Reviews System Google cerca di far emergere sempre più recensioni con “analisi olistiche dei prodotti”, che includono ad esempio confronti con prodotti simili o con versioni precedenti, o che forniscano quando possibile analisi quantitative e tutti i dati che possono aiutare i consumatori a prendere una decisione di acquisto, e ciò vale anche per gli altri contenuti.
L’intervento serve a mostrare le informazioni più utile e vantaggiose possibili per gli utenti: avendo verificato che le persone “apprezzano le recensioni dei prodotti che condividono ricerche approfondite, piuttosto che contenuti scarni che sintetizzano semplicemente una serie di prodotti”, Google ha progettato l’update proprio per premiare tali contenuti e farli emergere meglio nelle SERP in tutti i possibili ambiti in cui gli utenti possano essere interessati a leggere articoli, post di blog e pagine che forniscono una raccomandazione, un’opinione o un’analisi personale e ben motivata.
Come funziona il sistema di recensioni
Dal punto di vista tecnico, il Reviews System valuta principalmente i contenuti delle recensioni a livello di pagina: tuttavia, spiega la documentazione di Google, potrebbe valutare l’intero sito e qualsiasi contenuto se lo stesso pubblica una notevole quantità di contenuti con recensioni (in percentuali a doppia cifra rispetto al totale dei contenuti). Al contrario, se non abbiamo molte recensioni (ovvero, se la gran parte del sito è composta da contenuti di altro tipo), è improbabile che venga eseguita una valutazione a livello di sito.
Nel caso dei prodotti, gli specifici dati strutturati potrebbero aiutare Google a identificare meglio se un contenuto è una recensione di prodotto, ma non gli algoritmi non fanno affidamento solo a questo.
Inoltre, alcuni analisti internazionali – e in particolare l’ottimo approfondimento di Lily Ray hanno evidenziato che negli Stati Uniti il sistema di recensioni prodotti ha aiutato Google a riclassificare il search intent dietro molte query commerciali e transazionali, portando a una migliore comprensione delle intenzioni reali delle persone, a cui ora la SERP restituisce in risposta nelle prime posizioni una recensione del prodotto anziché pagine prodotto di e-Commerce o altri tipi di contenuto (o viceversa, se invece l’utente è davvero pronto all’azione), e questo potrebbe quindi avvenire anche per gli altri ambiti di applicazione.
A chi interessa il Reviews System
Pur non essendo un broad core update, quindi, questo aggiornamento algoritmico potrebbe comunque provocare qualche scossone in SERP, anche se tecnicamente dovrebbe influire solo sulle pagine che pubblicano contenuti con recensioni e non su altri tipi di contenuto, come spiegato.
Ovviamente, i siti che non pubblicano recensioni non hanno nulla di cui preoccuparsi, ma al contrario i siti che pubblicano recensioni di prodotti, servizi, destinazioni, giochi, film o altri argomenti (e per i quali tali contenuti rappresentano più del 10% del totale delle pagine) potrebbero esserne interessati e dovrebbero monitorare attentamente il loro traffico alla ricerca di qualsiasi fluttuazione fuori dall’ordinario nel traffico o nelle classifiche. Inoltre, come già detto, le recensioni valutate dal sistema algoritmico sono quelle scritte direttamente dagli autori del sito, e non quindi le recensioni di terze parti, come ad esempio quelle pubblicate dagli utenti nella sezione dei commenti e dei feedback di una pagina di prodotti o servizi.
Nello specifico, i suoi effetti impattano sia sul ranking nelle classiche SERP che le performance in Google Discover: da quanto si intuisce, gli algoritmi di Google non puniscono direttamente le recensioni ritenute di qualità inferiore (quelle che forniscono contenuti scarni che si limitano a sintetizzare informazioni generiche o copiate), ma le pagine che forniscono tali contenuti potrebbero notare dei cali nel posizionamento a causa del sorpasso da parte di altri siti, che pubblicano invece contenuti più approfonditi e che quindi avranno una spinta in termini di visibilità.
Insomma: anche se l’effetto è simile a quello di una penalità, tecnicamente si tratta solo di una differente modalità di valutazione di Google, che fa emergere con classifiche superiori i siti con contenuti migliori, e quindi il lavoro di recupero deve focalizzarsi sul gap qualitativo da provare a colmare.
Più specificamente, la guida ufficiale spiega che per recuperare un calo di ranking e traffico causato dal Reviews System un sito deve eseguire le opportune correzioni ai contenuti interessati, ovviamente, e solitamente attendere il rilascio di un successivo aggiornamento specifico. Ad ogni modo, vale la pena ricordare che la valutazione automatica che Google fa dei contenuti con recensioni è solo uno dei “tanti fattori utilizzati per classificare i contenuti, pertanto le modifiche possono verificarsi in qualsiasi momento per vari motivi”.
Come scrivere recensioni di qualità per Google
Andiamo ora ad approfondire i consigli e le best practices per scrivere recensioni che siano buone e di qualità, partendo ancora dalla teoria che c’è dietro questo intervento per arrivare (finalmente!) alle indicazioni più pratiche per pubblicare contenuti validi, efficaci e utili per le esigenze dei lettori.
Come detto, per Google una recensione è di qualità se fornisce informazioni dettagliate scritte “da esperti o appassionati che conoscono bene l’argomento” e intendono fornire una raccomandazione, un’opinione o un’analisi sul tema, e non se rappresenta semplicemente una riproposizione di informazioni già fornite dal produttore o comunque di dati e risorse già presenti altrove sul Web.
La documentazione del motore di ricerca presenta quindi una specifica lista di indicazioni utili aggiuntive “da considerare in termini di recensioni per coloro che creano contenuti”, che servono quindi per verificare se i contenuti che pubblichiamo sul sito rispettano le caratteristiche e i requisiti che Google ritiene prioritari.
Innanzitutto, Google individua tre specifiche tipologie di “autore” che può creare una pagina di recensioni:
- Membro esperto del personale o commerciante/imprenditore che guida le persone tra prodotti concorrenti.
- Blogger che fornisce opinioni indipendenti sui prodotti.
- Membro della redazione in un sito di notizie o di altro tipo.
Come scrivere recensioni di alta qualità
Per quanto attiene i consigli di scrittura, Google ricorda che valgono sempre le generali regole del SEO copywriting e, in particolare, le più recenti indicazioni che definiscono l’utilità del contenuto.
Nello specifico, le recensioni dovrebbero essere scritte per aiutare le persone a prendere decisioni e per offrir loro un valore aggiunto: pertanto, il consiglio di fondo è concentrarsi sulla qualità e sull’originalità delle recensioni, non sulla lunghezza, seguendo il maggior numero possibile di queste best practice di scrittura, che possono permette alle nostre pagine di emergere nella Ricerca Google e su altre piattaforme Google:
- Valutare il prodotto o il servizio dal punto di vista dell’utente.
- Dimostrare di essere informato sul tema della recensione e di avere competenze specifiche e specialistiche in materia. In altre parole, dimostrare di essere un esperto.
- Fornire prove sotto forma di immagini, audio o altri link che rimandino alla nostra esperienza diretta con l’oggetto della recensione, per supportare le nostre competenze e sottolineare l’autenticità della recensione.
- Condividere misurazioni quantitative riguardo alle prestazioni di un prodotto o servizio secondo varie categorie.
- Spiegare in cosa e in che modo il prodotto o servizio si distingue dalla concorrenza.
- Descrivere prodotti o servizi simili e comparabili da prendere in considerazione o spiegare quali prodotti e servizi potrebbero essere migliori per determinati usi o circostanze.
- Presentare e analizzare i vantaggi e gli svantaggi di un determinato prodotto o servizio sulla base delle nostre ricerche personali.
- Descrivire in che modo un prodotto si è evoluto a partire dalle versioni o dai modelli precedenti per apportare miglioramenti, risolvere problemi o aiutare in altro modo gli utenti a prendere una decisione di acquisto.
- Identificare i fattori decisionali principali per la categoria e le prestazioni del prodotto o servizio in aree chiave (ad esempio, una recensione di un’auto potrebbe considerare i consumi di carburante, la sicurezza e la maneggevolezza come fattori decisionali determinanti e, pertanto, potrebbe valutare le prestazioni in tali aree).
- Descrivere le principali scelte in merito a come un prodotto è stato progettato e al suo effetto sugli utenti al di là delle spiegazioni fornite dal produttore.
- Includere link ad altre risorse utili (del nostro stesso sito o di altri siti) per aiutare il lettore a prendere una decisione.
- Valutare la possibilità di includere link a più venditori per offrire al lettore la possibilità di effettuare acquisti presso il commerciante di sua scelta.
- Specificare il motivo per cui riteniamo che un prodotto o servizio sia il migliore fornendo a supporto prove dirette e di prima mano, quando etichettiamo e consigliamo qualcosa come il migliore nel complesso o per un determinato scopo.
- Verificare che gli elenchi con classifiche contengano abbastanza contenuti utili da poter reggersi da soli, anche se scegliamo di scrivere recensioni singole separate e dettagliate per ciascun prodotto o servizio consigliato.
Il valore delle recensioni
La guida di Google sottolinea anche il valore delle recensioni , che come detto possono essere “un’ottima risorsa per gli acquirenti al momento di prendere una decisione”, e ad esempio possono fare la differenza quando stanno valutando quale prodotto acquistare, perché possono guidare gli acquirenti tra i prodotti concorrenti, aiutandoli a scegliere la marca o il modello migliore per le loro esigenze e il loro budget, soprattutto se mostrando anche com’è fisicamente il prodotto o come viene utilizzato, con contenuti unici oltre a quelli forniti dal produttore.
Per questo, il sito che pubblica contenuti con recensioni – che sia un e-Commerce o un sito specializzato proprio in questa tipologia di articoli – deve fornire pagine che possano effettivamente aiutare le persone a saperne di più su un prodotto o servizio a cui sono interessate.
E quindi, più specificamente per l’ambito dei prodotti, Google ci esorta a scrivere recensioni concentrandoci sulla qualità e sull’originalità e non, come detto, su un aspetto mitico quale il word count che non ha basi di concretezza, né su “informazioni basate su pattern che si vedono ovunque sul Web”, in modo da offrire il massimo valore ai lettori.
Inoltre, la documentazione specifica che le recensioni utilizzano spesso link di affiliazione “in modo che se qualcuno trova utile una recensione e segue il link fornito per l’acquisto, l’autore viene ricompensato dal venditore”: questa modalità è lecita (se fatta rispettando la posizione di Google sui programmi di affiliazione) ed è una possibile occasione di guadagno e monetizzazione per i siti (che comunque devono essere consapevoli dell’attenzione che Google dedica a questo processo).
Google Product Reviews, l’analisi dell’attenzione alle recensioni di prodotto
Tornando indietro nel tempo e concentrandoci sull’originale “Product Reviews System”, l’intervento dimostrava ulteriormente l’interesse di Google verso le funzionalità di e-Commerce del suo motore di ricerca, sia studiando soluzioni per arricchire l’esperienza degli utenti interessati a cercare informazioni su prodotti per valutarne eventualmente l’acquisto, sia con strumenti pensati per i siti impegnati nelle vendite. Ne sono un esempio, tra gli altri, la vetrina Google Shopping resa gratuita, l’inserimento dei prodotti popolari in SERP o le indicazioni su come migliorare le informazioni sui prodotti.
Inoltre, nel già citato articolo, Ray individua una serie di potenziali (e molto plausibili) motivi che hanno spinto Google a lanciare il sistema di valutazione delle recensioni di prodotto e dedicarci tanta cura nel tempo (con almeno cinque grandi update in meno di 24 mesi):
- Risposta ai feedback degli utenti e cattiva stampa
È Google stesso ad ammettere che i numerosi test sugli utenti hanno evidenziato che “le persone apprezzano le recensioni dei prodotti che condividono ricerche approfondite, piuttosto che contenuti sottili che riassumono semplicemente una serie di prodotti”. Ciò ci fa ipotizzare che il motore di ricerca abbia ricevuto feedback di questo tipo con frequenza, associati anche ad articoli di vario tipo e fonti che criticavano negativamente al modo in cui gli algoritmi di Search classificavano i contenuti delle recensioni dei prodotti.
L’esperta ricorda come l’ormai famoso post “Google Search is Dying” di Dmitri Brereton e le analoghe analisi sul New Yorker “What Google Search Isn’t Showing You” abbiano acceso i riflettori su una serie di problemi di qualità presenti nella Ricerca – e in particolare Kyle Chayka racconta proprio la sua negativa esperienza nel cercare consigli per un nuovo tostapane, che hanno fornito in risposta “elenchi aggregati chiaramente progettati per manipolare l’algoritmo di ricerca di Google e trarre profitto dal marketing di affiliazione”.
Le recensioni di prodotti di bassa qualità e scritte in modo poco accorto sono dilaganti e per Google non è una buona cosa che i suoi algoritmi siano percepiti e raccontati come scadenti su vari media: è quello che ha spinto anche il rilascio di Helpful Content System, il più ampio e generale algoritmo che premia i contenuti utili, che rappresenta il tentativo di arginare la presenza di pagine con contenuti scritti con il primario scopo di guadagnare traffico e posizioni.
- Incremento dei siti di affiliazione di vario tipo
Un’altra possibile spiegazione per l’attenzione di Google nel far emergere recensioni di prodotti di alta qualità potrebbe risiedere nel notevole aumento del numero di siti e blog di affiliazione che Google sta scansionando e indicizzando, che ha portato anche all’incremento dei contenuti di affiliazione di bassa qualità. Secondo l’Internet Advertising Bureau, il 53% degli affiliati ha aumentato la propria spesa nel canale tra il 2020 e il 2021:
La giornalista Nicole Scott, già redattore capo di Mobile Geeks, aveva notato un declino della qualità delle recensioni dei prodotti nel tempo, scrivendo che “è diventata una pratica comune per gli autori di recensioni di prodotti leggere le recensioni su Amazon e riutilizzare semplicemente questi contenuti come Recensioni dei nostri lettori o Prodotti che i nostri lettori amano, senza effettivamente provare i prodotti stessi”, come si può facilmente notare dal fatto che a questi articoli “mancano informazioni dettagliate su come funzionano effettivamente i prodotti, che potrebbero essere ottenute solo utilizzando ampiamente l’oggetto”.
Per contrastare tale deriva peggiorativa, Google ha specificato nelle best practices alcune indicazioni precise per gestire le affiliazioni (ad esempio i riferimenti multipli alle prove reali e alle esperienze dirette con i prodotti).
- La crescente minaccia di Amazon
Sullo sfondo poi c’è sempre la sfida con Amazon, sempre più diretto concorrente di Google, che ha reagito con serie di modifiche significative ai suoi risultati di ricerca, in particolare in relazione a Google Shopping. Molti di questi cambiamenti hanno cercato di rendere Google un luogo più attraente sia per i commercianti che vogliono vendere prodotti sia per gli acquirenti che intendono iniziare le loro ricerche online di prodotti.
Per questo motivo, sembra corretto presumere che il miglioramento della qualità dei contenuti delle recensioni dei prodotti, che spesso si collocano nelle prime posizioni per le parole chiave dei prodotti, sia uno degli obiettivi principali di Google: se gli utenti si affidano a Search per visualizzare i migliori riepiloghi e recensioni di prodotti come parte del loro percorso di acquisto, Google ha l’obbligo di garantire che i contenuti siano della massima qualità possibile per soddisfare al meglio le esigenze degli utenti.
- Applicazione nelle SERP
Infine, Google potrebbe essersi concentrato su contenuti di recensioni di prodotti accurati e di alta qualità perché raccoglie e utilizza tali informazioni mostrandole direttamente nelle sue SERP. In particolare, in passato sono stati raccontati esempi di sperimentazione di una funzionalità chiamata in inglese Buying Guides che si attiva per le ricerche da mobile e fa apparire dei box informativi con link di approfondimento sul prodotto che è stato oggetto di interesse durante le query. Queste guide all’acquisto incorporano molte delle domande importanti cui rispondono i siti di recensioni di prodotti nei risultati di ricerca, utilizzando accordions per espandere le diverse considerazioni sul prodotto.
I chiarimenti di Google sul sistema di valutazione delle recensioni prodotto
Sul tema sono intervenuti nel tempo anche vari Googler tramite social e Barry Schwartz su Seroundtable aveva raccolto già a dicembre 2021 le principali risposte che ci possono aiutare a capire meglio le intenzioni e gli obiettivi del Product Reviews system, reso attivo poi anche in Italia e definitivamente confluito nel nuovo e più ampio Reviews sistem.
In particolare, il Developer Advocate Alan Kent (specializzato per così dire nel settore e-Commerce) chiarisce che l’aggiornamento è rilevante principalmente “per i siti che pubblicano articoli che recensiscono prodotti”, facendo l’esempio di un sito come “bestTVsunder$200.com” (qualcosa tipo “lemiglioriTVsottoi200dollari.com”), e cerca di “migliorare la qualità e l’utilità delle recensioni mostrate agli utenti”.
Più nel dettaglio, Kent si sofferma rapidamente sui due aspetti innovativi per i creatori di contenuti: innanzitutto, l’invito a includere link in uscita a più rivenditori è motivato dal fatto che le persone “diffidano delle recensioni in cui tutti puntano ai link di affiliazione di un venditore“, perché fanno sorgere il dubbio “se sia davvero una buona recensione, o se stia cercando di massimizzare ciò che il venditore vuole spingere”, che al contrario l’inserimento di collegamenti ad altri rivenditori può ridurre o eliminare.
L’utilizzo di “prove” per dimostrare di aver effettivamente testato il prodotto serve, invece, a risolvere un altro dubbio che può colpire i lettori, ovvero che l’autore stia solo rielaborando informazioni di terze parti. Google vuole quindi far posizionare meglio le pagine scritte da qualcuno “che ha fatto uno sforzo reale per recensire un prodotto e sta offrendo un valore reale alla comunità”, e i consigli sulle “cose da includere nella recensione servono a rendere chiaro lo sforzo che ci ha messo personalmente”.
Questi contenuti sono molto più utili di quelli proposti da un sito che “prende le descrizioni dei prodotti dai venditori, fa piccole modifiche e poi le pubblica come una recensione”, perché sono realizzati da “qualcuno che recensisce davvero il prodotto e dà la propria prospettiva unica su di esso”.
Anche John Mueller ha ribadito che Google “non raccomanda di riutilizzare semplicemente il contenuto e chiamarlo recensione, perché non è una recensione se l’autore sta solo riformulando le specifiche e non sta recensendo il prodotto”. In base alla sua esperienza, ci sono “tonnellate di recensioni copia-incolla di bassissima qualità”, ma oltre a quelle palesemente cattive “c’è anche una tonnellata di contenuti in cui si prendono le pagine dei prodotti, riformulandole o riscrivendole come qualcosa di nuovo” e che si posiziona bene perché “ora non c’è una metrica per questo e viene visto come un contenuto fantastico“.
Insomma, i Googler implicano che, soprattutto a lungo termine, il motore di ricerca sarà capace di riconoscere e premiare solo chi si dedica davvero a creare un contenuto unico e capace di distinguersi da quelli dalla concorrenza per la recensione di un prodotto, aggiungendo dettagli e prove per certificare questo sforzo ai lettori.
Oltre le parole di Google: i fattori che determinano la qualità di una recensione di prodotto
Restando nel campo delle analisi e delle speculazioni fatte dagli esperti SEO internazionali (che, come detto, hanno avuto modo di testare le applicazioni concrete del Reviews System negli Stati Uniti in questi due anni circa in cui è stato dedicato solo ai prodotti), possiamo andare al di là delle informazioni pubblicamente condivise da Google per fornire indicazioni più concrete e più utili per un’applicazione pratica, valida anche oggi con l’estensione dei campi di valutazione del sistema.
In particolare, l’ottimo lavoro di Jennifer Slegg si basa sugli effetti del (primo) intervento algoritmico di Google (aprile 2021) e fornisce una panoramica esaustiva su quali pagine avevano effettivamente perso traffico e per quali motivi – e, quindi, individua quali tipologie di contenuti Google stava premiando.
Il punto di partenza, ribadito anche in questo articolo, è che Google vuole garantire che i suoi risultati di ricerca siano sempre della massima qualità: in questo senso, “una recensione di un prodotto con che è semplicemente un rigurgito di una descrizione di Amazon” è qualcosa che Google ha interesse a classificare più in basso, perché di qualità inferiore o minima.
Il motore di ricerca, infatti, sta cercando di limitare la comparsa in SERP (per lo meno nelle posizioni principali) di recensioni che sono “solo versioni riscritte di ciò che è sul sito del produttore”, ed è in questo senso che va interpretato l’invito a scrivere con maggiore originalità e dettagli – che è anche qualcosa che incontra l’interesse del lettore che cerca recensioni per informarsi.
Quindi, rischiano di perdere ranking le pagine con recensioni che non aggiungono alcun valore per distinguersi da qualsiasi altra recensione che può essere trovata sul web: molte delle recensioni di prodotti svalutate da Google già nei mesi passati si limitavano a riportare informazioni sulle funzionalità di base del prodotto, includendo “probabilmente un discreto numero di parole chiave”, ma erano prive “delle parti che gli utenti effettivamente ricercano quando cercano su Google recensioni di prodotti, in particolare quelle per articoli più costosi”.
Ciò significa che l’algoritmo non “prende di mira specificamente tutti i siti affiliati”, ma “i siti affiliati che non stanno facendo nulla per migliorare l’esperienza dell’utente con le loro recensioni” e, allo stesso tempo, anche “siti che offrono recensioni di prodotti di bassa qualità che guadagnano tramite Google AdSense o altre reti pubblicitarie e non tramite link di affiliazione”.
L’aspetto della competenza e il ruolo dell’autore
Ci sono poi due parole che saltano agli occhi leggendo le best practices di Google (citate espressamente o in maniera indiretta), ovvero expertise ed experience, che rimandano immediatamente al concetto di E-E-A-T per Google: se già in generale riuscire a mostrare e dimostrare competenza ed esperienza di un autore è (sempre più) fondamentale, perché è qualcosa a cui badano i lettori, ma anche gli stessi algoritmi, ciò vale ancor di più per per i contenuti di affiliazione o le recensioni dei prodotti, che finiscono sotto la lente diretta di Google.
Secondo le analisi di Slegg, per riuscire a emergere nelle classifiche bisogna lavorare molto su E-E-A-T, evidenziando la competenza degli autori delle recensioni e i motivi per cui gli utenti dovrebbero fidarsi di loro, “includendo quante più informazioni e dati originali in tali recensioni per portarle a un livello di qualità più elevato, che si tratti di video, immagini, ricerche aggiuntive, benchmark, statistiche e feedback reali sui prodotti”.
Secondo l’esperta, sul fronte pratico dobbiamo esaminare attentamente le recensioni dei prodotti pubblicate e l’authorship associata a ciascuna di esse, verificando se mostriamo il nome dell’autore che ha recensito il prodotto o se tutti i contenuti siano pubblicati sotto “Admin”, e cercando di capire se sia facile per un utente capire perché dovrebbe fidarsi di ciò di cui sta parlando l’autore della recensione. In base alla sua esperienza, molti siti affiliati rendono ancora difficile per gli utenti scoprire qualcosa sull’autore, anche se spesso questo è dovuto al fatto che si tratta di contenuti “cheap or respun” (di poco valore o ricicciati), mentre invece Google vuole, a maggior ragione con questo aggiornamento, vedere e far emergere una sorta di conoscenza esperta coinvolta in queste recensioni.
Pertanto, è importante mostrare la competenza degli autori del sito, inserendo ad esempio una breve biografia dell’autore in fondo a ogni recensione del prodotto e creando anche una pagina bio specifica, che offre maggiori informazioni sulla sua esperienza e sul motivo per cui qualcuno dovrebbe fidarsi di ciò che ha da dire, con link ad articoli recenti, indicazione di eventuali riconoscimenti o premi vinti e collegamenti ad altri siti a cui ha contribuito, che possono dimostrare che anche altri soggetti editoriali hanno garantito per questa figura.
In fondo, chiunque può prendere una descrizione del produttore, aggiungere un po’ di fuffa e quindi inserire un link di affiliazione ad Amazon, ma non tutti possono scrivere una recensione solida, basata su una vasta esperienza in una determinata categoria.
Non bastano le descrizioni, servono le prove
Un altro aspetto rilevante è che “Google vuole provare a differenziare le recensioni dei prodotti in cui l’autore ha in mano un prodotto fisico” rispetto agli articoli che si basano semplicemente su una descrizione sommaria del prodotto, realizzati reperendo informazioni da altri siti o dal produttore stesso. L’obiettivo di Google è far emergere queste “recensioni di prodotti sinceramente oneste” con ranking migliori di “recensioni più spammer e più generiche”, perché “una pagina mascherata da recensione di un prodotto in cui non hai davvero recensito il prodotto non offre una buona esperienza utente”.
In effetti, gran parte dei punti elencati nelle best practices di Google per le recensioni prodotto va proprio in questa direzione, ovvero spinge gli autori a provare davvero il prodotto/servizio per riuscire a descriverlo in tutte le sue sfaccettature, rispondendo a questioni che solo un reale utilizzo può svelare.
Oltre che come prova, elementi quali video e contenuti multimediali appositamente creati possono anche aiutare a distinguersi dai competitor, e quindi a caratterizzare la propria recensione come “di qualità”.
Distinguersi dalle altre recensioni sul Web
Più precisamente sul tema della differenziazione dai competitor, Jennifer Slegg individua una serie di azioni possibili da fare al momento della realizzazione della recensione.
Come detto, i video creati mentre si fa recensione di un prodotto (che dimostrano chiaramente che c’è un prodotto fisico effettivamente testato), così come gli scatti in azione (che fanno vedere il prodotto in uso) e foto del prodotto che siano realizzate in proprio (e non di stock o prese da altri siti) sono un metodo efficace per distinguersi e possono offrire un enorme vantaggio alla propria pagina, perché indicano immediatamente a Google e ai lettori che quelle recensioni sono legittime rispetto alle recensioni più spam.
Inoltre, la recensione dovrebbe essere anche rivista e rielaborata dopo un certo periodo, perché è utile fornire “un aggiornamento sull’uso del prodotto dopo un mese o dopo alcuni mesi di utilizzo, visto che a volte i fastidi con i prodotti sono davvero evidenti solo dopo averli usati per un dato tempo”.
Un altro consiglio da seguire nella creazione di una recensione è evitare l’hype e il sensazionalismo, che potrebbero far apparire il contenuto “distorto, mostrare palesi favoritismi e insospettire alcuni utenti, dando la sensazione che l’autore stia solo cercando di ottenere una commissione di vendita o di affiliazione e non offra all’utente un’opinione onesta”. Anche se si tratta di prodotti che ci convincono a pieno o sono il top di gamma, è raro “che un prodotto sia perfetto fino all’ultimo e una recensione di un prodotto senza una sola cosa negativa da dire può sembrare inaffidabile”: pertanto, è consigliabile includere almeno uno o due aspetti negativi di un prodotto, anche se sono relativamente minori nel “grande schema delle cose”.
Ovviamente, per trovare questi difetti o difettucci non basta basarsi solo sul materiale di marketing diffuso dal produttore – che è “progettato molto bene per convincere le persone che non possono vivere senza quel prodotto” – e anzi proprio l’hype generato dalle PR che spinge gli utenti a cercare recensioni meno parziali. Di base, infatti, tutte le recensioni dovrebbero essere imparziali e obiettive, evitando gli eccessi in entrambi i sensi: anche dire “questo prodotto fa schifo” senza offrire dettagli o spiegazioni è sbagliato, mentre esprimere un’opinione negativa supportata dai fatti può essere più utile per l’utente.
Gli aspetti pratici e tecnici per scrivere recensioni di qualità
L’analisi di Slegg si sofferma anche su alcuni aspetti tecnici e pratici che può essere utile mettere in pratica per rendere “di qualità” una recensione.
Si parte da una considerazione generale: un sito web di recensioni può ospitare articoli dedicati a un solo prodotto – e quindi recensioni dettagliatissime su questo prodotto, esaminato sotto tutti i punti di vista suggeriti anche da Google – ma anche articoli riepilogativi, che possono aiutare i consumatori a decidere tra più prodotti simili, sia che si tratti di modelli simili dello stesso produttore o di modelli alternativi realizzati da produttori concorrenti. E non sono da trascurare neppure gli articoli sotto forma di lista (tipo “i migliori 10” eccetera), che anzi sono preziosi per le persone alla ricerca di informazioni.
Un semplice intervento tecnico che può portare benefici è aggiungere la data alla recensione, che servirà agli utenti a comprendere se il contenuto presenta informazioni aggiornate o vecchie – senza dimenticare che Google mostra la data per i risultati in SERP. Come conseguenza, bisogna aggiornare periodicamente i contenuti – anche quelli su prodotti ormai fuori produzione, che comunque possono essere cercati dagli utenti e generare traffico, link ed entrate pubblicitarie – per evitare che risultino obsoleti rispetto alle informazioni fornite dai competitor.
Sempre sul fronte tecnico, è importante che le pagine con le recensioni dei prodotti siano mobile friendly: alcuni elementi sono “mobile-unfriendly”, dice l’autrice, che cita in particolare contenuti aggiuntivi come grafici, immagini o PDF che non si adattano bene alla fruizione mobile o testi eccessivamente lunghi “senza che gli utenti possano passare direttamente alla parte della recensione più rilevante per loro”.
L’ultimo aspetto segnalato da questa esaustiva guida riguarda l’utilità di prevedere commenti moderati ai contenuti: “una community attiva, come quella composta di persone che commentano una pagina, può davvero mostrare quanto sia popolare quel sito”. Naturalmente, ciò espone a rischi perché, come qualsiasi contenuto generato dagli utenti, è necessario moderare i commenti e non limitarsi ad approvare solo i commenti positivi, ma mostrare anche i negativi “a condizione che siano scritti in modo ponderato e costruttivo”. Proprio come gli utenti trovano le recensioni dei prodotti inaffidabili se sono troppo abbaglianti, lo stesso vale per i commenti, se quelli presenti sulla pagina sono solo (e molto) positivi: ciò non significa produrre falsi commenti negativi, ma non rifiutare automaticamente l’approvazione di feedback contrari “semplicemente perché non sono entusiasti della bellezza del prodotto e potenzialmente rischiano di costare commissioni di affiliazione”.
I commenti, inoltre, possono consentire alla pagina di guadagnare featured snippet e fornire ulteriori opportunità di posizionamento: una persona che commenta un’applicazione utile di un prodotto che potrebbe essere omessa nella recensione effettiva “può far classificare la pagina per quell’applicazione e portare altri utenti alla recensione alla ricerca di quelle informazioni specifiche”.
Le analisi dei SEO sul Product Reviews Update
Gli analisti SEO internazionali hanno evidenziato anche altri punti centrali sul tema, e in particolare Glenn Gabe racconta di aver “analizzato pesantemente l’aggiornamento da quando è stato lanciato (aprile 2021, ribadiamo ancora, ndr), incluso l’impatto su diverse nicchie categorie, contenuti interessati, risultati a livello di sito, fattori dell’esperienza utente nei siti interessati e altro ancora”, e ha notato che, in realtà, sembra prendere in esame ed eseguire una valutazione a livello di sito e sezione, non solo di pagine singole. Anche i siti con recensioni UGC sono stati colpiti dall’aggiornamento, in particolare quelli per cui le recensioni UGC costituivano una gran parte del contenuto principale di ogni pagina.
Sin dal primo rilascio, soprattutto, iniziava a essere chiaro il focus sulla esperienza e sulla competenza richieste all’autore che scrive e pubblica una recensione, e Google ha premiato i siti “che avevano recensioni scritte da esperti o appassionati e fornivano solide informazioni sull’autore sulla pagina o sul sito (tramite una biografia)” e che mostravano “un logo e un brand nella parte superiore della pagina”, che fanno subito capire al lettore chi fornisce le informazioni.
Come dimostrare l’esperienza diretta nella recensione
A proposito del fattore dell’esperienza diretta, la documentazione aggiornata ad aprile 2023 (modellata ampiamente su quella precedente incentrata solo sulle recensioni prodotto) chiarisce nettamente che lo standard per dimostrare l’esperienza è molto più alto del semplice inserimento nel testo di parole o frasi quali “nella mia esperienza” o “la mia analisi pratica“.
Ci sono infatti dei modi specifici in cui gli autori possono (e anzi devono) dimostrare la propria esperienza e, in particolare, rendere evidente a Google e ai lettori di aver testato personalmente il prodotto o servizio di cui parla la recensione, che quindi assume un valore superiore, e in particolare le best practices citano le prove visive, i link ad altre esperienze e le misurazioni quantitative quali mezzi utili per sgombrare ogni dubbio sul fatto che il prodotto è stato personalmente maneggiato, testato, utilizzato e misurato.
In conclusione: come scrivere una recensione di qualità
Abbiamo cercato di chiarire qual è la strada per creare una recensione di qualità secondo Google e secondo le analisi degli esperti, che ci torna particolarmente utile ora che il Reviews system ha debuttato anche per le SERP italiane per applicare le indicazioni alle nostre pagine – e in effetti, alcuni dei più famosi siti con recensioni seguono queste best practices e riescono ad emergere rispetto ai competitor.
Ricapitolando, un primo aspetto basilare da cui partire è consolidare e mettere in evidenza i fattori E-E-A-T dei creatori di contenuti per dare modo agli algoritmi, ma soprattutto alle persone, di comprendere che gli articoli sono scritti da persone esperte e competenti, di cui ci si può fidare.
Sul piano della scrittura – anzi, dell’organizzazione della pagina – è utile includere in una recensione quante più informazioni e dati originali, perché così la portiamo a un livello di qualità più elevato e la differenziamo dalle pagine create dai (tanti) competitor: quindi, via libera alla produzione di video e immagini che mostrano il prodotto in azione, ma anche all’uso di ricerche aggiuntive, analisi di benchmarking, statistiche e feedback reali sui prodotti e sui servizi.
Ovviamente, il segmento in cui operiamo può far la differenza: alcune aree di mercato richiedono un livello di qualità molto più elevato per posizionare bene le pagine con recensioni dei prodotti, ma in linea di massima questi consigli possono aiutare ad alzare l’asticella dell’esperienza informativa offerta ai lettori.