Black Friday: le best practices per i siti e-Commerce

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Come i saldi, più dei saldi: Black Friday e Cyber Monday sono ormai eventi globali, attesi dai consumatori e cruciali soprattutto per chi vende online. E proprio chi possiede o gestisce un sito e-Commerce non può lasciare nulla al caso per intercettare i clienti in questo periodo di altissima richiesta, specialmente quando si parla di SEO. La visibilità sui motori di ricerca diventa essenziale e giocare d’anticipo è necessario per garantirsi un posto di rilievo nelle SERP di Google, e questo implica una pianificazione strategica, che punti a ottimizzare non solo i contenuti del sito per le ricerche più rilevanti del momento, ma anche preparare il proprio e-Commerce a gestire in modo impeccabile il traffico elevato e assicurare un’esperienza fluida agli utenti, che sia su desktop o su mobile. Una SEO tecnica impeccabile, l’analisi tempestiva della stagionalità e il perfezionamento della esperienza utente possono fare la differenza, trasformando il semplice traffico in conversioni reali. Scopriamo quindi le strategie SEO fondamentali per il Black Friday e il Cyber Monday e tutte le indicazioni e best practices per gli e-Commerce che vogliono massimizzare sia le vendite che la visibilità nelle ricerche organiche in questi periodi di picchi di traffico.

Black Friday e Cyber Monday: cosa sono e perché sono fondamentali per gli e-Commerce

Il Black Friday e il Cyber Monday sono due appuntamenti centrali per lo shopping su larga scala e, per i consumatori, rappresentano l’attesa occasione per avere accesso a sconti e promozioni irresistibili.

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Nate originariamente negli Stati Uniti, queste giornate speciali hanno assunto una dimensione globale, trasformandosi in vere e proprie feste mondiali dello shopping online. Il Black Friday, in particolare, ha una storia più lunga ed è legato ai negozi fisici, mentre il Cyber Monday è già “figlio” del commercio digitale e ha ulteriormente alimentato l’onda di acquisti online con una giornata di promozioni dedicate esclusivamente a chi compra via Web.

Negli ultimi anni, le file davanti ai negozi fisici sono progressivamente diventate “code virtuali”, con milioni di utenti che accedono simultaneamente ai siti web dei venditori, pronti a cogliere le migliori occasioni.

Ecco perché il periodo in cui ricadono questi due appuntamenti è uno dei più importanti dell’anno per chi si occupa di SEO ed e-Commerce: questi eventi offrono ai venditori online un’opportunità incomparabile di massimizzare la visibilità sui motori di ricerca proprio nei giorni in cui milioni di consumatori sono alla ricerca di offerte e promozioni, e avviano ricerche con elevata intenzione di acquisto.

Se, da un lato, rappresentano una valida occasione per guadagnare in termini di vendite dirette, dall’altro sono anche il terreno ideale per mettere in atto strategie SEO che possono determinare il successo o il fallimento di un’attività online, non solo nel breve termine, ma anche nell’arco del resto dell’anno.

Per dirla in altri termini, la combinazione di queste due giornate ha generato un effetto a catena che influenza non solo gli operatori commerciali, ma anche l’intero assetto strategico del marketing online. Per un e-Commerce, quindi, non si tratta più solo di “fare affari”, ma di sfruttare appieno l’impatto scalabile che questi eventi possono avere sulla visibilità del brand, sulla base clienti e, ovviamente, sul fatturato complessivo.

Il ruolo della SEO per e-Commerce durante i picchi di traffico

Questi eventi sono caratterizzati da un incremento enorme della competizione online, con un traffico esponenziale che si riversa sui motori di ricerca. La SERP diventa un campo di battaglia cruciale, e poterci comparire in modo ben posizionato significa dominare il flusso di acquisti.

I dati dell'analisi di black friday

Le ricerche generano query ad altissimo volume che, se intercettate da siti con una SEO ben ottimizzata, portano a risultati significativi in termini di traffico e conversioni. Ma bisogna fare attenzione a interpretare e analizzare correttamente questi dati.

Approfondimento sui trend di ricerca per Black Friday

Ad esempio, SEOZoom ci dice che la keyword “black friday” ha un volume di 201k ricerche mensili, ma questo è solo il dato aggregato: approfondendo l’indagine con il nostro algoritmo di stagionalità, infatti, notiamo che l’interesse degli utenti inizia a sorgere a settembre e trova il picco massimo a novembre, dove il volume sfiora i 2 milioni di ricerche. E anche una query più settoriale come “cyber monday” ha lo stesso trend: il volume aggregato è di 14.8k, ma a novembre quasi decuplica e supera le 110mila ricerche.

Analisi keyword cyber monday

Ecco quindi che siamo di fronte ai due grandi elementi di criticità e complessità: l’estrema competitività delle keyword, ma anche la necessità di anticipare il lavoro per poter essere correttamente posizionati al “momento giusto”, quando cioè le ricerche degli utenti raggiungono il vero picco.

Un altro fenomeno sempre più diffuso e da valutare opportunamente è l’estensione delle promozioni anche oltre il solo venerdì Black Friday. Molti brand, infatti, scelgono di anticipare o prolungare gli sconti, puntando su una vera e propria Black Week o, in alcuni casi, in un Black Month. Questo modello non solo amplifica l’opportunità di attrarre traffico e vendite, ma modifica anche il ciclo di ricerca degli utenti allungandolo su un periodo di tempo più esteso. Di conseguenza, la SEO pianificata deve adeguarsi a questi cambiamenti, ottimizzando la visibilità del sito non solo per il Black Friday, ma per un’intera “stagione” di sconti, in cui la competizione continua per settimane.

La preparazione adeguata richiede una visione a lungo termine e una strategia SEO strutturata su più livelli. Creare nuove pagine promozionali al ridosso degli eventi e sperare in traffico organico è un approccio ormai obsoleto. L’ottimizzazione, infatti, deve iniziare molto prima che si arrivi ai giorni più caldi, perché Google premia la costanza: significa che le pagine ottimizzate con URL stabili (ad esempio /black-friday/ o /cyber-monday/) tendono a consolidare autorevolezza con il tempo, guadagnando progressivamente in scalabilità nella SERP. E non si tratta solo di aggiornare prodotti e offerte, ma di migliorare la struttura interna del sito, assicurarsi che i collegamenti siano solidi e che le landing page abbiano ottimi contenuti e performance.

Durante i periodi di picco, gli utenti non accettano tempi di caricamento lenti o esperienze di navigazione difficoltose. Per questo motivo, ottimizzare non solo in termini di contenuto, ma anche dal punto di vista delle prestazioni tecniche, è un aspetto fondamentale della strategia anticipata. L’implementazione delle best practice sui Core Web Vitals (tempi di caricamento, stabilità visiva, reattività del sito) è ciò che può fare davvero la differenza, soprattutto quando la concorrenza è così agguerrita. La velocità e l’esperienza utente sono ormai parte integrante del ranking SEO, stabilendo chi sarà ben posizionato quando l’utente cercherà le parole chiave cruciali, come “offerte Black Friday”.

In definitiva, non si tratta solo di “essere lì” quando le ricerche esplodono, ma di essere pronti in anticipo con un ecosistema digitale che funzioni in modo integrato: SEO, UX e prestazioni tecniche devono convergere verso un unico obiettivo, garantendo al nostro eCommerce visibilità e velocità attrattiva , sia nei giorni di picco che nel lungo termine.

Strategie SEO per il Black Friday… e oltre: come affrontare ogni evento di picco eCommerce

Parliamo di Black Friday e Cyber Monday, ma questi non sono certo gli unici eventi di punta per chi gestisce un e-Commerce: oggi esistono numerose altre occasioni che determinano picchi di traffico simili e che richiedono le stesse accortezze in termini di ottimizzazione SEO e gestione del sito. Ad esempio, sono ormai frequenti eventi di vendita altrettanto rilevanti di portata globale, come il Prime Day di Amazon e il Singles’ Day, diventato un riferimento imprescindibile per le vendite online in Asia ma ormai esportato anche in altri mercati internazionali, Italia compresa.

Il Prime Day è la giornata di sconti esclusivi organizzata annualmente da Amazon riservata agli iscritti al suo programma Prime. Lanciato per la prima volta nel 2015, non ha una data fissa, ma si colloca solitamente a luglio, rappresentando un’importante opportunità per gli eCommerce che vendono tramite Amazon di partecipare a un evento di acquisti in piena estate, facendo fronte a un’ondata di traffico concentrato in poche ore. Nel 2024, inoltre, Amazon ha “raddoppiato” questa ricorrenza con i due giorni di ” Offerte Prime” promossi a ottobre.

Il Singles’ Day (11/11), divenuto popolare in Cina grazie ad Alibaba e Aliexpress, ha progressivamente raccolto interesse a livello internazionale ed è oggi uno degli eventi commerciali più redditizi al mondo, con vendite record. Anche questo evento, culturalmente legato all’idea di celebrare i single, si è evoluto in una giornata di promozioni trasversali in tutti i settori, replicando in parte la logica dello shopping sfrenato tipica del Black Friday.

E poi ci sono anche altre date ormai consolidate, come i saldi stagionali locali, il Back to School e persino festività come il Natale o la Festa della Mamma, che vedono significativi aumenti di traffico per gli e-Commerce. Ogni evento del genere genera una consistente proiezione di vendite, con picchi di accesso che mettono a prova la resistenza e l’organizzazione del sito web.

Qual è il filo conduttore? Che tutti questi eventi — dal Prime Day agli eventi locali fino agli eventi globali più noti — richiedono un livello di attenzione strategica avanzata: ottimizzare l’esperienza utente, garantire performance eccellenti e pianificare una SEO che permetta di intercettare il traffico con largo anticipo, per amplificare le opportunità di conversione in modo proattivo e sostenibile.

Black Friday: storia, origine, significato del nome

Il Black Friday si tiene ogni anno il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, l’importante e sentita festività degli Stati Uniti che si celebra il quarto giovedì di novembre. Questo significa che il Black Friday cade ogni anno a una data diversa, ma sempre di venerdì ed entro l’ultimo fine settimana di novembre.

Le sue radici sono da ricercare nel contesto commerciale statunitense degli anni Sessanta, ma la sua vera nascita come fenomeno di shopping di massa risale a periodi più recenti. Secondo le più ricostruzioni oggi più accettate, il termine “Black Friday” venne inizialmente usato dalla polizia di Philadelphia per descrivere il pesante e caotico traffico pedonale e automobilistico che caratterizzava il giorno successivo alla celebrazione del Giorno del Ringraziamento.

In seguito, il termine è stato reinterpretato dai commercianti con una connotazione più positiva, a sottolineare l’importanza del rosso e del nero nelle scritture contabili: da una situazione di debiti e “perdita” (rosso) tipica dei mesi iniziali dell’anno, molti negozi vedevano finalmente i primi profitti importanti arrivare proprio durante il periodo del Black Friday, dunque “in nero”.

Negli anni, il Black Friday è diventato un fenomeno globale che non riguarda più esclusivamente negozi fisici: grazie alla diffusione di Internet e del commercio elettronico, è oggi uno dei momenti di maggiore affluenza anche nell’e-Commerce, con migliaia di siti che puntano a offrire sconti molto forti per attirare clienti vecchi e nuovi.

Cyber Monday: storia, origine, significato del nome

Se il Black Friday voleva originariamente incentivare le vendite offline e nei negozi fisici, il Cyber Monday è stato creato appositamente per promuovere le vendite online. Coniato nel 2005 dalla National Retail Federation, l’appuntamento nasce per sfruttare un fenomeno che si era già consolidato: il lunedì successivo al Thanksgiving Day, i consumatori inondavano i negozi online per approfittare di ulteriori promozioni e sconti che non avrebbero trovato nei loro acquisti del Black Friday. Da questa esigenza si è sviluppato il concetto del Cyber Monday come giornata dedicata esclusivamente agli acquisti virtuali, con promozioni mirate solo sugli e-Commerce.

Dal punto di vista temporale, quindi, il Cyber Monday si tiene ogni anno il lunedì successivo al Black Friday e solitamente cade all’inizio dell’ultima settimana completa di novembre, anche se a volte può “capitare” anche nei primissimi giorni di dicembre.

Il termine “Cyber” rimanda all’idea di tecnologia e digitale, creando una distinzione netta rispetto al Black Friday, che, nella sua accezione tradizionale, si riferiva principalmente agli sconti nei negozi fisici. Tuttavia, con il tempo, le barriere tra acquisti offline e online sono diventate meno nette, e oggi entrambe le giornate sono considerate essenziali per qualsiasi canale di vendita, che sia in punto fisico o su piattaforma digitale.

Per un brand attivo nell’e-Commerce, concentrarsi anche sul Cyber Monday è diventato essenziale per garantire un’estensione delle vendite promozionali, portando il sito web ad affrontare una doppia sfida: mantenere elevate performance tecniche anche durante picchi di traffico sostenuti e gestire efficacemente il remarketing per trattenere i naviganti che magari non hanno ancora completato l’acquisto. Ottimizzare la SEO per questi due eventi consecutivi permette di capitalizzare l’intero weekend delle vendite e di attrarre clienti nuovi grazie alle query ad alto volume che dominano le ricerche.

I dati dell’e-Commerce durante il Black Friday: come stanno cambiando acquisti e tendenze

Prima di passare alla parte operativa, ci sono alcuni dati che possono farci comprendere a pieno la portata di questo periodo speciale e l’impatto che ha su chi vende online.

In questi anni, infatti, il Black Friday ha continuato a evolversi, affermandosi come uno degli eventi clou per il commercio digitale a livello globale. Dal 2020 al 2023 abbiamo assistito a trasformazioni rilevanti sia nel comportamento dei consumatori sia nelle strategie adottate dagli e-Commerce: se inizialmente il Black Friday era un appuntamento quasi esclusivamente fisico, finalizzato a portare i clienti nei negozi, oggi la situazione è cambiata radicalmente, soprattutto dopo le nuove abitudini di acquisto maturate durante la pandemia. Il commercio elettronico ha registrato una crescita esponenziale, non solo nei Paesi anglofoni ma anche in Europa e, in particolare, in Italia, dove questa giornata è diventata una vera e propria opportunità per massimizzare le vendite su scala digitale.

Nel 2023, ad esempio, i dati ci raccontano una storia di successo per l’e-Commerce, con vendite online che hanno raggiunto picchi storici. Negli Stati Uniti, in particolare, secondo Adobe Analytics le vendite del Black Friday hanno toccato il nuovo record di 9,8 miliardi di dollari, con una crescita del 7,5% rispetto al 2022. Questa tendenza alla crescita non è un’anomalia puntiforme, ma un riflesso del comportamento strategico dei consumatori che, sempre più coscienti delle offerte “a tempo”, anticipano i propri acquisti per massimizzare i loro sconti. Le piattaforme online sono il punto d’accesso primario per questi acquisti, grazie all’integrazione di tecnologie come i pagamenti flessibili di tipo “Buy Now, Pay Later“, che sono cresciuti del 47% rispetto all’anno precedente, facilitando spese maggiori anche in un momento di instabilità economica.

A livello di settori merceologici, il focus resta dominato dalla tecnologia anche per il venerdì nero. Dispositivi elettronici come smartwatch, TV e console di gioco sono stati tra i prodotti più venduti, supportati da sconti significativi che hanno incentivato gli acquisti. Di contro, settori come quello degli strumenti per la casa hanno registrato performance meno brillanti. Questo dato evidenzia un cambiamento nel tipo di consumatori che partecipano al Black Friday: parliamo di un pubblico più giovane, abituato a gestire le offerte tramite smartphone – infatti, le vendite da dispositivi mobili hanno consolidato il loro impatto, rappresentando ben 5,3 miliardi di dollari del totale delle vendite.

I dati più recenti confermano come l’esperienza di acquisti online abbia ormai radicato in profondità nuove abitudini, rendendo l’eCommerce una parte essenziale del customer journey. In Italia, questo trend è risultato particolarmente evidente. Dal 2020 in poi, si è osservato un costante incremento delle persone che preferiscono acquistare online durante il Black Friday, un fenomeno che in precedenza era più radicato negli Stati Uniti. La digitalizzazione accelerata ha portato un pubblico più diversificato sul web, rendendo imprescindibili strategie di marketing digitale e SEO che sappiano rispondere prontamente ai picchi di traffico stagionali.

Le principali statistiche sull’e-Commerce nel periodo a livello globale e in Italia

L’analisi dei dati recenti evidenzia come tanto a livello globale quanto in Italia certi trend siano diventati centrali per chi vende online. In particolare, sono emersi alcuni pattern che ogni e-Commerce dovrebbe conoscere e utilizzare per ottimizzare la propria strategia.

  • Vendite online in crescita costante. Negli Stati Uniti, le vendite online del Black Friday 2023 hanno raggiunto 9,8 miliardi di dollari (+7,5% rispetto all’anno precedente). In parallelo, le vendite italiane, soprattutto nei settori dell’elettronica e dell’intrattenimento, hanno visto un incremento del 476% rispetto a una giornata normale.
  • Acquisti da mobile. L’acquisto tramite dispositivi mobili ha assunto un ruolo dominante. Più del 50% delle vendite online negli Stati Uniti è stato completato da smartphone. Questa tendenza è rilevante anche in Italia, con una percentuale crescente di utenti che preferisce il mobile per confrontare prezzi e finalizzare gli acquisti.
  • Pagamenti flessibili in forte ascesa. Soluzioni di pagamento come il Buy Now, Pay Later sono cresciute del 47% negli Stati Uniti, offrendo ai consumatori la possibilità di diluire i costi nel tempo, incentivando l’acquisto di beni di alta fascia come l’elettronica e i gioielli.
  • Crescita del Cyber Monday. Sebbene il Black Friday mantenga il suo ruolo centrale, il Cyber Monday si è affermato con 12,4 miliardi di dollari di vendite nel solo 2023 negli Stati Uniti, facendo registrare una crescita del 9,6% rispetto al 2022. Anche in Italia, i retailer segnalano picchi di vendita significativi nella giornata di lunedì, con particolare attenzione all’abbigliamento e ai dispositivi tecnologici.
  • Sconti moderati ma efficaci. Se una volta il Black Friday significava sconti eccezionali, oggi i consumatori percepiscono i ribassi come meno incisivi. Con una media di sconto del 35%, i consumatori sono meno attratti dalle offerte come in passato, sebbene continuino a ritenere il Black Friday un’occasione per pianificare acquisti per il Natale.

Questi dati dipingono un quadro dove l’eCommerce gioca un ruolo preponderante nelle vendite globali e italiane, e dove la pianificazione anticipata e l’ottimizzazione SEO di eventi stagionali rappresentano un punto fondamentale del successo di qualsiasi strategia di marketing. Restare competitivi significa ottimizzare non solo i prezzi e le offerte, ma anche l’intera esperienza utente online, con particolare attenzione alla velocità di caricamento del sito e alla conversione da mobile.

SEO per e-Commerce: le best practices per Black Friday e Cyber Monday

La modalità con cui i consumatori acquistano è un indizio prezioso per chi si occupa di SEO e ottimizzazione delle performance del proprio e-Commerce, e ci sono ovviamente specifici interventi che possiamo applicare per preparare landing page efficaci per le vendite promozionali in occasione di Black Friday e Cyber Monday, e più in generale per ottimizzare le pagine di destinazione per le vendite “calde” durante l’anno.

Un supporto in tal senso arriva anche da Google, che ha dedicato un apposito approfondimento sulle ottimizzazioni per gli e-Commerce in vista della stagione delle vacanze di fine anno che, come scrive Alan Kent del Search Relations Team di Google, rappresenta “un momento di punta per molti commercianti, con eventi di vendita speciali come il Black Friday e il Cyber ​​Monday”.

E proprio i commercianti possono “aiutare Google a mettere in evidenza i propri eventi di vendita fornendo landing page con contenuti pertinenti e immagini di alta qualità”, seguendo le best practices indicate per avere visibilità in queste fasi concitate di traffico online.

  1. Lavorare in anticipo

“Assicurati di creare la pagina molto prima della vendita in modo che Googlebot abbia il tempo di scoprire e indicizzare la pagina”, scrive Kent, che poi invita a verificare alcuni passaggi tecnici, a cominciare da “non impedire a Google di eseguire la scansione dell’URL” con il file robots.txt o con noindex nei meta tag robots. Per accertarsi che tutto sia in ordine come voluto possiamo usare lo strumento Controllo URL della Search Console.

  1. Applicare le best practices SEO standard

Come ogni altra pagina web, anche queste landing page devono essere create facendo riferimento alle classiche best practices della SEO e dell’ottimizzazione SEO on page, ricordando quali sono i consigli specifici di Google per gli e-Commerce, i quattro passi per aprire un negozio online e gli strumenti della Google Search Console utili per gli e-Commerce.

  1. Usare link per aumentare la visibilità

È importante collegare le landing page alla home page (o altra pagina di simile forza), perché questi link aiutano ad aumentare la sua visibilità e permettono agli utenti (e Google) di trovare la pagina di destinazione più rapidamente.

  1. Utilizzare un URL ricorrente

Un’altra indicazione pratica è di usare URL ricorrenti, e non creare un nuovo URL per ogni occorrenza dell’evento. In concreto, Kent invita ad assegnare alla landing page degli eventi ricorrenti un “URL significativo che rifletta l’evento che viene utilizzato ogni anno”, usando ad /sale/ black-friday e non /sale/2020/black-friday.

  1. Sfruttare le immagini

Sappiamo quanto le immagini possano significare per un sito e, in particolare, per gli e-Commerce: Google consiglia quindi di includere nella landing page un’immagine pertinente e di alta qualità, preferibilmente statica, che fornisca una rappresentazione aggiornata della propria vendita, utile anche per intercettare le persone che si soffermano sui risultati di Google Immagini. Anche in questo caso ci sono alcune indicazioni per ottimizzare le immagini per la SEO, come ad esempio tagliare gli spazi bianchi attorno ai bordi e usare un’immagine visivamente accattivante e di buona qualità.

  1. Far ripetere la scansione della pagina

Dopo aver testato la validità dei dati strutturati, può essere utile chiedere a Google di ripetere la scansione della pagina per aggiornare più rapidamente i contenuti.

Strategie SEO per gli e-Commerce: come gestire le attività per Black Friday e Cyber Monday

Prima, durante e dopo: il lavoro per farsi trovare pronti per il Black Friday e gli altri eventi di picco come il Prime Day o il Cyber Monday non può limitarsi al singolo momento e alla singola data.

Prima del grande giorno, è essenziale ottimizzare il sito con largo anticipo per garantire un buon posizionamento quando le ricerche sono al picco. Durante l’evento, bisogna monitorare e correggere eventuali criticità tecniche in tempo reale, assicurando performance ottimali e un’esperienza d’acquisto efficace. Dopo, l’analisi dei dati e l’ottimizzazione delle pagine promozionali sono fondamentali per capitalizzare i guadagni in termini di visibilità e traffico anche una volta conclusa la stagione delle offerte.

Vediamo qualche piccolo spunto pratico e operativo.

  • Prima del Black Friday: preparazione tecnica e strategica

La preparazione per il Black Friday non può assolutamente iniziare a ridosso dell’evento: l’ottimizzazione SEO deve partire con mesi di anticipo, poiché i motori di ricerca necessitano di tempo per indicizzare correttamente le pagine. Le prime operazioni da svolgere includono la creazione o l’aggiornamento delle landing page specifiche per il Black Friday e il Cyber Monday, assicurando che gli URL siano ricorrenti e consolidati: come detto, in questo modo, Google può conservare l’autorità costruita negli anni precedenti, migliorando le probabilità di scalare le SERP nei giorni di picco.

Un’altra fase cruciale è l’analisi delle keyword stagionali: con SEOZoom ad esempio possiamo di individuare le parole chiave principali e long-tail che gli utenti inizieranno a cercare già da settembre, in modo da ottimizzare title, meta description e contenuti testuali con largo anticipo.

Dal punto di vista tecnico, è fondamentale dedicarsi all’ottimizzazione delle performance del sito. Sappiamo bene che Google valuta positivamente fattori come la velocità di caricamento e la stabilità visiva tramite i Core Web Vitals, ma in vista del Black Friday questi aspetti diventano essenziali. Non ci si può permettere che le pagine richiedano più di 2-3 secondi per caricarsi: eventuali ritardi possono tradursi in perdite di visibilità SEO e potenziali vendite. Pertanto, ottimizzare immagini, minimizzare file CSS/JS e migliorare la user experience (UX) sono tutte operazioni che vanno completate prima dell’evento. Infine, assicuriamoci di avere link interni funzionanti e correttamente impostati per indirizzare il traffico da home page e categorie principali verso le pagine promozionali.

  • Durante il Black Friday: monitoraggio e reattività

Una volta che il Black Friday è arrivato, l’attenzione si concentra sul monitoraggio costante e sulla capacità di rispondere prontamente a qualsiasi problema. Durante eventi di grande traffico, anche i minimi guasti o rallentamenti possono innescare perdite significative di clienti e convertire negativamente tutto il lavoro SEO preparatorio. Il primo passo è tenere sotto controllo il server e le metriche di disponibilità: lo stress generato dall’aumento del traffico potrebbe rallentare il caricamento o, peggio, causare interruzioni temporanee del sito. È importante utilizzare strumenti di monitoraggio in tempo reale per individuare eventuali cali di velocità o errori 404 e 500, da correggere rapidamente.

In parallelo, è importante monitorare le prestazioni delle pagine più viste, utilizzando Google Analytics o strumenti come SEOZoom per analizzare il comportamento degli utenti, capire quali pagine generano maggiori vendite e intervenire su eventuali criticità (ad esempio, carrelli abbandonati o problemi con la finalizzazione degli acquisti). Durante il Black Friday, la UX deve essere perfetta: occorre ridurre i passaggi necessari per completare una transazione, assicurarsi che il processo di checkout sia veloce e intuitivo e rendere accessibili le informazioni chiave come le spese di spedizione o i metodi di pagamento disponibili.

  • Dopo il Black Friday: analisi dei dati e ottimizzazione continua

A evento concluso, il lavoro non si ferma: è il momento di dedicarsi all’analisi dei dati, che ci rivelerà cosa ha funzionato meglio, dove sono stati riscontrati problemi e dove ci sono margini di miglioramento.

Un’analisi approfondita del traffico, delle vendite e del comportamento degli utenti può offrire informazioni preziose per ottimizzare i futuri eventi di picco e migliorare la strategia SEO complessiva. Grazie a Google Analytics, possiamo tracciare le categorie di prodotti più vendute, verificare il tasso di conversione dalle diverse fonti di traffico (organico, pagato, referral) e utilizzare SEOZoom per valutare l’efficacia delle keyword selezionate.

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Preparati al Black Friday
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Questi dati sono fondamentali per migliorare non solo i futuri eventi di picco, ma anche la strategia SEO complessiva dell’e-Commerce.

Un altro passaggio importante nel post-Black Friday è la gestione del remarketing. Molti utenti non completano subito l’acquisto, ma potrebbero tornare sul sito per chiudere l’ordine successivamente, magari dopo aver effettuato delle altre ricerche di confronto. Le campagne di retargeting e follow-up, puntando su comunicazioni personalizzate, ci permettono di recuperare coloro che hanno aggiunto prodotti al carrello senza finalizzare o che hanno semplicemente visitato pagine prodotto senza acquistare.

Inoltre, l’ottimizzazione del sito deve proseguire anche dopo l’evento: è essenziale aggiornare le pagine promozionali, rimuovendo prodotti non più disponibili o offerte scadute, ma mantenendo attive le pagine ottimizzate per keyword evergreen e durevoli, in modo da preservare l’autorità guadagnata con le attività SEO anche nel lungo periodo.

Come ottimizzare le strategie degli e-Commerce per Black Friday e altri eventi (FAQ)

È abbastanza naturale avere dei piccoli dubbi su come ottimizzare al meglio il proprio eCommerce per massimizzare traffico e conversioni in preparazione al Black Friday e ad altri eventi stagionali simili.

Ecco perché abbiamo raccolto alcune delle domande più frequenti che riceviamo in relazione alla SEO e alle strategie di ottimizzazione da adottare durante questi momenti cruciali, ricapitolando le indicazioni date con alcune riflessioni che speriamo possano essere utili.

  1. È necessario creare una nuova pagina per ogni Black Friday?

No, non è necessario. Anzi, è consigliabile mantenere URL ricorrenti per le pagine promozionali del Black Friday, come “/black-friday” o “/offerte-black-friday”, e aggiornare semplicemente i contenuti di anno in anno. Questo approccio consente di preservare l’autorità accumulata dalla pagina su Google, aiutandola a posizionarsi meglio nelle query stagionali. Google preferisce URL stabili e già indicizzati, rendendo più facile riprendere il posizionamento nelle SERP di riferimento quando arriva la stagione delle promozioni.

  1. Quanto tempo prima dell’evento bisogna ottimizzare il sito?

Idealmente, l’ottimizzazione SEO per il Black Friday dovrebbe iniziare almeno due o tre mesi prima. Questo dà il tempo ai motori di ricerca, come Google, di indicizzare correttamente le pagine e di verificare in tempo utile la SEO strategy alle nuove query emergenti, adattandola in modo opportuno. I contenuti, i meta tag e le ottimizzazioni tecniche dovrebbero essere implementati con largo anticipo, così da garantire massima visibilità quando il volume di ricerche comincia a salire.

  1. Quali sono le keyword più importanti da considerare per il Black Friday?

Le keyword devono essere selezionate con cura, considerando sia keyword generiche (“offerte Black Friday”, “sconti Black Friday 2024”), sia long-tail keyword più specifiche per il proprio settore e prodotti (“Black Friday TV Samsung”, “sconto smartwatch Black Friday”). Più dettagliate e mirate sono le ricerche degli utenti, più sarà probabile convertirle in vendite. Per un’efficace analisi delle keyword possiamo ovviamente utilizzare SEOZoom e i suoi tool per identificare non solo quelle con volume di ricerca elevato, ma anche con concorrenza gestibile, così da orientare gli sforzi SEO in maniera più mirata.

  1. Come influiscono i Core Web Vitals sulla SEO del Black Friday?

I Core Web Vitals sono parametri fondamentali che Google utilizza per valutare la qualità dell’esperienza utente. Durante eventi come il Black Friday, dove il traffico del sito può incrementare notevolmente, mantenere ottimi valori per Largest Contentful Paint (LCP) , Interaction to Next Paint (INP) e Cumulative Layout Shift (CLS) può servire a raggiungere e mantenere un buon ranking. Ma c’è un ragionamento più ampio da fare, che va al di là del posizionamento: un sito che si carica lentamente o che risponde con ritardo alle azioni dell’utente rischia di perdere visibilità e, in ultima analisi, di vedere tassi di conversione inferiori. E quindi, l’obiettivo non è puntare a superare le metriche in maniera acritica, ma lavorare per assicurarci che il sito carichi rapidamente e mantenga una UX fluida anche sotto stress.

  1. Quanto è importante il mobile per il Black Friday?

Il mobile rappresenta una parte essenziale delle vendite durante il Black Friday. Nel 2023, circa 5,3 miliardi di dollari sono stati spesi tramite dispositivi mobile solo negli Stati Uniti durante questa giornata. Ottimizzare il proprio eCommerce affinché offra un’esperienza mobile-friendly è quindi imprescindibile. Ciò include tempi di caricamento veloci, un layout intuitivo e la possibilità di completare gli ordini facilmente da smartphone. Anche dal punto di vista SEO, Google applica una logica mobile-first indexing, per cui l’ottimizzazione per il mobile influisce direttamente anche sul ranking complessivo del sito.

  1. Come possiamo preparare al meglio la struttura dei link interni per il Black Friday?

I link interni sono un aspetto essenziale della SEO anche durante il Black Friday. Le pagine promozionali devono essere facilmente accessibili sia dall’homepage che dalle principali pagine di categoria. Collegare le pagine delle offerte direttamente a prodotti chiave e sezioni dedicate garantisce una navigazione migliore per i visitatori e migliora l’indicizzazione da parte di Google. È cruciale che i link interni siano pianificati in modo strategico, associando i prodotti più rilevanti alle pagine di promozione per spingere le migliori offerte in modo mirato.

  1. Come posso ottimizzare le immagini delle offerte per la SEO?

L’ottimizzazione delle immagini è un’altra componente chiave della SEO, soprattutto durante eventi ad alta visualizzazione come il Black Friday. Ciò significa verificare che le immagini siano compresse per tempi di caricamento rapidi ed eliminare eventuali spazi bianchi superflui intorno alle immagini, ad esempio. E poi usare sempre tag ALT text descrittivi per aiutare Google a comprendere i contenuti visuali delle nostre pagine e supportare le difficoltà di eventuali utenti con disabilità,  e integriamo strumenti di Schema Markup per specificare prezzi e sconti sui prodotti. Google Immagini è uno strumento spesso trascurato, e ottimizzare le immagini per tale canale può aumentare significativamente il traffico, specialmente se i prodotti presentano sconti o offerte speciali molto ricercati.

  1. Quando devo richiedere una nuova scansione da parte di Google per aggiornare i contenuti delle pagine?

Una volta che le pagine sono state aggiornate con i nuovi contenuti per il Black Friday, può essere utile richiedere una nuova scansione tramite strumenti come la Google Search Console. Farlo garantisce che Google analizzi rapidamente le pagine aggiornate, facilitando l’indicizzazione delle informazioni più recenti, comprese le nuove offerte o i prezzi scontati. Anche se questa non è una procedura obbligatoria, farlo può ridurre i tempi di reindicizzazione e far sì che i contenuti aggiornati vengano introdotti nelle SERP nel minor tempo possibile.

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