Può essere una situazione per così dire fisiologica, legata ad esempio a variazioni nella stagionalità delle ricerche che si riflettono inevitabilmente sulle visite, ma spesso è la spia di un problema di qualche tipo, sia tecnico che concorrenziale. Ad ogni modo, notare un calo di traffico organico per le pagine del nostro sito non è mai un piacere, e a prescindere dalle cause è cruciale riuscire a individuare esattamente quali sono le keyword e i relativi URL che hanno perso visibilità nella ricerca organica, così da poter reagire con la giusta strategia. E in SEOZoom c’è lo strumento ideale per accompagnare questa attività, la nostra Time Machine.
Studiare i cambiamenti in SERP con la Time Machine di SEOZoom
La valutazione dei cambiamenti di traffico e di posizionamento dei siti sono due dei (tanti) parametri che è necessario tenere sotto controllo per gestire al meglio il nostro business online. In termini pratici, può purtroppo capitare di frequente che un sito veda calare bruscamente i propri valori di traffico e keyword in seguito a uno scossone alle SERP, in conseguenza ad esempio di un broad core update di Google, mettendo in crisi il lavoro fatto nei mesi precedenti: cosa fare in questi casi?
In nostro supporto arriva (come sempre, potremmo aggiungere con un pizzico di orgoglio) una delle funzioni di SEOZoom, ovvero la Time Machine, uno dei tool più interessanti e facili da comprendere anche per chi è a un livello base su questi argomenti. Volendo descriverla in poche parole, possiamo definirla una vera e propria “macchina del tempo” attraverso cui capire quali pagine e parole chiave erano posizionate prima del calo per rilevare problemi e attuare soluzioni e contromisure e, più nello specifico, per interpretare i dati e i cambiamenti delle SERP di Google e in modo particolare i movimenti delle query e delle pagine che ci interessano.
Uno strumento per migliorare la strategia online
Innanzitutto, è bene premettere che la funzionalità Time Machine è disponibile per chi ha un piano Professional o superiore per la nostra piattaforma, si trova all’interno della sezione Report ma, con i rinnovati motori di SEOZoom 2.0, può anche essere attivata impostando un intervallo di tempo all’interno dei grafici presenti in varie aree.
Come suggerisce il nome, lo strumento consente di eseguire un “salto nel tempo” per scoprire quali sono le keyword che hanno subito un calo e quali invece sono state premiate con un miglioramento di posizione; i comportamenti delle Pagine nel loro insieme, mettendo in evidenza quelle in calo e quelle in crescita; i backlink ricevuti nelle pagine per il periodo in analisi.
In questo video c’è una veloce descrizione del funzionamento dello strumento:
Intro: come funziona la Time Machine from SEOZoom on Vimeo.
Confrontare la situazione del sito prima e dopo il calo
Le potenzialità di questo tool sono notevoli: pensando ad esempio a un update standard di Google, possiamo scoprire come il nostro sito abbia reagito all’aggiornamento dei criteri tornando indietro nel tempo ai giorni precedenti alla release, e così via. Vista la frequenza di questi interventi (che si ripetono per almeno tre o quattro volte all’anno, in aggiunta poi alle altre modifiche più specifiche), avere la possibilità di controllarne gli effetti su di un sito è sicuramente un’arma in più per il nostro business, così come è importante poter verificare la risposta dei motori di ricerca a eventuali modifiche strutturali al sito, cambiamenti di URL, redirect non corretti o altri interventi di questo tipo.
Più in generale, poi, la Time Machine di SEOZoom consente di fissare il momento preciso in cui un progetto ha iniziato a perdere traffico o, al contrario, ha ingranato le marce più alte e incontrato i favori di Google e dei motori di ricerca.
Calo traffico al sito? Come usare la Time Machine per tornare indietro nel tempo
Questo significa che utilizzando lo strumento è possibile capire in maniera immediata e chiara quali sono stati i cambiamenti occorsi in quel lasso di tempo, così da avere un quadro di base per pianificare le nostre strategie. In termini pratici, per lanciare l’analisi si deve innanzitutto inserire un dominio Web e, subito dopo, selezionare un periodo di tempo di interesse; aggiungiamo anche che non è necessario che un sito sia presente all’interno dell’area progetti per eseguire la scansione della Time Machine e che l’analisi minima si basa su un tempo di 7 giorni tra la data A e quella B.
Impostati i parametri di interesse, il software analizza il posizionamento delle keyword e delle pagine nel lasso temporale settato, informandoci rapidamente sulle variazioni occorse: la dashboard iniziale, infatti, sintetizza subito i dati chiave, con un focus tra i differenti livelli di traffico stimato e Keyword che hanno raggiunto la top ten e la prima pagina di Google, oltre che riassunto sui nuovi backlink acquisiti nel periodo analizzato.
Il “classico” grafico che compare a destra mostra l’andamento del sito in una visione d’insieme, e la sezione forse più “succosa” sono le quattro tabelle che compaiono in basso, che riportano le notizie importanti e utili per la nostra strategia.
Scoprire le pagine e le keyword in calo
Nell’area Loser Keyword si trova un elenco completo delle parole chiave che hanno subito un calo nel periodo selezionato, con precisa indicazione dei valori relativi a volume di ricerca medio mensile, posizione precedentemente occupata in SERP e posizione attuale (considerando per posizione attuale la data conclusiva inserita nell’analisi), e poi ancora traffico stimato precedente e quello attuale e stima del traffico perso in quel periodo di tempo.
Similari sono le informazioni raccolte in Loser Pages, che fa riferimento appunto alle pagine che hanno subito un calo nell’arco temporale inserito: nella visione d’insieme possiamo vedere per ogni riga l’URL posizionato e i valori di traffico precedente e attuale, la quota di traffico perso stimato, il numero di referring domains e di link che eventualmente la pagina riceve, nonché la possibilità di analizzare più in dettaglio questi backlink e di scoprire, per ogni pagina, quali sono le keyword in discesa che hanno generato la perdita e che tipo di variazione negativa hanno avuto nel periodo esaminato (in pratica, possiamo raggruppare le loser keyword per URL, per una valutazione più utile ed efficace).
Informazioni su pagine e keyword che sono migliorate
Dal segno meno al segno più con le altre due categorie, speculari a quelle appena descritte: le tabelle Winner Keyword e Winner Pages, rispettivamente, riportano un elenco delle keyword e delle pagine che nel periodo selezionato hanno migliorato il proprio posizionamento e il traffico complessivo; anche in questi casi si trovano indicazioni sulla stima di traffico guadagnata e l’analisi delle parole chiave che hanno spinto in altro gli URL di riferimento.
Un alleato per i progetti SEO
In definitiva, utilizzare la “macchina del tempo” virtuale di SEOZoom significa ripercorrere i momenti salienti che possono aver influito su un calo o su una crescita del proprio progetto online, intercettando il lasso di tempo in cui c’è stato il cambiamento del posizionamento delle keyword per cercare di capire quali fattori lo hanno determinato. Se, ad esempio, sono stati fatti interventi alla parte grafica e all’usabilità strutturale del sito che, però, hanno penalizzato il posizionamento sui motori di ricerca, o se al contrario il restyling ha portato benefici e risultati migliori, per mettere a punto strategie sempre più accurate che possano accompagnare la “scalata” alle SERP.
Con la Time Machine si possono analizzare i competitor
Ma i vantaggi della Time Machine non si fermano solo (per così dire) all’analisi del nostro progetto e del nostro sito: inserendo nel tool il dominio di un competitor, infatti, è possibile fare una veloce analisi dei competitor e ottenere informazioni sulle prestazioni dei concorrenti, per approfondire in modo particolare i movimenti dei siti che stanno incontrando miglioramenti di traffico, studiare cosa è successo alla SERP e comprendere quanto e in che modo le prestazioni del nostro progetto sono state influenzate dagli altri player.
In pratica, SEOZoom consente di avere informazioni utili e interessanti che vanno interpretate per sfruttarle in maniera strategica, per capire quando il concorrente ha guadagnato traffico e identificare quali strategie e contenuti gli hanno permesso di spiccare il volo, o, al contrario, per scoprire quali siti hanno subito cali e soprattutto quando è successo, per approfittare eventualmente dei cali dei competitor per dare spinta al nostro sito.