Search Console e siti di news, i consigli di Google

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Continuano le “lezioni” dedicate a chi possiede o gestisce un sito di notizie e intende migliorarne i rendimenti e le prestazioni su Google: dopo i consigli generali per la SEO dei siti news, Daniel Waisberg e Cherry Prommawin tornano per un altro appuntamento con Search Lightning Talks, che questa volta si incentra sulla Google Search Console e sui rapporti più utili per capire se i nostri contenuti possono essere sottoposti a scansione, indicizzati e pubblicati correttamente su Ricerca Google, Discover e News.

La Search Console per i siti di notizie

Gli strumenti per analizzare le prestazioni dei siti di notizie e indicazioni per utilizzare al meglio i dati disponibili e avere successo su Google: sono questi i temi al centro della video-lezione curata dai due Search Advocate di Google, Daniel Waisberg e Cherry Prommawin, che nello specifico ci guidano a capire cosa funziona nel nostro sito news, cosa invece non va e come intervenire per migliorare la situazione.

Google dà consigli ai siti di news: come usare la Search Console

Il primo strumento utile – anzi, il modo migliore, come dice Prommawin – per analizzare la nostra presenza in Search è il Rapporto sul Rendimento presente in GSC, che suddivide le performance in tre diversi report – Risultati di Ricerca, Discover e News – che offrono dati specifici sulla particolare superficie esaminata.

Come leggere i dati della scheda News nei Risultati di Ricerca

Il primo grafico da analizzare è quello relativo ai classici risultati di ricerca di Google, mostrati per visualizzazione predefinita nel Rapporto sul Rendimento; cliccando sul filtro, però, possiamo modificare l’impostazione e far apparire risultati di tipo Web, Immagini, Video o Notizie, con dati relativi alle rispettive schede (tab) che appaiono quando facciamo ricerche su Google.

Il video si concentra ovviamente sulla scheda News, che offre vari dati che dobbiamo imparare a guardare.

Innanzitutto, spiega Waisberg, se le pagine importanti del sito non sono presenti nell’elenco, significa che non stanno ricevendo traffico dalla Ricerca Google e non stanno quindi contribuendo ai suoi rendimenti. È banale dirlo, ma le pagine principali della categoria Notizie dovrebbero essere reperibili, così come articoli importanti dell’ultima settimana o giù di lì.

In caso contrario, lo step successivo è utilizzare lo strumento Controllo URL per verificare se la pagina è indicizzata o meno, e se può essere scansionato e indicizzato correttamente. Inoltre, è opportuno controllare se le pagine possono essere trovate dalla navigazione del sito, oppure assicurarci che siano collegate da altri punti del sito web – per esempio, dalla categoria Home o dalle pagine hub.

Waisberg suggerisce le aree da analizzare

Possiamo poi analizzare quante query mostrano il sito quando l’utente include o meno il nome del sito stesso – le branded search query – che ci forniscono degli insights interessanti per capire come e dove le persone cercano contenuti direttamente correlati al nostro sito. Per esempio, se scopriamo che le persone cercano notizie sportive aggiungendo sempre il nome del nostro brand alle loro query, potrebbe essere un segno che questo tipo di contenuto porta un pubblico fedele al sito, e ciò ci offre un’opportunità per rafforzare la presenza in questa area.

Se il contenuto viene letto in più regioni e più lingue, possiamo creare un filtro paese per ciascuno dei principali Paesi di destinazione, e analizzare le query e le pagine che hanno successo in quei mercati. Questo potrebbe anche aiutarci a dare la priorità alla creazione di contenuti e traduzione per regione.

Se il numero di impressioni di una particolare query o pagina è significativamente superiore ai clic o, in altre parole, se la percentuale di clic, nota anche come CTR, è bassa, significa che i nostri snippet di ricerca non attirano clic: le persone li vedono e decidono di non fare clic. Potrebbe quindi essere necessario creare titoli e descrizioni migliori per rendere più attraenti queste porzioni di anteprima dei contenuti che appaiono in SERP. Il consiglio è confrontare query e pagine con CTR basso con quelle che al contrario hanno CTR elevato, per scoprire cosa funziona meglio per il nostro pubblico.

Analizzare le performance di Discover

Si presenta con campi simili il rapporto sulle prestazioni di Discover, la feature di Google che serve le notizie direttamente ai dispositivi mobili degli utenti, e nello specifico mostra il traffico di un sito proveniente da tutte le piattaforme in cui gli utenti interagiscono con Discover, compreso il browser Chrome e la seguente scheda (sempre da mobile).

Il report è visibile solo se il sito della proprietà analizzata ha raggiunto un numero minimo di impressioni in Discover, e ci permette di analizzare quali tipi di contenuti hanno successo su questa feature speciale.

In particolare, dice Waisberg, dovremmo controllare se ci sono sezioni del sito o diversi formati di contenuto che vengono costantemente mostrati e cliccati su Discover, confrontando i risultati di Google News e Ricerca per trovare pattern che possono essere utilizzati con profitto su tutte le superfici.

I consigli per la gestione di un sito news

È poi Cherry Prommawin a fornirci altri spunti per migliorare l’analisi dei dati della Search Console e, in generale, per ottimizzare le nostre strategie di visibilità di un sito online.

Una cosa importante da considerare quando analizziamo i dati sulle prestazioni è l’intervallo di tempo che impostiamo, dice ad esempio: come testata giornalistica, è importante avere una visione ampia delle performance, ma anche sapere cosa sta succedendo oggi, nell’attualità.

Generalmente, guardando un periodo di tempo più lungo dovrebbero apparire in evidenza i contenuti a lungo termine del sito, i cosiddetti articoli evergreen, e le principali categorie di notizie del giornale online; esaminando invece un periodo più breve, lo strumento dovrebbe fornirci più informazioni sulle notizie più importanti attualmente ricercate.

I filtri di data in Search Console

Con il filtro Data in Search Console possiamo giocare con il tempo, ed espandere in particolare l’intervallo di date fino ai 16 mesi precedenti per un’analisi sul lungo periodo che ci permette di comprendere meglio le fluttuazioni del traffico. In questo modo, possiamo capire se il traffico è molto stagionale, se ci sono pattern di abitudini differenti per i giorni feriali e i fine settimana, o per diversi mesi dell’anno.

Queste informazioni possono aiutarci a pianificare nuovi contenuti in base alla domanda durante tutto l’anno: ad esempio, possiamo lavorare in anticipo concentrandoci su diversi gruppi di query e contenuti per eventi noti che si verificano regolarmente, utilizzando in supporto Google Trends che può essere molto utile anche quando cerchiamo di pianificare in anticipo i contenuti. Impostare in anticipo una strategia per i contenuti ci aiuterà “a essere pronti con contenuti interessanti e pertinenti quando arriva la domanda”, sintetizza la Googler.

Per intercettare invece notizie in rapida evoluzione, trend momentanei o temi di hype possiamo usare i dati più freschi di Search Console: aprendo il filtro Data, possiamo infatti selezionare la data più recente, ottenendo un punto dati parziale, che viene aggiornato alcune volte al giorno. Con queste informazioni, possiamo dare un’occhiata ai termini di tendenza vecchi appena di poche ore: ad esempio, se c’è una storia in corso, come un’elezione o un torneo sportivo, potremmo seguire i dati più recenti su Search Console per assicurarci che il nostro sito sia adeguatamente visibile.

Queste sono solo alcune idee per iniziare e “Search Console offre molte funzionalità da utilizzare per ottimizzare la presenza del sito in Ricerca Google e Google News”, concludono Daniel Waisberg e Cherry Prommawin, che invitano anche a controllare il sito web di Google News Initiative per ulteriori lezioni e video creati appositamente per le testate giornalistiche.

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