Branded Podcast: cos’è, a chi serve, perché è utile

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Oltre 15 milioni di italiani ascoltano abitualmente podcast e più del 60 per cento ascolta anche i branded podcast. Il futuro della comunicazione sembra essere sempre più sonoro, come confermano le ultime tendenze sui consumi delle persone, ma anche gli investimenti delle aziende italiane. È una delle chiavi della trasnissione audio, che ha tra i suoi principali punti di forza la capacità di creare un’esperienza intima con l’ascoltatore, coinvolgendolo in modo più profondo rispetto ad altri tipi di contenuti visivi o testuali. È in questo scenario che il branded podcast trova il suo posto, sviluppando storytelling consoni al pubblico e affini ai core values del brand, caratterizzandosi come mezzo sempre più utile per entrare in connessione autentica con i propri consumatori e per fare forza al proprio marchio.

Che cos’è il branded podcast

Il branded podcast è una forma di contenuto audio creato o sponsorizzato da un brand con l’obiettivo di costruire un rapporto di valore con il pubblico.

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Non un classico spot, ma una comunicazione più leggera e libera dagli schemi in cui assume valore (anche) il contenuto, che non è strettamente legato a qualcosa da “pubblicizzare” e che deve riuscire ad attrarre gli utenti. In questo modo, il grande marchio sfrutta il canale podcast per far parlare di sé e farsi conoscere presso gli ascoltatori

A differenza delle più tradizionali pubblicità sonore o dei brevi spot radiofonici, infatti, il branded podcast non punta esclusivamente alla promozione immediata di un prodotto o di un servizio. La sua natura strategica lo rende funzionale alla costruzione di una narrazione che mette al centro i valori aziendali, le storie o i temi che sposano l’identità del brand stesso, arricchendo l’esperienza dell’ascoltatore e creando una connessione emotiva.

Piuttosto che “vendere” o persuadere, un branded podcast offre intrattenimento, formazione o informazione, sviluppando contenuti che risuonano con il pubblico target: non si tratta quindi di produrre contenuti audio che veicolano messaggi pubblicitari, ma di creare vere e proprie narrazioni, costruite con l’obiettivo di rafforzare l’identità e la voce di un marchio. Questo arricchisce il dialogo tra consumatore e marchio, oltre a rafforzare la brand awareness in modo sottile, ma efficace.

L’aspetto interessante è che può assumere diverse forme, dal voice storytelling che illustra il viaggio dietro le quinte della creazione di un prodotto, fino a episodi di education che posizionano il brand come esperto della propria industry, poiché vira su temi molto più ampi rispetto ai singoli prodotti o servizi in offerta.

Branded podcast: definizioni, caratteristiche chiave e differenze con altri contenuti audio

I motivi del successo e della diffusione dei contenuti audio prodotti e brandizzati dalle grandi aziende si spiega con la natura del mezzo, la tipologia della fruizione e con la qualità stessa di queste pillole sonore. Un branded podcast cattura interesse se viene pensato come modalità di realizzare un sound-storytelling poco pubblicitario, che veicoli sensazioni emozionali, iconiche e valoriali.

Elementi che si sposano alla perfezione con il canale audio, uno dei più coinvolgenti da un punto di vista sensoriale, e con le abitudini degli utenti di podcast: la maggior parte di questi contenuti sono ascoltati via smartphone e in contemporanea ad altre attività (guida, viaggi in mezzi pubblici, momenti di break), e questo garantisce una maggiore continuità d’ascolto e una inferiore probabilità di ad-skipping, ovvero di saltare le parti “promozionali”.

L’uso del podcast non è quindi solo una risposta alla crescente domanda di contenuti audio, ma una scelta strategica che permette ai brand di posizionarsi come opinion leader in settori chiave e consolidare relazioni di fiducia con i propri interlocutori.

La narrazione nei branded podcast consente infatti al marchio di comunicare senza vendere, di informare senza sembrare invasiva, in linea con le nuove aspettative di utenti e consumatori sempre più coinvolti da contenuti che arricchiscono la loro esperienza, senza interruzioni eccessive.

Da questa prospettiva, diventano evidenti gli enormi vantaggi del branded podcast rispetto a tecniche pubblicitarie più tradizionali: l’aspetto che lo rende davvero interessante è proprio la narrazione coerente che va oltre il prodotto, perché interagisce con il quotidiano del consumatore, annullando le distanze tra brand e pubblico e instaurando un rapporto di fiducia duratura .

Più specificamente, un branded podcast si distingue chiaramente tanto dai podcast tradizionali quanto dalle semplici sponsorizzazioni audio che spesso interrompono i contenuti sulla radio o nelle app di streaming.

I podcast tradizionali sono generalmente creati da individui o gruppi indipendenti, che esplorano argomenti di interesse generale, come la cultura, la scienza o la narrativa; spesso godono del sostegno di sponsor esterni, che si inseriscono con formule quali “hosted by” o attraverso semplici spot pubblicitari durante la trasmissione, ma non sono il vero focus del programma.

Nel caso del branded podcast, invece, il contenuto è pensato e costruito attorno al brand stesso. Ciò non significa che sia esplicitamente incentrato sul brand o sui suoi prodotti: al contrario, il marchio interviene indirettamente, integrandosi nella narrazione: non viene percepito come un inserto pubblicitario, ma come il facilitatore di quella narrazione autentica. In questo senso, i branded podcast rappresentano un mezzo più “autoriale” e sofisticato, costruito apposta per stimolare l’engagement e l’empatia del pubblico senza adottare un approccio di vendita diretta.

Rispetto alle tipiche forme di sponsorizzazioni audio, che interrompono il flusso di un contenuto per recapitare un breve messaggio promozionale, il branded podcast non è un’interruzione, ma un contenuto a sé stante, che offre valore ed estende la vita e la narrazione di un marchio attraverso una forma lunga e approfondita. Questa assenza di interruzioni intrusiva rende l’esperienza di ascolto molto più fluida e arricchente per l’audience, che si sente immerso nella storia raccontata, senza mai avere la percezione di stare semplicemente “comprando qualcosa”.

L’importanza della narrazione nei branded podcast

Ciò che distingue davvero il branded podcast, e ne rappresenta la chiave del successo, è proprio la narrazione.

Il podcast è uno strumento che mette la voce al centro e, grazie a questo approccio, permette di costruire un legame profondo con l’ascoltatore. Non si tratta solo di trasmettere informazioni o intrattenere: la voce ha la capacità di trasmettere emozioni, di interagire con il pubblico in un modo diretto e personale, facendo percepire le storie raccontate come se facessero parte di una conversazione intima.

Ma il branded podcast non si accontenta di una narrazione “qualsiasi”. Deve saper costruire un filo conduttore chiaro, dove il marchio, anche se non sempre esplicitamente dichiarato, funge da facilitatore della discussione, delle emozioni e delle esperienze condivise. Sono queste storie capaci di risuonare con i valori del pubblico di riferimento — educative, riflessive, ispiratrici — che trasformano l’ascoltatore in un vero e proprio brand ambassador, senza mai passare da una forzatura promozionale.

In molti casi, la narrazione branded va ben oltre il prodotto: si concentra su temi che creano un legame identitario tra il brand e il suo pubblico. Pensiamo al podcast della Dove, che ha svolto un eccellente lavoro sul tema della bellezza naturale, utilizzando storie di vita reale che ribaltano i cliché dell’estetica tradizionale. Questo tipo di narrazione non solo rinforza il legame emozionale con il brand, ma posiziona l’azienda, in modo naturale, come leader di pensiero e valori rispetto a temi di grande rilevanza per il pubblico.

Il canale della voce serve poi a creare un legame quasi affettivo tra brand e consumatore, e quindi servono alle aziende per raggiungere l’importante obiettivo della fidelizzazione.  La voce del brand si rivela strumento ideale per catturare l’attenzione frammentata dei consumatori sempre connessi e in movimento, coinvolgendoli in una narrazione coerente con i valori del marchio e guidandoli verso l’acquisto attraverso una connessione emozionale.

Storia del branded podcast: dalle origini al suo impatto odierno

Attenzione: non parliamo di un fenomeno recente né di una moda passeggera. Le radici di questo mezzo affondano in un tempo in cui il podcasting stesso iniziava a prendere piede come forma di intrattenimento e informazione più personale e mirata rispetto a media tradizionali come la radio. Tuttavia, il concetto di branded podcast ha visto un’evoluzione, passando da idee sperimentali spesso timide a veri e propri strumenti integrati nelle strategie di marketing di aziende globali.

Più precisamente, i primi esempi concreti di branded podcast risalgono alla prima “era del podcasting”, tra la fine degli anni 2000 e l’inizio degli anni 2010, quando il fenomeno del podcast iniziava a trovare gradualmente il suo pubblico fedele. Tuttavia, è tra il 2014 e il 2015 che si iniziano a vedere i primi veri e propri segnali di branded podcast come li intendiamo oggi. Un esempio cardine è il lancio di “The Message” di General Electric (GE) nel 2015, una serie di podcast di fantascienza prodotta da GE, che raccontava una storia coinvolgente su misteriosi segnali radio alieni, con un sottotesto incentrato sulle innovazioni e sulle tecnologie di comunicazione.

Fu un esperimento innovativo e audace: il prodotto non veniva mai menzionato esplicitamente eppure, nel sottofondo della narrazione, emergeva il profondo impegno di General Electric nel campo delle tecnologie avanzate e dell’innovazione. Questo podcast riuscì a trasformare GE da semplice produttore di tecnologia industriale a un narratore di storie che coinvolgevano il proprio pubblico a un livello molto più profondo ed emotivo, associando il brand a concetti di futuro e innovazione .

Ciò che ha contraddistinto i primi branded podcast rispetto al format tradizionale è stato quindi l’integrazione organica del marchio nel contesto narrativo: il brand passa in secondo piano come promotore del contenuto e non protagonista, aprendo la strada a una nuova forma di comunicazione non invasiva e più rispettosa dell’engagement del pubblico. Questo approccio, nuovo rispetto alle forme classiche di pubblicità, dimostrò quanto fosse possibile offrire al pubblico un valore superiore rispetto a un semplice messaggio promozionale.

L’evoluzione: da esperimento a strumento strategico

Dopo il successo pionieristico di esperimenti come “The Message”, il mondo dei branded content podcast ha subito una rapida evoluzione, aiutato non solo dall’adozione crescente del formato podcast in quanto tale, ma anche dal cambiamento radicale nel modo in cui i consumatori interagiscono con i marchi e i media. Sempre più utenti hanno iniziato ad abbracciare il podcast come mezzo di fruizione quotidiana, portando il marketing in generale a adeguarsi a queste nuove modalità di consumo.

Dall’essere considerato un semplice esperimento di storytelling o di espansione del brand, il branded podcast è stato progressivamente integrato nelle strategie di marketing multicanale. Ciò è avvenuto perché i brand hanno capito che potevano raggiungere un pubblico in modo molto più personale , capitalizzando su lunghi tempi di ascolto e una assenza di interruzioni pubblicitarie invasive che caratterizzano altre forme di promozione digitale. Questa evoluzione è stata accelerata quando le piattaforme di podcasting come Spotify e Apple Podcasts hanno cominciato a crescere in modo esponenziale, fornendo ai brand canali dedicati e un pubblico estremamente segmentato, ideale per i propri contenuti.

Non solo i grandi attori nel mondo del business, come Microsoft, Red Bull o Slack, hanno iniziato a utilizzare il branded podcast come strumento di marketing; anche business più piccoli e marchi meno noti hanno visto in questa forma di contenuto un’opportunità di targeting di nicchia altamente efficace. Ad esempio, Patagonia ha usato il proprio podcast per raccontare storie di avventure outdoor e sostenibilità, posizionandosi sempre più come leader a livello mondiale nel movimento per l’ambiente.

Questa evoluzione passa inoltre dalla capacità dei marketer di percepire il podcast come esperienza integrata al resto del marketing digitale: il contenuto audio può essere valorizzato in sinergia con campagne social, video marketing, contenuti scritti, creando interazioni trasversali tra diversi canali e ottimizzando il ciclo di attenzione dei consumatori.

Infine, la vera trasformazione del branded podcast è avvenuta quando si è capito che non si trattava più di un semplice “esperimento audio”, ma di un canale standalone con un valore strategico comparabile a strumenti tradizionali come la pubblicità nativa. Oggi il branded podcast è un mezzo sempre più comune per le aziende che vogliono investire in contenuti profondi e duraturi, capaci di consolidare relazioni con i consumatori e di creare connessioni autentiche basate su interessi e valori comuni.

I numeri del branded podcasting in Italia

I numeri recenti confermano con forza che il branded podcast rappresenta una formidabile opportunità di marketing per le aziende che vogliono ampliare la loro presenza attraverso canali digitali innovativi. In Italia, il consumo di podcast continua a crescere: nel 2024, 15,2 milioni di italiani dichiarano di ascoltare podcast, con un 63% che ha ascoltato almeno un branded podcast. I dati dimostrano che non c’è un pregiudizio verso i contenuti brandizzati: anzi, il 53% degli ascoltatori apprezza i brand che producono podcast, mettendo in luce l’enorme potenza di questo strumento nel creare affezione.

Il tempo di ascolto medio si attesta intorno ai 35 minuti per sessione giornaliera, e arriva fino a un’ora per il 17% degli utenti , rendendo il podcast uno dei formati con la migliore capacità di engagement. Inoltre, l’impatto pubblicitario generato dal branded podcast è notevole: il 71% degli ascoltatori di podcast ricorda di aver ascoltato un messaggio pubblicitario, e, fatto ancora più significativo, il 71% di chi ha ricordato la pubblicità ha compiuto un’azione concreta, come cercare maggiori informazioni (22%) o procedere direttamente all’acquisto (15%).

Questi dati, ricavati da ricerche autorevoli come quella condotta da O.B.E. e Doxa, dimostrano che il branded podcast ha un enorme potenziale per migliorare la brand awareness, creare una connessione emotiva più forte con l’audience e influenzare direttamente i comportamenti d’acquisto. Un pubblico sempre più vasto e attento, con un’elevata fidelizzazione, pone il podcast in una posizione centrale all’interno delle strategie di marketing moderne.

Interessanti anche alcune statistiche sui podcast e sugli utenti di questo mezzo di comunicazione: secondo Edison Research, solo negli Stati Uniti i fruitori abituali di contenuti audio sono quasi raddoppiati in dieci anni (dal 9 a circa il 18 per cento) e nel 2018 ben 48 milioni di persone negli USA hanno ascoltato almeno un podcast ogni settimana (6 milioni in più rispetto al 2017).

Numeri che possono ingolosire le aziende, soprattutto se analizzati alla luce di questi altri dati diffusi da un report commissionato dalla BBC alcuni anni fa: la citazione del brand nel podcast offre un coinvolgimento medio superiore del 16 per cento e una capacità di memorizzazione superiore del 12 per cento rispetto ad altri tipi di comunicazione adv. Il branded podcast (e in linea generale il podcast advertising) innalzano anche tutte le altre metriche che misurano il marchio: l’awareness può guadagnare di un ritorno del 89 per cento, la brand consideration del 57, il gradimento del 24 e  l’intenzione di acquisto del 14.

Ancora una volta, queste cifre e questo successo si spiegano con le modalità di fruizione di tali contenuti: l’assoluta maggioranza degli ascoltatori consuma podcast mentre svolge altre attività, come fare le faccende di casa o guidare (indicate da oltre il 60 per cento delle persone), o ancora durante l’attività fisica, lo shopping e altre commissioni personali. Il podcast è quindi un intrattenimento che non sottrae tempo, ma è multitasking e permette alle aziende di raggiungere le persone in quelli che in precedenza si pensava fossero momenti irraggiungibili e privati.

A cosa serve un branded podcast

Il branded podcast può svolgere ruoli cruciali all’interno di una strategia di marketing completa e multicanale, e in particolare può diventare un pilastro nelle operazioni di corporate storytelling, a patto di puntare sulla qualità del contenuto e su una narrazione empatica e coerente per rafforzare e elevare il posizionamento del marchio.

Come visto, rappresenta una risorsa flessibile, che può adattarsi a una moltitudine di obiettivi aziendali: dall’aumento della brand awareness alla conversione del pubblico in clienti fidelizzati, fino al rafforzamento della fiducia e della reputazione del marchio attraverso un dialogo continuo con gli ascoltatori. Tuttavia, per trarre il massimo vantaggio da questo strumento, il podcast branded deve essere perfettamente integrato all’interno della più ampia strategia di marketing dell’azienda, in modo coerente con gli altri strumenti utilizzati e il messaggio che il marchio desidera veicolare.

Ogni brand, infatti, può usare il branded podcast in modo differente a seconda dei propri obiettivi, così come può variare il tipo di contenuti che dissemina il proprio storytelling. Da questo punto di vista, la vera forza del branded podcast consiste nella sua capacità di adattare messaggi e narrazioni a obiettivi commerciali senza mai sembrare una tattica promozionale forzata.

Più nello specifico, la valutazione e le considerazioni sull’introduzione del branded podcast all’interno di una strategia di marketing devono partire dalla definizione di quale sia l’obiettivo di lungo termine da raggiungere. Lo stesso podcast può servire a generare brand awareness, a migliorare la fidelizzazione dei clienti già acquisiti, o addirittura a spingere direttamente la conversione di potenziali nuovi consumatori: quanto più si è chiari sugli obiettivi, tanto più è possibile definire un contenuto che rispecchi il customer journey del pubblico target.

La chiave del successo per qualsiasi branded podcast, indipendentemente dagli obiettivi finali, sta nel non forzare la promozione ma nel fornire valore sincero e accattivante attraverso i contenuti proposti. Più l’esperienza di ascolto è incentrata sulla costruzione di fiducia e meno sulla vendita esplicita, più probabilità ci sono che il pubblico scelga quel determinato brand nel proprio processo decisionale.

Perché fare brand podcasting

Per chiarire i vantaggi strategici di questo canale possiamo “ascoltare” il pensiero di alcuni esperti riconosciuti.

Ad esempio Chiara Luzzana, rinomata sound-teller e sound designer a livello internazionale, osserva come nel corso degli anni i brand abbiano comunicato prevalentemente attraverso immagini, video e colori, ma ribadisce che il linguaggio più antico ed efficace rimane quello del suono. È il suono a fissare le emozioni e a creare empatia: oggi, i marchi che sperimentano con l’audio non sono alla ricerca di una semplice sonorizzazione convenzionale, ma di un’opera artigianale che combini competenze artistiche e tecniche, dando vita a una voce autentica e distintiva per il brand. Secondo Luzzana, è proprio questa purezza del suono a nutrire la capacità di raccontare una storia unica e avvincente.

Steve Pratt, co-fondatore di Pacific Content – un’agenzia di contenuti che collabora con marchi di spicco come Slack, Dell e Facebook – offre invece una visione più tecnica, enfatizzando che il successo dei podcast emerge dal declino delle forme tradizionali di pubblicità di massa. Secondo Pratt, i branded podcast non sono semplici spot pubblicitari, ma veri spettacoli di qualità, pensati per raccontare storie che catturano e coinvolgono l’attenzione del consumatore, ormai sempre più distratto e connesso. Oggi ogni azienda può essere considerata una media company, e la narrazione del brand include sempre più anche la dimensione vocale.

Estremizzando, possiamo dire che ci sono almeno tre grandi obiettivi strategici che possiamo raggiungere attraverso questo strumento.

  • Incremento della brand awareness: per i brand che vogliono farsi conoscere o posizionarsi in modo più preciso all’interno del mercato, un branded podcast diventa un mezzo eccellente per rafforzare la propria presenza. Attraverso approfondimenti su temi affini al brand, narrazioni avvincenti o conversazioni con esperti del settore, un’azienda può raggiungere pubblici sempre più ampi, trasmettendo un messaggio coerente che associa il marchio a soluzioni, valori e competenze distintive. In questo scenario, le aziende danno priorità a contenuti più educativi e informativi, evitando qualsiasi percezione di tipo commerciale.
  • Rafforzamento della fidelizzazione: un branded podcast è uno strumento ideale per costruire un rapporto continuo e duraturo con i clienti, offrendo loro contenuti che risuonano con i loro bisogni e le loro aspirazioni, mantenendo così alto il livello di coinvolgimento anche dopo l’acquisto. Questo strumento consente di mantenere vivo l’interesse dei consumatori, proponendo esperienze audio che rafforzano il legame emotivo con il brand. In quest’ottica, una narrazione coerente e ricorrente permette di capitalizzare la fiducia già instaurata e di approfondire il legame con ogni nuovo episodio.
  • Miglioramento delle conversioni: sebbene meno diretto rispetto ad altre tattiche di marketing, un branded podcast può anche contribuire alla conversione degli ascoltatori in clienti. Un esempio pertinente potrebbe essere un podcast che esplora casi di studio, innovazioni, o utilizzi specifici di un prodotto, guidando potenziali clienti attraverso la scoperta, l’interesse e infine la decisione di acquisto. L’aspetto chiave è che questo successo avviene in modo discreto, enfatizzando l’utilità del prodotto indirettamente, tramite un coinvolgimento narrativo.

Brand storytelling e branded content podcast: come e perché cambia la relazione con l’audience

Il brand storytelling è sempre stato uno degli strumenti più potenti nel mondo del marketing, poiché agisce a un livello emotivo che le semplici strategie di vendita non possono raggiungere. Quando questo storytelling viene declinato in formato podcast, la relazione con gli ascoltatori cambia radicalmente: da semplici consumatori, essi diventano partecipanti attivi di una conversazione. L’audio, infatti, coinvolge in modo diretto, intimo e personale, e permette al brand di entrare nello spazio privato dell’ascoltatore, diventando quasi un compagno di un viaggio quotidiano, un momento di riflessione o intrattenimento.

A differenza di una campagna pubblicitaria tradizionale, che si rivolge a vasti bacini di pubblico con messaggi standardizzati, un branded podcast permette di costruire una storia in cui il brand è una guida e non il protagonista forzato. Crea una narrazione coinvolgente dove il brand si allinea con i valori dell’audience o con temi rilevanti per i suoi consumatori target. In questo modo, si superano i confini tradizionali della comunicazione commerciale, poiché il consumatore si sente parte della storia, sviluppando una relazione empatica e fidata soprattutto su temi che sente a sé vicini.

Nel contesto di branded content podcast, la narrazione gioca un ruolo determinante nel consolidare il marchio come un’autorità in materia di valori condivisi, rafforzando la brand identity, e soprattutto nel riuscire a differenziarsi dalla concorrenza. Offrire una storia ben costruita, attraverso episodi avvincenti in cui ogni dettaglio – dalla scelta della voce fino agli effetti sonori – amplifica la percezione del brand, rende il branded podcast uno degli strumenti più potenti per creare engagement duraturo e stimolare l’advocacy dei consumatori .

Come un branded podcast può rafforzare il branding

Un branded podcast è quindi una risorsa strategica per rafforzare l’identità del brand su diversi livelli: emotivo, cognitivo e sensoriale.

Oggi il branding non deve solo essere riconoscibile, ma anche sapersi fare strada nei valori e nei pensieri del proprio pubblico in modo coerente e significativo. I podcast riescono a differenziarsi proprio grazie alla loro capacità di creare una connessione profonda con gli ascoltatori, sfruttando la dimensione personale della voce. Il tempo di ascolto di un podcast è significativamente più lungo rispetto ad altri formati digitali, e questo offre alle aziende un’opportunità unica per veicolare la propria identità e cementare un legame con l’audience.

Quindi, quando parliamo di podcast branding , ci riferiamo a molto più di un semplice processo di riconoscimento visivo del marchio. L’audio consente di dipingere un’immagine viva attraverso la parola, colorata dalle emozioni che la voce, i suoni e le storie evocate possono ispirare.

Il branding podcast è occasione per dare vita a una narrazione estesa sull’identità del marchio, amplificandola con dettagli e sfumature che altri mezzi non possono facilmente trasmettere in modo così coinvolgente. Grazie all’audio, le aziende possono far emergere i propri valori , le proprie missioni e, soprattutto, il legame con i consumatori, costruendo un’esperienza condivisa, intima ed empatica.

Anche quei brand che hanno già un forte posizionamento possono trarre vantaggio dal rafforzare la propria identità mediante il podcast. Il motivo risiede nell’impatto emotivo della voce, che riesce a trasmettere persuasivamente non solo informazioni, ma anche le sfumature che rendono unico un marchio. La narrazione di un branded podcast può essere usata per raccontare storie che rappresentano i valori fondanti dell’azienda e mettere in luce la sua etica, rendendo il messaggio molto più immediato e umano rispetto a quanto potrebbe accadere con forme di comunicazione più tradizionali.

La chiave sta nel valore percepito che il brand riesce a trasmettere attraverso i propri contenuti: non si tratta semplicemente di pubblicità camuffata, ma di portare emozioni, ispirazione e riflessioni legate a temi cari sia all’azienda che alla propria audience. Pensiamo a come aziende come Nike o Red Bull, celebri per il loro posizionamento già saldo offline, siano riuscite a espandere la loro identità attraverso pratiche di branded podcast che mirano a promuovere performance, perseguimento degli obiettivi e innovazione – temi del tutto coerenti con la loro brand personality .

Attraverso il branded podcast, il marchio riesce a incidere sull’immaginario del consumatore: valori ed emozioni condivise si legano al brand in maniera sottile, quasi impercettibile, ma molto efficace perché colpiscono il bisogno dell’ascoltatore di trovarsi in sintonia con l’azienda. In sintesi, questo medium aiuta il brand a diventare memorabile perché legato a un’esperienza personale e multisensoriale, non solo visiva come accade di solito con le altre tattiche di marketing.

Audio brand: suono, tono di voce e coerenza nelle strategie

All’interno del mondo audio, la coerenza è un elemento imprescindibile, specialmente quando si parla di audio brand . Il suono ha un’influenza più profonda di quanto potremmo immaginare, tanto che le definizioni di identità sonora e progettazione del suono stanno prendendo sempre più piede nelle strategie di branding moderno. Un branded podcast rappresenta un potente strumento per costruire coerentemente il sound identity di un marchio: la voce utilizzata, il tipo di musica di sottofondo e i suoni scelti sono elementi che aiutano a creare un’influenza diretta sull’emotività e sull’approccio cognitivo che l’utente costruisce verso il brand.

Il tone of voice, inteso come registrazione stilistica del messaggio (che si tratti di ironia, invito all’azione discreto o riflessione profonda), è altrettanto cruciale. Così come il logo visivo deve essere immediatamente riconoscibile, anche il tone of voice di un brand, nell’ambiente sonoro, deve mantenersi coerente per essere identificabile dagli ascoltatori. Se per esempio il vostro brand è associato all’innovazione tecnologica o alla professionalità, il tono che verrà utilizzato nei podcast dovrà riflettere questo tipo di ambiente: da una voce narrativa calma e autorevole, fino alla scelta deliberata di suoni associativi, capaci di evocare determinate sensazioni o ambientazioni.

Un branded podcast di successo riesce a creare una vera esperienza sonora, che connette l’audio all’identità globale del marchio. Attraverso un’attenta pianificazione della coerenza sonora , i brand possono profilarsi chiaramente nelle menti dei consumatori. Pensiamo, ad esempio, al famoso jingle musicale di McDonald’s “I’m lovin’ it” o a suoni semplici come il feedback audio di Netflix quando si apre la sua app. Sono queste ripetizioni coerenti a livello sonoro che cementificano l’audio brand nelle menti del pubblico, e nel caso del branded podcast è l’intera struttura del contenuto a dover tradurre questa coerenza.

Musica, effetti sonori, pronuncia e ritmo sono quindi potenti strumenti per costruire una immagine auditiva riconoscibile, ma è il messaggio centrale a garantire che i contenuti audio veicolino in maniera accurata i valori fondamentali e i toni del brand. Quando queste forme di comunicazione sono attentamente collegate, ne deriva una campagna di branding coerente e solida, in grado di far dialogare in modo armonico tutti gli spazi in cui il marchio opera, online e offline, sia che si tratti di visibilità visiva o sonora.

I vantaggi per il digital marketing

In un ambiente saturo di contenuti testuali e visivi, l’audio rappresenta una formidabile opportunità per i marchi che vogliono andare oltre il classico contenuto pubblicitario, fornendo valore autentico ai propri ascoltatori. Ancora più importante, il branded podcast permette di diversificare la strategia di contenuto, raggiungendo un pubblico che sempre più spesso cerca esperienze sonore, da fruire durante momenti di multitasking.

Inserendo contenuti lunghi e più coinvolgenti in chiave emotiva, il podcast branded costruisce quindi una relazione duratura con l’audience e rafforza l’intero ecosistema di marketing.

Uno dei vantaggi principali del branded podcast, dal punto di vista del digital marketing, è proprio questa capacità di creare engagement profondo e continuativo con l’audience. Gli ascoltatori possono immedesimarsi nelle storie raccontate, trascorrendo con il contenuto audio significativo tempo di qualità: i podcast vengono spesso ascoltati durante spostamenti, attività di svago o nelle pause della giornata, favorendo un’esposizione molto più lunga rispetto ad altri formati, come video o post su social media che competono con innumerevoli altre distrazioni. Questo rende il branded podcast uno strumento eccezionale per costruire fidelizzazione, poiché l’esperienza vissuta dall’ascoltatore è intima e personale.

Dal punto di vista psicologico, il fatto che il cervello sia già impegnato in un’altra attività migliora la capacità dei branded podcast di insinuarsi e raggiungere i propri obiettivi: il messaggio audio viene recepito attraverso un “processo a basso coinvolgimento“, che risulta molto più efficiente e con carico cognitivo inferiore rispetto ad altre modalità di comunicazione, con effetti anche sull’engagement a lungo termine.

Secondo alcuni studi, infatti, gli ascoltatori sono molto più ricettivi a questi messaggi: l’engagement sale del 18 per cento, la memorizzazione a lungo termine del podcast del 22 per cento e l’intensità emotiva addirittura del 44 per cento, segno di una predisposizione benevola da parte dell’utente che si può trasformare più facilmente in una conversione diretta.

Lungi dall’essere percepito come una pubblicità intrusiva, il branded podcast si pone come veicolo di contenuti che spesso migliorano la qualità della vita dell’ascoltatore: che si tratti di storie ispiratrici, di approfondimenti su un’industria specifica o di riflessioni utili alla sfera personale e lavorativa, i podcast brandizzati aggiungono valore all’esperienza quotidiana. Questa attenzione al valore percepito innalza automaticamente il livello di engagement e permette ai brand di stabilire relazioni più autentiche, durevoli e significative con il pubblico.

Il formato audio consente inoltre un’interazione indiretta ma coinvolgente, promuovendo conversazioni tra utenti sui social media, recensioni organiche all’interno delle piattaforme di podcasting, e community building attorno al contenuto creato. Questo engagement organico e passaparola permette ai brand di ampliare la loro visibilità in modo naturale, aumentando la risonanza e la fidelizzazione del pubblico.

SEO e branded podcast: come ottimizzare i contenuti audio

Oltre all’audience engagement, il branded podcast può rivelarsi un’ottima risorsa anche in termini di SEO e visibilità online. Mentre in passato l’ottimizzazione per la ricerca online era quasi esclusivamente associata ai contenuti testuali, oggi l’ascesa dell’audio e dei contenuti audio basati su long-tail keyword ha portato importanti innovazioni nel campo della SEO. Ci sono diverse tecniche di ottimizzazione che possono rendere un branded podcast visibile a un’ampia porzione di pubblico, specialmente nelle ricerche vocali e nei risultati legati a piattaforme di podcasting.

Una delle tattiche principali è l’ottimizzazione grazie alle trascrizioni. Pubblicare trascrizioni dettagliate degli episodi del podcast, inserendole come contenuto all’interno del blog aziendale o del sito web, permette di intercettare query di ricerca rilevanti per Google. Gli utenti che eseguono ricerche su determinati argomenti trattati nel podcast possono così accedere indirettamente al contenuto audio, migliorando l’indicizzazione organica grazie alla presenza di parole chiave ad alto valore nel testo.

Inoltre, i titoli degli episodi dei podcast diventano particolarmente utili a fini SEO. È quindi fondamentale utilizzare keyword rilevanti nei titoli e nelle descrizioni, così come nelle captions e nei metadata delle piattaforme di hosting. Anche la promozione del podcast tramite contenuti correlati — articoli, post sui social media, video teaser — può contribuire a consolidare il posizionamento sui motori di ricerca, aumentando la visibilità del contenuto.

Un ulteriore aspetto strategico consiste nella cura del profilo e della descrizione del podcast sulle piattaforme dedicate. Man mano che i motori di ricerca affinano la comprensione dei contenuti audio, i branded podcasts posizionati correttamente in termini di keyword entreranno sempre più frequentemente nei risultati di ricerche specifiche, migliorando la discoverability su Google e altre piattaforme.

Come si fa un branded podcast?

Dopo tanta teoria, passiamo anche ad alcuni aspetti pratici.

Creare un branded podcast richiede un processo chiaro e ben pianificato, che parte da una visione strategica e si concretizza attraverso una serie di fasi operative. L’obiettivo è sempre quello di creare contenuti che risuonino con l’audience, configurandosi come parte integrante della voce del brand.

Se vogliamo ipotizzare un percorso, il primo passo è la definizione del concept. Ogni podcast deve nascere da una narrazione coerente con i valori di un marchio: non deve limitarsi a progetti cangianti o occasioni momentanee, ma deve rappresentare una parte integrante della sua identità. È necessario fare ricerca sul pubblico, comprendere quali sono i temi caldi, e costruire uno storytelling accattivante che riesca a legare il brand al contenuto. In questo step, viene solitamente deciso anche il formato del podcast, che può variare molto a seconda del settore e delle esigenze aziendali: da episodi brevi e frequenti che forniscono aggiornamenti rapidi, fino a podcast più estesi che coinvolgono interviste e approfondimenti di valore.

Superata questa prima fase, entra in gioco la produzione del contenuto. Qui si concretizza il lavoro precedente: la scelta del tone of voice, dello stile narrativo e dell’eventuale voci narranti (che possono essere interni o esterni al brand) è fondamentale per creare riconoscibilità e affinità con il pubblico. Dotarsi di strumenti tecnici professionali, come un buon microfono e l’accesso a software di editing, è essenziale per mantenere una qualità audio elevata, che è uno degli standard più richiesti dagli ascoltatori.

La durata di ogni episodio è un altro elemento critico da considerare. Studi recenti hanno mostrato che, in media, 35 minuti per sessione sono un buon compromesso per mantenere l’attenzione degli ascoltatori. Tuttavia, molti brand stanno estendendo la durata fino a un’ora, proponendo episodi ricchi di interviste o contenuti di grande complessità. In ogni caso, la parola chiave è equilibrio: è importante evitare episodi troppo lunghi che rischino di perdere ascolti per disattenzione, ma anche episodi molto brevi che non lasciano tempo sufficiente per costruire una narrazione efficace.

Non va trascurata la questione del costo di un branded podcast, che può variare sensibilmente a seconda delle risorse impiegate. La produzione può costare da poche migliaia a diverse decine di migliaia di euro per episodio, a seconda della qualità tecnica, del numero di risorse coinvolte e della finitura. Per una produzione basilare, si può stimare un costo iniziale tra i 2000 e i 5000 euro per episodio, mentre per produzioni complesse che includono il coinvolgimento di figure professionali come speaker noti o montatori d’esperienza si può arrivare fino a 20.000 euro o più.

Un punto cruciale è poi scegliere a chi rivolgersi per la creazione del branded podcast. Sono molte le agenzie specializzate che offrono servizi completi, dalla definizione del format alla produzione e distribuzione finale. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere vantaggioso collaborare con esperti o creator che hanno già consolidato una buona relazione con il pubblico target, per ottenere un impatto maggiore in termini di engagement.

Come gestire un podcast di successo

Una volta lanciato il branded podcast, il vero lavoro di gestione e continuo miglioramento inizia sul lungo termine.

Tra i fattori che determinano il successo di un podcast nel tempo non possiamo non citare il numero di ascolti: spesso, chi produce un podcast tende a chiedersi quanti siano gli ascoltatori “giusti” per considerare un podcast di successo. È importante capire che non esiste un numero fisso. In contesti aziendali o B2B, un pubblico altamente qualificato, magari composto da poche migliaia di ascoltatori, può essere estremamente più prezioso rispetto a quello raggiunto con campagne di massa su prodotti di consumo. Idealmente, si possono comunque monitorare gli ascolti mensili: una media di 2000-3000 ascolti per ogni episodio rappresenta un buon benchmark iniziale per valutare se ci si sta muovendo nella giusta direzione.

Un aspetto altrettanto importante è come integrare il podcast nella strategia di marketing complessiva. Il podcast, infatti, non deve esistere da solo, ma essere parte di una più ampia narrazione del brand. Il suo coinvolgimento con altre attività di social media marketing, PR, o anche con eventi fisici come conferenze ed esposizioni, permette di moltiplicare l’efficacia complessiva. Le aziende dovrebbero quindi assicurarsi che il podcast diventi un tassello attivo in un ecosistema di canali, usando post su Instagram, Twitter o LinkedIn per promuovere e amplificare gli episodi, e collegandolo ad altre iniziative come articoli di approfondimento o collaborazioni con influencer. Questa sinergia trasversale consentirà alla portata e al coinvolgimento del podcast di crescere nel tempo.

Un altro vantaggio del podcast è che, una volta pubblicato, il contenuto resta disponibile online per tutta la durata della sua pertinenza. Segnati sugli archivi delle principali piattaforme di distribuzione, gli episodi possono continuare a generare ascolti anche molto tempo dopo essere stati lanciati — una caratteristica unica rispetto ad altri media, come i social media o i video, che tendono ad avere un ciclo di vita molto più breve.

Infine, per assicurarsi che il podcast sia effettivamente un successo, è importante monitorare attentamente i dati relativi agli ascolti. Le piattaforme stesse come Spotify, Apple Podcasts e altre offrono strumenti di analytics che consentono di ottenere rapporti dettagliati sugli utenti, come la loro geolocalizzazione, l’andamento degli ascolti, e il dispositivo utilizzato. Esistono anche strumenti di terze parti più avanzati, come Podtrac o Backtracks, che possono analizzare interazioni più sottili e fornire insights utili a ottimizzare ulteriormente i contenuti futuri. Analizzare queste statistiche permette di migliorare costantemente la strategia, affinando i temi trattati negli episodi, il tone of voice e persino la durata delle puntate per mantenere alto l’engagement.

A chi serve un branded podcast: analisi delle tipologie di business

Il branded podcast offre opportunità a una vasta gamma di aziende, ma non tutte viaggiano sullo stesso binario. Mentre i brand B2C possono puntare ad ampliare la loro presenza tramite storie d’impatto che intrattengono e ispirano, le realtà B2B possono sfruttare il podcast per educare e istruire il loro pubblico, affermandosi come leader di settore.

La chiave sta nel diversificare l’approccio in base al mercato, personalizzando i contenuti per l’audience specifica a cui il brand si rivolge, sia che si tratti di consumatore finale o di clienti aziendali.

Nel dettaglio, le aziende B2C (Business to Consumer) si rivolgono direttamente ai consumatori finali e possono concentrare le loro narrazioni su tematiche personali o di lifestyle, sfruttando la capacità del podcast di creare esperienze emotive che coinvolgono direttamente l’audience. Il tono è spesso più colloquiale, giocoso e improntato al racconto di esperienze comuni. Per esempio, un marchio di moda potrebbe sviluppare un podcast che racconta storie di creatività, identità o diversità, avvicinando il pubblico ai valori del brand in modo naturale.

Per quanto riguarda le aziende B2B (Business to Business), il branded podcast assume un ruolo più educativo e informativo, poiché l’obiettivo è rafforzare il posizionamento della propria azienda come leader di settore. Qui i contenuti si concentrano su dati, tendenze di settore, best practices e case study, utilizzando interviste con esperti e narrazioni che dimostrano le competenze dell’azienda. Il tono diventa più professionale e autorevole, puntando a guadagnare la fiducia di chi prende decisioni in ambito aziendale. Per un pubblico aziendale, l’obiettivo principale potrebbe essere fornire approfondimenti pratici, offrendo agli ascoltatori casi di studio, approcci puramente educativi o dibattiti su trend di settore, il tutto per stimolare interesse nel brand e rafforzare la lead generation.

Per esempio, Salesforce col suo branded podcast “Blazing Trails” esplora innovazioni tecnologiche e casi pratici su come le aziende possono affrontare la trasformazione digitale, affermando la propria expertise in questo campo. In questo contesto, il branded podcast diventa uno strumento di lead generation, creando conversazioni che possono facilmente tradursi in opportunità di business .

Migliori esempi di branded podcast di successo

Negli ultimi anni, il branded podcast ha dimostrato il suo potenziale come strumento strategico di marketing e non sono pochi i brand che hanno saputo utilizzarlo in maniera efficace per rafforzare la loro immagine, aumentare il coinvolgimento dell’audience e, in molti casi, ampliare la loro base clienti. I podcast di successo non si sono limitati a promuovere prodotti esplicitamente: hanno sfruttato il potere della narrazione autentica per connettere brand e pubblico su argomenti significativi e rilevanti.

Alcuni settori hanno trovato nel branded podcast terreno particolarmente fertile. Il settore tecnologico, per esempio, è uno dei più dinamici nel podcasting brandizzato, grazie all’ampio spazio che permette di raccontare innovazioni, tendenze e problematiche attuali. Il riferimento d’eccellenza è Google, che con il suo podcast “Search Off the Record” offre ai professionisti del digitale informazioni direttamente dai team di Search, riuscendo così a consolidare la propria leadership nel mondo della SEO.

Anche il settore della moda ha visto il podcast come spazio ideale per raccontare storie, esplorare nuove tendenze o entrare in dialogo con creativi e figure innovative. Il “Gucci Podcast”, per esempio, consente al marchio di lusso di generare conversazioni profonde attorno al mondo della moda, esplorando soggetti legati alla moda sostenibile, alla creatività e all’arte, facendo emergere il valore culturale e artistico che Gucci vuole rappresentare.

Non è stata da meno l’industria dell’intrattenimento, che ha scommesso fortemente sui branded podcast. Marchi come Marvel hanno sviluppato contenuti audio che estendono il loro universo narrativo, portando i fan dentro i mondi dei loro supereroi preferiti. Queste storie originali si allineano perfettamente con i valori di intrattenimento e immersione che sono tipici del loro brand, solidificando la fidelizzazione del pubblico in modo divertente e creativo.

Guardando invece a esempi vincenti di branded podcast come veicolo strategico di comunicazione attraverso cui raccontare storie avvincenti e rafforzare l’identità del brand, il primo pensiero corre al citato “The Message” prodotto da General Electric (GE). Lanciato nel 2015, questo podcast di fantascienza è un caso emblematico del potere della narrazione allineata ai valori di un marchio; il progetto ha visto il coinvolgimento di sceneggiatori e storyteller per creare una trama che unisse mistero e tecnologia, due concetti centrali nell’immagine di GE. Sebbene il focus non fosse direttamente sui prodotti dell’azienda, la storia veicolava una chiara associazione tra il brand e innovazione scientifica e tecnologica, rinforzando la percezione di GE come un pioniere del progresso. Il successo della serie, con milioni di ascoltatori attratti dal formato seriale, ha evidenziato la capacità del branded podcast di abbracciare e trattenere l’audience, grazie a contenuti ben costruiti e coinvolgenti.

Un altro esempio di successo è rappresentato dal podcast “Inside Trader Joe’s” , sviluppato dalla catena di supermercati Trader Joe’s: questo podcast ha permesso al brand di connettersi più da vicino con il proprio pubblico, offrendo uno sguardo dietro le quinte sulle scelte aziendali e la cultura del lavoro. Il podcast non solo ha aumentato la trasparenza percepita dal pubblico, ma ha anche giocato un ruolo chiave nel migliorare la relazione emotiva con i consumatori, che vedono Trader Joe’s non solo come un negozio, ma anche come un luogo con valori forti e un team appassionato. Qui, il podcast ha svolto una funzione educazionale e di inclusività che ha rinsaldato ulteriormente il legame con gli ascoltatori abituali, accrescendo la fidelizzazione del cliente.

Una mossa particolarmente intelligente è stata attuata da McDonald’s con il suo podcast “The Sauce”, ideato nel 2018 in risposta alla controversia che ruotava attorno alla salsa Szechuan, menzionata nella serie animata “Rick and Morty”. La scelta di McDonald’s di rispondere alla curiosità pop-culturale tramite un podcast dimostra come il brand abbia saputo sfruttare questo strumento per rafforzare il proprio legame con il pubblico, utilizzando una narrazione diretta e ironica. Il podcast ha avuto l’effetto di amplificare il buzz mediatico, sfruttando la cultura pop e mostrando come McDonald’s fosse in grado di adattarsi rapidamente ai trend contemporanei, dimostrando vicinanza agli appassionati e una comunicazione reattiva .

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Nel mondo del business B2B si distingue il podcast “Race at Work” prodotto da Deloitte, che ha affrontato alcuni dei temi più sensibili e attuali nel mondo del lavoro, come diversità e inclusione. Questo podcast ha posizionato Deloitte come un leader di opinione in materia di etica sul posto di lavoro, confermando la capacità dell’azienda di trattare argomenti critici e di impatto sociale. Con conversazioni arricchite da autorevoli ospiti e testimonianze dirette, “Race at Work” ha consolidato ulteriormente la posizione di Deloitte non solo come consulente aziendale, ma anche come promotore di pratiche responsabili e inclusive. Questo esempio è emblematico per i podcast rivolti a un pubblico business, dove non si cerca solo l’intrattenimento, ma si punta a fornire valore formativo attraverso il confronto tra professionisti.

Un’ulteriore dimostrazione del potenziale versatile del branded podcast è rappresentata da “Twenty Thousand Hertz”, realizzato da Defacto Sound, azienda specializzata nel sound design. Questo podcast si concentra sul potere del suono e sulla sua importanza culturale ed emotiva, esplorando storie dietro a suoni iconici che fanno parte della nostra quotidianità. L’approccio di Twenty Thousand Hertz non si limita al puro storytelling, ma assume la funzione di rafforzare l’identità sonora del brand, contribuendo a posizionare Defacto Sound come punto di riferimento nel design e produzione di esperienze sonore. Questo podcast ha accolto un pubblico ampio di appassionati e addetti ai lavori, con l’intento non solo di educare sulla potenza del suono, ma anche di elevare lo status di Defacto come esperto assoluto nel settore.

La lezione che apprendiamo: come raggiungere obiettivi

Questi esempi dimostrano come le aziende abbiano compreso il potenziale del branded podcasting per costruire una connessione più solida e duratura con il proprio pubblico, sfruttando narrazioni originali e coinvolgenti. Attraverso formati narrativi studiati in modo accurato, accompagnati da produzioni di alta qualità, i marchi citati sono riusciti a posizionarsi non solo come fornitori di prodotti o servizi, ma come creatori di valore per la loro audience.

L’aspetto chiave che unisce questi podcast è la capacità di rafforzare il brand e ottimizzare il rapporto con il pubblico senza apparire troppo commerciali. In particolare, hanno fatto leva su:

  • Valore autentico: ognuno di questi branded podcast fornisce contributi utili e interessanti per il proprio pubblico target. Il valore percepito dagli ascoltatori va oltre la pura pubblicità e si traduce in informazioni utili, intrattenimento, o una nuova prospettiva su un argomento di interesse.
  • Narrativa coinvolgente: l’aspetto dominante in tutti questi casi di successo è la narrazione. Riuscire a creare una storia immersiva, che catturi l’attenzione senza sembrare uno strumento promozionale, è stato uno dei motivi principali per cui questi brand hanno ottenuto risultati significativi in termini di awareness e fidelizzazione.
  • Identificazione dei valori del pubblico: questi podcast hanno saputo intercettare temi e argomenti che rispecchiano i valori del pubblico, creando contenuti che hanno rafforzato il rapporto tra l’audience e il marchio.
  • Coerenza nel branding: ogni podcast è perfettamente allineato con gli obiettivi e la visione del brand, fornendo un messaggio coerente a livello visivo, sonoro e concettuale. Questo contribuisce a rafforzare l’intera brand identity in modo efficace.

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